D.ssa Chiara Fruscione Psicologa Psicoterapeuta Ericksoniana

D.ssa Chiara Fruscione Psicologa Psicoterapeuta Ericksoniana Il benessere psicologico è una priorità che non possiamo in nessun modo derogare perché per stare bene con gli altri bisogna stare bene con se stessi.

29/07/2025

BONUS PSICOLOGO 2025
Anche quest’anno è attivo il Bonus Psicologo, un contributo economico erogato da INPS per facilitare l’accesso alla psicoterapia.
Possono richiederlo tutte le persone con un ISEE fino a 50.000 euro. L’importo del bonus varia in base alla fascia di reddito.
Il contributo copre fino a 50 euro a seduta, fino a un massimo di:
• 1.500 euro (ISEE inferiore a 15.000 euro)
• 1.000 euro (ISEE tra 15.000 e 30.000 euro)
• 500 euro (ISEE tra 30.000 e 50.000 euro)
Una volta ottenuto il bonus, l’INPS rilascia un codice univoco da utilizzare con un professionista accreditato.
Non rimandare ancora e contattami in privato per ulteriori chiarimenti.

07/07/2025

Tutti sempre pronti a puntare il dito, come se non si trattasse di uomini come noi, ma di supereroi immuni dal dolore, dalla tristezza, dal peso delle responsabilità, dal senso di fallimento e di sconfitta. Il sacerdote non ha una protezione speciale dalle emozioni, non ha la soluzione facile a tutto, né tanto meno una via privilegiata che lo mette a contatto diretto con Dio.
È un uomo come tutti. Un uomo che piange, soffre, si arrabbia e a volte è talmente sconfortato da avere bisogno anche lui di una parola che accarezzi il suo dolore e la sua anima. E non perché non abbia "abbastanza" fede o fiducia in Dio...anzi proprio perché ne ha tanta è in grado di riconoscere la propria fragilità e la propria miseria.
Allora, tu che stai leggendo, pensaci bene prima di aprire bocca la prossima volta per emettere sentenze di condanna.
Rip Don e perdona chi non ti ha capito 🖤

02/07/2025

Le parole sono vive, entrano nel corpo, bucano la pancia: possono essere pietre o bolle di sapone, foglie miracolose. Possono fare innamorare o ferire. Le parole non sono solo mezzi per comunicare, ma sono corpo, carne, vita, desiderio. Noi siamo fatti di parole, viviamo e respiriamo nelle parole.

[Massimo Recalcati]

https://www.facebook.com/share/1ExBwpTsQC/
23/06/2025

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"Conta fino a dieci e poi rispondi." Chi non se l'è mai sentito dire dalla nonna quando eravamo sul punto di esplodere?

Beh, sapevi che la nonna stava facendo neuroscienza senza saperlo?

Quei famosi dieci secondi non sono una semplice pausa di cortesia. Sono il tempo necessario perché il tuo cervello razionale - la corteccia prefrontale - riesca a prendere il controllo sull'amigdala, il centro della rabbia che ci fa reagire d'istinto.

In pratica, quando conti fino a dieci, stai dando al tuo cervello il tempo di dire: "Aspetta, fermiamoci un attimo e pensiamo bene a come rispondere."

La neuroscienza moderna ha confermato quello che le nonne sapevano da sempre: quei secondi di pausa sono letteralmente la differenza tra una reazione impulsiva e una risposta ragionata.

A volte la saggezza popolare nasconde meccanismi biologici perfetti. Le nostre nonne erano neuroscienziati inconsapevoli.

La prossima volta che ti arrabbi, ricordati: non stai solo contando. Stai facendo un reset del cervello.

https://www.facebook.com/share/15KAbsp4xS/
20/05/2025

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Perché aumentano le diagnosi di autismo? Non c’entra una tossina né un’epidemia, ma un cambiamento nel modo in cui guardiamo al disturbo.

La neuropsichiatra Carmela Bravaccio chiarisce cosa sta davvero accadendo ⤵

https://www.facebook.com/share/1E2CVTqmKc/
03/04/2025

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"Lavoro con loro da anni e dico che gli adolescenti del 2025 mi piacciono molto: sono creativi e anche molto sensibili nei confronti delle diversità e dei bisogni degli altri, almeno nella maggior parte dei casi. Il loro cervello è molto sviluppato dal punto di vista emotivo: hanno una grande carica emotiva, ma anche una scarsa capacità di gestire le emozioni e di risolvere i problemi. Spiego sempre ai genitori che l’opposto di una educazione estrema non è l’educazione estrema al senso contrario ma un’educazione equilibrata dove ci sono norme, affetto e gentilezza".

Leggi l'articolo completo cliccando sul link
👇👇👇
https://www.orizzontescuola.it/il-miglior-modo-per-distruggere-un-adolescente-e-quello-di-non-dare-limiti-vi-spiego-come-funziona-il-suo-cervello-intervista-ad-alvaro-bilbao/

31/03/2025

Secondo la tecnica giapponese del Kintsugi, da una ferita è possibile ridare vita a ciò che è stato danneggiato, creando una nuova forma da cui nasce una storia ancora più preziosa, sia esteticamente che interiormente. Ogni pezzo riparato diventa unico grazie alla casualità con cui la ceramica può rompersi e per le irregolari decorazioni che si formano con il metallo.

Le crepe che prima erano punti fragili da nascondere vengono valorizzate con l’oro.

Il Kintsugi rappresenta la metafora delle fratture, delle crisi e dei cambiamenti che l’individuo può trovarsi ad affrontare durante la vita.

L’idea alla base è che dall’imperfezione e da una ferita possa nascere una forma ancora maggiore di perfezione estetica e interiore. Il vaso non viene riparato nascondendo le crepe, ma anzi queste vengono sottolineate attraverso l’oro.

Attraverso la valorizzazione della frattura, il vaso rotto ora ha una nuova storia.

La pratica del Kintsugi può essere considerata una metafora per illustrare il processo psicoterapeutico, cioè quello che avviene nella stanza di terapia.

La terapia può aiutare le persone che si sentono “a pezzi” ad affrontare e superare gli eventi critici che stanno vivendo.

Nel corso della psicoterapia il professionista accompagna la persona nella costruzione di una nuova realtà, ricomponendo le sue parti interne e valorizzando le sofferenze, con lo scopo di far emergere e rafforzare le sue risorse.

La persona sarà quindi più consapevole delle proprie risorse e riuscirà a vedere le proprie ferite da un’altra prospettiva, avendole trasformate in punti di forza.

L’arte del Kintsugi richiede grande pazienza e ciò vale anche per un lavoro su stessi: la riparazione, passo dopo passo, prende lentamente forma.

Elaborare una ferita è un processo lungo, lento e a volte scoraggiante. Richiede cura e pazienza, ma attraverso le prove e i tentativi si va avanti, anche quando si ha l’impressione di essere rimasti fermi al punto di partenza. Ad un certo punto tutto comincia a diventare più chiaro, si vedono dei progressi e si inizia a guardare le cose da un altro punto di vista.

Ricordiamoci che il dolore e la sofferenza sono parte della vita. Imparare a sentire e riconoscere queste emozioni ci insegna che siamo vivi. Con il tempo, il dolore viene elaborato, passa e lascia un segno. Ci lascia cambiati, a volte più forti, a volte più saggi.

Il Kintsugi è una lezione di vita. Ci insegna ad accettare e accogliere le nostre ferite anziché rimuoverle, a trasformarle in punti di forza “ricoprendole d’oro”. Esse sono la testimonianza del nostro passato, delle prove superate, della nostra storia e di quello che siamo.

Solo quando ci rompiamo, scopriamo di cosa siamo fatti.

Quando la psicoterapia crea connessioni profonde...Grazie ad una persona dall'animo sensibile e dal cuore grande 🧡
21/03/2025

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Il potere della psicoterapia: connessione umana empatica, competente ed efficace 🩷
19/03/2025

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