11/04/2025
Scrivono i giudici: «L'aver inferto settantacinque coltellate non si ritiene che sia stato, per Turetta, un modo per crudelmente infierire o per fare scempio della vittima: come si vede nella videoregistrazione dell'ultima fase dell'azione omicidiaria, l'imputato ha aggredito Giulia Cecchettin attingendola con una serie di colpi ravvicinati, portati in rapida sequenza e con estrema rapidità, quasi alla cieca». Ancora: «Non si ritiene che tale dinamica, certamente efferata, sia stata dettata, in quelle particolari modalità, da una deliberata scelta dell'imputato ma essa sembra invece conseguenza della inesperienza e della inabilità dello stesso: Turetta non aveva la competenza e l'esperienza per infliggere sulla vittima colpi più efficaci, idonei a provocare la morte della ragazza in modo più rapido e pulito, così ha continuato a colpire, con una furiosa e non mirata ripetizione dei colpi, fino a quando si è reso conto che Giulia non c'era più». Lo stesso assassino «ha dichiarato di essersi fermato quando si è reso conto che aveva colpito l'occhio: mi ha fatto troppa impressione, ha dichiarato. Orbene, considerata la dinamica complessiva», non sembra che «la coltellata sull'occhio sia stata fatta con la volontà di arrecare scempio o sofferenza aggiuntiva».
LEGGERE QUESTE PAROLE GHIACCIA IL CUORE... 75 coltellate NON SONO SEGNO DI CRUDELTÀ.. L ESSERE UMANO STA RITORNANDO ALL'ERA PREISTORICA...