Dott.ssa Roberta Sorice

Dott.ssa Roberta Sorice Psicologa e Tutor dell'apprendimento

11/10/2025

Presta attenzione e tempo a quello che è importante per te.

10/10/2025

È una metafora semplice, ma potente.

Perché nella vita non basta dire “ricomincio” o “cambio strada”. Serve anche un gesto interiore: quello di chiudere davvero con ciò che è stato e scegliere consapevolmente da dove ripartire.

Voltare pagina può significare molte cose: superare una delusione, lasciar andare un rancore, cambiare abitudini, mettere un punto a una relazione o chiudere un capitolo della propria vita.

Ma se il segnalibro, cioè la nostra attenzione, le nostre emozioni, il nostro sguardo sul mondo, resta fermo dove stava prima, rischiamo di tornare sempre lì, nello stesso punto. Negli stessi pensieri, negli stessi errori, nelle stesse reazioni.

Succede ogni volta che diciamo “è finita”, ma continuiamo a ripensarci. Ogni volta che diciamo “da domani cambio”, ma restiamo agganciati alle stesse dinamiche. Ogni volta che diciamo “ho voltato pagina”, ma in fondo non abbiamo ancora spostato davvero il centro da cui guardiamo le cose.

E allora questa riflessione diventa un invito gentile ma deciso: se vuoi veramente scrivere una nuova storia, inizia davvero da un nuovo punto. Sposta il segnalibro, mettilo dove senti di voler crescere, imparare, vivere qualcosa di più vero per te.

Perché non c’è nulla di male nel rileggere un capitolo… ma se lo fai all’infinito, rischi di perdere il resto del libro.

E la tua vita merita di essere letta fino in fondo, con tutte le sue pagine, non solo quelle che conosci già.

Tu Pensaci🙂
👉 Scopri come farlo con il “Diario del Nuovo Inizio”: www.tupensaci.it
Migliaia di persone lo hanno già fatto.

10/10/2025

Il chiodo disse al martello:
— “Perché sei sempre tu a colpirmi?”
Il martello rispose:
— “Non lo faccio per ferirti, lo faccio per aiutarti a compiere il tuo scopo.”
— “Ma fa male” —sussurrò il chiodo.
— “Lo so” — disse il martello, ma senza quel colpo non entreresti mai nel legno, non sosterresti nulla, non daresti forza a nessuno.
— “E tu? Non ti stanchi mai di colpire?”
— “Certo che sì, ma ogni colpo vale la pena, quando vedo che grazie a questo tu realizzi la tua missione.”
Il chiodo restò in silenzio, poi con un piccolo sorriso mormorò:
— “Grazie per spingermi, anche quando fa male. Grazie per non avermi lasciato a metà.”

💌 Morale: A volte la vita ci colpisce non per distruggerci, ma per metterci esattamente dove dobbiamo stare. Perché anche il dolore, a volte, è solo un’altra forma d’Amore. ❤️

10/10/2025

Alimenti che Calmano la Ansietà

21/09/2025

Non priviamoli del piacere della conquista... 😊

17/09/2025

È una vignetta che fa molto riflettere anche se è banale. La uso solo come spunto di riflessione.
Prima di tutto, basta parlare a senso unico di madri, i figli non sono solo delle madri, ma dovrebbero essere cresciuti, possibilmente, dai genitori. Anche un genitore assente influenza notevolmente la crescita di un figlio.
Poi, i figli NON sono trofei da mostrare, ma evidentemente questo concetto nell’epoca dei social è esasperato e portato all’ennesima potenza. Sono pochissime le persone che ammettono di usare i figli come trofei. Guardando le loro bacheche, o le loro chat, ci si accorge che sono cariche di: “mio figlio”, “mia figlia". Non esiste più un bambino normale. Ormai si assiste anche ad uno scollamento tra ciò che si dice e ciò che si fa, un po’ come le persone affette da una qualche dipendenza, che dichiarano sempre di avere la situazione sotto controllo senza rendersi conto del problema reale.
I figli vanno aiutati nel loro percorso di crescita, vanno alimentati (nei limiti delle proprie possibilità) con stimoli diversi, curiosità, socializzazione, prove ed errori. Non si studia la loro vita a tavolino e non si deve obbligarli a realizzare i desideri di un genitore, perché non sono la compensazione dei genitori. Bisogna insegnargli a vivere, a sviluppare un pensiero critico, una capacità di discernimento, sostenere la loro autostima, lasciarli liberi di sperimentare per rinforzare la loro autoefficacia. Non si fanno le scelte al posto loro nella convinzione di sapere cosa sia più giusto. Possono anche avere una dote o essere portati per una specifica cosa, ma non significa automaticamente che debbano percorrere quella strada o che debbano diventare dei talenti. Esiste anche il piacere nella vita, non può diventare tutto un dovere.
È necessario equipaggiarli per poi lasciarli liberi di scegliere e camminare, devono anche essere liberi di sbagliare con la loro testa.
Sì è felici quando si è realizzati come persone, non quando si ha un titolo appeso al muro. Si è felici se si persegue ciò che si desidera e si ha la libertà di sbagliare senza deludere nessuno. Si può essere dottori e anche felici, e si può essere milionari e infelici. La felicità non dovrebbere dipendere dall'esterno, da ciò che si fa o che si ha, ma da dentro. Se sono consapevole e felice cercherò di fare quello che mi soddisfa e che mi appaga; se non dovessi avere la possibilità di farlo e dovessi svolgere delle mansioni che non vorrei svolgere, sarò comunque in grado di trovare un equilibrio interiore per gestire la situazione.
Troppi figli sono infelici perché si portano addosso il peso delle aspettative genitoriali e fanno scelte solo per piacere agli altri. Un genitore dovrebbe essere soddisfatto di se stesso quando un figlio è sereno e felice. E se la sua felicità non corrisponde alla vostra, ricordatevi che la vita è la loro e voi l’avete già vissuta.

Maura Manca

17/09/2025

Ogni albero è una promessa sussurrata alle generazioni future.

10/09/2025

Cambiare idea non è un fallimento, a volte è un risveglio.

Ci hanno insegnato che cambiare opinione è sinonimo di debolezza.
Che chi è davvero sicuro di sé “non torna mai indietro”. Che chi cambia idea è incostante,confuso, poco credibile.

Ma la realtà è un’altra. Cambiare idea non è sbagliare. È ascoltarsi meglio. È avere il coraggio di rivedere le cose con occhi nuovi. È un atto di maturità.

E sì, spesso è anche un segno di grande intelligenza.

Questo vale anche per le idee che ci facciamo sugli altri. A volte serve il coraggio di guardarli di nuovo, senza filtri, senza etichette.
Anche loro, come noi, cambiano, crescono e si trasformano.

Perché solo chi è flessibile e si mette in discussione, riesce a dire: “avevo un’idea… ma ora, sento che non mi rappresenta più.”

Cambiare opinione non vuol dire rinnegare chi sei stato, ma piuttosto dare spazio a chi stai diventando. E crescere significa anche questo: lasciare andare convinzioni che una volta ci facevano sentire sicuri… ma oggi ci stanno strette.

Ci vuole onestà per ammettere che un certo pensiero non ci assomiglia più. Ci vuole coraggio per abbandonare una posizione solo perché “ci eravamo già esposti”.
E ci vuole amore per sé stessi per scegliere una verità più autentica, anche se ci toglie vecchie certezze.

Un invito per te: non restare legato a idee che ti tolgono luce. Non difendere per orgoglio qualcosa che non senti più tuo.
Non restare dove sei solo per non dover spiegare il perché del cambiamento.

Cambiare idea non è segno di incoerenza. A volte è solo il segno che hai smesso di compiacere e hai iniziato ad ascoltarti.

Tu Pensaci🙂
👉 www.tupensaci.it

08/09/2025

🌊 VOCI TRA LE PIETRE 🌊
La libertà inizia quando smetti
di mendicare approvazioni.

Moreno Golia

04/09/2025

🌊 VOCI TRA LE PIETRE 🌊
La libertà inizia quando smetti
di aver paura di dispiacere agli altri.

Moreno Golia

Indirizzo

Benevento

Sito Web

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Dott.ssa Roberta Sorice pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Condividi

Share on Facebook Share on Twitter Share on LinkedIn
Share on Pinterest Share on Reddit Share via Email
Share on WhatsApp Share on Instagram Share on Telegram

Digitare