Voce Donna

Voce Donna voceDonna: associazione di volontariato femminista, antifascista, antirazzista, antiomofoba, ecologista, pacifista e culturale. La Voce delle Donne 3’, 2019.

Se ci sarà un futuro sarà solo in base a quello che le donne sapranno fare. (Rita Levi Montalcini, socia onoraria di voceDonna)
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associazione socio-culturale di volontariato voceDonna

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CHI SIAMO? Una associazione di puro volontariato, femminista, antifascista, laica, antirazzista, antiomofoba, pacifista e solidale che vuol dare VOCE sopratutto alle donne. Consiglio direttivo 2025-2027:
Presidente: Carla Grementieri. Vicepresidente: Annalisa Crociani. Consigliere: Promila Devi, Amina Lamsain, Carla Lamponi, Marilena Liverini

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UN PO' DELLA NOSTRA STORIA...
Siamo state un gruppo di donne, per la maggior parte costituito da amiche di lunga data, che abbiamo giocato assieme a pallavolo nella squadra "6 di Picche” di Castrocaro Terme e Terra del Sole (Forlì), per circa dieci anni, fin dal 1968, che l' 8 marzo 2003 ha fondato l' Associazione socio-culturale voceDonna. SOCIE FONDATRICI:
Carla Grementieri, Marilena Liverini, Nadia Bandini, Maria Pia Raggi, Daniela Valmori, Elisa Monti, Francesca Dalmonte, Iliana Monti, Laura Ravaioli, Giulia Emiliani, Stefania Neri, Paola Mengozzi, Maria Grazia Ragazzini, Angela Dalmonte. FINALITA' e ATTIVITA'
voceDonna, in questi 17 anni ha operato, secondo le sue finalità, per
Dar voce alla dignità e ai diritti della persona, specie quelli delle donne e dei bambini per raggiungere una pari opportunità. Sostenere la lotta contro ogni forma di violenza psicologica, economica, fisica e sessuale sulle donne organizzando e partecipando a incontri, seminari e manifestazioni. Tener vivi i valori della Resistenza e dell'antifascismo con partecipazioni, presidi, manifestazioni e spettacoli. Incentivare la solidarietà tra persone e popoli con attività educative e formative organizzando corsi gratuiti d'italiano per donne migranti, corsi gratuiti d'arabo per bambini, madri e insegnanti. Manifestazioni, mostre, concorsi e spettacoli con donne di diversa cultura per uno scambio e una valorizzazione dei saperi. Far conoscere 'la storia delle donne' e 'le donne nella storia' con ricerche, pubblicazioni, rubriche, incontri, spettacoli. Sviluppare i talenti e i saperi delle donne con incontri, laboratori di scrittura, concorsi letterari; esposizioni di opere di artiste donne (pittura, scultura, fotografia, fumetto e installazioni); esibizioni canore di donne cantautrici; presentazioni di libri scritti da donne. Pubblicazioni periodiche quali ilgeniodelleDonne, voceDonnainpoesia, voceDonneracconta, i taccuini di voceDonna. Informazioni, pubblicazioni, dibattiti con pagine sui social. Elenco aggiornato a gennaio 2021 dei '‘Taccuini di VoceDonna’ dove sono pubblicate opere scritte da donne quali Poesie, Racconti, Biografie, Ricerche, Scritti per il teatro...

Taccuino n.1: Carla Grementieri, ‘Donne a Castrocaro’ (estratto), 2013. Ricerche
Taccuino n.2: Carla Grementieri, ‘Acquerelli di Viaggio’, 2014. Poesie e foto
Taccuino n.3: Sabina Spazzoli, ‘Dove sono finiti i fiori?’, 2015. Testi teatrali
Taccuino n.4: Carla Grementieri (a cura di) - InchiostroDonna, 2015. Poesie e haiku
Taccuino n.5: Giovanna Monti, ‘Ricordi in poesia’, 2016. Poesia
Taccuino n.6: Carla Grementieri (a cura di) - AA.VV. ‘La Voce delle Donne’, 2017. Concorso Poesie e racconti
Taccuino n.7: Carla Grementieri (a cura di)-AA.VV. ‘ Ricordi di Donne migranti’, 2018.Racconti
Taccuino n.8: Carla Grementieri (a cura di)-AA.VV. ‘La Voce delle Donne 2’, 2018. Concorso, Poesie e racconti
Taccuino n.9: Carla Grementieri (a cura di) -AA,VV. ‘La mitica Amalia, staffetta partigiana’. 2018
Taccuino n.10: Carla Grementieri (a cura di)-AA.VV. Concorso, Poesie e racconti
Taccuino n.11: Carla Grementieri (a cura di)-AA,VV. ‘La mitica Amalia 2, staffetta partigiana’. 2020
Taccuino n.12: Carla Grementieri (a cura di)- AA.VV. La Voce delle Donne 4’, 2020. Concorso, Poesie e racconti
Taccuino n.13: Carla Grementieri, ‘I racconti del cassetto’, 2021. Racconti

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I NOSTRI VALORI
voceDonna si schiera contro ogni forma di violenza, di guerra, d’integralismo religioso e politico di qualsiasi provenienza. Dichiara la sua solidarietà a tutti i popoli che lottano per avere giustizia, libertà e democrazia. Ribadisce altresì i valori della conoscenza, del confronto, del rispetto e della tolleranza tra culture diverse; valori che devono costituire un arricchimento per la nostra società che sta diventando, ogni giorno, sempre più multiculturale.
'TUTTI GLI ESSER UMANI NASCONO LIBERI ED UGUALI IN DIRITTI E LIBERTA'. Dichiarazione universale dei diritti umani. Parigi, 10 dicembre 1948, Art. 1

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SOCIE ONORARIE: UNA DONNA PER LE DONNE
voceDonna conferisce la tessera di SOCIA ONORARIA ad una donna (eccezionalmente ad un uomo) che ha perseguito o persegua con costanza e tenacia almeno una delle finalità dell' Associazione. voceDonna ha avuto l'onore di consegnare la tessera di socia onoraria a:

2003 - RITA Levi Montalcini, scienziata, premio Nobel per la medicina.

2004 - CATERINA Savini, missionaria laica in Africa, di Rocca San Casciano, Forlì.

2005 - AMALIA Geminiani, staffetta partigiana di Alfonsine (RA), residente a Castrocaro Terme.

2006 - FULVIA Moscatelli (alla memoria), consigliera comunale di Castrocaro Terme e TdS dal 1946 al 1964.

2007 - MONICA Bandini, ciclista di Forlì, campione del mondo a squadre nel 1988.

2009 - SABINA Spazzoli, drammaturga, attrice e regista di Forlì.

2013 - IRIS Versari (alla memoria), partigiana combattente, medaglia d'oro al Valor Militare della Resistenza.

2013 - BERTO Versari, fratello di Iris, patriota e antifascista di Forlì.

2014 - GIOVANNA Monti, antifascista 95enne, poeta a 80 anni, di Castrocaro Terme.

2015 - NIVES Guazzarini, scultrice di Cesena.

2015 - ORIA Strobino, pittrice di Cesena.

2016 - GABRIELLA Gianfelici, poeta e critica letteraria di Roma.

2016 - ADEENA Karasick, poeta e critica culturale canadese di New York.

2017- NADJET Hassanine, avvocata algerina, castrocarese da tempo, attivista di voceDonna e docente di arabo, fondatrice del Gruppo Amal-Speranza.

2017 - LIDELBA Peci Maltoni, partigiana e scrittrice a 90 anni.

2019 - ANTONIA (TONINA) Laghi, 98 anni, staffetta partigiana di Forlì

2020 - PELLEGRINO Ferroni, 95 anni, antifascista di Castrocaro Terme, deportato in Germania nel 1944 e costretto ai lavori forzati per 14 mesi.

2021- VIERA Geminiani, 95 anni, staffetta partigiana di Alfonsine (Ravenna)

2023 - CHIARA Barbieri di Castrocaro Terme,scienziata, biologa, ricercatrice antropologica, genetista, docente universitaria.

2024- GRETA Bagnolini di Castrocaro Terme, scienziata, ricercatrice universitaria in scienze farmaceuiche.

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ADOZIONI A DISTANZA
Dal giorno della sua fondazione voceDonna ha adottato a distanza tre bambini dello Zimbawe che sono seguiti, in loco, dalla missionaria laica Caterina Savini (Socia onoraria di voceDonna).

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TAVOLO PERMANENTE DELLE ASSSOCIAZIONI CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE DI FORLI'
L'8 marzo 2007, la presidente di voceDonna ha firmato, presso la sala Consigliare del Comune di Forlì, assieme ad altre associazioni, un protocollo d'intesa per la costituzione di un Tavolo Permanente delle Associazioni contro la Violenza alle Donne.Tale tavolo si è insediato ed ha iniziato i suoi lavori l'8 maggio 2007 presso il Centro Donna di Forlì; Il Tavolo è attivo tuttora con la partecipazione della presidente di voceDonna.

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CONSULTA LAICA FORLIVESE
Nel novembre 2011 si è costituita la Consultan Laica Forlivese, con la partecipazione di voceDonna come socia fondatrice. La Consulta è attiva tuttora con la partecipazione della presidente di voceDonna.

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associazione socio-culturale voceDonna fondata l’8 marzo 2003 a Castrocaro Terme e Terra del Sole (Forlì)
Socia fondatrice e membro del Tavolo Permanente delle Associazioni contro la Violenza alle Donne di Forlì. Socia fondatrice e membro della Consulta Laica Forlivese.

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e-mail: vocedonna1@gmail.com
sito: www.sguardididonna.it
3 pagine facebook: Voce Donna; Associazione voceDonna; Vocedonnaracconta

2 gruppi facebook: voceDonna, la Resistenza delle donne; Pari Opportunità Castrocaro

X (ex twitter) : ass.voceDonna
https://twitter.com/vocedonna1

Instagram: Voce Donna

27/11/2025

🔴 Il sesso senza consenso è stupro: questa legge deve essere approvata! Aiutami e firma l'appello ✍️

👋Forlì, SABATO 29 NOVEMBRE, ore15, piazzale Igino Lega, Campus. La nostra associazione voceDonna ha aderito alla Giornat...
26/11/2025

👋Forlì, SABATO 29 NOVEMBRE, ore15, piazzale Igino Lega, Campus. La nostra associazione voceDonna ha aderito alla Giornata Internazionale della Solidarietà con il Palestinese
📍Forlì: CORTEO CONTRO IL GENOCIDIO E L’ECONOMIA DI GUERRA
Dopo le grandi mobilitazioni di fine settembre e inizio ottobre, dobbiamo continuare a portare nelle piazze la nostra solidarietà con la Palestina e la nostra opposizione all’occupazione coloniale, al genocidio e all’economia di guerra.

➡ Per questo ci troveremo alle 15 in piazzale Igino Lega a Forlì per un corteo verso la Prefettura
̀ 🏳️‍🌈

👋Memo 😊vi aspettiamo stasera h. 20,30, mercoledì 26 novembre al cinema Saffi dí Forlì
26/11/2025

👋Memo 😊vi aspettiamo stasera h. 20,30, mercoledì 26 novembre al cinema Saffi dí Forlì

👋A Forlì, domani, giovedì 27 novembre ore 18.15 , davanti alla Prefettura, Sit-in per la PALESTINA 🇵🇸 e per la PACE🏳️‍🌈 ...
26/11/2025

👋A Forlì, domani, giovedì 27 novembre ore 18.15 , davanti alla Prefettura, Sit-in per la PALESTINA 🇵🇸 e per la PACE🏳️‍🌈 🌈

👋25 Novembre 📌Dichiarazione del Presidente Sergio Mattarella in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazio...
25/11/2025

👋25 Novembre 📌Dichiarazione del Presidente Sergio Mattarella in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne



“In ogni ambito della vita sociale e privata, nelle case, nei luoghi di lavoro e negli spazi urbani, il principio della PARITÀ tarda ad affermarsi, limitando l’AUTONOMIA femminile, compromettendo la SICUREZZA delle donne, impoverendo il progresso della società.

I teatri di conflitto armato, dove la VIOLENZA contro le donne viene utilizzata come strumento di intimidazione e oppressione, ne sono drammatico esempio.

Oggi assistiamo al dilagare di forme di violenza consentite dalla dimensione digitale, amplificate dalle dinamiche dei social network, con effetti tutt’altro che virtuali: umiliazioni, ricatti, coercizioni che portano, nei casi più gravi, ad aggressioni fisiche e femminicidi.

Abusi che lasciano cicatrici profonde nel corpo e nella mente.

In questo contesto, affatto indifferente è l’uso del linguaggio quando alimenta stereotipi, pretende di giustificare relazioni di dominio e comportamenti inaccettabili.

Parità significa, prima di tutto, educazione al linguaggio del RISPETTO.

Nel 65° anniversario dell’assassinio delle sorelle Mirabal, torturate e uccise il 25 novembre 1960, nella Repubblica Dominicana – oggi, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne - la loro scelta di opporsi alla dittatura continua a ispirare intere generazioni, ricordandoci che libertà e protagonismo delle donne sono conquiste collettive da difendere e consolidare ogni giorno”.

Roma, 25/11/2025 (II mandato)

👋25 novembre: parlano di noi, di  voceDonna 😊Grazie🙏alla giornalista Claudia Folli per l’intervista🌈 Buon 25!
25/11/2025

👋25 novembre: parlano di noi, di voceDonna 😊Grazie🙏alla giornalista Claudia Folli per l’intervista🌈 Buon 25!

Nel territorio forlivese la lotta alla violenza maschile sulle donne passa da una rete di associazioni che unisce generazioni diverse, pratiche differenti

👋Grande, grandissima,   come sempre, NATALIA  ASPESI 😍questa volta sulla VECCHIAIA 🌈
24/11/2025

👋Grande, grandissima, come sempre, NATALIA ASPESI 😍questa volta sulla VECCHIAIA 🌈


"I vecchi hanno solo un diritto: quello di morire."
“Potrei dire che chi l'ha detto è un cretino, ma invece dirò che è stato utile: ha rotto una ipocrisia, perchè è vero che diamo fastidio. A parole ci vezzeggiano, ma poi ci mettono nelle RSA, prima di metterci nella tomba.L'ipocrisia sui vecchi è tremenda, se non ci salviamo da soli è l'inferno".

-«La gente è diventata troppo seria, io ho 91 anni ma ho la fortuna di essere molto ironica, così non mi accorgo della presenza della morte che mi osserva da vicino pronta a prendermi, e la mattina continuo ad alzarmi contenta».

«Che gli anziani non servissero a mandare avanti il Paese forse poteva essere vero un tempo ma se oggi guardo all’età di molti grandi industriali, architetti, professori, scienziati, spesso vedo settantenni e anche ottantenni. Potrei dirti che chi lo ha detto è un cretino, ma invece ti dirò che è stato utile: ha rotto un’ipocrisia, perché è vero che diamo fastidio. Ci chiamano nonnini, nonnetti, a parole ci vezzeggiano ma poi ci mettono nelle Rsa, prima di metterci nella tomba. L’ipocrisia sui vecchi è tremenda, se non ci salviamo da soli è l’inferno. Ogni giorno vedo ciò che accade intorno a me e come vengono considerate le persone della mia età».

«Che diamo fastidio perché costiamo, perché siamo una spesa medica e sociale, perché prendiamo le pensioni, perché occupiamo posti negli ospedali e case o abitiamo in quelle dei figli e magari abbiamo la colpa di continuare a fare un lavoro. Io ho una rubrica delle lettere sul “Venerdì di Repubblica”, a un certo punto qualcuno ha cominciato a scrivermi, una minoranza per ca**tà, che era tempo che lasciassi posto ai giovani. Nello stesso momento lo stesso pensiero è passato per la testa di colleghe più giovani. Io non mi considero inamovibile, se mi dicessero che le mie cose non interessano più, che sono rimbambita, non più capace di scrivere o fuori tempo allora farei subito un passo indietro, ma non per una questione anagrafica, non perché sono vecchia. Non è una colpa».

«Ho la fortuna di aver sempre lavorato e risparmiato e di poter essere ancora indipendente, ma te lo ripeto: i vecchi danno fastidio e la gente non accetta che possano ancora lavorare. Dieci anni fa, quando avevo appena passato gli 80, un giorno un giovane tassista che aveva sentito che parlavo di impegni di lavoro al telefono, alla fine della corsa mi chiese: “Ma lei ancora lavora? Ma non è tempo di smettere e riposarsi? Che cosa fa?” Risposi: “Sa, sono una cuoca, continuo a cucinare”. A quel punto lui disse: “Ah, allora ok”. Se stai in cucina può andare bene, non disturbi troppo…».

«Ti regalo una notizia: non tutti i vecchi sono sordi! Questa è un’altra cosa che mi fa impazzire, ti parlano e gridano o scandiscono le parole, come se fossi sorda o rincretinita. Ci trattano come i bambini e ogni frase finisce con il sorriso. Poi ci sono quelli che vogliono rassicurarti e con tono consolatorio ti dicono: “Dai, che vivrai fino a cent’anni”. Ma fatti gli affari tuoi, io non ho futuro ma ho un bellissimo passato, ho vissuto nell’Italia meravigliosa della ricostruzione e del boom economico e sono piena di memorie che mi tengono compagnia, non ho bisogno di compassione».

«Io, da giovane, i vecchi nemmeno li vedevo, non ho mai conosciuto i miei nonni e vivevo sempre tra i miei coetanei. Quando avevo 16 anni ricordo che i miei amici erano tutti innamorati di una ragazza bellissima che di anni ne aveva 26, io ero stupita e continuavo a chiedere: ma come fa a piacervi una così vecchia?! Quante cose ho visto, durante la guerra ho assistito al matrimonio di una mia amichetta che aveva 14 anni e che aveva avuto la dispensa dal vescovo per sposarsi con un ragazzo che partiva per il fronte. Mi piacciono tanto le storie del passato, le conservo con cura, ma senza alcun rimpianto».

«Porto sempre con me il bastone quando esco, mi aiuta a camminare ma serve anche molto, non tanto per difesa quanto per offesa, mi è utile con i giovanotti maleducati o con i vecchi che non sanno stare al mondo. Poche settimane fa, durante il mio piccolo giro intorno a casa, ho dato dei soldi a un ragazzino africano. Un signore mi ha vista e ad alta voce ha cominciato a criticarmi, dicendo che venivano dall’Africa per colpa di gente come me che li mantiene e li foraggia; gli sono andata incontro mentre continuava a criticarmi, ho alzato il bastone e gliel’ho messo sotto il mento e gli ho detto soltanto: “Non permetterti di dire un’altra parola, fascista”. Si è dileguato».

«Vivo alla giornata, la mia vita comincia la mattina quando mi sveglio e finisce quando vado a letto la sera, sperando sempre di morire nel sonno. Sai, io non sono vecchia, non sono un’ottantenne, io sono ultra-vecchia, penso spesso che potrei avere un figlio di più di settant’anni».

«A chi è giovane oggi vorrei dire: “Svegliatevi, informatevi, leggete libri, è una cosa che costa poco, puoi fare da solo e riempie di gioia”. Non è mai tempo perso!»

Natalia Aspesi❤️
(da una intervista di Mario Calabresi)

25 NOVEMBRE: GIORNATA contro la VIOLENZA MASCHILE SULLE DONNE     **n                   👉Il 25 novembre ricorre la Giorn...
24/11/2025

25 NOVEMBRE: GIORNATA contro la VIOLENZA MASCHILE SULLE DONNE
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👉Il 25 novembre ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Una ricorrenza istituita il 17 dicembre 1999 con la Risoluzione 54/134 delle Nazioni Unite.

👉📌1522 📌numero gratuito antiviolenza Donne

👉PERCHÉ 25 NOVEMBRE? Il 25 novembre 1960, su una strada di montagna della Repubblica Domenicana, furono violentate e assassinate MATE💖, MINERVA💖 e PATRIA 💖le SORELLE MIRABAL 🥰, impegnate nella lotta di contro la dittatura del generale Rafael Trujillo. Il brutale assassinio provocò una profonda emozione nella nazione e favorì il rafforzarsi del movimento contro il regime che di lì ad un anno fu sconf***a.
Le tre sorelle, soprannominate INOLVIDABLES MARIPOSAS (FARFALLE INDIMENTICABILI), sono diventate il simbolo della LOTTA alla violenza contro le donne. La data del 25 novembre, dedicata alla giornata Internazionale della violenza contro le donne, fu stabilita nel corso del primo Ecuentro Feminista de Latinoamérica el Caribe, Bogotà, luglio 1981.

👉In Italia è solo dal 2005 che si è iniziato a celebrare questa data e quest’anno in particolare migliaia sono le iniziative promosse in tutte le città per dire basta a questa violenza.

👉FEMMINICIDI: In Italia viene uccisa una donna ogni 3 giorni. Alla fine oramai del 2025, secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale di Non Una di Meno, ci son stati
77 femminicidi
3 suicidi indotti di donne
2 suicidi indotti di due ragazzi trans
1 suicidio indotto di una persona non binaria
1 suicidio indotto di un ragazzo
7 casi in fase di accertamento.
Inoltre, ci sono almeno altri 68 tentati femminicidi.
https://osservatorionazionale.nonunadimeno.net/

👉Alcuni casi di femminicidio hanno particolarmente segnato l’immaginario collettivo e alimentato la cronaca sui media per la brutalità e l’efferatezza con cui le donne sono state uccise. Troppo spesso si trattava di “morti annunciate”, arrivate dopo mesi di minacce, stalking o soprusi ai danni delle vittime che hanno, i alcuni casi, anche sporto denuncia . Donne assassinate da mariti, fidanzati, compagni, ex, spasimanti. Ma anche vittime di conoscenti o di uomini semplicemente violenti, anche per motivi futili. Storie sempre più terrificanti, storie infinite di femminicidi, perché in questo nostro Paese ancora attanagliato dalla crisi, dalla politica inconcludente, dalla ‘spazzatura’ televisiva, dagli anni del Covid, dalle leggi poco efficaci e mal applicate.

👉Il 31,5% delle 16-70enni (6 milioni 788 mila) ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale: il 20,2% (4 milioni 353 mila) ha subìto violenza fisica, il 21% (4 milioni 520 mila) violenza sessuale, il 5,4% (1 milione 157 mila) le forme più gravi della violenza sessuale come lo stupro (652 mila) e il tentato stupro (746 mila).

👉Ha subìto violenze fisiche o sessuali da partner o ex partner il 13,6% delle donne (2 milioni 800 mila), in particolare il 5,2% (855 mila) da partner attuale e il 18,9% (2 milioni 44 mila) dall’ex partner. La maggior parte delle donne che avevano un partner violento in passato lo hanno lasciato proprio a causa delle violenza subita (68,6%). In particolare, per il 41,7% è stata la causa principale per interrompere la relazione, per il 26,8% è stato un elemento importante della decisione.

👉Il 24,7% delle donne ha subìto almeno una violenza fisica o sessuale da parte di uomini non partner: il 13,2% da estranei e il 13% da persone conosciute. In particolare, il 6,3% da conoscenti, il 3% da amici, il 2,6% da parenti e il 2,5% da colleghi di lavoro.

👉Le donne subiscono minacce (12,3%), sono spintonate o strattonate (11,5%), sono oggetto di schiaffi, calci, pugni e morsi (7,3%). Altre volte sono colpite con oggetti che possono fare male (6,1%). Meno frequenti le forme più gravi come il tentato strangolamento, l’ustione, il soffocamento e la minaccia o l’uso di armi. Tra le donne che hanno subìto violenze sessuali, le più diffuse sono le molestie fisiche, cioè l’essere toccate o abbracciate o baciate contro la propria volontà (15,6%), i rapporti indesiderati vissuti come violenze (4,7%), gli stupri (3%) e i tentati stupri (3,5%).

👉Le forme più gravi di violenza sono esercitate da partner, parenti o amici. Gli stupri sono stati commessi nel 62,7% dei casi da partner, nel 3,6% da parenti e nel 9,4% da amici. Anche le violenze fisiche (come gli schiaffi, i calci, i pugni e i morsi) sono per la maggior parte opera dei partner o ex. Gli sconosciuti sono autori soprattutto di molestie sessuali (76,8% fra tutte le violenze commesse da sconosciuti).

👉Le donne straniere hanno subìto violenza fisica o sessuale in misura simile alle italiane nel corso della vita (31,3% e 31,5%). La violenza fisica è più frequente fra le straniere (25,7% contro 19,6%), mentre quella sessuale più tra le italiane (21,5% contro 16,2%). Le straniere sono molto più soggette a stupri e tentati stupri (7,7% contro 5,1%). Le donne moldave (37,3%), rumene (33,9%) e ucraine (33,2%) subiscono più violenze.

👉Le donne straniere, contrariamente alle italiane, subiscono soprattutto violenze (fisiche o sessuali) da partner o ex partner (20,4% contro 12,9%) e meno da altri uomini (18,2% contro 25,3%). Le donne straniere che hanno subìto violenze da un ex partner sono il 27,9%, ma per il 46,6% di queste, la relazione è finita prima dell’arrivo in Italia.

*👉*Tutto conta, tutto è importante, meno che il RISPETTO per le donne, i diritti delle donne anche se siamo oltre il 50% della popolazione.
*Dati terribili: nel 75% dei casi le donne vengono uccise all’interno di un contesto familiare; quasi 3500 femminicidi in 20 anni (2000-2020); nel 49% dei casi da un partner possessivo. Più di un centinaio di femminicidi all'anno, un vero e proprio bollettino di guerra che dobbiamo aggiornare quotidianamente.

👉VIOLENZE:
nel nostro Paese ogni anno si contano 14 milioni di episodi di violenza contro le donne, un dato senz'altro sottostimato. Non si tratta solo di violenza fisica ma anche psicologica, finanziaria, In più soltanto il 7 % delle donne denuncia gli autori di questa violenza e l’omertà di questo silenzio viene a costare alla collettività più o meno quanto tre manovre finanziarie. Il flusso continuo del sangue delle donne uccise dalla violenza degli uomini ci deve far riflettere tutti e tutte (non solo in occasione del 25 novembre).

👉STALKING: migliaia di donne subiscono da un uomo un insieme di comportamenti persecutori ripetuti e intrusivi, come minacce, pedinamenti, molestie, telefonate o attenzioni indesiderate. Complessivamente, sono circa 3 milioni 466 mila le donne che hanno subìto stalking da parte di un qualsiasi autore, pari al 16,1% delle donne.

👉REVENGE P**N
Sono migliaia le indagini aperte in Italia per revenge p**n, il reato che punisce la "diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti", a 2 anni dall'entrata in vigore del in vigore del Codice Rosso, il pacchetto di misure voluto dall’allora ministro Alfonso Bonafede contro la violenza di genere. In tutto per i 4 nuovi reati introdotti sono state aperte 3.932 inchieste e, per quelle già concluse, in 686 casi è stata formulata richiesta di rinvio a giudizio.

👉I dati sulla violenza di genere in Italia durante il Covid-19
Secondo i dati ISTAT, il numero di denunce per atti persecutori nei confronti del genere femminile è aumentato nel 2020 e 2021. Se nel 2014 erano state 9.415, nel 2020 sono arrivate a 12.608. Anche il numero di denunce per maltrattamenti contro familiari o conviventi è aumentato: il totale è salito dagli 11.397 casi del 2014 ai 20.780 del 2020.

👉COSA FARE.
Bisogna cercare di rompere quella cortina di indifferenza che come una f***a nebbia sta coprendo “la violenza sulle donne”, diventata problema fondamentale per l’intera società; argomento che deve essere portato all’ordine del giorno da tutte le Istituzioni.
Centinaia e centinaia di manifestazioni ed eventi messi in calendario per la ricorrenza del 25 novembre, in ogni parte d'Italia, ci chiamano a gran voce, Donne e Uomini insieme, ad essere attivi, a partecipare, a sensibilizzare contro la violenza sulle donne.

👉TUTTE e TUTTI INSIEME per cercare di cambiare gli stereotipi femminili e maschili con l’educazione al rispetto e alla considerazione delle donne nelle scuole di ogni ordine e grado, riguardando e cambiando anche i programmi perché (per es.) la storia delle donne, é la storia del femminismo sono ampiamente ignorate.

👉Bisogna creare una f***a rete di solidarietà e sostegno concreto per le tante donne maltrattate, abusate, violentate che hanno la forza di dire basta e di sensibilizzare invece quelle donne che non si rendono neanche conto di subire violenza!

👉Dobbiamo cercare di rompere e cambiare quel modello culturale squilibrato, maschilista (come è la nostra lingua italiana), misogino e arcaico che attanaglia ancora oggi la nostra società che è ben lungi da offrire Pari Opportunità a donne e uomini.

👉A tutto questo diciamo basta! Vogliamo un vero rinnovamento, una politica seria che si occupi delle donne, della loro 'dispari opportunità' e della violenza che si abbatte quotidianamente su di loro!

👉Anche resto del Mondo e in Europa sono migliaia le vittime di violenza. Solo nel 2019, in Unione Europea sono state 1.421 le donne uccise: una ogni sei ore. ( dati Eurostat)
In quell’anno, il Paese con il maggior numero di donne uccise è stato la Francia con un dato di 285 in un solo anno, quasi una al giorno. Al secondo posto in questa drammatica classifica relativa al 2019 si posiziona la Germania con 276 femminicidi e, a seguire, la Spagna con 126.Subito dietro al paese iberico si trova l’Italia con 111 casi nel 2019, il dato più basso registrato nel nostro Paese a partire dal 2008. Segue la Polonia con 80 femminicidi.

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👉VIOLENZA SULLE DONNE

Quando la paura lava il cervello
bisogna scendere dalla giostra
Respiri che si uniscono
Solo mani che cercano
la pelle incendiata in ogni attimo
Braccia labbra seno piedi
Inguine schiena ginocchia
Ascoltare i sussurri
per rompere gli argini del rispetto
nascosti sotto il bancone dello scandalo
e sognare il futuro come un lusso
Labbra tirate Bocca serrata
e lo sguardo statico
difronte al disgusto
Occhi spalancati fuori dalle orbite
per mettere a fuoco la realtà
e schivare il pericolo
Timore di inciampare
nelle proprie speranze
ridotte in cocci di terracotta
ed entrare in una bara di legno dozzinale
per cercare istruzioni per l'esistenza
fino a renderla polvere di stelle

versi di Carla@Grementieri-Tutti i diritti riservati

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👉Dati istat sulla violenza alle donne

https://www.istat.it/comunicato-stampa/la-violenza-contro-le-donne-dentro-e-fuori-la-famiglia-primi-risultati-anno-2025/

https://www.istat.it/it/violenza-sulle-donne/il-fenomeno/violenza-dentro-e-fuori-la-famiglia/numero-delle-vittime-e-forme-di-violenza

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A cura di Carla Grementieri, presidente dell'associazione socio-culturale voceDonna di Castrocaro Terme e Terra del Sole, fondata l'8 marzo 2003.

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“Se ci sarà un futuro sarà solo in base a quello che le donne sapranno fare.”
Rita Levi Montalcini 💖 Socia Onoraria di voceDonna

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