Nemmus. Studio di Riflessologia & Massaggi

Nemmus. Studio di Riflessologia & Massaggi Nemmus Studio di
Riflessologia & Massaggi
Piazza Is Maglias 3, Cagliari

Franca & Cristian

Rendi la riflessologia parte della tua routine mensileServizio regolare delle nostre auto, ci laviamo i denti ogni giorn...
31/07/2025

Rendi la riflessologia parte della tua routine mensile

Servizio regolare delle nostre auto, ci laviamo i denti ogni giorno, quindi perché non supportare il sistema nervoso, i livelli di stress e l'equilibrio di tutto il corpo con una cura simile?

La riflessologia mensile non è solo una delizia, è benessere preventivo.

Ogni sessione aiuta a resettare delicatamente corpo e mente, ridurre lo stress accumulato e mantenere tutti i nostri sistemi fluenti e funzionanti bene. Nel tempo, molti clienti sperimentano:

- stati d'animo più stabili
- sonno più profondo e costante
- meno dolori e punti stretti
- miglioramento della digestione ed energia
- pensiero più chiaro e resilienza emotiva

È come dare al nostro corpo un promemoria mensile di come ci si sente a funzionare in modo equilibrato.
Che tu stia gestendo problemi di salute, attraversando la mezza età o semplicemente voglia stare bene, la riflessologia regolare è un modo delicato e potente per supportare il tuo benessere.
Non bisogna aspettare che qualcosa si senta sbagliato per prendersi cura di se stessi, fare della propria salute una priorità prima che lo stress o la tensione prendano il sopravvento.

ENERGY REFLEXOLOGY. (Tramite Franca Caddeo)

Senorbì, via Molise 4
Nuraminis, via Nazionale 94

Per appuntamenti o informazioni:

Franca - 327 097 9760
Cristian - 331 923 4951

Curare non è dare una pillola, è anche sapere quando è meglio non darla affattoNon sempre i rischi di un farmaco sono ch...
30/07/2025

Curare non è dare una pillola, è anche sapere quando è meglio non darla affatto

Non sempre i rischi di un farmaco sono chiari al momento dell’approvazione, a volte emergono solo dopo anni, quando già un numero alto di persone è stato danneggiato. Ad esempio, questo è il caso degli antibiotici fluorochinolonici (ciprofloxacina, levofloxacina, lomefloxacina, moxifloxacina, norfloxacina, ofloxacina, pefloxacina, prulifloxacina, rufloxacina) che sono stati a lungo usati contro le infezioni resistenti, ma solo di recente si è iniziato a comprendere la reale portata dei loro effetti che possono essere, non solo gravi, ma anche di lunga durata e, a volte, irreversibili.

Un documento dell'Agenzia Italiana del Farmaco (https://www.aifa.gov.it/documents/20142/2918343/Fluorochinoloni_guida_operatori_sanitari_09.06.2025.pdf) parla espressamente di: tendinite, rottura del tendine, artralgia, dolore alle estremità, disturbi dell’andatura, neuropatie associate a parestesia, depressione, affaticamento, disturbi della memoria, disturbi del sonno e disturbi dell’udito, della vista, del gusto e dell’olfatto, ansia, attacchi di panico, ideazione suicidaria, nevralgia e disturbo dell’attenzione.

Dal 2019 l’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha introdotto importanti restrizioni all’uso di questi farmaci; tuttavia, in Italia continuano a essere prescritti più della media europea: secondo il Rapporto OsMed 2023 (https://www.aifa.gov.it/-/l-uso-degli-antibiotici-in-italia-rapporto-nazionale-anno-2023), rappresentano il 9,7% delle prescrizioni, contro una media UE del 6,9%. I consumi restano alti soprattutto tra gli over 65 (14,1%) e le donne tra i 20 e i 59 anni (5,2%), con picchi nel Sud.

Evidentemente vengono prescritti anche per infezioni lievi che non li richiederebbero contribuendo, da un lato all’esposizione delle persone ai rischi sopra citati e, dall'altro, all'aumento del problema dell'antibiotico resistenza.

Ogni farmaco ha un rovescio della medaglia.
Ricorrevi solo quando strettamente necessario è il vero atto di cura.
Perché curare non è dare una pillola, è anche sapere quando è meglio non darla affatto.

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Valentina Benati

Come gestiamo i nostri pensieri è molto importante.L’intemperanza mentale consiste nell’utilizzare male la propria energ...
03/07/2025

Come gestiamo i nostri pensieri è molto importante.

L’intemperanza mentale consiste nell’utilizzare male la propria energia.
Una persona che si lascia dominare dalla rabbia non solo danneggia chi la riceve, ma fa del male anche a sé stessa. La rabbia, come il pensiero, è una forza reale: chi ne è sopraffatto si intossica, proprio come chi abusa di alcolici. La rabbia richiama in noi questa energia negativa che, a sua volta, attira altra rabbia dalle persone circostanti, poiché i pensieri viaggiano e si aggregano tra loro come correnti d’acqua. Quando ci si arrabbia, si entra in questa corrente e ci si connette a tutti coloro che provano lo stesso sentimento. Così si alimenta un ciclo in cui si riceve e si trasmette ancora più rabbia, rendendo più facile agli altri irritarsi a loro volta.

Lo stesso principio vale per ogni stato mentale: l’indecisione richiama altra indecisione, la paura attira altra paura. Più ci si lascia coinvolgere da certi pensieri, più si diventa “stazioni” che trasmettono e ricevono proprio quei sentimenti. Abbandonarsi alla paura o all’irritazione significa permettere a queste energie di consumare lentamente il corpo.

Un forte scatto d’ira può sconvolgere l’organismo, rendendolo debole, perché la migliore forza psichica viene momentaneamente bloccata. Lo stesso accade a chi vive costantemente nella paura, nell’impazienza o nell’indecisione: ci si logora come chi consuma alcool ogni giorno. Una paura improvvisa può persino provocare uno svenimento o, nei casi estremi, la morte. Vivere a lungo in uno stato d’animo negativo porta, poco a poco, a un indebolimento fisico.

Tuttavia, cambiare è semplice: basta imparare a pensare al coraggio, alla calma, alla decisione. Se ogni mattina dedichi anche solo dieci secondi a ripetere a te stesso parole come “coraggio”, “decisione”, “buon umore”, attirerai queste qualità e inizierai la giornata con la giusta energia. La mattina è il momento migliore, perché la forza vitale è più intensa e tutta la natura riceve l’energia del sole. L’umore con cui ci si sveglia spesso accompagna per l’intera giornata.

All’inizio il cambiamento sarà graduale, ma col tempo si noteranno più coraggio, decisione e positività. Potrà sembrare un esercizio banale, ma i pensieri sono molto più potenti di quanto si creda.

P.M.

29/06/2025

LA DIGITALIZZAZIONE DELLA SOGLIA DELL'ATTENZIONE

Negli ultimi due decenni, la diffusione capillare degli strumenti digitali ha prodotto una mutazione profonda nella nostra struttura cognitiva e nel modo in cui interagiamo con le informazioni. Questa mutazione può essere riassunta in un dato centrale: la soglia dell’attenzione si è accorciata, frammentata, liquefatta. Non è più l’attenzione selettiva, sostenuta, lineare di un lettore immerso in un saggio o in un romanzo, ma una forma di attenzione intermittente, parziale, continuamente disturbata da stimoli esterni.

La progettazione stessa degli ambienti digitali si fonda sulla massimizzazione del tempo di permanenza e sull’incremento delle interazioni, non sulla qualità cognitiva dell’esperienza. L’informazione viene servita in pillole, spezzettata in post, notifiche, anteprime, meme, reels. Come osserva Sherry Turkle siamo diventati "alone together": insieme in superficie ma cognitivamente soli e deprivati della capacità di interazione profonda con i testi e con gli altri.

L’interfaccia digitale si configura come un ambiente predatorio: ogni elemento è pensato per catturare l’attenzione, sfruttare le vulnerabilità cognitive, produrre un ciclo di ricompense istantanee. Il meccanismo dei social media, in particolare, è stato paragonato più volte a quello delle slot machine (vedi Tristan Harris, Center for Humane Technology): l’utente scrolla alla ricerca di un contenuto soddisfacente, ma l’imprevedibilità e la quantità stessa delle informazioni lo mantengono in uno stato di dipendenza lieve ma costante.

Questa architettura ha conseguenze dirette sulla capacità di concentrazione. Uno studio condotto dalla Microsoft nel 2015 stimava la soglia media di attenzione degli adulti a circa 8 secondi, inferiore a quella di un pesce rosso. Benché questi dati vadano contestualizzati e non usati in modo sensazionalistico sono indicativi di una tendenza di fondo: l’esposizione prolungata a contenuti frammentari riduce la nostra tolleranza alla lunghezza, alla complessità, alla linearità.
Il cervello umano è plastico: si adatta all’ambiente in cui è immerso. Esposto per anni a micro-contenuti, notifiche, interazioni rapide, si abitua a processare solo ciò che è immediato.

L’atto stesso della lettura diventa faticoso, lento, quasi irritante. Nicholas Carr, nel suo fondamentale “Internet ci rende stupidi? Come la rete sta cambiando il nostro cervello” (2010), mostra come la navigazione in rete modifichi le modalità neuronali della comprensione: non solo leggiamo meno, ma leggiamo peggio. Non siamo più in grado di sostenere un’attenzione continua su un unico oggetto cognitivo. I testi complessi ci sembrano respingenti, i discorsi articolati "vecchi", superati dalla rapidità del flusso.

A questo si aggiunge una componente culturale: nel tempo digitale, la lentezza è associata a inefficienza. Il pensiero stesso viene giudicato in base alla rapidità di reazione, all'immediatezza della risposta. In un contesto dominato dalla produttività e dalla velocità, la riflessione appare come un lusso o, peggio, come una perdita di tempo. Eppure, la comprensione autentica richiede lentezza: la lettura vera non è scorrimento, ma immersione, rilettura, sosta.

Infine, occorre ricordare che questa trasformazione non è un effetto collaterale, ma un obiettivo perseguito. Le grandi piattaforme digitali investono miliardi per ottimizzare la cattura dell’attenzione perché è proprio l’attenzione l’oggetto primario di mercificazione. L’economia digitale contemporanea vive vendendo l’attenzione degli utenti agli inserzionisti. In questa logica ogni momento di concentrazione è un fallimento del sistema.

Prova...Un rilassamento profondoUn rilassamento beneficoUn rilassamento riequilibratoreUn rilassamento per la tua pelle,...
27/06/2025

Prova...
Un rilassamento profondo
Un rilassamento benefico
Un rilassamento riequilibratore
Un rilassamento per la tua pelle, per la tua mente, per il tuo corpo.

E sopratutto: chiedi a chi ha già provato.

Ci trovi:
A Senorbì, via Molise 4
A Nuraminis, via Nazionale 94

Per appuntamenti o informazioni:
Franca - 327 097 9760
Cristian - 331 923 4951

Nel nostro Studio di Riflessologia & Massaggi proponiamo diverse tipologie di trattamenti e massaggio, tra quali:Rifless...
13/05/2025

Nel nostro Studio di Riflessologia & Massaggi proponiamo diverse tipologie di trattamenti e massaggio, tra quali:

Riflessologia plantare
Decontratturante
Linfodrenaggio
Ayurveda Abhyangam
Rilassante
Kobido
Svedese

Riceviamo su prenotazione e ci trovate:

in Piazza Is Maglias 3, Cagliari
in Via nazionale 94, Nuraminis.
in Via Molise 4, Senorbì

Se desiderate maggiori informazioni non mettetevi scrupoli e contattateci:

Franca: 327 097 9760
Cristian: 331 923 4951

https://nemmusriflessologiaemassaggi.it/

13/05/2025
06/05/2025
Buona Pasqua a tutti!
20/04/2025

Buona Pasqua a tutti!

PROMOZIONE PRIMAVERA 15% SUI NOSTRI TRATTAMENTIFINO AL 11 APRILETRA I MASSAGGI A VOSTRA SCELTA:DECONTRATTURANTE/DISTENSI...
28/03/2025

PROMOZIONE PRIMAVERA 15% SUI NOSTRI TRATTAMENTI
FINO AL 11 APRILE

TRA I MASSAGGI A VOSTRA SCELTA:

DECONTRATTURANTE/DISTENSIVO

Il massaggio decontratturante/muscolare distensivo è uno dei massaggi più richiesti e diffusi. Questo perchè è una tecnica che porta ad alleviare tutti quei disagi muscolari che un po tutti ci portiamo dietro per innumerevoli motivi (posture scorrette, eccessi emotivi, mancato recupero muscolare, sia da allenamento che da gesti quotidiani etc.)

La nostra muscolatura è la struttura corporea "esterna" che ci permette di agire e interagire con l'ambiente circostante. Mantenerla in buono stato, tonica, ci preserva da tutti quei disturbi come: muscolatura dura, muscoli contratti, accorciati e dalle conseguenze come le limitazioni nei movimenti articolari.

Queste tecniche, quindi, mediante varie stimolazioni sono finalizzate ad un ripristino muscolare, facendo in modo che i muscoli tornino in una condizione di lavoro ottimale, ovvero in una condizione di benessere fisico per poter affrontare al meglio sia i gesti sportivi che quelli quotidiani.

Diversi sono i suoi benefici, tra cui:

- Allenta le tensioni muscolari
- Scioglie i “nodi” ossia le contratture muscolari
- Aumenta l’apporto di ossigeno nei muscoli

PER INFORMAZIONI:

Cristian: 331 923 4951

Piazza Is Maglias 3, Cagliari
Via Nazionale 94, Nuraminis

https://nemmusriflessologiaemassaggi.it/

PROMOZIONE PRIMAVERA 15% SUI NOSTRI TRATTAMENTIFINO AL 11 APRILETRA I MASSAGGI A VOSTRA SCELTA:RIFLESSOLOGIA PLANTAREIl ...
24/03/2025

PROMOZIONE PRIMAVERA 15% SUI NOSTRI TRATTAMENTI
FINO AL 11 APRILE

TRA I MASSAGGI A VOSTRA SCELTA:

RIFLESSOLOGIA PLANTARE

Il principio su cui si basa la Riflessologia del piede è che in esso è riflesso l'intero corpo umano per cui andando a trattare determinate zone podaliche si interviene nei rispettivi sistemi o apparati del corpo.

Con la riflessologia si ottengono numerosi benefici, tra i quali i più visibili e immediati sono:

- Riduce lo stress e la tensione
- Migliora il flusso sanguigno e linfatico
- Aiuta e sostienela naturale autoguarigione del corpo

Cristian: 331 923 4951

Piazza Is Maglias 3, Cagliari
Via Nazionale 94, Nuraminis

https://nemmusriflessologiaemassaggi.it/

Indirizzo

Piazza Interstate Maglias 3
Cagliari
09122

Orario di apertura

Lunedì 08:30 - 20:00
Martedì 08:30 - 20:00
Mercoledì 08:30 - 20:00
Giovedì 08:30 - 20:00
Venerdì 08:30 - 20:00
Sabato 09:30 - 18:30

Telefono

+393319234951

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