- Lezioni di Yoga di gruppo e individuali;
- Incontri di meditazione;
- Colloqui individuali di Counseling o di Analisi Biografica (come analista in formazione);
- Incontri di gruppo per genitori;
- Colloqui a distanza via Skype o telefono. Silvia inizia il suo viaggio di scoperta interiore una decina di anni fa, quando insoddisfatta degli studi universitari che l'hanno portata a laurearsi in c
himica farmaceutica, trova la forza di rivedere a fondo le sue scelte e decide di seguire la sua vocazione. Studia e si diploma come Counselor e negli anni prosegue la sua ricerca di consapevolezza che la porta a percorrere in solitaria il cammino di Santiago e a viaggiare in India, dove vive e studia per sei mesi a contatto con un maestro con cui si forma come insegnante di yoga e meditazione. Tornata in Italia, spinta da un'instancabile curiosità e da un profondo amore per la strada che si dispiega sotto i suoi piedi, continua ad approfondire lo yoga, il tantra e altre pratiche corporee. Vive alcune esperienze sciamaniche che la portano a delle profonde trasformazioni personali e nel frattempo l'incontro con Maia Cornacchia e la sua Pratica di Lavoro Organico, le aprono la via ad un nuovo modo di percepire e di stare nel mondo. E' in formazione come Analista Biografica a orientamento filosofico ed ha recentemente iniziato ad accompagnare altre persone in questo percorso. Quella di saper vivere bene è un'arte. Pochi la possiedono spontaneamente, tutti gli altri la possono imparare! La mia vocazione all’insegnamento e all’accompagnamento nascono nei primi anni della mia vita e prendono forma durante gli studi universitari, i viaggi e i tanti momenti di difficoltà che sono stati i miei più grandi maestri. Non mi sono mai accontentata di vivere sulla superficie delle cose e per tanti anni sono stata una ricercatrice insaziabile e curiosa. Questo mi ha permesso di avvicinare e studiare diverse tradizioni occidentali e orientali, in particolar modo lo yoga, la meditazione, il counseling, gli esercizi filosofici, il tantra e diverse pratiche che provengono dalla cultura degli Indiani d’America. Più approfondivo per me stessa e più nasceva il desiderio di poter condividere con gli altri, nella certezza che da questa condivisione nascono le aperture e le scoperte più preziose, e soprattutto il senso del mio cammino. Per questo ho iniziato presto ad insegnare, senza mai stancarmi di imparare e formarmi, e da alcuni anni accompagno con amore persone che desiderano intraprendere viaggi di scoperta di se stessi (percorsi
individuali), gruppi di genitori, di yoga, di meditazione e cerchi di donne. Tutto quello che di più prezioso posso offrire come professionista nasce come un fiore di loto dal fango e dalle fatiche che ho vissuto in tanti momenti della vita, dalle risorse interiori che continuamente mi
venivano in soccorso e dalla forza che sempre più ho sentito nascere dentro di me. Per questo ho una fiducia incrollabile nella possibilità di ciascuno di attraversare le proprie difficoltà e, con i giusti strumenti e i
tempi della vita (che spesso sono diversi da quelli che abbiamo in mente noi) uscirne profondamente arricchito, con più saldezza e dignità. Per questo uno dei messaggi che voglio portare riguarda la sofferenza: non è una colpa o una mancanza stare male o vivere momenti di disagio, non è segno di debolezza chiedere aiuto, penso anzi che sia indice di una grande sensibilità e di una grande forza, la forza di lasciarci toccare dal mondo anziché erigere barriere e protezioni! Negli anni, personalmente e accompagnando le persone
che si rivolgevano a me, ho potuto vedere come il dolore possa diventare un alleato prezioso (da conoscere e trasformare), un luogo in cui scoprire la nostra dignità, forza, centratura, nonché un invito a diventare persone dallo sguardo sempre più ampio, morbido, attento. Ed in una società che funziona quasi esclusivamente su un principio di prestazione e produzione, penso ci sia un grandissimo bisogno di persone capaci di “stare”, di interrogarsi, di aprire i pori della pelle: imparando, anziché a chiuderci e a irrigidirci sempre più, a fare il contrario, ammorbidirci, lasciarci toccare dalla vita, con le sue difficoltà sì, ma anche con la sua infinita bellezza. E, da questo spazio, essere compartecipi di un cambiamento più ampio.