Dott.ssa Annabella Lubes Psicologa Clinica

Dott.ssa Annabella Lubes Psicologa Clinica Psicologa Clinica: mi occupo di apprendimento, difficoltà emotive, relazionali e di comportamento

Oggi 20 novembre si celebra la GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI DELL'INFANZIA: la data coincide con il giorno cui l’Assembl...
20/11/2025

Oggi 20 novembre si celebra la GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI DELL'INFANZIA: la data coincide con il giorno cui l’Assemblea generale ONU adottò la Dichiarazione dei diritti del fanciullo, nel 1959 e la Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.

19/11/2025

Ecco, sul finire del mercoledì, la rubrica "Bussola per genitori"

Tema a cui tengo particolarmente... ❤️
Gli aspetti emotivi sono cruciali nei processi di apprendimento perché agiscono come un "collante" per le informazioni e come un "motore" per la motivazione.
Il clima emotivo è la base su cui si costruisce ogni apprendimento efficace!
🔎 Immaginate di costruire una casa: non importa quanto sia buono il progetto (il metodo educativo) o quanto siano validi i materiali (i contenuti didattici), se le fondamenta (il benessere emotivo) non sono stabili e solide, l'intera struttura sarà compromessa.
Le emozioni e l'apprendimento sono intrecciati e si influenzano reciprocamente.
🧠 Le neuroscienze hanno evidenziato come le nozioni vengano fissate nel cervello insieme alle emozioni che le accompagnano, rendendo le memorie più resistenti.
Le emozioni sono in grado di modulare e orchestrare i processi cognitivi, tra cui il pensiero, la capacità di problem solving, l'attenzione...
Un ambiente scolastico sereno, accogliente e incoraggiante favorisce emozioni positive, essenziali per un apprendimento efficace.
🫂 La qualità della relazione con gli educatori è cruciale: un insegnante empatico e che valorizza l'errore come strumento di crescita veicola emozioni che facilitano il processo.
Le emozioni non sono un optional, ma una componente fondamentale ed intrinseca dell'apprendimento. Influenzano ciò che ricordiamo, quanto siamo motivati a imparare e come gestiamo le sfide cognitive.

18/11/2025
Cos'è un bambino?!?Mi piace molto questa definizione delle pedagogiste E. Rossini e E. Urso.
14/11/2025

Cos'è un bambino?!?
Mi piace molto questa definizione delle pedagogiste E. Rossini e E. Urso.

Appuntamento del mercoledì: la Rubrica"BUSSOLA PER GENITORI"Cosa sono gli strumenti compensativi e le misure dispensativ...
12/11/2025

Appuntamento del mercoledì: la Rubrica
"BUSSOLA PER GENITORI"
Cosa sono gli strumenti compensativi e le misure dispensative❓
Per un bambino o ragazzo con Disturbo Specifico dell’Apprendimento il successo scolastico significa raggiungere gli stessi obiettivi dei suoi compagni di classe ma con un percorso personalizzato che tenga conto delle sue difficoltà specifiche e identifichi con precisione come superarle.
🔎In Italia la Legge 170 del 2010 è la legge di riferimento per tutti gli studenti con una diagnosi di dislessia, discalculia, disgrafia e disortografia: si occupa delle misure educative e didattiche di supporto all’apprendimento e indica che “gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione e negli studi universitari” nell’ambito di una didattica individualizzata e personalizzata, che tenga conto delle caratteristiche e dei punti di forza dello studente.
A livello scolastico, gli strumenti compensativi che ogni studente può utilizzare sono specificati all'interno del Piano Didattico Personalizzato (PDP); questo documento viene redatto dalla scuola dopo la consegna della diagnosi di DSA.
🔖Gli strumenti compensativi indicati dalla legge 170 sono molteplici: “sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell’abilità deficitaria” per permettere al bambino e al ragazzo di apprendere con efficacia. Hanno lo scopo di garantire l’autonomia dello studente con DSA permettendogli di esprimere le proprie potenzialità, raggiungere una stabilità emotiva e un’adeguata autostima.
Gli strumenti possono essere a bassa o alta tecnologia e vanno valutati sulla base delle esigenze personali di ogni studente, alcuni sono:
• La sintesi vocale
• Testi in digitale e libri parlanti
• I programmi di videoscrittura
• La calcolatrice
• Le mappe concettuali delle unità di apprendimento
• L’utilizzo del computer o del tablet
• Software per la creazione e l’uso di mappe
• Linee dei numeri, tabelle e formulari
🔖Le misure dispensative permettono allo studente di essere dispensato dall’eseguire le prestazioni per lui/lei più difficili oppure di eseguirle con più tempo a disposizione oppure con materiale ridotto. Possono essere:
• evitare la lettura ad alta voce;
• evitare l’uso del corsivo o dello stampato minuscolo o la scrittura della lingua o delle lingue straniere
• evitare la scrittura veloce sotto dettatura o copiare dalla lavagna
• evitare la memorizzazione di liste, regole e definizioni
• evitare la memorizzazione di tabelline e poesie
• ridurre la quantità di compiti
• non eseguire prove a tempo o avere a disposizione più tempo per eseguire una prova
• sostenere solo interrogazioni programmate, in forma orale oppure le verifiche in formato digitale

Questa semplice immagine rende proprio l'idea! Bellissima!
11/11/2025

Questa semplice immagine rende proprio l'idea! Bellissima!

Buon sabato con un pensiero positivo!
08/11/2025

Buon sabato con un pensiero positivo!

Perché il cervello resiste al cambiamento?Il cervello è programmato per mantenere la stabilità e ridurre l’incertezza.Og...
06/11/2025

Perché il cervello resiste al cambiamento?

Il cervello è programmato per mantenere la stabilità e ridurre l’incertezza.
Ogni cambiamento introduce imprevedibilità e questo può attivare una risposta di stress.

Nuovi pensieri o comportamenti richiedono più energia mentale.
Per risparmiare risorse, il cervello tende a tornare ai percorsi neurali più usati, le nostre abitudini.

Come le ricompense cambiano tutto:

Quando un nuovo comportamento porta una ricompensa — esterna (come un complimento) o interna (come soddisfazione) — il cervello rilascia dopamina, il neurotrasmettitore che rafforza apprendimento e motivazione.

Il rinforzo positivo incoraggia il cervello a formare e consolidare nuove connessioni neurali, rendendo il nuovo comportamento sempre più naturale.

Se il cervello impara ad aspettarsi una ricompensa da un nuovo comportamento, diventa più aperto al cambiamento, riducendo la resistenza.

(Fantechi)

Continua l'appuntamento del mercoledì con la Rubrica "BUSSOLA PER GENITORI"📌Come rendere bambini e ragazzi autonomi nell...
05/11/2025

Continua l'appuntamento del mercoledì con la Rubrica "BUSSOLA PER GENITORI"
📌Come rendere bambini e ragazzi autonomi nello studio?
Moltissime volte i figli reclamano la presenza e l’aiuto del genitore (la mamma soprattutto) per fare i compiti…
Insegnare ad un bambino a studiare/fare in compiti in autonomia è un processo graduale, faticoso ma che porta a molte soddisfazioni.
E’ fondamentale non sostituirsi nello studio e nello svolgimento dei compiti. I genitori possono essere presenti e pronti ad intervenire quando necessario, rispettando l’autonomia del bambino. È importante capire quale sia il momento giusto per intervenire: offrire supporto senza sostituirsi favorisce la crescita e la fiducia nel proprio operato.
Per stimolare in loro l’autonomia è importante restare al loro fianco ed aiutarli a raggiungerla: chiedersi insieme cosa può fare da solo e su cosa invece può aver bisogno di un supporto.
Creare una routine nello studio li abituerà gradualmente ad essere organizzati ed efficienti.
Riconoscere i successi, anche i più piccoli, gratificare e valorizzare gli sforzi consolida l’autostima e rafforza la motivazione a fare da soli.

04/11/2025

Rubrica "BUSSOLA PER GENITORI"Come sostenere i figli nel processo di costruzione di una buona autostima?L’autostima nei ...
29/10/2025

Rubrica "BUSSOLA PER GENITORI"
Come sostenere i figli nel processo di costruzione di una buona autostima?

L’autostima nei bambini e nelle bambine è una delle tematiche e delle domande più gettonate durante i colloqui e gli incontri con i genitori.
Due sono i principali timori legati all’autostima nei bambini:
- Autostima troppo alta che sfocia in arroganza e supponenza
- Carenza di autostima che genera insicurezza
Costruire l’autostima del bambino significa trovare il giusto equilibrio tra alta e bassa…mi piace immaginarla come un puzzle formato da tanti pezzi o come un edificio costruito con tanti mattoncini… si costruisce pezzetto dopo pezzetto con tanta pazienza e tanto amore!
Non nasciamo già con un’idea preformata della nostra persona, ma le relazioni tra noi e gli adulti di riferimento, i loro gesti, parole, sguardi e azioni ci aiutano a costruire questo aspetto fondamentale della nostra personalità.
Ecco alcuni consigli pratici che aiutano a migliorare l’autostima:
- Il primo mattoncino deriva dal sentirsi preziosi, amati e ascoltati attivamente.
- Coltiva il valore della persona e non soffermarti troppo sul risultato.
- Il modo in cui parli con tuo figlio modella il suo dialogo interno.
- Motiva il bambino, evita il confronto con altri e rivolgi maggiore attenzione positiva.
- Diventa un modello di sana autostima e di resilienza.
- Incoraggia l’autonomia e la responsabilità, gratifica i successi.
- Insegna che sbagliando si impara!

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