19/06/2025
In un’intervista su La Stampa, il dott. Luca Bernardelli, psicologo, consulente del Consiglio Nazionale Ordine Psicologi per le aree di intelligenza artificiale, realtà virtuale, videogame e social media, e membro della Commissione sulle dipendenze digitali della Società Italiana di Pediatria, richiama l’attenzione sui rischi connessi all’uso precoce dello smartphone nei minori.
«Nel mondo ideale non esisterebbe lo smartphone, ma almeno per i ragazzi ci sarebbe solo un light phone, un telefono che chiama e manda messaggi, senza altre funzioni. Perché i ragazzi hanno già bisogno di disintossicarsi dal cellulare, soprattutto se hanno iniziato a usarli da piccolissimi, fin dai 2, 3 o 4 anni.»
A sensibilizzare su un uso responsabile della tecnologia c’è anche NeoConnessi, il progetto di educazione digitale di WindTre, realizzato in collaborazione con Polizia, Società Italiana di Pediatria, CNOP e altri partner, di cui Bernardelli fa parte del comitato scientifico.
Bernardelli evidenzia come l’esposizione anticipata agli schermi possa incidere sul benessere psicologico, favorendo disagi emotivi, aggressività, disturbi alimentari, autolesionismo e isolamento sociale: «Siamo la società del cortisolo, l’ormone dello stress. Bisogna elaborare abbuffate differenti, riscoprire la natura, riappropriarsi del proprio corpo e delle relazioni reali.»
Il CNOP ribadisce l’importanza della prevenzione psicologica e del contributo professionale degli psicologi a supporto di famiglie, scuola e istituzioni.
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