Dott.ssa Laura Prati- Psicologa e Psicoterapeuta

Dott.ssa Laura Prati- Psicologa e Psicoterapeuta Sono Laura Prati Psicologa e Psicoterapeuta a Verona e provincia.

Un gesto che scalda il cuore 🎁
07/12/2021

Un gesto che scalda il cuore 🎁

Tutti possono realizzare il sogno di un anziano che vive in una casa di riposo. Un piccolo gesto che si trasforma in qualcosa di magico! Diventa anche tu un ...

27/10/2021
💔Cosa faresti se un giorno trovassi un’email in cui la persona per cui provi un sentimento ti sta dicendo addio? 📩L’emai...
14/04/2021

💔Cosa faresti se un giorno trovassi un’email in cui la persona per cui provi un sentimento ti sta dicendo addio?

📩L’email ricevuta dall’artista Sophie Calle riporta una forte incongruenza emotiva e un’ambivalenza.

Le parole risuonano come quel: “ti lascio perché ti amo troppo” che fa tanto arrabbiare perché non si riesce a trovarne un senso.

🖊Riprendendo alcuni punti del testo, leggiamo:
“Avrei preferito parlarti a voce, infine ti scrivo". "Ho creduto che avrei potuto darti il bene" "che il tuo amore fosse benefico per me". "Non ti ho mai mentito e non comincerò a farlo oggi". "Ti ho amata nel mio modo e continuerò a farlo, non cesserò di portarti con me".

Chiude, infine, con un: “Abbi cura di te".

L’artista Sophie Calle, di questo doloroso addio, ne fa un’opera d’arte.
Dapprima analizza e traduce la lettera in ogni sua parte, utilizzando il raziocinio.
In seguito chiede a 107 donne di leggere e interpretare la lettera secondo la propria professione e punto di vista (sconosciute, una psicanalista, una sessuologa, un’attrice, un’avvocatessa, una giocatrice di scacchi, una studentessa etc.)

A ciascuna domanda: “cosa significa abbi cura di te? Come si fa ad averne, come si affronta e come si supera il vuoto spaventoso dell'assenza?”

Sophie ha accolto così l’invito, trovando un suo modo di avere cura di sè. Da sola e con l’aiuto di altre donne.

❔E tu, come ti prendi cura di te? In che modo affronti o hai affrontato la fine di un amore?

❓Cosa sono le emozioni per te? ❓Sapresti darne una definizione? 📦 Se vedi l’emozione come puramente riferita ad uno stat...
24/01/2021

❓Cosa sono le emozioni per te?
❓Sapresti darne una definizione?

📦 Se vedi l’emozione come puramente riferita ad uno stato interiore diventa una “scatola nera”, qualcosa che non riesci a inserire nel quadro generale.

▶️È impossibile che non ci siano emozioni o vissuti emotivi: l’emozione esiste sia dentro che fuori.
Esiste dentro di noi e in uno spazio tra le persone.

Capita che nella relazione non venga rispettato il gioco di aspettative emotive ma l’emozione c’è sempre, in qualsiasi sistema umano, anche se non è esplicitata e il senso non è sempre condiviso.
Anche se il funzionamento delle emozioni è più analogico e quello della logica funziona in modo più analitico

📝 “Le emozioni hanno una loro grammatica e comunicano sempre un senso”.

Questo Natale sarà differente per ognuno di noi. Per gli ospiti dell’Rsa stiamo cercando di mantenere attività e relaz...
22/12/2020

Questo Natale sarà differente per ognuno di noi. Per gli ospiti dell’Rsa stiamo cercando di mantenere attività e relazioni: due aspetti preziosi che tutelano il nostro “essere umani”.
Ci sono i bigliettini di auguri dei bambini della scuola primaria che, non potendo entrare fisicamente, entrano tramite oggetti significativi.
Ci sono gli operatori, gli infermieri, i medici e le educatrici che cercano di fornire una cura piena, ricca e non solo fatta di terapie farmacologiche ma di vicinanza e presenza.
C’è la signora ****** che ha ripreso a cucire con le sue macchine professionali così da sentirsi ancora viva, utile e capace. C’è una tenda riscaldata e in sicurezza in cui i familiari possono far sentire tutto il loro amore dialogando con gesti, parole e sguardi d’affetto.
C’è tutto quel che si può dare, come a dire: “Voi ci siete, vi vediamo. E noi ci siamo, ci teniamo.”

05/11/2020

SE QUELL’UOMO CHE GUARDI QUANDO TI TROVI DI FRONTE ALLO SPECCHIO FOSSE QUI CON NOI, COSA MI DIREBBE DELLA TUA CAPACITÀ DI ESSERE AMOREVOLE E GENTILE CON CHI TI CIRCONDA?

Quando si entra nella stanza, il (mio) corpo parla ancor prima delle parole. Ricorda: sii consapevole di ciò che pensi, ...
21/10/2020

Quando si entra nella stanza, il (mio) corpo parla ancor prima delle parole.
Ricorda: sii consapevole di ciò che pensi, di ciò che sei e di come sei.

Corpo in terapia: il terapeuta

Prima di tutto: io entro in terapia con questo corpo, non con “il” corpo. Con questo corpo con il suo genere, il suo aspetto, la sua presenza, la sua fisicità. Una fisicità che non è quella di nessun altro. Il mio corpo è il primo messaggio che io mando a chi incontro, che lo voglia o no. Il mio corpo è lo strumento base delle mie terapie. Posso pensare che l’importante sono le mie idee, il mio pensiero, ma alla fine tutto è veicolato dal corpo. Quel che più conta in terapia è lo scambio emotivo, e lo scambio emotivo avviene prima di tutto attraverso il (mio) corpo. Per questo devo tenerlo ben presente nel mio lavoro di terapeuta.

«Alcune cose traggono beneficio dagli shock, prosperano e crescono quando sono esposte a mutevolezza, casualità, disordi...
10/09/2020

«Alcune cose traggono beneficio dagli shock, prosperano e crescono quando sono esposte a mutevolezza, casualità, disordine e fattori di stress e amano l'avventura, il rischio e l'incertezza. Ciò nonostante, a dispetto dell'onnipresenza del fenomeno, non disponiamo di un termine che indichi l'esatto opposto della fragilità. Per questo parleremo di antifragilità. L'antifragilità va oltre il concetto di «resilienza elastica» e di robustezza. Una cosa resiliente resiste agli shock ma rimane la stessa di prima: l'antifragile dà luogo a una cosa migliore» (Taleb 2012).

Oggi va di moda il concetto di resilienza, che sarebbe poi la capacità non solo di resistere alle avversità, ma anche di usare le avversità ricavandone un benessere maggiore di prima. Nissim Taleb, bizzarro autore americano, fa un passo oltre e con le sue parole introduciamo un nuovo argomento:

“Alcune cose traggono beneficio dagli shock; vivono e crescono se esposte a precarietà, casualità, disordine e tensione, e amano avventura, rischio e incertezza. Eppure nonostante l’ubiquità del fenomeno, non c’è una parola che definisca l’opposto esatto di fragile. Chiamiamolo antifragile.”

Siamo curiosi di sapere cosa è per voi l'antifragilità? Fatecelo sapere attraverso i commenti!

23/06/2020
20/06/2020

Dall’esperienza di “Dialoghi virali” con colleghi Psicologi e Psicoterapeuti abbiamo colto una risignificazione del presente.

Qual è il nostro ruolo?
Il terapeuta rimane il responsabile del processo di cura e deve essersi situato nella sua incertezza in modo da poter utilizzare il proprio vissuto in modo funzionale.

Il reinventarsi, mosso da una necessità di contesto, ci ha posto davanti all’utilizzo di nuove piattaforme.
L’online ci ricorda come sia importante co-costruire delle ipotesi con il paziente e chiedere a lui se “ha senso” ciò che stiamo dicendo.
Importanza da non dimenticare lavorando sia nella stanza fisica di terapia che in quella virtuale.

19/06/2020

Un dialogo per raccontarvi l’esperienza di Dialogo Virale con i colleghi Psicologi e Psicoterapeuti e qualche riflessione che ci portiamo a casa sulla nostra professione 👩‍💻

🖇Consensualità:Cogliere aspetti differenti rispetto a quelli che si potrebbero notare in un “setting in presenza” può al...
11/06/2020

🖇Consensualità:
Cogliere aspetti differenti rispetto a quelli che si potrebbero notare in un “setting in presenza” può allenare sia il professionista che il paziente a ricercare un senso comune?
Vi raccontiamo in breve cosa è emerso dai dialoghi virali 🖊

Come si sono adattati gli psicologi e gli psicoterapeuti a questa situazione?

Nello spazio di condivisione del dialogo, è emerso come sia stata una sfida applicare ciò che si è sempre fatto professionalmente. In questa nuova dimensione ci si è ritrovati a dover ottimizzare e rendere proficuo il “qui ed ora” personalizzando il proprio intervento psicologico e l’attività
terapeutica attraverso il mezzo digitale. Se da un lato, il mezzo tecnologico rende tutto più rigido e modifica i tempi di conversazione richiedendo di scandirli maggiormente, dall’altro si sono
individuate nuove risorse per conferire, con curiosità e creatività, qualità alla relazione. Capita, quindi, ancora più spesso di domandare all’altro se “ha senso” quello che si sta dicendo, mettendo ancor più in parole, spiegando e chiedendo: si co-costruiscono insieme i significati.
È sempre più necessaria la ricerca di consenso, di un senso condiviso.
Il nuovo setting virtuale diviene un allenamento sia per lo psicologo e/o terapeuta, che per il paziente/cliente. Per il professionista è un’ulteriore conferma della necessità di non dare per scontato che ciò che si sta dicendo abbia per la persona un senso compiuto mentre, per il
paziente, questa modalità è un’opportunità per allenarsi a parlare di emozioni ed esplicitarle.

Moderatori: Paolo Bertrando e Claudia Dottoressa Lini
Facilitatore: Dott.ssa Laura Prati- Psicologa per il Benessere

11/06/2020

La tecnologia spesso è una risorsa, altre volte diventa una sfida. Cogliere aspetti differenti rispetto a quelli che si potrebbero notare in un “setting in presenza” può allenare sia il professionista che il paziente a ricercare un senso comune.

28/05/2020

“La terapia funziona se riusciamo ad introdurre delle differenze, piccole o grosse. Se non riusciamo a introdurre delle differenze abbiamo più il rischio di fare una terapia immobile, adattativa.
Quando condividiamo tutti uno stesso contesto è molto più difficile spostarci da un’altra parte che ci permetta di introdurre nuova informazione e nuove idee”.

23/05/2020
17/05/2020

Ricorre oggi la giornata Internazionale contro l'omofobia, la transfobia e la bifobia. (Solo) 30 anni fa la World Health Organization (WHO) rimuoveva l'omosessualità dalla lista della malattie mentali.

L'OPL lavora sul tema dei diritti umani e LGBTQ+ perché ancora oggi pregiudizi e discriminazioni sono presenti nel lessico e nel sentire di tanti: il contributo della psicologia e della comunità professionale è in questa direzione essenziale nel contrastarli e nel promuovere i diritti fondamentali di tutt*.

Con le parole del Presidente Mattarella:
"Le discriminazione basate sull'orientamento sessuale costituiscono una violazione del principio di eguaglianza e ledono i diritti umani necessari a un pieno sviluppo della personalità umana che trovano, invece, specifica tutela nella nostra Costituzione e nell'ordinamento internazionale"

La salute mentale non è una salute di serie B
16/05/2020

La salute mentale non è una salute di serie B

Il lavoro non è fatto solo di task da portare a termine, ma è anche caratterizzato da un ambiente più o meno funzionale ...
07/05/2020

Il lavoro non è fatto solo di task da portare a termine, ma è anche caratterizzato da un ambiente più o meno funzionale per facilitare uno scambio tra tutti i livelli dell’organizzazione. Quanto questo posto di lavoro mi può dare e quanto io posso dare all’azienda?


Se ci si concentra su un aspetto più “cognitivo” si possono esplorare la tipologia di cultura organizzativa, gli stili caratterizzanti, la chiarezza e la trasmissione degli obiettivi.


Tutto ciò, non dimentichiamoci che avviene però in una cornice emotiva, spesso implicita e che aleggia tra i diversi team e ruoli. “Sentirsi bene” durante o al termine di una giornata di lavoro è, spesso, influenzato da come siamo stati all’interno dei processi di lavoro.


▪️Le emozioni, qualsiasi sia la loro natura, si propagano da una persona all’altra. Per questo, attraverso il contagio emotivo, accade che il distacco, il timore, la freddezza o la delusione impattino anche sul vissuto del lavoratore.
🙂Questo accade non solo con le emozioni negative, ma anche con quelle positive.


La contaminazione involontaria di emozioni e sentimenti più vantaggiosi quali l’ottimismo, la gratitudine e la gentilezza- anche da parte di una sola persona- hanno un effetto sul funzionamento del team e dell’organizzazione.


🔸Quali sono i vantaggi nel porre l’attenzione sulle emozioni? Cosa può portare un contagio emotivo “positivo”?

✔️ Gli stili di leadership con atteggiamenti di supporto qualificano positivamente la relazione;
✔️ Migliora l’efficienza di più persone e sono possibili scambi più di valore, anche in situazioni difficili;
✔️ In presenza di emozioni positive aumenta la cooperazione e la partecipazione attiva;
✔️ Diminuiscono i conflitti e l’aggressività;
✔️ Diminuiscono gli errori perché ci si sente più motivati e presenti;
✔️ Si entra in relazione con la possibilità di provare orgoglio, ironia, speranza, gratitudine e ispirazione.


Quali processi sono più frequenti nella tua organizzazione?

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