01/01/2016
Lavorare artigianalmente il legno è anche dedicarsi al Presepe il cui fascino è senza tempo: questo fascino proviene dalla disarmante semplicità che tutto lo avvolge in un'aura di pace e di amore. Difficilmente si può resistere a ciò che ci appare essere così scevro di ogni sovrastruttura da poterci consentire di farlo totalmente nostro, associandolo al nostro intimo più intimo. Il Presepe attiene al Natale: ecco, il Natale che viene è il ricordo di una promessa mantenuta ab aeterno e Colui che viene ha desiderio di trovare, nel nostro cuore, troppe volte soffocato da vincoli e lacci di ogni genere, un piccolo spazio dove potere avere luogo e riposo. Questa Scintilla, questo Germe Universale, vuole essere solo accolto e amato. Siamo, noi, sicuri di saperlo accogliere e di saperlo amare? Delle nostre sicurezze ci facciamo scudo: riusciremo mai a trovare il coraggio e l'umiltà necessaria per metterle seriamente in discussione? Potrebbe aprirsi una breccia inattesa che potrebbe condurre al crollo di tutta una impalcatura così faticosamente innalzata.....Ecco che ci si ritroverebbe, forse, più nudi, ma più veri! Qualcuno, allora, ci tenderà una mano: starà solo a noi volerla afferrare. In questo giorno, dedicato alla festa di Maria Santissima madre di Dio, sono mostrati due esempi di Presepe ricavato nel legno il primo dei quali più lineare nella sua concezione, mentre il secondo - più complicato nella sua realizzazione - mostra una diversa visione d'insieme. Il fascino emanato, però, come già è stato detto, è lo stesso.