30/05/2025
“Immagina una persona che si siede da sola, chiedendosi: *Qual è il vero scopo della mia anima?* Nella sua mente, vede un'immagine: lei, da sola, che pianta un fiore. Crede che questo gesto rappresenti il suo cammino, un percorso personale di crescita e realizzazione.
Ma, nonostante questo quadro idealizzato, continua a sentirsi vuota e manchevole.Questo accade perché, fino a quando rimane sola, non può comprendere pienamente lo scopo dell'anima. L'anima non è qui solo per compiere gesti individuali. Il vero scopo dell'anima non si trova nell'isolamento o nel tornaconto personale, ma nell'unione con gli altri. Anche piantare un fiore, se vissuto come un'azione individuale per godere da solo di quella bellezza, perde di significato. Ciò che spesso ci sfugge è che il nostro cammino di crescita è strettamente legato alla connessione con gli altri.
Così si capisce quanto sia facile fraintendere il lavoro su di sé vivendolo come un percorso esclusivamente individuale. Eppure siamo qui, su questo pianeta, per fare esperienza di uno scopo più ampio: l'unione, la collaborazione, la vita comunitaria. Quando **ci apriamo agli altri**, la nostra esperienza si trasforma. L'atto di piantare quel fiore, che prima sembrava un gesto solitario, diventa un momento condiviso, un simbolo di crescita collettiva.
Ed è in quel momento che la donna si rende conto che il vero scopo della sua anima non è mai stato piantare un fiore da sola, ma farlo insieme agli altri, in un campo in cui ognuno contribuisce con i propri fiori, creando qualcosa di più grande e significativo.Questo è l'esempio che dimostra come spesso vediamo il nostro cammino in termini individuali, perdendo di vista lo scopo più ampio. Ogni passo che facciamo ha un impatto sugli altri, e l'unione è la vera essenza del nostro essere qui.