21/08/2024
L’uso terapeutico della Rhodiola era molto conosciuto anche in tempi remoti. Ne facevano già uso nell’Antica Grecia. I Vichinghi la prendevano come rinvigorente dopo un intenso sforzo fisico. In Cina, invece, tutta la dinastia degli imperatori Cinesi curava con la Rhodiola molti disturbi. In Tibet, poi, le antiche popolazioni locali la assumevano per meglio adattarsi all’altitudine e al clima rigido. In Siberia, oltre a essere usata per difendersi dalle basse temperature invernali, vigeva la credenza popolare che chi bevesse tutti i giorni il suo infuso sarebbe vissuto per più di un secolo😅
È una pianta dalle proprietà tonico-adattogene, perché aiuta e sostiene l’organismo a reagire bene in caso di stress psico-fisico, efficace come ausilio nella capacità di adattarsi ai cambiamenti e sfruttare al meglio le proprie energie.
La Rhodiola è un ottimo antistress: aiuta a riprendersi da stati di spossatezza fisica e mentale dovuti a periodi di vita particolarmente “faticosi”, che determinano anche nervosismo. In tal senso, agisce soprattutto a livello del sistema simpatico, contro ansia e depressione, aumentando (fino al 30%) i livelli ematici di serotonina, il neurotrasmettitore responsabile della sensazione di benessere, e contrastando gli effetti nocivi del cortisolo, che viene prodotto dai surreni in caso di ansia e stress.