10/04/2024
Alla prossima luna piena di Aprile, molte regioni dell'India festeggeranno Hanuman Jayanti: la nascita di Hanuman, il "dio" scimmia,
famoso per essere un instancabile combattente per la giustizia, un compagno fedele, dotato di grande coraggio e devozione.
Secondo la tradizione più diffusa in India, Hanuman era un uomo-scimmia, un Vanara (mitica razza delle foreste) inconsapevole della propria divinità, poiché un saggio adirato per i suoi continui scherzi gliela fece dimenticare con una piccola maledizione.
Da giovane infatti era proprio un monello irrequieto 🐒
ma la forza del suo carattere e la devozione della sua anima erano tali da fargli realizzare imprese impossibili: azioni di cuore e spassionato coraggio di cui narrano gli antichi poemi sanscriti, tra cui il Ramayana,
conseguendo così poteri straordinari.
Hanumanasana, la posizione in cui una gamba è protesa in avanti e l'altra indietro è la rappresentazione del gigantesco salto che Hanuman compì in alcuni di questi episodi per portare conforto e salvare persone care al suo fraterno compagno Rama, personificazione della giustizia.
Quest'asana infatti non è solo impegnativa dal punto di vista fisico, ma è un vero e proprio banco di prova per le attitudini interiori del praticante.
In molti accecati da quella parte dell'ego che desidera ottenere un risultato, rischiano o finiscono per farsi male per entrarvi a tutti i costi o inseguendo la perfezione. Ma solo con il coraggio di essere in ascolto costante e di indirizzare la mente verso il proprio Io, sarà possibile con il tempo essere a proprio agio nell'asana e sperimentare insieme abbandono e stabilità.
Una delle lezioni celate nei racconti su Hanuman è che il coraggio e la forza derivano dalla devozione dell'anima. Non c'è bisogno di avere una fede religiosa per averne esperienza. Ogni forma di devozione come quella verso un ideale, una causa o semplicemente l'amore incondizionato come quello di un genitore, ci consente di sperimentare il sorgere di una forza che non sapevamo di avere.
Perché come si dice nello yoga, la mente lasciata a sé stessa è come una 🐵 impazzita: intenta a saltare di qua e di là, a passare di cosa in cosa, a disperdersi in migliaia di rivoli, pensieri e attività, arrecando disturbo e agitazione all'ambiente individuale, finendo per diventare nociva e depotenziante. Ma quando la mente si accorda all'anima, ad uno scopo, allora diventa fonte di forza e nuove possibilità.
Hanuman siamo noi nel nostro cammino: da una mente avvinta dalle passioni animali, dai sensi, dall'inconsapevolezza ad una mente capace di indirizzarsi e chissà..di elevarsi e ricordare la propria essenza.
In anni recenti chi combatte contro la degenerazione del sistema castale in India ha assimilato la natura e la storia di Hanuman a quella dei Dalit o paria, ossia i fuori casta..dando così grande visibilità alla resistenza di queste comunità e alla lotta contro le oppressioni.