
25/09/2025
Durante il lavoro terapeutico mi imbatto spessissimo nella convinzione che i sogni siano semplici fantasie, qualcosa di lontano dalla realtà. Ma è veramente così?
La nostra capacità immaginativa costituisce uno strumento di crescita indispensabile, senza cui potremmo manifestare dei deficit metacognitivi importanti.
Cerco sempre di spiegare che i sogni riflettono desideri profondi, parti di noi che chiedono spazio e riconoscimento. Alcuni restano inespressi non perché siano irrealizzabili, ma perché la società o il contesto familiare
li hanno scoraggiati, etichettandoli come ingenui o inutili. Altre volte, semplicemente, non abbiamo ricevuto abbastanza incoraggiamento perchè si compissero.
Come osservava Freud, “l’uomo civile ha barattato una parte della sua felicità in cambio di un po’ di sicurezza”. Quante volte abbiamo rinunciato, dunque, a ciò che ci appassionava per aderire a modelli di successo più “sicuri” e riconosciuti?
Un buon lavoro su di sé potrebbe aprire una finestra sui sogni, utile ad ascoltarli e mettersi in contatto con le proprie parti autentiche, anche quando sembrano lontane o irrealizzabili.
È vero, i sogni non sempre si concretizzano, ma ci offrono preziose informazioni su chi siamo e su ciò che davvero desideriamo. Riconoscerli è un atto di consapevolezza e cura verso noi stessi.
Qual è il tuo sogno realizzato/irrealizzato? Condividilo con noi, se ti va.