Marco Letterese Psicologo Psicoterapeuta

Marco Letterese Psicologo Psicoterapeuta Sono il Dottore Marco Letterese, Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo Scolastico.

Mi occupo di sostegno psicologico,sostegno alla genitorialità, psicoterapia singola e di coppia, promozione del benessere in ambito sociale, riabilitazione neuropsicologica.

🍂 Lasciare andare il vecchio, accogliere il nuovo 🌱Ci sono momenti in cui restiamo aggrappati a ciò che non ci nutre più...
04/09/2025

🍂 Lasciare andare il vecchio, accogliere il nuovo 🌱

Ci sono momenti in cui restiamo aggrappati a ciò che non ci nutre più. Lo facciamo per paura, per abitudine, o perché quel “vecchio” ci ha dato un tempo la sensazione di sicurezza.

Eppure il corpo lo sa prima della mente: sente il peso, la rigidità, la stanchezza di trattenere.

Lasciare andare non significa cancellare, ma riconoscere ciò che ha fatto il suo corso. È un atto di fiducia: aprire la mano che stringe e scoprire che c’è spazio per altro.

Il nuovo entra solo quando c’è vuoto disponibile. E in quel vuoto, che spesso fa paura, germoglia la possibilità di trasformazione.

👉 A volte il passo più coraggioso non è fare di più, ma lasciare andare.

Il corpo parla anche quando chiediamo troppo.” 🧠💥🕊️ Ci sono momenti in cui il corpo non tiene più il ritmo che la mente ...
25/07/2025

Il corpo parla anche quando chiediamo troppo.” 🧠💥

🕊️ Ci sono momenti in cui il corpo non tiene più il ritmo che la mente pretende.
Dolori che arrivano improvvisi, stanchezze che si trascinano, emozioni che si fanno opache.
Non è un segnale di debolezza, è un invito. A rallentare. A lasciar andare la spinta continua a produrre, a comprendere, a trasformare.

🌿 Anche in terapia, a volte, si fa così: si esplora, si scava, si cerca senso.
Ma poi arriva il momento in cui è necessario staccare;
Non solo per riposare, ma per dare fiducia al processo già in atto,
per ascoltare il proprio corpo e la propria vita senza decodificarla sempre, senza cercare subito il significato.

🌅 Le ferie sono anche questo:
una pausa non solo fisica, ma esistenziale,
uno spazio dove non fare introspezione può diventare un atto di cura,
dove sperimentarsi fuori dal setting permette di sentire la propria autonomia,
di vedere cosa resta e cosa si muove anche quando la voce del terapeuta tace per un po’.

Il lavoro profondo non si cancella con una pausa.
Anzi, spesso lì prende forma, nel silenzio fertile, nei giorni senza seduta.

✨ Buone ferie a chi si prende cura di sè anche così: fermando la corsa, accogliendo i limiti, fidandosi della pausa.

————

“Mi manca, ma non so bene cosa.”“Non è solo la persona… è come mi sentivo con lei.”“Ero più calmo. Più tenero. Più auten...
22/07/2025

“Mi manca, ma non so bene cosa.”
“Non è solo la persona… è come mi sentivo con lei.”
“Ero più calmo. Più tenero. Più autentico. Più me.”

In terapia queste frasi arrivano piano.
A volte riguardano una relazione finita, ma altre volte no.
A volte parlano di un’amicizia che si è persa.
Di una casa in cui ci si sentiva al sicuro.
Di un periodo della vita in cui tutto sembrava più semplice.
Di un genitore che oggi non può più tenerci come allora.

Non è solo nostalgia: è il ricordo vivo di un modo di sentirsi che oggi manca.
Un modo di stare al mondo che sembrava più intero, più morbido, più accolto.

Spesso pensiamo che sia l’altro ad avere il potere.
Ma se ascoltiamo bene, ciò che cerchiamo non è l’altro, è quella parte di noi che riuscivamo ad abitare in quel legame, in quel tempo, in quel luogo.

E a volte, quella parte ritorna nei modi più semplici:
un cane che ci guarda come se fossimo tutto il suo mondo.
Un oggetto che ci è stato donato con amore.
Un ricordo che non ci chiede di spiegare, ma solo di sentire.

La terapia è anche questo:
riscoprire che certe parti di noi non sono andate perdute.
Sono solo in attesa di essere accolte di nuovo.
Anche — e soprattutto — da noi stessi.

🌿




Fammi sapere se vuoi che la chiusura sia più evocativa o più diretta (es. un invito, una domanda al lettore, ecc.). Posso anche prepararti la versione voce + immagine per un reel.

Qualità, non quantità(ovvero: non serve aggiungere, serve scegliere)Viviamo in un tempo che ci invita sempre ad avere di...
08/07/2025

Qualità, non quantità
(ovvero: non serve aggiungere, serve scegliere)

Viviamo in un tempo che ci invita sempre ad avere di più: più esperienze, più risultati, più cose da fare. Ma a volte quel “di più” diventa solo un agglomerato confuso che ci allontana da ciò che conta davvero.

Eppure, nella pratica terapeutica gestaltica, impariamo che non tutto ciò che si somma nutre.
Non è la somma delle cose a farci crescere, ma la loro qualità.
Non tutto ciò che si accumula nutre.
Non tutto ciò che facciamo lascia un segno.

La qualità richiede scelta, presenza, contatto.
È ciò che emerge quando smettiamo di rincorrere e cominciamo a sentire.
Quando lasciamo spazio alle cose per fiorire, invece di affollarle tutte insieme.

Non conta quanto fai, ma quanto sei presente in ciò che fai.

Marco Letterese
Psicologo Psicoterapeuta

È stato solo un capitolo. Non è tutta la mia storia.A volte ci aggrappiamo a un pezzo del passato come se raccontasse tu...
27/06/2025

È stato solo un capitolo. Non è tutta la mia storia.

A volte ci aggrappiamo a un pezzo del passato come se raccontasse tutto di noi:
un errore, una relazione, una ferita, una dinamica familiare, una sconfitta.
Ma quel frammento non è il Tutto.
È solo una parte, e può essere integrata senza diventare Identità.

È proprio qui che in terapia comincia il nostro lavoro personale:
riconoscere, attraversare, integrare… e poi continuare.

Integra e lascia andare.

✨Perché ogni persona è più grande della somma delle sue parti.

🦋E ogni storia può ancora trasformarsi.
— Marco Letterese, psicologo psicoterapeuta

🎓 Non sei in ritardo. Stai solo seguendo il tuo passo.In studio, come nella vita, non esiste un tempo giusto valido per ...
26/06/2025

🎓 Non sei in ritardo. Stai solo seguendo il tuo passo.

In studio, come nella vita, non esiste un tempo giusto valido per tutti.
C’è chi corre, chi si ferma, chi svolta.
A volte l’università che hai scelto non ti somiglia più.
A volte il ritmo che senti tuo non coincide con quello degli altri.
E va bene così.

In Gestalt non guardiamo quanto fai, ma come stai mentre lo fai.
Non sei sbagliato se ti fermi.
Non sei sbagliato se cambi strada.
Non sei sbagliato se vai piano.

💬
✨ Onora il tuo tempo, non quello degli altri.

— Marco Letterese, psicologo psicoterapeuta

🌿 Quando l’amore chiede solo prestazioni(parole in ottica gestaltica)Ci sono amori in cui non sembra mai possibile ferma...
25/06/2025

🌿 Quando l’amore chiede solo prestazioni
(parole in ottica gestaltica)

Ci sono amori in cui non sembra mai possibile fermarsi.
In cui ogni gesto sembra dover valere qualcosa,
ogni silenzio viene interpretato come mancanza,
ogni tua stanchezza suona come colpa.

E allora ti muovi.
Fai, anticipi, aggiusti, plachi.
Cerchi di essere come si aspettano.
E intanto ti perdi.

Ma cosa accadrebbe se, per un attimo,
scegliessi di non fare?

Se rimanessi lì — nella tua lentezza,
nel respiro che si allunga,
nel gesto che non arriva,
nella parola che non serve?

In Gestalt, ascoltiamo ciò che accade nel confine tra te e l’altro.
E a volte proprio lì, nel non rispondere subito,
può nascere qualcosa di più vero:
un incontro che non ha bisogno di essere guadagnato.

Perché ci sono amori che si costruiscono facendo.
Ma ce ne sono altri che iniziano quando impari a restare.

🌾 Non tutto ciò che vale si dimostra. Alcune presenze si sentono nel silenzio.

🌀 “Vivi al massimo!” – Ma massimo per chi?C’è una pressione sottile, soprattutto d’estate: quella di stare bene a tutti ...
24/06/2025

🌀 “Vivi al massimo!” – Ma massimo per chi?

C’è una pressione sottile, soprattutto d’estate: quella di stare bene a tutti i costi.
Fare, vedere, godersi tutto. Avere esperienze da raccontare. Sentirsi liberi, vivi, pieni.
E se non succede? Ti senti sbagliato. Ti chiedi cos’hai che non va.

Ma la verità è che non tutti i momenti sono espansivi.
Non tutti i corpi hanno lo stesso ritmo.
Non tutte le estati chiedono sole, musica, persone.

A volte arriva il bisogno di stare.
Di non fare niente. Di non rispondere. Di sentire il vuoto.
E quel vuoto fa paura, perché non ci siamo abituati.

📍E se fosse proprio lì, nel non dover fare, che qualcosa può accadere?

In Gestalt non inseguiamo la performance del benessere.
Stiamo con quello che c’è, anche se è noia, stanchezza, confusione.
Perché anche quello parla. Anche quello è vivo.

💬
Non serve vivere “al massimo”.
Serve vivere in modo vero, adesso.
Anche se è lento. Anche se è silenzioso. Anche se non è da postare.

A volte non serve spingere.
Serve fermarsi e respirare dove sei.

Se senti che ti stai forzando a stare bene, forse puoi iniziare da qui:
Che succede se mi do il permesso di non fare?
Se smetto di rincorrere e mi ascolto davvero?

Oggi la giornata lavorativa è stata molto dura. Ho accompagnato più di un’anima nel passaggio difficile e mai scontato d...
20/06/2025

Oggi la giornata lavorativa è stata molto dura. Ho accompagnato più di un’anima nel passaggio difficile e mai scontato dal trattenere al sentire. Ho guardato con loro una verità difficile e scomoda, dolorosa, e ho sostenuto mentre ci si lasciava attraversare. Posso adesso tornare a me con la stessa cura che offro agli altri. Buon weekend a voi, e a quelli che non si tirano mai indietro dal contatto vero.






























A volte non vogliamo guarire perché il dolore è l’ultimo collegamento con ciò che abbiamo perso o stiamo perdendo..…perc...
02/05/2025

A volte non vogliamo guarire perché il dolore è l’ultimo collegamento con ciò che abbiamo perso o stiamo perdendo..
…perché in ogni separazione, in ogni perdita non perdiamo solo l’oggetto amato.. ma perdiamo anche una parte fortemente significativa di noi stessi e della nostra vita.
Cosa succederebbe se guardassi in faccia, affrontassi e superassi il tuo dolore?

NON FARE NULLA, RIPOSA...Non cadere nella trappola di pensare che non fare nulla significhi non fare nulla per te.Che es...
19/03/2025

NON FARE NULLA, RIPOSA...

Non cadere nella trappola di pensare che non fare nulla significhi non fare nulla per te.

Che essere improduttivo sia improduttivo per te.

Ci siamo abituati così tanto a essere occupati, così abituati a fare cose con risultati visibili, così abituati a seguire i nostri progressi, a registrare la nostra attività e a spuntare cose dalla nostra lista di cose da fare, che abbiamo dimenticato l’importanza del riposo.

“Non fare nulla” ed essere “improduttivi” sono, in realtà, qualcosa di produttivo.
Ti stanno aiutando a ricaricare le energie.

A recuperare.

Leggere una rivista, fare un bagno o sedersi in giardino con una tazza di caffè non è una perdita di tempo.

Il tempo di riposo non è tempo perso.

Non siamo macchine. Non siamo robot.
Non siamo qui solo per lavorare, muoverci e fare continuamente.

Siamo esseri umani.

E a volte abbiamo semplicemente bisogno di essere.

Indirizzo

Castellammare Di Stabia

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 20:00
Martedì 09:00 - 20:00
Mercoledì 09:00 - 20:00
Giovedì 09:00 - 20:00
Venerdì 09:00 - 20:00
Sabato 09:00 - 14:00

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