
12/02/2025
🪴Nonostante a volte si possa pensare il contrario, nella stanza della terapia non si va per ricevere consigli su come affrontare certe situazioni. Perché?
🌿Un buon terapeuta, come diceva Bion, deve essere privo di memoria e desiderio: non deve avere aspettative su dove la persona dovrebbe arrivare. Gli obiettivi non derivano dalle idee dell’analista, ma dalla domanda che la persona porta con sé, e vengono costruiti insieme, passo dopo passo.
🌱 Offrire consigli implica presupporre di sapere cosa sia meglio per l’altro e dargli indicazioni su cosa fare. Questo danneggia il percorso terapeutico e viola un principio fondamentale: il rispetto per il mondo interiore della persona e la sua autonomia.
👉🏻 Dare un consiglio significa anche pensare che l’altro non sia in grado di trovare le risposte dentro di sé, e che abbia bisogno di qualcuno che le trovi al suo posto. Spesso, le persone arrivano in terapia proprio perché per tutta la vita hanno avuto qualcuno che ha sostituito la loro voce con la propria. Quando diamo indicazioni, in realtà stiamo replicando una dolorosa dinamica passata: ‘Dato che tu non riesci a farlo, te lo dico io.’
🪴 In realtà, ciò che conta è comprendere che i dilemmi concreti, per i quali cerchiamo risposte immediate, potrebbero non essere il vero nucleo del problema. Potrebbero essere solo manifestazioni di temi più profondi legati alla nostra esistenza, alla nostra capacità di fare scelte autonome, o al bisogno di delegare le nostre decisioni a qualcun altro, chiedendo che qualcuno ci dica come vivere.
✨Ma il vivere, con tutte le sue difficoltà, è un’esperienza profondamente personale. Il vero aiuto sta nel capire come costruire un percorso che sia unico per ciascuno di noi, diverso da quello di chiunque altro, terapeuta compreso.
Dott.ssa Maryam Bevilacqua
Psicoterapeuta - Psicologa – Terapeuta EMDR - Operatrice di Training Autogeno
📍 a Dolo e online
3403105477