Dott.ssa Tesone Arianna

Dott.ssa Tesone Arianna Dott.ssa Tesone Arianna
Psicologa-Psicoterapeuta
Colloqui ad indirizzo Sistemico Relazionale Familiare. Interventi mirati per individui, coppie e famiglie.

08/09/2025

“Non possiamo sfuggire a ciò che deve accaderci.
Il vento ci porterà nei luoghi che dobbiamo visitare.
Il sole splenderà sulle persone che dobbiamo notare.
L'aria darà vita alle situazioni che devono prendere vita.
La notte oscura le cose da cui vuole proteggerci.
La pioggia laverà via gli occhi piangenti, e l'arcobaleno darà speranza.
Gli uccelli volanti ci faranno pensare a qualcuno.
Queste e tante altre cose succederanno, ma ricordate - niente è un caso. "

Antoine de Saint Exupery

07/09/2025

La coppia perfetta esiste, sai qual è?
Quella che nonostante i loro litigi, i loro alti e bassi, i momenti brutti e belli, continuano ancora insieme a dargli tutto, quelli che continuano a provarci nonostante tutto.
È chi si prende cura di te, ti protegge, ti stima come uno dei suoi migliori tesori, è chi ti ama, è chi ti dà respiro, è chi si fida di te anche se non lo fai nemmeno tu stesso, è chi ti aiuta ad essere più forte, è chi ti rimane accanto quando ne hai più bisogno❤️

07/09/2025

Siamo un po' come le mongolfiere,
restiamo a lungo immobili, legati a terra da corde che a volte non vediamo nemmeno: doveri, paure, parole che ci pesano addosso.
Poi, all'improvviso, si accende un fuoco...
un desiderio, un incontro, una scelta, una lenta giornata di pioggia.
Il pallone si gonfia e tira verso l'alto.
Ma non basta il fuoco per volare,
il momento più difficile è lasciare andare il fardello.
E solo quando trovi il coraggio di lasciar cadere ciò che non ti serve più, ti accorgi che il cielo non era lontano: eri tu che non ti staccavi dal suolo.
Tu non sei la tua paura.

Fiore di Sadar

06/09/2025

A decorrere dal 15 settembre 2025 e fino al 14 novembre 2025 è possibile presentare la domanda per il psicologo, esclusivamente in via telematica, accedendo al servizio dedicato “Contributo sessioni ” e selezionando “Contributo sessioni psicoterapia domande 2025”.

Al momento della presentazione della domanda, il cittadino richiedente deve essere in possesso di un’attestazione dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) in corso di validità di valore non superiore a 50.000 euro.

11/08/2025

“Andare dallo psicologo? Io non sono mica pazzo.”

Quante volte lo hai pensato?
O magari hai detto: “Ce la faccio da solo”, anche se dentro era tutto un caos.
La verità è che questo pensiero accomuna tantissime persone. Non sei solo. Spesso ci blocca la paura di sentirci giudicati, o di sembrare deboli.

Altri pensano che serva solo nei momenti più gravi…
oppure che “non ho tempo”, “non serve parlare con uno sconosciuto”.
Tutti pensieri legittimi, ma… sbagliati.
In realtà, andare da uno psicologo è un atto di forza.
È per chi ha il coraggio di conoscersi davvero.
Per chi vuole capire perché certi pensieri non se ne vanno mai, perché si sente bloccato, ansioso, stanco anche senza un motivo preciso.
È per chi vuole iniziare a stare bene, davvero. E farlo non è mai troppo presto. Se ti ritrovi anche solo in una di queste parole, forse è il momento di provarci. Prenota ora il tuo appuntamento su WhatsApp per iniziare un percorso che ti aiuterà a migliorare!

Si parla moltissimo del profilo narcisista patologico. Molto meno di chi si lascia agganciare da questo stile relazional...
06/08/2025

Si parla moltissimo del profilo narcisista patologico. Molto meno di chi si lascia agganciare da questo stile relazionale.
La persona che cade in una relazione di questo tipo ha caratteristiche ben precise:
-ignora segnali precoci di disfunzioni
-ha un’idea di relazione improntata sull’essere accudita, vista, riconosciuta
-è aggrappata totalmente a un ideale e non vede chi ha di fronte
-cede alle lusinghe iniziali (love bombing) di cui ha una sete enorme
-alla realtà preferisce l’illusione
-sopporta umiliazioni piuttosto che perdere l’altro (non l’ha mai avuto in realtà, ma preferisce il sogno)
-vive appesa, sospesa
-senza lo sguardo dell’altro sente di non esistere
-è posseduta, in taluni casi, dal proprio bisogno e non vede che si comporta a volte esattamente come il narcisista che tanto aborrisce (invade, ha pretese, vuole tutto e subito)
-delega la propria vita emotiva che consegna in mano all’altro diventando una marionetta
-controlla l’altro per cercare segni del suo interesse
-ha veri disturbi fisici come palpitazioni, ansia, insonnia, attacchi di panico se sente che l’altro non è disponibile
-vive nella speranza costante che l’altro cambierà
-si sente in colpa per tutto
-ha la sensazione di camminare sulle uova nella relazione
-annega nella paura
-oscilla tra idealizzare e demonizzare l’altro
-si sente indegna, inadeguata, non ha autostima
-non è interessata a coltivare l’amor proprio ma a farsi amare dall’altro
-difendere la sua dignità non è la sua priorità
-ha il terrore che l’altro sparisca
-crede che senza l’altro morirà
-non vuole prendersi la responsabilità della propria vita affettiva
-spesso vuole soluzioni rapide da chiunque
-è convinto di non aver ricevuto il giusto dai genitori (troppo o troppo poco)
-vede nell’altro un genitore salvifico, che poi si trasformerà in un torturatore
-ha pretese che l’altro sia un principe, e non ne vede lo squilibrio se non molto tardi
-ha un’infinita, insaziabile fame d’amore


«Di troppo amore è tutto questo. Una carta geografica per chi vuole comprendere. Una torcia nel buio per chi soffre. Una panchina al sole per chi è guarito e guarda a quello che è stato con l'espressione risolta della benevolenza» (dalla Prefazione di Selvaggia Lucarelli). «Io non vivo senza t...

01/08/2025
01/08/2025

Buongiorno 🧠❤🌺

01/08/2025

"Innamorati di un uomo di buon cuore, sai, un cuore uguale al tuo. E che ti porti i tuoi fiori preferiti perché un giorno ti ha sentito parlare di loro, che ti aiuti a crescere, che ti stimoli a realizzare i tuoi sogni, che gli piaccia libero, che se hai voglia di ballare, che se hai una br**ta giornata ti porta a prendere i taquitos, per il gelato o per lui che ti faccia brillare di nuovo quegli occhietti così belli. Innamorati di un uomo di buon cuore, che sappia amarti ed essere pazzo di te ventiquattrosette, che ama ogni centimetro del tuo corpo, della tua follia, della tua testardaggine, del tuo coraggio e della tua anima, che si prenda cura di te, che ti vanta e che gridi al mondo che ha trovato la donna con il fascino, il sorriso e persino i capricci più belli di tutti. Innamorati di un uomo di buon cuore, che ti dia calma, che quando ti abbraccerà ti faccia sentire la donna più sicura di questo fottuto pianeta, che sia farfalle nello stomaco ma più stabilità e impegno sul serio, perché ti dico una cosa, hai già avuto abbastanza amori che sono solo dubbi, paure e insicurezze, quindi è ora di avere l'amore che è tranquillità, casa e voglia di rimanere tutta la vita".

Di buon cuore.

-Emmanuele Zavala

27/06/2025

Il gaslighting, spesso usato da personalità narcisistiche, ti porta lentamente a dubitare della tua percezione, della tua memoria e persino della tua sanità mentale.

Ecco alcuni segnali a cui prestare attenzione:

Bugie evidenti: ti guarda negli occhi mentre ti mente, e anche se sai che non dice la verità, inizia a farti vacillare. Lo scopo? Farti dubitare della tua capacità di giudizio.

Nega l’evidenza: anche quando hai prove concrete (come un messaggio o un fatto certo), negherà di aver detto o fatto qualcosa, facendoti sentire smarrito.

Manipola le tue relazioni: può usare ciò che ami contro di te, sminuendo il tuo ruolo di genitore, o mettendoti contro amici e familiari, per farti sentire isolato.

Si ripete nel tempo: all’inizio sono episodi rari, quasi impercettibili. Poi diventano un’abitudine. È un processo lento ma costante.

Le parole non coincidono con i fatti: ti promette cose che non mantiene, agisce in modo incoerente. Questo ti destabilizza e ti rende più vulnerabile al controllo.

Ti confonde con gesti affettuosi: alterna momenti in cui ti ferisce ad altri in cui ti loda o ti coccola. Questo ciclo instilla dipendenza emotiva e indebolisce la tua lucidità.

Ti fa sentire “pazzo”: ti accusa di essere instabile, o lo dice agli altri, minando la fiducia in te stesso.

Ti fa dubitare di tutti, tranne che di lui/lei: cerca di farti credere che gli altri mentano o ti vogliano fare del male, isolandoti e diventando l’unica voce “affidabile” nella tua vita.

22/06/2025

Le dipendenti affettive:

Sono spesso donne di successo in altre aree della vita. Di loro si dice che erano brave a scuola, all’università e sul lavoro risultano sempre essere molto competenti.
Hanno uno spiccato istinto materno (attenzione! l’istinto materno non ha nulla a che vedere con l’essere madre: esistono madri affatto materne e donne che mai diventeranno madri che invece posseggono una riserva di istinto materno inesauribile).
Funzionano bene nelle professioni d’aiuto: è come se il ruolo di salvatrici fosse loro cucito addosso.
In amore sono poco selettive: si aggrappano spesso al primo venuto non concedendosi un tempo iniziale di valutazione dell’altro.
Non ascoltano la loro voce interiore: nonostante all’inizio della relazione una vocina suggerisca loro che qualcosa nel partner non va, scelgono di ignorarla in nome dell’illusione dell’amore romantico che lui promette.
Confondono il possesso con l’amore: un compagno possessivo viene spesso preferito a uno più equilibrato in quanto la costante presenza e l’eccessivo controllo sulla propria vita viene erroneamente considerata una dimostrazione d’amore.
Credono che se si comporteranno bene l’altro le amerà, pertanto metteranno in secondo piano i loro bisogni e ridurranno gradualmente le loro richieste in modo che la stabilità della relazione non venga mai messa in discussione.
Non rispettano i confini del partner né hanno rispetto dei propri e credono di avere il diritto di straripare nella vita dell’amato in virtù del fatto che, appunto, l’amano più della loro stessa vita.
Maturano un pensiero di tipo egocentrico: poco alla volta tenderanno a riferire a sé i comportamenti della persona che amano. Tale patologica modalità di pensiero trasformerà evidenti segnali d’abbandono in confuse prove d’amore o, più semplicemente, porterà a sottostimare i segnali di disconferma e a sovrastimare, indorandoli, quelli di conferma.
Nonostante si dicano innamorate talvolta hanno l’impressione che la loro relazione non sia guidata dall’amore ma piuttosto dalla paura: paura di restare sole, paura di non essere degne di amore e di considerazione, paura di essere ignorate, o abbandonate o annichilite.
Provengono spesso da famiglie in cui i loro bisogni emotivi di bambine, per motivi che possono essere anche molto vari, sono stati ignorati e pertanto sono cresciute con la sensazione di essere “invisibili” o non meritevoli d’amore.
Molte di loro hanno sperimentato un attaccamento ambivalente alla loro madre: ripercorrendo la loro storia troviamo mamme sintonizzate con i bisogni delle figlie in maniera intermittente, in modo da provocare nelle bambine un perenne stato d’attesa del momento (del tutto imprevedibile) in cui sarà somministrata una “dose” d’amore.
Tendono a riprodurre nella propria vita di coppia un ruolo simile a quello vissuto con i genitori, nel tentativo paradossale di scrivere un copione diverso (il tentativo di salvare lui spesso non è altro che il tentativo di salvare se stesse dalla propria storia familiare).
Da bambine sono state spesso triangolate nelle dinamiche di coppia, talvolta usate in maniera strumentale per tenere vicino il partner o captate in coalizioni perverse da uno dei genitori con la finalità di attaccare e indebolire l’altro.
Raccontano spesso d’aver avuto un padre distante, non necessariamente negligente o maltrattante. Il padre della dipendente affettiva è più spesso un padre freddo, emotivamente distaccato, talvolta narcisista, sempre e comunque un padre che si è percepito come irraggiungibile e con il quale si è sentito ci fosse una sorta di “muro” di incomunicabilità. In alcuni casi, al contrario, sono state talmente adorate dal genitore di sesso opposto da non potersi permettere di “tradirlo” trovando un uomo migliore o con cui, semplicemente, essere felici (“come papà nessuno mai”).
La loro mente non si sente attrezzata per affrontare la rottura della relazione, che pertanto risulta impensabile e viene procrastinata all’infinito. Immaginarne la fine apre a scenari drammatici nei quali ci si immagina cadere in un baratro di dolore senza fine.
Hanno una quota di narcisismo detto “nevrotico” per cui credono che il loro amore basterà a curare le ferite altrui, insegnare ad amare a chi proprio non ci riesce, convertire ai buoni sentimenti chi non ne ha. Anche questo è un delirio di onnipotenza.
Somatizzano: ansia, attacchi di panico, insonnia, condotte di abbuffate, umore tendenzialmente depresso che si alterna a picchi di eccitazione nei momenti in cui il partner è maggiormente presente o mostra segni d’innamoramento, sono solo alcuni degli esiti sul versante psicologico che possono manifestarsi nel corso di una dipendenza affettiva. Se il partner, però, è francamente patologico (narcisista, psicopatico o sociopatico) è frequente che si sviluppi un vero e proprio Disturbo Post Traumatico da Stress (PTSD) o che si configuri la cosiddetta Sindrome di Stoccolma.
Mi scuso con tutti gli uomini che soffrono di dipendenza affettiva per aver usato il femminile. Le donne con questa difficoltà relazionale che giungono all’osservazione clinica sono di gran lunga più degli uomini ma questo non esclude che anche gli uomini possano avere una spiccata sofferenza a causa della dipendenza affettiva.

21/06/2025

"Un antico proverbio indiano dice che ognuno di noi è una casa con quattro stanze: una fisica, una mentale, una emotiva e una spirituale.
La maggior parte di noi tende a vivere in una stanza gran parte del tempo.
Ma finché non andremo in ogni stanza, ogni giorno, anche solo per arieggiarla, noi non saremo persone complete."

(Rumer Godden)

Indirizzo

Casale Monferrato

Orario di apertura

Martedì 16:00 - 20:00
Giovedì 16:00 - 20:00
Venerdì 14:00 - 20:00
Sabato 09:00 - 13:00

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