Una straordinaria occasione per conoscersi ed incontrare quelle parti di sé che spesso restano in ombra. Attraverso l’utilizzo di semplici materiali, in un clima rassicurante e giocoso, è possibile dare voce ad emozioni, vissuti e pensieri. In molti momenti della vita le parole non bastano, fanno troppo male o risultano stonate, eppure esprimersi continua ad essere un bisogno essenziale. Qualcuno istintivamente prende in mano una penna e comincia a scarabocchiare, qualcun altro cerca di “distrarsi”, costruendo o realizzando qualcosa; c’è chi cucina, chi va a correre, chi si fa una doccia fredda e chi si siede in cerca di silenzio. Queste azioni fanno bene e, a volte, lasciano dei segni che ci parlano di noi. Fondamentale è crearsi uno spazio neutro in cui sostare in pace, per rilassarsi, far uscire un po’ di negatività e ricaricare le batterie. L’Arte Terapia permette di farlo offrendosi anche come strumento di cura. Il gioco con i materiali ed il processo creativo infatti, mettono in luce bisogni ed emozioni che possono essere accolti ed affrontati nel setting terapeutico. Il grande contenitore Arte Terapia, che a me piace simbolicamente immaginare come una Zattera, ha la capacità di adattarsi a diverse situazioni, riuscendo a creare percorsi “su misura”, in risposta alle esigenze di chi sceglie questo genere di viaggio da solo o in compagnia. Sia gli incontri individuali che gli incontri di gruppo hanno una propria specificità, definita sulla base della richiesta e organizzata in modo che le tre variabili da cui è composta la relazione arteterapeutica: la persona o il gruppo di persone, l’arteterapeuta e la creatività/il processo creativo, abbiano una rotta da seguire. dal sito www.arttherapyit.org
L’ARTE TERAPIA ha inizio negli anni ’40 e ’50, in Inghilterra e negli Stati Uniti come modalità terapeutica per curare i disagi psicologici dei reduci di guerra e dei pazienti ricoverati in ospedali psichiatrici. Praticata da artisti sensibili al potenziale comunicativo dell’arte o da psicologi e psichiatri interessati al linguaggio pittorico, si e’ presto sviluppata come disciplina autonoma, ampliando il suo campo di applicazione alla prevenzione e alla riabilitazione della maggior parte dei disturbi psicologici e sociali. La teoria dell’ Arte Terapia ha le sue radici da un lato nell’arte e negli studi sulla creatività, e dall’altra negli studi psicodinamici: i lavori artistici costituiscono un mezzo per l’espressione e la comunicazione del mondo interno – immagini, pensieri, emozioni e fantasie – e provvedono un luogo dove dare una forma visibile e condivisibile della propria realtà. L’approccio di Art Therapy Italiana sottolinea l’importanza del processo creativo nella relazione terapeutica, considerandolo nel suo aspetto evolutivo e relazionale. L’uso dei materiali artistici, quale linguaggio specifico dell’Arte Terapia, è di primaria importanza per promuovere e veicolare l’espressione e la comunicazione: il linguaggio dell’opera costituisce l’elemento fondamentale del dialogo verbale e non verbale che avviene tra paziente e terapeuta. Ogni oggetto artistico creato, è una presenza nel setting terapeutico che influisce su chi l’ha prodotto e su chi ne fruisce: paziente e terapeuta condividono una potenziale esperienza estetica, non riducibile a parole, né al suo significato, il cui fine è di ampliare la propria esperienza, la conoscenza di sé e del mondo che ci circonda. dal sito dell’ Apiart http://digilander.libero.it/apiart/home.html
L’Apiart, Associazione Professionale Italiana Arte Terapeuti, riconosce l’ARTE TERAPEUTA come una precisa figura professionale che svolge la sua attività in ambito sanitario e socio-educativo e possiede i seguenti requisiti:
- Conoscenza dei fondamenti teorici e pratica costante con metodologie arte terapeutiche;
- Conoscenza e pratica costante con diverse tecniche artistiche (disegno, pittura, collage, scultura, mosaico etc.);
- Conoscenza delle principali implicazioni psicologiche (affettivo – cognitive) riguardo la dimensione creativa e l’uso delle diverse modalità;
- Conoscenza delle principali teorie dello sviluppo dell’individuo con particolare riferimento all’evolversi della capacità creativa e dell’espressione grafica e motoria del soggetto;
- Conoscenza dei fondamenti della psicopatologia con particolare riferimento alla sua espressione in ambito grafico, pittorico e plastico;
- Avere una formazione in grado di permettergli di individuare tra i suoi utenti, anche in caso di utenza non esplicitamente patologica, i soggetti a rischio psicopatologico;
Avere un’adeguata formazione psicologica che lo renda capace di sostenere una relazione con un utente disagiato;
- Conoscenza di un adeguato insieme di metodiche arte terapeutiche che gli consenta di elaborare progetti operativi in relazione al tipo d’utenza, allo spazio operativo in cui opera, o nell’ambito di progetti integrati d’intervento che prevedano anche il contributo d’altre figure professionali quali insegnanti, psicoterapeuti, psicologi, psichiatri, neurologi, tecnici della riabilitazione, infermieri professionali, psicopedagogisti o in base a specifico invio. L’arte terapeuta esplica la sua funzione in ambito pubblico e privato, nel rispetto del Codice Etico e Deontologico dell’Associazione.