Dott.ssa psicologa Delia Da Maren

Dott.ssa psicologa Delia Da Maren Laureata nel 2009 in psicologa e attualmente psicoterapeuta in formazione presso il centro di psicologia dinamica integrata all'AT di Padova.

Psicologa presso Servizio Tutela minori. Libera professionista.

15/08/2025

Prendersi cura di sé significa anche darsi il permesso di STARE su sé stessi, su ciò che ci accade, su ciò che si sente, stare anche sulla propria sofferenza.
Prendersi cura di sé implica accogliere le proprie parti più fragili, senza giudizio, senza colpa, ricordando che il potere lo abbiamo noi: il potere di essere sereni e appagati, così come quello di essere infelici ed arrabbiati. Il potere è sempre il nostro.

Obiettivo di un terapeuta è introdurre una maggior complessità nella vita della gente, nel senso di spezzare cicli rip...
11/08/2025

Obiettivo di un terapeuta è introdurre una maggior complessità nella vita della gente, nel senso di spezzare cicli ripetitivi di comportamento e provocare nuove alternative.
Non desidera semplicemente fare in modo che una persona difficile si conformi, ma vuole mettere nelle mani di quella persona l'iniziativa che le consenta di arrivare a nuove idee e atti che il terapeuta può non avere neppure preso in considerazione.
In questo senso il terapeuta incoraggia l'imprevedibilità.
Il compito terapeutico è provocare un cambiamento, e quindi un comportamento nuovo, che spesso non ci si aspettava.
-JAY HALEY-


11/08/2025

Amore cieco… i piccoli…
Nella visione di Hellinger, i figli sono spesso molto sensibili agli equilibri (o squilibri) della famiglia. Spesso – magari in modo del tutto inconsapevole – cercano di “bilanciare” le sofferenze che intuiscono tra i genitori, tra gli avi, o nelle storie non dette. Questo li spinge, per amore profondo e cieco verso la famiglia, ad assumersi pesi che in realtà non sarebbero loro. Hellinger chiama questo meccanismo “l’amore cieco”, quello dei bambini, che per bisogno di appartenenza si assumono troppe responsabilità emotive.

Una delle idee fondamentali di Hellinger è che i figli “stanno al loro posto” quando sono semplicemente figli, e non si fanno carico del dolore che appartiene ai genitori o agli antenati. Quando possono davvero sentirsi accolti e visti nel loro ruolo, i figli fioriscono e si sentono liberi di vivere la loro vita, senza il peso di ciò che non è loro.

La visione sistemica ci invita a guardare ai figli con profonda tenerezza e rispetto, riconoscendo quanto spesso siano guidati, semplicemente, dall’amore e dal desiderio di appartenenza. È molto rassicurante sapere che ciascuno di noi, lavorando su sé stesso e sulla propria posizione all’interno della famiglia, può liberare anche i figli, lasciandoli essere ciò che sono: figli, e quindi liberi di vivere la propria esistenza senza dover “riparare” o “compensare” il passato.

06/08/2025

La scoperta psicologica più importante del 2025? Non è una tecnica, né una nuova molecola. È un'evidenza che cambia tutto.

Nel 2025, la psicologia ha fatto una scoperta che – a mio parere – segna un punto di svolta nella comprensione del trauma e della mente umana.

🔬 Un gruppo di ricerca internazionale ha dimostrato, con basi neurofisiologiche solide, che l’attaccamento disorganizzato modifica la struttura delle connessioni tra corteccia prefrontale e amigdala già nei primi 18 mesi di vita.

Non è solo teoria: è imaging cerebrale. È misura. È dato.

Questa scoperta dà conferma a ciò che in clinica vediamo da sempre: che i bambini esposti a caregiving caotico, contraddittorio, spaventante o spaventato, sviluppano un cervello che tende alla frammentazione, all’iperattivazione difensiva, e a una rappresentazione instabile di sé e degli altri.

In parole semplici? Non è solo una questione educativa. È biologica. È strutturale.

E non per sempre, no. Ma solo se si interviene con strumenti adeguati, e abbastanza presto.

📚 Per chi lavora come me con la sofferenza psichica, questa scoperta è un’ulteriore chiamata alla responsabilità – ma anche alla speranza.

Perché oggi abbiamo le prove per dire che certi dolori non sono “carattere”. Sono memoria, sono sviluppo, sono adattamenti.

E che la terapia, se profonda, relazionale e costante, può riscrivere perfino la neurologia del trauma.

11/03/2025

Sono stata dove sei tu
E non posso dirti che non fa male,
perché fa male, persino respirare fa male.
Ma un giorno tutto passa e il passato resta indietro,
ti svegli e non fa più male.

E non posso dirti quando il tuo dolore finirà,
perché ogni processo e ogni lutto è personale.
Diventi molto sensibile, ti senti sentimentale,
piangi giorno e notte fino a quando ti stanchi di piangere.

Sono stata dove sei tu
E non posso dirti che il tempo guarirà le tue ferite,
ma il tempo è saggio e ti aiuterà a ricomporre ogni pezzo del tuo cuore spezzato.
La tua migliore medicina sarà la tua forza,
il tuo amore per te stessa sarà il tuo amuleto di protezione,
il tuo cuore sarà la tua guida spirituale.

Sono stata dove sei tu
E non posso dirti che tornerai a essere la stessa,
perché il tempo passerà e la tua anima sarà più bella.
Diventerai una donna più forte, più resiliente,
una donna più meravigliosa, dentro e fuori.

Sono stata dove sei tu
E so che tornerai a sorridere,
tornerai a sognare,
tornerai a fiorire.

Non sarai mai più la stessa,
perché imparerai ad amarti così tanto
che arriverà il momento in cui prima ci sarai tu, poi tu, e ancora tu.

18/11/2024

"L'𝗔𝘂𝘁𝗼𝘀𝗮𝗯𝗼𝘁𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 è un omuncolo dal corpo roseo e tremante. È talmente assuefatto alla vita di sempre da avvertire un mancamento al solo pensiero di cambiare qualcosa. Perciò conosce bene il nascondiglio in cui si annida il Desiderio guizzante: lo tiene d'occhio e si accerta che non possa fecondare la terra; se ciò accadesse, nuove piante e nuovi frutti ne sconvolgerebbero l'aspetto, rendendola irriconoscibile. Determinato a conservare un eterno presente, l'omuncolo si nasconde nell'ombra e si prepara a intralciare il cammino dell'Intraprendenza, a ti**re le briglie del Talento, a schiacciare la crisalide del Cambiamento. Non è malvagio, ma ha la pessima abitudine di rendere infelici tutti coloro che gravitano intorno a lui.
Tuttavia, se viene preso per mano con un gesto sicuro e gentile, il suo tremore scema, i suoi propositi franano, le molte Paure che gli si aggrappavano alla schiena disserrano le chele e precipitano a terra. In un batter d'occhio i suoi lineamenti cambiano, si fanno più distesi, e dalle scapole ossute spuntano due piccole ali.
L'Autosabotaggio vola via, e già non è più la creatura che era, già il suo corpo rimpicciolisce, sulla pelle glabra spuntano delle piume: si sta trasformando in Coraggio."



05/11/2024

Stiamo passando un momento di trasformazione profonda e i nostri Draghi interiori bussano alla porta per essere visti.
La maggior parte delle persone ha paura, gli chiude la porta in faccia e scappa via. Il Drago, però vuol essere visto e busserà di nuovo.

Il Drago va affrontato!
Può far paura?!
Si!
Può essere grosso e sputare fuoco?
Dipende dagli occhi con cui lo guardi: se sono quelli della consapevolezza, proverai compassione per te stesso e quel Drago farà meno paura, ma andrà integrato.

Avró voglia di fuggire di fronte ad esso?
Probabilmente sì! Sono pochi coloro che gioiscono di fronte al potente lavoro introspettivo che li aspetta, ma se vogliamo liberarci dagli schemi di dolore ed evolvere, va guardato in faccia, armarsi dell’ armatura della consapevolezza, del desiderio di ESSERE CHI SIAMO VERAMENTE, lasciare andare le maschere e chissà! Molto probabilmente cambiare visione di mondo.

Una volta affrontato il Drago ti renderai conto, che in realtà, non era così brutto e cattivo, anzi, nascondeva una parte di te che ancora non ti sei permesso di vedere: una parte lucente e potente che ancora non sai di avere.

La paura, non è data dal Drago ma dal modo in cui tu lo immagini.

19/06/2024

Adulto è colui che ha preso in carico il bambino che è stato, ne è diventato il padre e la madre.

Adulto è colui che ha curato le ferite della propria infanzia, riaprendole per vedere se ci sono
cancrene in atto, guardandole in faccia,
non nascondendo il bambino ferito che è stato,
ma rispettandolo profondamente
riconoscendone la verità dei sentimenti passati,
che se non ascoltati diventano
presenti, futuri, eterni.

Adulto è colui che smette di cercare i propri genitori ovunque, e ciò che loro non hanno
saputo o potuto dare.
È qualcuno che non cerca compiacimento,
rapporti privilegiati, amore incondizionato,
senso per la propria esistenza nel partner,
nei figli, nei colleghi, negli amici.

Adulto è colui che non crea transfert costanti, vivendo in un perpetuo e doloroso gioco di ruolo
in cui cerca di portare dentro gli altri,
a volte trascinandoli per i capelli.

Adulto è chi si assume le proprie responsabilità, ma non quelle come timbrare il cartellino,
pagare le bollette o fare le lavatrici.
Ma le responsabilità delle proprie scelte,
delle proprie azioni, delle proprie paure
e delle proprie fragilità.

Responsabile è chi prende la propria vita in carico, senza più attribuire colpe alla crisi, al governo ladro, al sindaco che scalda la poltrona,
alla società malata, ai piccioni che portano le malattie e all'insegnante delle elementari
che era frustrata.

Sembrano adulti ma non lo sono affatto.

Chi da bambino è stato umiliato,
chi ha pensato di non esser stato
amato abbastanza,
chi ha vissuto l’abbandono e ne rivive costantemente la paura,
chi ha incontrato la rabbia e la violenza,
chi si è sentito eccessivamente responsabilizzato,
chi ha urlato senza voce,
chi la voce ce l’aveva ma non c’era nessuno
con orecchie per sentire,
chi ha atteso invano mani,
chi ha temuto le mani.
Per tutti questi “chi”, se non c’è stato un momento di profonda rielaborazione,
se non si è avuto ancora il coraggio
di accettare il dolore vissuto,
se non si è pronti per dire addio a quel bambino, allora “l’adultità” è un’illusione.

Io ho paura di questi bambini feriti travestiti
da adulti, perché se un bambino ferito urla e scalcia, un adulto che nega le proprie emozioni
è pronto a fare qualsiasi cosa.

Un bambino ferito travestito da adulto
è una bomba ad orologeria.

Ciò che separa il bambino dall'adulto,
è la consapevolezza.

Ciò che separa l’illusione dalla consapevolezza
è la capacità di sostenere l’onda d’urto della deflagrazione del dolore accumulato.
Ciò che rimane dopo che il dolore è uscito è amore, empatia, accettazione e leggerezza.

Non si giunge alla felicità attraverso la menzogna.

Non si può fingere di non aver vissuto
la propria infanzia.

Non si può essere adulti se nessuno ha visto
il bambino che siamo stati,
noi per primi.

Adulto è colui che ha preso in carico il bambino
che è stato e ne è diventato il padre e la madre.

✍️ Emily Mignanelli

13/11/2022
Obiettivo di un terapeuta è introdurre una maggior complessità nella vita della gente, nel senso di spezzare cicli rip...
04/11/2022

Obiettivo di un terapeuta è introdurre una maggior complessità nella vita della gente, nel senso di spezzare cicli ripetitivi di comportamento e provocare nuove alternative.
Non desidera semplicemente fare in modo che una persona difficile si conformi, ma vuole mettere nelle mani di quella persona l'iniziativa che le consenta di arrivare a nuove idee e atti che il terapeuta può non avere neppure preso in considerazione.
In questo senso il terapeuta incoraggia l'imprevedibilità.
Il compito terapeutico è provocare un cambiamento, e quindi un comportamento nuovo, che spesso
non ci si aspettava.

JAY HALEY

16/09/2022

PILLOLE DI ANALISI TRANSAZIONALE

In analisi transazionale “guarigione” è accompagnare la persona nel recuperare la propria autonomia.
L'autonomia contempla tre importanti capacità proprie di ogni essere umano:
• la consapevolezza, ovvero la capacità di esser in contatto con il presente senza farsi condizionare dalle esperienze del passato;
• la spontaneità, ovvero la capacità di fronteggiare le situazioni potendo scegliere liberamente tra tutte le sensazioni, i pensieri e i comportamenti che ogni individuo può sentire, pensare ed agire senza costrizioni, utilizzando liberamente tutti e tre gli Stati dell’Io;
• l'intimità, ovvero la capacità di condividere liberamente le emozioni, i pensieri e i comportamenti con un’altra persona. È l’intimità che permette alle persone di creare legami dando e ricevendo affetto.

25/08/2022

Lascia che le cose si rompano, smetti di sforzarti di tenerle incollate.
Lascia che le persone si arrabbino.
Lascia che ti critichino, la loro reazione non è un problema tuo.
Lascia che tutto crolli, e non ti preoccupare del dopo.
Dove andrò?
Che farò?
Nessuno si è mai perso per la via, nessuno è mai rimasto senza riparo.
Ciò che è destinato ad andarsene se ne andrà comunque.
Ciò che dovrà rimanere, rimarrà comunque.
Troppo sforzo, non è mai buon segno, troppo sforzo è segno di conflitto con l’Universo.
Relazioni
Lavori
Case
Amici e grandi amori.
Consegna tutto alla Terra e al Cielo, annaffia quando puoi, prega e danza ma poi lascia che sbocci ciò che deve e che le foglie secche si stacchino da sole.
Quel che se ne va, lascia sempre spazio a qualcosa di nuovo: sono le leggi universali.
E non pensare mai che non ci sia più nulla di bello per te, solo che devi smettere di trattenere quel che va lasciato andare.
Solo quando il tuo viaggio sarà terminato, allora finiranno le possibilità, ma fino a quel momento, lascia che tutto crolli, lascia andare.

Indirizzo

Cornuda
31041

Telefono

+393472319828

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