Alzheimer.

Alzheimer. Dott.ssa Laura Villani
Gruppo di auto-aiuto. Sostegno e confronto tra cargiver ed esperti.

15/07/2025

🌸 Benvenuti a tutti i nuovi membri! 🌸
Mi presento: sono la fondatrice e amministratrice di questo gruppo. Per chi non mi conosce, sono un'ex caregiver, ho creato questo spazio per aiutare e ricevere aiuto, condividendo esperienze, consigli e supporto reciproco.

🛑 Un piccolo ma importante promemoria:
Vi prego di non eccedere con la pubblicità. Questo non è lo scopo del gruppo e chi abuserà della pazienza altrui verrà bloccato.

Grazie per la comprensione e la collaborazione 💜

25/06/2025

Dedica ad un'amica di ventura...
So che il dolore di vederla svanire, pur essendo ancora lì, è qualcosa che pochi possono davvero comprendere. Ogni giorno senti di perderla un po’ di più, e ogni sorriso o sguardo che riconosci diventa un tesoro prezioso.
Ma sappi questo: l’amore che vi unisce non si dimentica, nemmeno quando le parole si perdono. Il legame che avete costruito vive ancora, anche se cambia forma. Il suo cuore, anche nella confusione, sente la tua presenza, il tuo affetto, la tua cura.
Tu stai facendo qualcosa di straordinario: le stai restando accanto con tutto l’amore possibile, anche quando fa male.
E questo amore è ciò che conta più di ogni altra cosa.
Non sei sola. Sei forte, anche quando ti senti spezzata.
❤️

29/10/2024

Le persone affette dalla malattia di Alzheimer piangono? Perché?
Questo può avvenire per una varietà di motivi, sia emotivi che neurologici. Ecco alcune ragioni per cui può accadere:
1. Confusione e Frustrazione: La perdita progressiva della memoria e delle abilità cognitive può portare le persone con Alzheimer a sentirsi smarrite, confuse e frustrate, causando un senso di impotenza che spesso si esprime con il pianto.
2. Ansia e Paura: I malati di Alzheimer possono non riconoscere i luoghi familiari o le persone care, il che genera paura e ansia. Questa paura, difficile da esprimere a parole, può manifestarsi con pianti improvvisi o prolungati.
3. Senso di Isolamento: Quando non riescono a comunicare efficacemente, possono sentirsi isolati o incompresi, anche in presenza di persone care. Questa percezione di solitudine può portare a piangere.
4. Depressione e Tristezza: In molte persone affette da Alzheimer, soprattutto nelle fasi iniziali, può emergere la consapevolezza della malattia, causando tristezza o depressione, che a loro volta portano al pianto.
5. Alterazioni Neurologiche: L'Alzheimer modifica il cervello in modo profondo, influenzando aree responsabili della regolazione delle emozioni. Questo può rendere i malati più sensibili o portare a reazioni emotive sproporzionate rispetto agli eventi, compreso il pianto.
6. Dolore o Disagio Fisico: A volte, le persone con Alzheimer non riescono a comunicare un malessere fisico, come dolore o disagio. Il pianto, in questo caso, può essere un segnale di sofferenza fisica non verbale.
Capire e rispondere in modo empatico al pianto di una persona con Alzheimer è importante per il loro benessere. Un ambiente calmo, paziente e amorevole può aiutarli a sentirsi più sicuri e a gestire meglio queste emozioni.

06/08/2024

« […] È facile amare qualcun altro, ma amare ciò che sei, quella cosa che coincide con te, è esattamente come stringere a sé un ferro incandescente: ti brucia dentro, ed è un vero supplizio. Perciò amare in primo luogo qualcun altro è immancabilmente una fuga da tutti noi sperata, e goduta, quando ne siamo capaci. Ma alla fine i nodi verranno al pettine: non puoi fuggire da te stesso per sempre, devi fare ritorno, ripresentarti per quell’esperimento, sapere se sei realmente in grado d’amare. È questa la domanda – sei capace d’amare te stesso? – e sarà questa la prova. […] »
(C.G.Jung, Lo Zarathustra di Nietzsche, Seminari)

«Si fa di tutto, anche le cose più strane, pur di sfuggire alla propria anima. (…)tutto, perché non si sa affrontare sé stessi.»
(C.G.Jung)

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Un grande ringraziamento ai miei nuovi follower! Sono felice di avervi tra noi! Leonardo Del Gaudio, Giuliana Di Carlo, ...
14/04/2024

Un grande ringraziamento ai miei nuovi follower! Sono felice di avervi tra noi! Leonardo Del Gaudio, Giuliana Di Carlo, Stefania Moscarino, Francesca Veracini

20/12/2023
Le emozioni di qualcuno basta leggerle nei suoi occhi. Lo sguardo è la parte dell'essere umano più comunicativa,non la p...
19/12/2023

Le emozioni di qualcuno basta leggerle nei suoi occhi. Lo sguardo è la parte dell'essere umano più comunicativa,non la parola...

Psicologa iscritta all'albo della regione siciliana,n.11595.Mi viene chiesto il motivo per cui ho fatto questo ulteriore...
18/09/2023

Psicologa iscritta all'albo della regione siciliana,n.11595.
Mi viene chiesto il motivo per cui ho fatto questo ulteriore passo scegliendo questa professione "non facile" oltre quella di docente. Ebbene ,ho scoperto che uno dei motivi, è perché credo vivamente nella capacità di tutte le persone di svincolarsi da pensieri negativi e vivere la propria vita liberamente e pienamente, capacità di potersi riscattare verso sè stessi e verso il mondo.
Capacità dei bambini e dei ragazzi di saper gestire le proprie emozioni, esperienze, sia a livello scolastico che di vita sociale. Sono specializzata in disturbi cognitivi. Master in psicologia scolastica e master in DSA.
Essere psicologo non significa dare consigli, tantomeno risolvere tutti i problemi o dare soluzioni.
Piuttosto ,essere psicologo significa sostenere, guidare,accompagnare le persone in un cammino di scoperta di sé, da cui deriverà benessere, risoluzione di sintomi, sofferenza e problemi.
Un bravo psicologo deve in primis conoscere bene se stesso, le proprie capacità, le proprie fragilità ed essere consapevole dei propri limiti.
I motivi che portano a richiedere un aiuto psicologico: la consapevolezza di aver bisogno d'aiuto, la sofferenza, la solitudine, il disagio, spingono a chiamare.
Tutti i percorsi mirano ad un fine comune: la vera indipendenza, la consapevolezza che le difficoltà che apparivano insormontabili adesso non lo sono più così ci si potrà sentire liberi e padroni di sé. I bambini a scuola acquisteranno una maggiore autostima,si sentiranno parte integrante del gruppo classe.
Incontri singoli o in piccoli gruppi (massimo 3)per DSA.
Incontri singoli per altre tipologie di supporto,se richiesti incontri online tramite piattaforma meet.
Contattatemi tramite:
Messanger o
Mail:villanilaura6@gmail.com

Dott.ssa Villani Laura.

30/08/2023

Quali le cause dell'alzheimer?
Nella quasi totalità dei pazienti (99%), il morbo di Alzheimer esordisce dopo i 65 anni e si manifesta come un “evento isolato” in un gruppo famigliare,infatti, si parla di Alzheimer Sporadico, il quale non implica alcuna ereditarietà. In percentuali esigue circa nel 3% dei casi, invece, accade che più componenti di una stessa famiglia possono avere forma di demenza prima dei 60,65 anni indicando una possibile trasmissione ereditaria ,definito alzheimer precoce. L’Alzheimer Ereditario è causato da una mutazione autosomica dominante, esistente fin dalla nascita. Ciascun figlio del genitore malato ha un rischio di ereditare il morbo di alzheimer pari al 50%, indipendentemente dal genere.
Per saperlo prima è possibile sottoporsi a test genetici per la diagnosi precoce dell’alzheimer. È stato dimostrato come nel 60% delle forme precoci, la malattia compaia in due o più persone appartenenti alla stessa famiglia,ciò significa che le persone con parenti che hanno mostrato sintomi in età presenile(60_65) potrebbero essere interessati dalla stessa mutazione genetica, responsabile dell’Alzheimer ereditario.
Il morbo di Alzheimer è la forma più comune di demenza degenerativa.
La patologia colpisce il 5% degli over 60 e più di 10 milioni di persone ogni anno in tutto il mondo. Tali numeri inevitabilmente obbligano ad una profonda riflessione e dimostrano quanto poco sia stato fatto in termini di studio, cura e prevenzione.
Le cause dell’Alzheimer restano ancora in gran parte sconosciute, non vi sono farmaci brevettati in grado di prevenire o perlomeno bloccare il progredire della malattia, i trattamenti disponibili servono soltanto ad alleviare e contenere i sintomi. Essa è provocata da un’alterazione profonda ed irreversibile delle funzioni cerebrali. Chi ne è affetto può sperimentare grosse difficoltà nel condurre le normali attività quotidiane e nel ricordare avvenimenti, cose o persone anche a lui familiari. Nella maggior parte dei casi, la patologia esordisce in maniera subdola e si evolve in maniera graduale. I pazienti cominciano a dimenticare alcune cose, finché non riescono a riconoscere neppure i loro stessi familiari, necessitando di assistenza per sbrigare anche le più semplici attività quotidiane.
Cosa avviene nel cervello?
Nel tessuto cerebrale si evidenzia la presenza di agglomerati, indicati col nome di placche amiloidi, e di altrettanti fasci di fibre aggrovigliate, definiti “gomitoli” neurofibrillari. Oltre alle placche e ai “gomitoli”, il morbo di Alzheimer è causato da una perdita di connessione tra i neuroni, condizione attribuita all’attività della proteina beta-amiloide, che tende a depositarsi intorno ai neuroni stessi, provoca anche una notevole diminuzione di acetilcolina che è un neurotrasmettitore che consente la comunicazione tra i neuroni, fondamentale per il corretto funzionamento della memoria e di altre facoltà intellettive. A causa di tali trasformazioni, i neuroni non sono più in grado di trasmettere impulsi nervosi, favorendo la progressiva atrofia del cervello. Questo spiega , l'incontinenza, la perdita di memoria, i cambiamenti d'umore i comportamenti "strani". Cosa fare? Stimolazione cognitiva,chiaramente sempre controlli clinici. I cargiver dal canto loro devono :evitare i rimproveri, evitare di fargli cambiare abitudini , casa, ritmi. Avere pazienza, imparare a capirli guardandoli negli occhi, far sentire loro il vostro affetto con carezze ,baci, modi sempre gentili e calmi, tono di voce sereno. Anche se non capiranno più le vostre parole continuate a parlarle con loro normalmente e lentamente guardandoli negli occhi tenendogli la mano. Quando non ci saranno piu questi saranno i ricordi più belli che avrete ed anche cio che vi mancherà. Non fa nulla se non vi riconoscono come figli , perche vi riconoscono come persone a loro care, mia madre fin pochi giorni prima della dipartita mi fece un sorriso , questo il mio ricordo più bello che ancor oggi mi fa lacrimare... Godeteveli fino alla fine , amateli, coccolateli, anche se siete stanchi distrutti, pensate che un giorno non ci saranno più...

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Catania

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