ASDP - Psicoterapia e ASD

ASDP - Psicoterapia e ASD Dottor Nicola Montrone. Psicoterapia cognitivista e comportamentale. AREA ASD (Spettro dell'Autismo)

PROGETTO “Noi Con Te”Principali finalità del progetto:• Creare momenti di condivisione per conoscere nuove persone, dive...
05/06/2024

PROGETTO “Noi Con Te”
Principali finalità del progetto:

• Creare momenti di condivisione per conoscere nuove persone, divertirsi, e migliorare le proprie skills sociali;
• Ampliamento degli interessi.

Le occasioni di socializzazione riguardano:
 Picnic
 Merenda insieme
 Cineforum
 Ping pong
 Creiamo fumetti
 Corso di giardinaggio
 Laboratorio di musica (cuffie, casse, danza, strumenti)
La partecipazione alle varie attività può essere altalenante: non occorre partecipare all’attività per tutta la sua durata. Sarà quindi possibile lasciare il gruppo anche prima della conclusione dell’attività in corso di svolgimento, concordando con i tutori la modalità di abbandono dello studio o del luogo all’aperto, ovvero definendo con i tutori se il partecipante può abbandonare il gruppo da solo o se deve essere accompagnato da altri.

La specifica attività si svolgerà una volta a settimana, per la durata di un’ora, qualora venga raggiunto un numero di minimo 3 partecipanti per quell’attività (giorni e orari da concordare avviando la specifica attività). Il progetto è rivolto a ragazzi e ragazzi che abbiano già compiuto almeno i 16 anni. Non saranno inseriti nello stesso gruppo persone con più di 4 anni di differenza.

Contattatemi per più informazioni e per partecipare all'iniziativa.

Oggi invece che un post informativo  mi piacerebbe condividere con voi un'idea, che riguarda i più grandicelli.Coltivare...
09/10/2023

Oggi invece che un post informativo mi piacerebbe condividere con voi un'idea, che riguarda i più grandicelli.

Coltivare sempre nuovi interessi e condividerli con gli altri può diventare più complesso con l'andare avanti del tempo, anche per via di minori opportunità di socializzazione (ad esempio con la fine della scuola). Proprio per questo motivo credo che sarebbe bello creare nuovi spazi in cui incontrarsi e condividere attività.

Proporrei, ad esempio, serate dedicate alla condivisione di film e anime per gli interessati!

Come prima cosa, quindi, vi chiedo proprio di mostrarmi il vostro interesse sulla cinematografia, o anche di propormi altre attività sportive e di svago, al chiuso presso il mio studio o all'aperto, da poter condividere con voi.

Scrivetelo nei commenti o in un messaggio privato!

Sotto la maschera (ASD, DSM 5 e Masking)Il Disturbo dello Spettro dell’Autismo (ASD) è inserito all’interno del DSM-5 tr...
02/10/2023

Sotto la maschera (ASD, DSM 5 e Masking)

Il Disturbo dello Spettro dell’Autismo (ASD) è inserito all’interno del DSM-5 tra i disturbi del neurosviluppo.
Vi sono due criteri in particolare osservati per fare diagnosi di ASD, Il primo è il persistente deficit della comunicazione sociale e dell’interazione sociale in molteplici contesti, delineato nei seguenti deficit:
 Deficit di reciprocità socio-emotiva, ovvero una certa difficoltà a iniziare o mantenere relazioni con gli altri, un approccio sociale anomalo e fallimento della normale reciprocità nel conversare, una scarsa condivisione di interessi e delle emozioni;
 Deficit dei comportamenti comunicativi non verbali utilizzati per l’interazione sociale, ad esempio vi è scarsa integrazione tra comunicazione verbale e non verbale, anomalie nel contatto oculare, atipie nella mimica facciale;
 Deficit nello sviluppare, gestire e comprendere le relazioni sociali
Il secondo criterio è riferito ai pattern di comportamento, interessi o attività ristretti, ripetitivi (stereotipati), osservati in ecolalia, movimento, uso di oggetti e del linguaggio stereotipato o in modo ripetitivo, aderenza ad una routine priva di flessibilità, rituali, forte selettività.

Il livello di gravità si basa proprio sulla compromissione di questi due criteri principali, e di quanta necessità di sostegno necessita la persona per mostrare interazioni sociali funzionali ed una certa ampiezza negli interessi e nelle risposte comportamentali più in generale.
Vi è compromissione significativa del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti.
Le alterazioni osservate non devono essere meglio spiegate da disabilità intellettiva o da ritardo globale dello sviluppo: il livello di comunicazione sociale deve essere inferiore rispetto al livello di sviluppo generale.
I sintomi dell’ASD sono presenti sin dall’infanzia, anche se possono essere mascherati da scarse richieste del contesto sociale in cui vive l’individuo e da strategie apprese.
Diverse ricerche si dedicano negli ultimi anni al mascheramento dei sintomi dell’autismo, sottolineando che il fine ultimo di questi sforzi è ridurre la visibilità sociale di tratti autistici, aumentando invece i comportamenti in linea con il modo neurotipico di interagire nella società. Si tratta, secondo alcuni studiosi, di una strategia di fronteggiamento dello stigma sociale potenzialmente derivante dai sintomi dell’autismo: il masking è per chi lo pratica un modo per essere accettati, per far parte in qualche modo di una società neurotipica pur vivendo una neurodivergenza. Esso quindi rappresenta un’alternativa all’evitamento di situazioni sociali, ma potrebbe anch’esso presentare dei costi.
Il masking (o camouflage) è particolarmente comune tra le donne con ASD, e alcuni ricercatori stanno approfondendo il costo di questa maschera: ad esempio Alaghband-Rad et al. riportano il concetto di burnout autistico, avvicinandolo agli sforzi che richiede il tenere una maschera per tempi prolungati. La qualità della vita, secondo Cage et al. e Mantzalas et al. rischia di essere compromessa dal mascheramento dei sintomi dell’autismo, Lilley et al. sottolineano le potenziali problematiche correlate all’uso della maschera sull’autostima; altri autori includono tra le conseguenze del camouflage autistico una più alta probabilità di sviluppare un disturbo d’ansia, depressione, alti livelli di stress, senso di non appartenenza alla società e pensieri e comportamenti suicidari. Usare una maschera sul lavoro per nascondere i sintomi dell’autismo può aumentare il senso di inautenticità e può essere correlato a difficoltà emotive. Anche il funzionamento esecutivo (ovvero tutta una serie di abilità cognitive come concentrazione, attenzione, problem solving, inibizione, flessibilità ecc.) sembra compromesso dagli sforzi necessari al mascheramento.

È chiaro che l’alternativa: l’evitamento, che porta ad isolamento, può facilmente risultare in un ridotto funzionamento sociale, venendo meno tutta una serie di opportunità sociali e di conseguenza riducendosi le opportunità di svago e di apprendiemento.

Se la fuga dalla società (risultante sia dall’isolamento che dal masking, in cui la propria spontaneità non è immersa nel sociale ma è appunto “in fuga”) sembra non essere una strada percorribile al fine del raggiungimento di una migliore qualità di vita, quale alternativa scegliere? Come sopravvivere in una società con la quale non si è perfettamente “in linea”? Può essere una strada quella dell’accettazione? È faticosa anch’essa: accettarsi più che cambiare indossando una maschera, un trucco, per sembrare più belli agli occhi degli altri, non è spesso ciò che sceglie la gente. Tuttavia riconoscendo i propri valori ed il proprio valore ci si può apprezzare nelle differenze, che poi alla fine il concetto di “diverso” accomuna neurotipici e neurodivergenti, dal momento che due esseri umani non sono mai uguali, almeno per la vita che hanno vissuto, che molto molto difficilmente potrà tra due diverse persone coincidere alla perfezione.
Cosa ne pensate del masking? Avete mai sperimentato il desiderio di nascondere qualcosa di voi, e che costo ha avuto farlo? E che ne pensate dell’alternativa di un’intima accettazione della diversità, nonostante poi qualcun altro potrebbe non accettare questa diversità? Che pensare, che fare, di fronte a questo “muro” che si potrebbe incontrare negli altri?

È lunedì, si torna con ASDP! Questa volta ci soffermiamo su autismo, comportamentismo e insegnamento di nuove abilità 🤓A...
25/09/2023

È lunedì, si torna con ASDP! Questa volta ci soffermiamo su autismo, comportamentismo e insegnamento di nuove abilità 🤓

AUTISMO, COMPORTAMENTISMO E INSEGNAMENTO DI NUOVE ABILITÀ

Seguire la via comportamentale nella valutazione e nel trattamento dell’autismo significa porre attenzione a comportamenti desiderabili già presenti nel repertorio comportamentale di quella persona, o da implementare, e sui comportamenti problema.
Partiamo dal chiederci cosa si intende per comportamento problema: un comportamento problema è definito tale quando:

o È una minaccia per la vita della persona;
o È una minaccia per l’incolumità fisica della persona;
o È una minaccia per l’incolumità fisica di terzi;
o Interferisce con il processo di apprendimento della persona;
o Interferisce con il processo di apprendimento di altri;
o Danneggia o distrugge oggetti;
o Produce stigma sociale che minaccia l’accettazione della persona da parte di altri.

Si definiscono di seguito i due tipi di comportamento che la persona può mettere in atto: i comportamenti covert sono comportamenti privati, quali emozioni e pensieri; i comportamenti overt sono invece i comportamenti osservabili emessi dall’individuo.

Per i comportamentisti pensiero, comportamento osservabile ed emozioni sono comportamenti tra loro strettamente legati, tanto da ottenere di solito modifiche nel modo di pensare o di esperire un’emozione in una situazione, a seguito della promozione di una modifica nel comportamento osservabile nella medesima situazione.
Questa influenza tra pensiero, comportamento ed emozione è per i comportamentisti da mettere in relazione alle modificazioni ambientali, che sono alle volte imprevedibili e atre volte attentamente programmabili.
In altre parole, adoperando una modificazione comportamentale a partire dal modificare l’ambiente della persona (compresi, quindi, i comportamenti di coloro che condividono lo stesso ambiente con quella persona - familiari, insegnanti di scuola, istruttori di sport ecc.-), la risposta emotiva legata alla presentazione di uno stimolo (antecedente) risulterà anch’essa modificata: l’impatto emotivo legato alla presentazione di specifici antecedenti (situazioni) risulterà modificato, a vantaggio di un maggiore benessere.

Ripensando alla vostra storia, ricordate un episodio in cui avete cambiato modo di comportarvi rispetto una specifica situazione che si è ripetuta nella vostra vita più di una volta? Cosa è successo, a seguito del vostro diverso modo di comportarvi, ai vostri pensieri e alle emozioni sperimentate in quella situazione?
Se non ci avete mai fatto caso ora potrete prestare più attenzione al legame tra i vostri pensieri, emozioni e comportamenti!

L’Analisi Applicata del Comportamento ponendo molta attenzione al contesto in cui si iscrivono i comportamenti, ci offre diverse tecniche di modifica dell’ambiente al fine di poter ragionevolmente prevedere l’emissione di uno specifico comportamento (funzionale, socialmente desiderabile – che magari vada a sostituire il comportamento problema-).
Potremmo, con chi lo desidera, proseguire con un approfondimento di queste tecniche, basilari nell’ABA e nell’insegnamento di nuovi comportamenti, sia con studenti neurotipici che con studenti che presentano neurodiversità. Le principali tecniche che potremmo discutere più nel dettaglio fanno riferimento a prompting (aiutare lo studente), fading (riduzione graduale degli aiuti), shaping (rinforzo delle approssimazioni successive) e chaining (concatenamento).

Scrivetemi o commentate qui sotto se volete più informazioni in merito!

NON SOLO ABA: IL RAPPORTO TRA ABA E PSICOTERAPIASi sente spesso parlare, in particolare se si è vicini al mondo dello Sp...
18/09/2023

NON SOLO ABA: IL RAPPORTO TRA ABA E PSICOTERAPIA

Si sente spesso parlare, in particolare se si è vicini al mondo dello Spettro dell’Autismo, di ABA, ovvero di Analisi Applicata del Comportamento.

Ma in che rapporti è l’ABA con i più classici trattamenti volti allo sviluppo di nuovi apprendimenti ed al raggiungimento di un maggiore benessere? Questi trattamenti sono solitamente svolti da professionisti che hanno studiato una disciplina che si propone proprio lo sviluppo di apprendimenti e di benessere: la psicologia. La psicologia dispensa tecniche volte all’ascolto, all’aumento di competenze, alla promozione di nuove abilità e nuovi stili di pensiero, e può essere approfondita con lo studio della psicoterapia, volta principalmente ad offrire allo psicoterapeuta specifiche tecniche utili ad aiutare gli altri in momenti di difficoltà e/o di cambiamento.

L’ABA, come la psicoterapia, studia il comportamento umano. ABA e psicoterapia sono interessati a riconoscere le cause del comportamento, ancora prima di intraprendere una riflessione sulla possibilità di modificare il comportamento stesso.

Trattando il comportamento umano, già Sechenov tra 1800 e 1900 concluse che, per quanto complesso, questo fosse acquisito tramite apprendimento, e che la causa iniziale del comportamento delle persone fosse rintracciabile solo fuori dall’essere umano, nell’ambiente. Da affermazioni simili a questa prende forma il comportamentismo: gli sviluppi di queste idee hanno condotto l’umanità a disporre di una tecnologia comportamentale, ed il merito è da riconoscere a svariati studiosi, tra i quali in particolare Skinner: con lui nasce l’Analisi del Comportamento, da cui prende forma l’ABA.
Parlando di ABA parliamo quindi di comportamentismo, più precisamente di una tecnologia comportamentale. I professionisti che adottano procedure derivanti dall’ABA apportano specifiche modifiche all’ambiente ritenendo prevedibile una conseguente modifica del comportamento.
Modificare il comportamento di una persona al fine di permetterle il raggiungimento di un maggiore benessere sociale, familiare e scolastico-lavorativo è sostanzialmente l’obiettivo del professionista che applica l’ABA. Ma questo è anche l’obiettivo di uno psicoterapeuta che intende aiutare gli altri a stare meglio con sé stessi e con quanto li circonda.

La psicoterapia cognitivista e comportamentista agisce su pensiero e comportamento al fine di modificare le emozioni disfunzionali e di raggiungere i propri scopi nella vita.

Pensiero e comportamento osservabile su uno stesso tema (o rispetto uno stesso stimolo) sono strettamente legati tra loro (il pensiero in effetti non è che un comportamento), e ormai in letteratura si legge che modificare l’uno comporta un’inevitabile modifica dell’altro.
Così, ci si può aspettare un cambiamento nel contenuto del pensiero di una persona con fobie specifiche avvicinando questa persona allo stimolo temuto (dimostrando così che quello stimolo non è pericoloso come egli crede), quindi modificando l’ambiente di questa persona, senza agire direttamente sul contenuto del pensiero inerente quello stimolo temuto (comportamentismo). Allo stesso modo il comportamento di una persona può cambiare apprendendo informazioni tramite il linguaggio ed una conseguente modificazione del contenuto del pensiero (cognitivismo).

Se di norma si ottiene una modifica del comportamento osservabile modificando il contenuto del pensiero, e allo stesso modo si va incontro ad una modifica del pensiero modificando il comportamento osservabile in presenza di uno specifico stimolo, si vanno in psicoterapia a delineare due vie tra loro intrecciate per perseguire il cambiamento: la via comportamentale e la via cognitivista.

L’intento di questo post è quello di rendere più chiaro al lettore lo stretto legame che vi è tra psicoterapia (cognitivo-comportamentale) e ABA: l’ABA è psicoterapia cognitivo-comportamentale; l’ABA è la tecnologia comportamentale che percorre la via comportamentale nell’inseguire un cambiamento utile a raggiungere un migliore adattamento all’ambiente ed un maggiore benessere più in generale. Cambiando il comportamento relativo ad uno stimolo si modificheranno anche i pensieri inerenti quello stesso stimolo, e le emozioni sperimentate in presenza di questo stimolo.

Dott. Nicola Montrone
Psicologo Psicoterapeuta Analista del Comportamento

Conosci già l’ABA? Ti ha incuriosito leggere del suo legame alla psicoterapia? Puoi scrivere ciò che pensi su questo tema commentando qui sotto 😊

Parleremo in questa pagine di Spettro dell'Autismo, di ABA e di Psicoterapia! Ogni settimana il lunedì alle 21 ci sarà u...
16/09/2023

Parleremo in questa pagine di Spettro dell'Autismo, di ABA e di Psicoterapia!

Ogni settimana il lunedì alle 21 ci sarà un nuovo Post.
Verranno inizialmente aperti macrotemi (es. linguaggio, autonomie, abilità di autoregolazione ecc.) e successivamente si entrerà più nello specifico (per il macrotema "linguaggio" un tema più specifico potrebbe essere ad esempio "Mand e CAA"; per il macrotema "ASD e cognitivismo" un tema specifico potrà riguardare le "Principali credenze irrazionali", ecc.)

Benvenuti!

Esprimi il tuo entusiasmo con un commento se ti interessa leggere di psicoterapia e di ABA, e dello Spettro dell'Autismo.

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Via Isonzo, 163
Bari
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