28/08/2025
Enzo Barilla'
Sotto il profilo dei cicli planetari, stiamo vivendo un tempo molto intenso, proviamo a vedere quelli più significativi in atto, partendo dai pianeti più lenti. Ciclo Nettuno-Plutone: sestile in atto tra i due colossi dello Zodiaco, in fase ascendente. Ciclo Urano-Nettuno: sestile in atto, in fase ascendente. Ciclo Urano-Plutone: sestile in atto, in fase ascendente. Ciclo Saturno-Nettuno: congiunzione in atto in Ariete. Ciclo Saturno -Urano, sestile in atto, in fase ascendente. Ciclo Saturno—Plutone, sestile in atto, in fase ascendente. Da notare che la congiunzione Saturno-Nettuno si pone a mezza via tra il trigono celeste Urano-Plutone tra Gemelli e Acquario. Ciascun ciclo è stato esaurientemente studiato da André Barbault, da ultimo nel suo libro “La legge di ciclicità in astrologia mondiale” (da me tradotto dal francese e abbondantemente utilizzato in rete senza citare la fonte) il più recente e il più aggiornato dei suoi testi della “mondiale”. Ne aveva scritti altri, ma questo è l’ultimo è può considerarsi definitivo. Un capitolo di questo testo, che è stato scritto nel 2014, l’A. si occupa dell’indice ciclico in un capitolo che va da p. 167 a p. 172, corredandolo da alcuni grafici. Riporto quello a mio avviso più significativo che riporta il grafico dell’indice ciclico che va dall’anno 2000 all’anno 2100; si nota agevolmente che l’indice è in ascesa fino al 2030. Barbault focalizza l’attenzione sull’anno 2026 e scrive testualmente: «arriva un’armonica congiunzione Saturno-Nettuno, focolaio centrale di un doppio sestile a un promettente trigono Urano-Plutone. Probabile conversione di un’umanità migliore arricchita da un generale benessere quando la civiltà del nostro nuovo mini Grande Anno dovrebbe questa volta diventare finalmente adulta.».
Ma non è tutto. La fatidica data del 2026 viene nuovamente ribadita nel suo scritto “Ultima panoramica previsionale” (2016) dove afferma: «La particolarità della svolta del 2026-2030 è rappresentata dalla centralità della congiunzione Saturno-Nettuno a inizio Ariete. Nucleo di convergenza del verbo nettuniano, priorità vitale rinforzata dal concorso di profonde basi saturniane. Entrambi hanno natura di Fondo Cielo: prevale l’interiorità, come i fondali oceanici o le profondità della crosta terrestre, con Psiche che all’occorrenza ha il sopravvento. Da qui il risveglio dei misteri della vita. Occorre considerare il calendario zodiacale associato a questa congiunzione. Già si dà il caso che sia preminente l’ingresso in Ariete, ma sono tutti e quattro i pianeti – in triangolo tra loro – che si muovono come se volessero metamorfosare il mondo. Ci troviamo di fronte alla possibilità di un mutamento tale da far sembrare troppo debole i termini “cambiamento” o lo stesso “sconvolgimento” per definire l’ampiezza di ciò che potrebbe trasformare il mondo conosciuto.»
La data del 2026 è considerata fondamentale anche da una coppia di futurologi americani dei quali mi sono occupato con l’articolo “I futurologi. Metodi previsionali alternativi” del 16/5/2021. Questo corposo e complicato scritto (privo di riferimenti astrologici) non può essere riassunto in poche parole, ma lo potete leggere nel trimestrale “Astrolabor” n. 8 (autunno 2021), tuttora reperibile su Amazon.