
22/09/2025
Glutatione: integrazione diretta o stimolazione endogena? Facciamo chiarezza.
Il glutatione è uno dei più potenti antiossidanti endogeni, fondamentale per la neutralizzazione dei radicali liberi, la detossificazione epatica e il supporto immunitario. Tuttavia, la sua integrazione orale è spesso sopravvalutata e, in molti casi, inefficace.
Perché l’integrazione diretta può risultare inutile
Il glutatione è una tripeptide composto da glicina, cisteina e acido glutammico. Quando assunto per via orale, viene rapidamente degradato dagli enzimi digestivi, in particolare dalla gamma-glutamiltransferasi intestinale, che ne limita fortemente la biodisponibilità sistemica.
Anche le formulazioni avanzate (liposomiali, sublinguali o gastroresistenti) mostrano una biodisponibilità migliorata, ma i risultati sono ancora variabili e non sempre giustificano il costo elevato degli integratori.
La strategia più efficace: stimolare la sintesi endogena
Il nostro organismo è perfettamente in grado di sintetizzare glutatione, a condizione che riceva i giusti precursori e cofattori. Ecco i principali:
N-Acetilcisteina (NAC): fonte stabile e ben assorbita di cisteina, l’amminoacido limitante nella sintesi del glutatione.
Glicina: essenziale per completare la struttura tripeptidica.
Acido glutammico: facilmente disponibile attraverso l’alimentazione.
Vitamina C e acido alfa-lipoico: cofattori che favoriscono la rigenerazione del glutatione ossidato (GSSG) in forma ridotta (GSH).
Supporto nutrizionale
Un'alimentazione ricca di alimenti contenenti zolfo e precursori amminoacidici può favorire la sintesi naturale del glutatione:
Verdure crucifere (broccoli, cavolfiori, cavoletti di Bruxelles)
Aglio e cipolla
Proteine di alta qualità (uova, pesce, legumi)
Fattori che ne riducono i livelli
Stress ossidativo cronico
Esposizione a tossine ambientali
Fumo e alcol
Infezioni persistenti
Invecchiamento (la sintesi endogena tende a diminuire dopo i 40 anni)
L’integrazione diretta di glutatione, se non in forme specifiche e clinicamente validate, può rappresentare un investimento poco efficace. Una strategia basata sulla stimolazione endogena attraverso precursori mirati e supporto nutrizionale .