01/05/2025
In occasione del 1° maggio, la Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap (FISH) ha evidenziato la persistente esclusione delle persone con disabilità dal mondo del lavoro. Secondo i dati ISTAT, solo il 32,5% delle persone con disabilità tra i 15 e i 64 anni è occupato, rispetto al 58,9% dell'intera popolazione. Inoltre, il 20% di queste persone è in cerca di occupazione. Questi numeri sono significativamente inferiori alla media europea, che supera il 50%. Il sistema pubblico di collocamento riesce a realizzare solo 20.000-30.000 inserimenti l'anno, e le donne con disabilità affrontano discriminazioni ancora più accentuate nel mondo del lavoro .
L'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) ha sottolineato che molte persone con disabilità in Italia sono escluse dalla possibilità di avere un lavoro significativo, con bassi livelli di reddito e di impegno sociale. Il rapporto evidenzia anche le difficoltà nell'attuazione della riforma sulla disabilità, suggerendo che una valutazione della disabilità che tenga conto degli aspetti medici e funzionali potrebbe migliorare l'accesso ai servizi e alle risorse per le persone più bisognose .
Questi dati evidenziano la necessità urgente di interventi per migliorare l'inclusione lavorativa delle persone con disabilità in Italia.
L’Italia è fanalino di coda per il lavoro inclusivo e vi è ancora tanta disparità di genere: le donne disabili sono più discriminate rispetto agli uomini disabili.