17/06/2025
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Focus Aneurisma aorta addominale. Fattori genetici. Endoprotesi mininvasiva
Oggi l’aneurisma dell’aorta addominale ed il rischio di una sua dissecazione e della morte immediata. E’ utile ricordarlo Come quasi tutte le parole greche, aneurisma viene da ἀνἀ ed εὐρύνω, letteralmente farsi largo, dilatarsi, una dilatazione anomala del vaso più grande del nostro corpo. Una dilatazione che se non avvertita o diagnosticata in tempo può peggiorare fino alla rottura dell’aorta ed alla morte del paziente. Secondo le ultime statistiche è a rischio il 4% degli uomini e l’1% delle donne oltre i 50 anni. In Italia vivono 9 mln di uomini in quella fascia anagrafica, per cui oggi potrebbero essere a rischio aneurisma aorta addominale 360mila individui. Spesso l’aneurisma è asintomatico e questo ne fa una patologia subdola.
Facciamo una sintesi radiografica sull’aneurisma dell’aorta addominale: le cause, i fattori rischio, i sintomi, gli strumenti di diagnosi.
E ci sono anche scoperte di origine genetica sulle anomalie del tessuto adiposo che avvolge l’aorta addominale. Vengono dal laboratorio Cold Sping Harbor che tra i primi ha elaborato la teoria dell’aneurisma causato da difetti genetici di proteine come l’elastina e la fibrillina. Ed arrivano anche dal Cardiologico Monzino di Milano che fa un passo avanti ed assegna un ruolo rilevante al tessuto adiposo che circonda i vasi sanguigni, nel nostro caso l’aorta, la più grande ed importante arteria del corpo. Lo studio analizza le espressioni di 300 geni del tessuto malato per rilevare tutte le differenze geniche man mano che l’aneurisma aumenta di diametro, fino ad arrivare alla conclusione di una risposta auto-immunitaria anomala, in pratica una risposta che il nostro stesso organismo produce.
Queste novità sulle forme molecolari e sulla genetica dell’aorta addominale, aiuteranno il clinico ed anche il chirurgo in un approccio migliore con l’aneurisma dell’aorta addominale?
Oltre ai controlli continui dopo la prima diagnosi, sappiamo che è possibile intervenire inserendo una endoprotesi con una tecnica mininvasiva, ibrida. In cosa consiste la tecnica ibrida mini-invasiva? Come funziona l’endoprotesi?
Di questo e di altro si parlerà nel Focus con il dott. Adolfo Crinisio Responsabile della Chirurgia Vascolare della “Casa di Cura Salus “ di Battipaglia
https://m.youtube.com/watch?v=udOye1as5W8