Dott.ssa Clara Rizzo - Pedagogista e TDC Aba/esdm

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Pedagogista Specializzata 0-3 anni | Analista del comportamento in formazione | Tecnico ABA & interventi educativi precoci ESDM 12-48 mesi 🎈 Crescere è un’avventura: accompagno i più piccoli con gioco, scienza e dolcezza 📍dott.ssaclararizzo@gmail.com

20/08/2025

Dal piatto alla forchetta: un apprendimento guidato per dire addio alle manine nel piatto 🍴✨

Oggi vi mostriamo un momento che per noi vale tantissimo: Leandro sta imparando a mangiare in autonomia, utilizzando correttamente la forchetta, senza più ricorrere alle manine dentro al piatto.

Un gesto quotidiano, semplice per molti, ma frutto di un percorso costruito con cura e pazienza attraverso l’approccio ABA (Analisi del Comportamento Applicata).
Ogni progresso è il risultato di:
✅ osservazione costante
✅ strategie individualizzate
✅ rinforzi positivi
✅ tanta fiducia nelle sue capacità

L’ABA è anche questo: insegnare abilità fondamentali per l’autonomia, rispettando i tempi e valorizzando ogni conquista.

Guardare Leandro compiere questi passi ci riempie di gioia e speranza.
📽️ Date un’occhiata al video e fate il tifo per lui con noi! 👏💙

Un riconoscimento in più: Badge dall’International Behavior Analysis Organization 🏅
19/08/2025

Un riconoscimento in più:
Badge dall’International Behavior Analysis Organization 🏅

👶 AUTISMO E PICA: COSA SAPERE E COME AIUTARE⠀💡 Cos’è la Pica?La pica è un comportamento che porta il bambino a mangiare ...
18/08/2025

👶 AUTISMO E PICA: COSA SAPERE E COME AIUTARE

💡 Cos’è la Pica?
La pica è un comportamento che porta il bambino a mangiare cose non commestibili, come carta, terra, sabbia, capelli o plastica.
Anche se a volte può capitare nei primi anni di vita, diventa un problema quando continua nel tempo, soprattutto in bambini con autismo o disabilità intellettiva.

📊 Quanto è comune nei bambini autistici?
Secondo alcuni studi scientifici, circa 1 bambino su 4 con autismo può presentare pica in qualche momento dello sviluppo.
👉 (Matson et al., 2011)

🔎 Perché succede?
I motivi possono essere diversi:
✅ Il bambino cerca una sensazione particolare (ad es. morde per sentire una consistenza)
✅ Non riesce a comunicare un bisogno
✅ Vuole attirare attenzione
✅ Ha una carenza di minerali (es. ferro o zinco) – da controllare con il pediatra

🧠 Come può aiutare l’ABA (Analisi del Comportamento Applicata)?
Con l’aiuto di terapisti ABA, si può:
🔹 Osservare il comportamento in modo preciso
🔹 Capire perché il bambino lo fa (funzione del comportamento)
🔹 Insegnare alternative più sicure (come oggetti da masticare o nuove abilità comunicative)
🔹 Rinforzare i comportamenti positivi

👨‍👩‍👧‍👦 Cosa possono fare i genitori?
✔ Parlarne con il pediatra per escludere cause mediche
✔ Informare il team educativo o terapeutico
✔ Non sgridare, ma osservare: quando succede? cosa lo precede?
✔ Offrire alternative sicure (giochi sensoriali, oggetti da mordere)
✔ Usare rinforzi positivi: premiare i comportamenti giusti

🤝 Lavoro di squadra
La gestione della pica richiede un lavoro condiviso tra famiglia, terapisti, educatori e, se serve, medici. Non sei solo. Un intervento precoce può fare la differenza.

📚 Fonti affidabili:
• DSM-5-TR – Manuale diagnostico dei disturbi mentali (American Psychiatric Association, 2022)
• Matson J.L. et al. (2011) – Studio sulla pica nei bambini autistici
• Iwata B.A. et al. (1994) – Analisi del comportamento severo
• McAdam D.B. et al. (2005) – Pica e cause comportamentali

💬 Hai vissuto situazioni simili? Scrivici nei commenti o in privato.
📌 Seguici per altri contenuti su autismo, comportamento e strategie educative pratiche.

🌞 Buon Ferragosto! 🌿Che questa giornata porti luce, riposo e nuove energie.Un pensiero speciale ai miei piccoli esplorat...
15/08/2025

🌞 Buon Ferragosto! 🌿
Che questa giornata porti luce, riposo e nuove energie.

Un pensiero speciale ai miei piccoli esploratori e alle loro famiglie: anche la pausa fa parte del percorso.
Grazie per ogni passo, ogni conquista e ogni sorriso condiviso.

Un abbraccio grande ai miei compagni di viaggio: L., R., A., A., N., J. 💛
E un benvenuto già pieno di entusiasmo per chi inizierà a settembre: D., M., A., M., I., D. 🌱

Ci rivediamo presto, con il cuore aperto e la voglia di continuare a crescere insieme.

✨ Buon Ferragosto!
Clara❤️

13/08/2025

🎥 Oggi vi mostriamo un piccolo grande traguardo del nostro L. 🧩💛

In questo video, il piccolo L. imita la costruzione di una struttura con 2 LEGO. Un’attività semplice in apparenza, ma con grandi obiettivi educativi alle spalle.

👣 All’inizio abbiamo utilizzato il Full Prompt — una guida completa, fisica e verbale, per aiutare L. a completare l’azione.
Ora, invece, siamo passati al Modeling: ovvero il bambino osserva l’adulto mentre esegue l’azione e poi la riproduce da solo.

✨ Questo passaggio è fondamentale: stiamo promuovendo l’apprendimento per imitazione, una competenza centrale per lo sviluppo cognitivo, sociale e comunicativo.

🔍 Perché è importante questa attività?
• Sviluppa l’osservazione e l’attenzione condivisa
• Favorisce la coordinazione oculo-manuale
• Allena la memoria visiva
• Potenzia la capacità di imitare, base dell’apprendimento naturale
• Rafforza l’autonomia e la motivazione a fare da sé

👉 Un mattoncino alla volta, costruiamo abilità, autostima e indipendenza.

💬 Che ne pensate? Avete mai usato il modeling nei vostri contesti educativi?

🎯 Favorire l’apprendimento attraverso la motivazione: il ruolo della Token EconomyNel percorso educativo con bambini e r...
11/08/2025

🎯 Favorire l’apprendimento attraverso la motivazione: il ruolo della Token Economy

Nel percorso educativo con bambini e ragazzi con autismo (e non solo), è essenziale valorizzare i comportamenti positivi. Un modo strutturato per farlo è attraverso sistemi di rinforzo, come la Token Economy.

🔍 Che cos’è?
Si tratta di un metodo in cui lo studente riceve dei “gettoni” (token) ogni volta che mette in atto il comportamento desiderato. Dopo aver raccolto un certo numero di token, può “scambiarli” con una ricompensa.

🛠️ Come impostarla al meglio?
Ecco alcune buone pratiche per rendere efficace questo strumento:
1. ✅ Definire tutto in anticipo
Stabilisci gli obiettivi, scegli il tipo di token e identifica le ricompense più significative per la persona (es. gioco preferito, pausa, snack).
2. 🗣️ Associare sempre la lode verbale
Non limitarti a dare il gettone: commenta il comportamento in modo positivo e specifico (“Hai fatto un ottimo lavoro a rimanere seduto!”).
3. 🧠 Iniziare in modo graduale e concreto
All’inizio, collega immediatamente il token alla ricompensa, così da costruire l’associazione in modo chiaro e motivante.
4. 🪜 Aumentare la richiesta in modo progressivo
Quando il meccanismo è chiaro, chiedi più risposte corrette prima di permettere lo scambio con il premio: si costruisce così la tolleranza allo sforzo.
5. ⏳ Rendere il sistema più flessibile nel tempo
Una volta stabilita la routine, puoi aumentare i tempi tra un rinforzo e l’altro, mantenendo alto il coinvolgimento.

💡 Ogni percorso educativo è unico: ciò che funziona per uno studente potrebbe non essere adatto per un altro. Adatta sempre token, premi e modalità alle sue reali preferenze e bisogni.

🧩 Utilizzi anche tu la token economy nel tuo lavoro educativo? Hai suggerimenti o esperienze da condividere? Scrivili nei commenti!

08/08/2025

👆✨ Imparare a indicare… un gesto semplice, un passo enorme! ✨👆

Durante il primo incontro con il piccolo J., 2 anni e mezzo, abbiamo lavorato su una competenza fondamentale ma spesso sottovalutata: il pointing, ovvero l’atto di indicare con il dito.

Per molti bambini questo gesto arriva in modo spontaneo. Per altri, come J., è un’abilità che va insegnata con cura, attraverso il gioco, la motivazione e la connessione emotiva.

📌 Perché è così importante?
Perché il pointing è uno dei primi modi per comunicare intenzionalmente:
➡️ per chiedere qualcosa
➡️ per condividere un interesse
➡️ per coinvolgere l’altro nella propria esperienza

Attraverso attività semplici ma studiate, giochi motivanti e tanta attenzione ai segnali di J., siamo riusciti a far emergere il gesto dell’indicare in modo naturale e partecipato.
E tutto questo in una sola sessione!

🎯 La parte più toccante? Sentire la mamma dirmi con gli occhi lucidi:
“È la prima volta che vedo un lavoro così diverso. Finalmente ho visto mio figlio coinvolto, presente, felice di partecipare…”
…cosa che purtroppo non accadeva nei contesti in cui aveva fatto terapia prima.

Parole che mi hanno riempito il cuore e resa fiera del mio lavoro.
Perché quando il bambino è davvero al centro, e l’approccio è empatico, rispettoso e motivante, anche un solo incontro può fare la differenza.

E J. ha davvero un potenziale straordinario. Questo è solo l’inizio. 💙

📘 Come aiutare una persona con autismo a comprendere meglio ciò che accade intorno a lei?Una delle strategie più efficac...
06/08/2025

📘 Come aiutare una persona con autismo a comprendere meglio ciò che accade intorno a lei?

Una delle strategie più efficaci è l’uso delle storie strutturate, strumenti educativi che spiegano situazioni sociali, concetti o eventi in modo chiaro, rassicurante e prevedibile.

🔍 Cosa sono?
Le storie strutturate (simili alle “social stories” ideate da Carol Gray) sono brevi racconti personalizzati che descrivono:
✔️ Un contesto o una situazione concreta
✔️ Gli indizi sociali da notare
✔️ Le reazioni più comuni o appropriate
✔️ Le aspettative che l’ambiente potrebbe avere

🎯 Obiettivo? Non quello di correggere direttamente un comportamento, ma di aumentare la comprensione e fornire strumenti per rispondere in modo funzionale e più sicuro.

💬 Quando possono essere utili?
• Per anticipare un cambiamento (es. nuova scuola, una visita medica)
• Per spiegare regole implicite (es. come ci si saluta, come si aspetta il proprio turno)
• Per preparare a situazioni emotivamente difficili (es. quando un amico si arrabbia, cosa fare se ci si annoia in classe)

📷 E con le immagini?
Le immagini potenziano l’apprendimento: rendono il contenuto più accessibile, aiutano la memorizzazione e forniscono una base visiva stabile anche in assenza dell’adulto. È importante utilizzare foto o disegni realistici, familiari e personalizzati.

🛠️ Quali accorgimenti rendono una storia strutturata davvero efficace?
✏️ Linguaggio semplice e positivo
📄 Frasi brevi, suddivise visivamente
💡 Struttura con inizio, sviluppo e conclusione
🎯 Espressioni come “di solito”, “a volte”, per non creare rigidità
🎭 Inclusione di esempi chiari e concreti (es. “essere presi in giro può voler dire che qualcuno nasconde la merenda o usa soprannomi fastidiosi”)
🚫 Evita termini che evocano ansia o negatività

🤝 E dopo la lettura?
L’integrazione con il Behavioral Skills Training (BST) è fondamentale per trasformare la comprensione in competenza:
1. 📘 Leggiamo la storia insieme
2. 👀 Osservo un modello (dal terapista o in video)
3. 🧠 Provo io stesso l’abilità
4. 🗣️ Ricevo feedback e correggo
5. ⭐ Rinforzo ogni successo

📌 Se già utilizzi questo approccio, condividi la tua esperienza nei commenti.
📩 Hai bisogno di supporto per creare storie su misura per i tuoi studenti? Scrivimi!

04/08/2025

📲 “Clara!” – Un nome che vale più di mille tocchi sullo schermo 💬

✨Oggi vi porto un altro piccolo grande momento con uno dei miei bimbi: una richiesta semplice, ma carica di intenzione e consapevolezza.🎯
Stavamo lavorando sull’uso funzionale del tablet, un dispositivo che spesso viene “scrollato” senza uno scopo preciso.
Insieme, lo abbiamo condizionato positivamente, trasformandolo da oggetto passivo a strumento per comunicare e imparare.
E a un certo punto, tolgo l’attenzione…. Lui mi guarda e dice: “Clara!”Non urla, non afferra il tablet, non si perde nello schermo.
Mi cerca, mi chiama, attiva un mand per attenzione.
E quando io rispondo, con gli occhi negli occhi, mi dice che vuole il play, perché quel video lo sta aspettando davvero.
Niente più scrolling automatico.
Solo intenzionalità, controllo e relazione.
📚 In ABA, questi sono traguardi fondamentali: non è solo questione di “usare il tablet bene”, ma di insegnare che per ottenere qualcosa serve comunicare con l’altro, in modo rispettoso e chiaro.
Serve chiamare, attendere, coinvolgere.
💡 E quando il bambino impara che può chiedere attenzione nel modo giusto, si aprono mille possibilità educative. Perché l’attenzione è la porta d’ingresso alla relazione, e da lì… si costruisce tutto il resto.
💙 Un nome, detto con intenzione, può valere più di mille parole.
E io, quel “Clara”, non lo dimentico.

🔹 Hai bisogno di una consulenza pedagogica, un supporto genitoriale o un orientamento per tuo figlio?🔹 Vuoi intraprender...
01/08/2025

🔹 Hai bisogno di una consulenza pedagogica, un supporto genitoriale o un orientamento per tuo figlio?
🔹 Vuoi intraprendere un percorso ABA o una valutazione specialistica?

📞 Contattami su WhatsApp al +39 388 2481129 per fissare un colloquio o una consulenza presso La Giostra della Vita, a Bagheria.

👩‍🏫 Dott.ssa Clara Rizzo
Pedagogista | Tecnico del comportamento ABA certificato IACABAI e IBAO
Analista del comportamento in formazione supervisionato da BCBA

📍 Via Alcide De Gasperi, 43 – Bagheria

✨ Insieme possiamo costruire il percorso più adatto ai bisogni del tuo bambino!❤️

🧩 Il genitore non è uno spettatore. È parte attiva della squadra. 🧩Spesso mi viene chiesto:“Ma perché insegni ai genitor...
01/08/2025

🧩 Il genitore non è uno spettatore. È parte attiva della squadra. 🧩

Spesso mi viene chiesto:
“Ma perché insegni ai genitori a fare terapia? A prendere dati? Non hai paura che poi vadano avanti da soli, senza di te?”

La mia risposta è sempre la stessa:
No, non ho paura. Perché il nostro è un lavoro di squadra. E in una squadra, ognuno ha un ruolo fondamentale.
Io non mi sostituisco al genitore e il genitore non si sostituisce a me.
Ci completiamo.

🎯 L’obiettivo dell’ABA non è creare dipendenza da un terapista, ma costruire autonomia, competenze e continuità.

➡️ Ecco perché lavoro ogni giorno per formare i genitori, non solo a livello pratico, ma anche nella parte tecnica e scientifica del programma:
🔍 presa dati
📊 lettura e aggiornamento dei grafici
📉 confronto con il nostro supervisore

💡 Perché la vera efficacia di un intervento si vede nella coerenza, nella continuità, e nella presenza quotidiana che solo un genitore può garantire.

Come in questa immagine (rappresentativa per motivi di privacy) ispirate alle nostre fantastiche mamma Iolanda e mamma Doris, con entusiasmo e determinazione, si allenano nella pratica affiancate da me: correggono dettagli, fanno domande, prendono dati.
Perché? Perché sanno che per tutto il mese di agosto, o nei periodi in cui dovessi mancare, saranno loro a portare avanti il programma.
E lo faranno con competenza, perché sono state seguite e supportate.
E quando hanno un dubbio, sanno che possono chiedere a me: li aiuterò a trascrivere i dati, a interpretarli, e a trasferirli nei grafici.
Perché il supporto è continuo, anche fuori dalle sedute.

💪 Mamma Iolanda e mamma Doris sono un grande esempio di forza, volontà e amore attivo.
Due donne che hanno scelto di esserci davvero, non solo come spettatrici, ma come protagoniste del cambiamento.

📌 Non esiste “il mio lavoro” e “il tuo lavoro”.
Esiste il nostro lavoro, per il bene del bambino.

Un genitore che sa prendere dati, aggiornare grafici, osservare con occhi competenti, è un genitore forte, consapevole e preparato.
E questo non sminuisce il nostro ruolo di professionisti, lo rafforza.

📢 Formare i genitori non è una minaccia.
È la base di un intervento davvero efficace.
Soprattutto nei periodi estivi, quando la continuità può fare la differenza.

Grazie a tutte le famiglie che scelgono di esserci davvero.
Non solo come spettatori, ma come parte attiva della squadra.

Ho recentemente partecipato al percorso formativo “Siblings: un viaggio nel mondo di fratelli e sorelle di persone con d...
31/07/2025

Ho recentemente partecipato al percorso formativo “Siblings: un viaggio nel mondo di fratelli e sorelle di persone con disabilità”.

È stato un momento di approfondimento prezioso su un tema spesso trascurato ma di fondamentale importanza: il vissuto dei fratelli e delle sorelle di persone con disabilità.

Si tratta di un argomento a me particolarmente caro, perché ho avuto la fortuna di conoscere da vicino persone a me care che hanno vissuto questa realtà con forza, sensibilità e dignità. La loro esperienza è stata per me una fonte di ispirazione e motivazione ad approfondire con rispetto e consapevolezza un tema che merita maggiore attenzione.

Ringrazio chi ha reso possibile questa formazione, contribuendo a dare voce a storie che insegnano molto più di quanto si possa immaginare.

Non smetterò mai di formarmi ❤️

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