18/08/2025
👉🏻Castrocaro Terme, lunedì 18 agosto, ore 10,30, loggia Garibaldi: voceDonna ha partecipato 😊 alla commemorazione dell’Eccidio di Ca’ Cornio del 18 agosto 1944, dei partigiani IRIS VERSARI 💖🌺(Socia Onoraria di voceDonna ) SILVIO CORBARI 💖🌺ADRIANO CASADEI💖🌺ARTURO SPAZZOLI 💖😊 tutti medaglia d’oro al Valor Militare.
Presenti, l’assessore Paolini per l’Amministrazione comunale e oltre a voceDonna, Anpi Provinciale Forlì Cesena, Anpi Valle Montone -Iris Versari, Gruppo Alpini, FIAP, Associazione mazziniana italiana.
É seguito l’omaggio agli altri partigiani fucilati dietro le mura del Cimitero di Castrocaro Terme e Terra del Sole.
GRAZIE 🙏a tutte e a tutti!
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: RICORDIAMO IRIS VERSARI, SILVIO CORBARI, ADRIANO CASADEI, ARTURO SPAZZOLI, I 4 PARTIGIANI MEDAGLIA D'ORO AL VALOR MILITARE UCCISI NEL FORLIVESE DAI NAZI-FASCISTI IL 18 AGOSTO 1944 e appesi impiccati, come monito, a due lampioni di Piazza Saffi a Forlì.
La pagina con le foto è tratta dal libro:"Iris Versari e la Resistenza delle Donne" di Carla Grementieri. ( per gentile concessione). Vespignani Editore, 2004. Tutti i diritti riservati all’autrice.
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IRIS VERSARI nata il 12 dicembre 1922 a San Benedetto in Alpe ( Forlì), PARTIGIANA COMBATTENTE, MEDAGLIA D'ORO AL VALOR MILITARE e socia onoraria di voceDonna.
👉Motivazione della medaglia d'oro della Resistenza concessa alla memoria ( sono state 19 le donne italiane medaglia d'oro): "ARDIMENTOSA ED INTREPIDA PRESE PARTE A NUMEROSE AZIONI DI GUERRIGLIA COME TRASCINATRICE E VALIDA
COMBATTENTE. DURANTE L'ULTIMO COMBATTIMENTO,
CIRCONDATA CON ALTRI PARTIGIANI IN UNA CASA
COLONICA ISOLATA, FERITA ED IMPOSSIBILITATA A MUOVERSI, ESORTò ED INDUSSE I COMPAGNI A
ROMPERE L'ACCERCHIAMENTO E, IMPEGNANDO GLI AVVERSARI CON INTENSO E NUTRITO FUOCO,
AGEVOLò LA LORO SORTITA. DOPO AVER ABBATTUTO L'UFFICIALE NEMICO CHE PER PRIMO ENTRò NELLA CASA COLONICA, CONSAPEVOLE DELLA SORTE CHE
L'ATTENDEVA, SI DIEDE LA MORTE. IMMOLAVA LA SUA GIOVANE VITA A QUEGLI IDEALI CHE AVEVA NUTRITO NELLA SUA BREVE GLORIOSA ESISTENZA .
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Assieme ad IRIS ricordiamo i tre compagni (anch'essi medaglia d'oro) ARTURO SPAZZOLI (fatto prigioniero e ucciso a sangue freddo) SILVIO CORBARI, e ADRIANO CASADEI, catturati e impiccati il 18 agosto a Castrocaro Terme. I quattro corpi furono poi appesi a due lampioni di Piazza Saffi a Forlì come monito per la popolazione.
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DEDICATA AD IRIS VERSARI
Vorrei che l'alba illuminasse
i tuoi occhi di smeraldo
tra il sonno e la veglia
di un dolce sorriso...
Si possono dimenticare
le fattezze del tuo volto
ma non il profumo intenso
del tuo eroismo...
Carla Grementieri
Cà Cornio, 18 agosto 2004
60°anniversario della morte di Iris
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Iris Versari (1922-1944), partigiana combattente della banda Corbari,una delle diciannove donne italiane insignite della medaglia d'oro alvalor militare, una donna straordinaria che a vent'anni, assieme acentinaia di donne partigiane, ha combattuto nel territorio forlivese e ha deciso di sacrificare la propria vita per donarci un pezzetto di libertà.
Circondata dai nazi-fascisti e senza possibilità di fuggire perchè ferita ad una gamba, si uccide con un colpo di pi***la la mattina del 18 agosto 1944.
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Brano tratto da: ‘Iris Versari e la resistenza delle donne . Verità e Leggenda’. di Carla Grementieri per gentile concessione dell’autrice. Vespignani editore, 2004 (libro esaurito).
Copyright©CarlaGrementieri- All rights reserved
Parte III
IRIS VERSARI PARTIGIANA
AGOSTO'44 IL TRAGICO EPILOGO
18 agosto- verso mezzanotte, ritornarono a Cornio, Adriano ed Arturo, stanchi e preoccupati, perchè non avevano trovato il Rossi che sembrava sparito nel nulla. Ci fu un lungo 'consiglio di guerra'. I quattro partigiani, Iris, silvio, Adriano ed Arturo, parlarono a lungo, discussero sul da farsi. Erano stanchissimi, ormai era notte fonda ed Iris non poteva muoversi, che fare? Furono prese in considerazione tutte le azioni possibili: andare via subito e attrezzarsi per trasportare Iris oppure riposarsi qualche ora prima di partire all'alba? Decisero per la seconda soluzione, chiesero al contadino di svegliarli prestissimo e si ritirarono per qualche ora di sonno.
Sempre Maria Corbari, presente nel documentario 'Partisans', dichiara nel 1996: (...) Poi sentii solo che mio fratello disse: -Andiamo a dormire, mi raccomando. alle due di stanotte- parlava col contadino che li doveva svegliare-.
L'unica che non riusciva a dormire era Iris, attanagliata dal dolore lancinante che ancora le procurava la ferita e costretta ad ascoltare i rumori della campagna di una calda notte di agosto.Udiva un cane abbaiare lontano, un crepitio proveniente dal solaiorovistato da uno scoiattolo,. Il gracidio di qualche rospo acquattato vicino al pozzo...
Forse, anche la giovane partigiana si assopì poco prima dell'alba tanto che i nostri eroi continuarono a dormire mentre numerosi nazi-fascisti, partiti da Castrocaro, guidati dal Rossi, terminavano il silenzioso accerchiamento di Cornio.
L'ULTIMO COMBATTIMENTO
si scatenò l'inferno. un ufficiale entrò dalla porta e salì qualche gradino ma iris era pronta: lo stava aspettando a sedere sul letto con una pi***la in pugno. Forse fece un urlo per avvisare Silvio e, non ebbe esitazioni, sparò, colpendo a morte l'ufficiale tedesco e, subito dopo, , urlando implorò: 'Dai, Silvio, scappa! Salta da una fine4stra e fuggi! Buttati tra la boscaglia! Scappa ti prego!'.
Corbari non aveva nessuna intenzione di abbandonare la sua compagna immobilizzata per la ferita, perciò, invece di tentare la fuga, cominciò a sparare all'impazzata dalle finestre rispondendo al fuoco nemico.
Iris, noo!
Tra spari, scoppi di bombe, sventagliate di mitra, Iris non fu presa dal panico, no, non p***e la testa, anzi agì in modo lucido e fulmineo. Rendendosi conto della situazione disperata, mostrò come sempre coraggio e rapidità nelle decisioni. Sollevò la pi***la verso di sè e fece fuoco, cadendo riversa sul pavimento. (...)
Silvio, che aveva cominciato a sparare e a tirar bombe, gridò con tutto il fiato , il suo dolore: NO, IRIS, NOO!
si avvicinò per soccorrerla, forse riuscì a farle solo una fugace carezza o a sfiorarla con un bacio perchè altri militi stavano avvicinandosi, sparavano dalla porta o forse erano già entarati nella stanza.
Scappa ti prego!
L'istinto e lo spirito di sopravvivenza ordinarono ad un Silvio disperato, confuso, offuscato dalle lacrime e tramortito dal dolore, di saltare da una finestra verso il lato Sud della casa per tentare la fuga verso la f***a boscaglia che ricopriva la piccola valle formata dal Rio Tagliata.
Saltò Silvio, saltò, ma oramai la fortuna aveva abbandonato il mitico Curbéra , eroe di tante battaglie. Riuscì a staento ad arrivare verso il ruscello ma scivolò, incespicò, battè violentemente la testa e non fu più in grado di muoversi, nonostante i disperati tentativi di Adriano , che oramai salvo, era torato indietro per aiutare l'amico fraterno. I due comandanti furono fatti prigionieri e legati strettamente ai polsi, assieme ad Arturo che, seppur colto di sorpresa aveva risposto al fuoco nemico, ma era stato ferito gravemente…
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Da retro-copertina libro:
'Il 18 agosto 2004 è il 60° anniversario della morte della partigiana forlivese Iris Versari, una delle diciannove donne italiane insignite della medaglia d’oro al valor militare.Ricordiamo questa donna straordinaria che a vent’anni ha deciso di sacrificare la propria vita per donarci un pezzetto di libertà.
Un pensiero d’immensa gratitudine va ai “liberatori” e a tutti i partigiani che hanno immolato la loro spesso giovane vita in nome della libertà, un ideale che prende origine dalla tradizione garibaldina, profondamente radicata in tutta la Romagna.
Questo libro vuole mettere in luce la breve ed eroica esistenza di Iris Versari, una donna straordinaria che, assieme a centinaia di donne partigiane, ha combattuto nel territorio forlivese.
Resistere è donna.
Dopo l’8 settembre del 1943, la donna s’inserisce nel movimento clandestino e la sua partecipazione attiva è, in molti casi, determinante. Combatte la sua lotta per la libertà in tutte le maniere possibili: agisce tra le mura domestiche per salvare figli o mariti dagli arresti e dalle deportazioni; opera all'interno degli ospedali con delicati compiti di collegamento; diventa un punto di riferimento dei prigionieri fuggiaschi, sia italiani sia stranieri, per un loro inserimento nella lotta clandestina.
Lotta nelle città, nei paesi e nelle campagne come nei monasteri e nelle carceri dove aiuta, rifocilla, trasporta, consola; procura e distribuisce armi, vestiti, cibo, medicinali e munizioni. Combatte anche con le armi con cui ferisce ed uccide. E’ ferita, torturata, uccisa, fucilata, impiccata oppure, per non essere d’ostacolo ai compagni di lotta, si uccide per non cadere viva in mano al nemico.
Tutto questo e altro ancora fu la Resistenza delle donne…
Si vuole rendere merito a tutte quelle donne romagnole, decise, forti, coraggiose che, credendo fermamente nei valori di libertà e giustizia, hanno avversato per anni, con piccoli e grandi gesti e con determinazione, un regime di diritti negati e libertà represse. '
Tratto da: Carla Grementieri, Iris Versari e la resistenza delle donne . Verità e Leggenda. Vespignani editore, 2004 (libro esaurito).
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VoceDonna, associazione femminista, antifascista e pacifista, socioculturale di volontariato, fondata l’8 marzo 2003 a Castrocaro Terme e Terra del Sole (Forlì)
2003 -2025: 22 anni di VoceDonna
ass. voceDonna
*Socia fondatrice e componente del Tavolo Permanente delle Associazioni contro la Violenza alle Donne di Forlì
*Socia fondatrice e componente della Consulta Laica Forlivese
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Se ci sarà un futuro sarà solo in base a quello che le donne sapranno fare. (Rita Levi Montalcini, socia onoraria di voceDonna)