Dott.ssa Elisa Frizzarin Psicologa

Dott.ssa Elisa Frizzarin Psicologa Psicoterapeuta ad indirizzo cognitivo- costruttivista, formazione ACT e EMDR. Laurea in Psicologia

Ricevo a Este martedi mattina, mercoledì e giovedì pomeriggio e a Noventa Vicentina (Studio Elysium) il martedì pomeriggio

10 settembre Giornata Mondiale della Prevenzione dei SuicidiCosa bisogna sapere- chi vuole suicidarsi, in oltre l'80% de...
11/09/2025

10 settembre Giornata Mondiale della Prevenzione dei Suicidi

Cosa bisogna sapere

- chi vuole suicidarsi, in oltre l'80% dei casi, cerca di comunicarlo in maniera più o meno esplicita
- tentare il suicidio può essere un modo per comunicare il disagio, che non deve essere sminuito dal fatto di non aver raggiunto il proprio intento
- la probabilità di suicidio è maggiore in chi ha precedenti tentativi
- il disturbo mentale può sfociare in comportamento suicidario, tuttavia, non tutte le persone con disturbo mentale si suicidano.
- non tutti coloro che si suicidano soffrono di una psicopatologia.
- parlarne non è un incoraggiamento a commetterlo, anzi, allevia il disagio e riduce la vergogna e lo stigma

La terapia farmacologica combinata con la psicoterapia costituiscono gli strumenti essenziali per intraprendere il percorso dove affrontare le motivazioni, elaborare le emozioni, modificare le convinzioni e gli atteggiamenti disfunzionali e individuare strategie di coping efficaci.

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02/09/2025

🌟 Ogni martedì da noi: la Dott.ssa Elisa Frizzarin! 🌟

👩‍⚕️ Psicologa e psicoterapeuta con specializzazioni in ACT, EMDR e Phototherapy, la Dott.ssa Frizzarin aiuta a superare ansia, stress, traumi e difficoltà personali con un approccio moderno ed empatico. 💙

✨ Con lei puoi lavorare su:
✅ Benessere emotivo
✅ Gestione delle emozioni
✅ Crescita personale

📅 Prenota il tuo martedì e dedica tempo a te stesso/a 🌿

📍 Studio Elysium Poliambulatorio di Lovo Elisa S.A.S si trova in Via Pietro Milani 56 58 a Noventa Vicentina.
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Da un lato non si investe in salute mentale dall'altro arrivano queste proposte totalmente fuori contesto...Psicoterapia...
12/08/2025

Da un lato non si investe in salute mentale dall'altro arrivano queste proposte totalmente fuori contesto...

Psicoterapia coatta?
No, grazie. Preferiamo restare professionisti. E persone.
"La psicoterapia non può essere imposta...C’è bisogno di partecipazione vera del paziente”
S. Guastella.

1-La psicoterapia non è un atto coatto
2-Non serve a punire nessuno.
3-Serve a curare
4-A capire
5-A cambiare
6-Ma funziona solo se è una scelta
7-Chi impone una psicoterapia non fa giustizia, fa solo confusione



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🔴 Psicoterapia obbligatoria? Ma davvero?

di Dr. Arturo Rippa – Psicologo, Psicoterapeuta, Segretario nazionale AUPI (Sì, quello che pensa che la Psicoterapia sia una cosa seria!)

Avete presente quando vi obbligano a fare qualcosa che non volete fare? Tipo sorridere a una battuta del capo o andare a cena con amici pesanti. Ecco, adesso c’è chi vuole obbligarvi a fare… psicoterapia. Sì, proprio così.

Il DDL 1517, in discussione in Senato, prevede che una persona possa essere mandata dallo psicoterapeuta anche senza aver commesso un reato, e soprattutto, SENZA averlo chiesto. Come un TSO dell’anima. L’idea è che possa servire per preve**re la violenza. Ma siamo sicuri che funzioni così? Spoiler: no.

1-La psicoterapia non è una punizione
Il primo problema è questo: la psicoterapia non è una condanna. Non è il DASPO emotivo. È un percorso che si fa perché lo si vuole, non perché lo decide un giudice. La Legge 56/89 lo dice chiaramente: ci vuole una formazione specifica (quindi no, non basta una laurea) e soprattutto il consenso del paziente. Cioè: sei tu che devi voler parlare di te, non tua madre, non il tuo capo, non il tuo avvocato. Tu.

2-Parlare di sé non è come prendere la tachipirina
Fare psicoterapia non è come prendere un farmaco. Nessuno può infilarti in bocca una seduta da 50 minuti. Parlare di sé è un atto volontario, profondo, a volte doloroso. Ci si mette a n**o, si esplorano paure, rabbia, traumi. E lo si fa perché si sente che è il momento, non perché c’è un PM che ha deciso che è educativo. Altrimenti succede che il paziente finge, il terapeuta fa finta di credergli, e tutti perdono tempo.

3-La scienza non è d’accordo (e nemmeno il buon senso)
Tutti gli studi (ma proprio tutti) dicono che la psicoterapia funziona solo se chi la fa è motivato. Il che ha perfettamente senso: se uno ti obbliga ad aprirti, tu cosa fai? Ti chiudi. Oppure inventi. O semplicemente ti arrabbi. Imporre un percorso psicologico produce l’effetto contrario. E alla fine il terapeuta si ritrova a fare il poliziotto, il paziente a sentirsi in prigione, e la psicoterapia diventa una barzelletta.

4-Ma davvero vogliamo uno psicologo giudice?
Questa legge è solo l’ultimo tassello di una lunga serie di idee confuse: prima lo psicologo ‘di base’, poi quello ‘obbligatorio a scuola’, ora lo psicoterapeuta ‘mandato dal giudice’. Alla fine cosa ci manca? Lo psicologo a domicilio che ti bussa con un mandato? È il momento di dire basta a questa deriva. La psicologia non è uno strumento di controllo sociale. È una professione seria. Una cura vera. Per chi la vuole.

Conclusione
Riassunto per chi ha fretta:

1-La psicoterapia non è un atto coatto
2-Non serve a punire nessuno.
3-Serve a curare
4-A capire
5-A cambiare
6-Ma funziona solo se è una scelta
7-Chi impone una psicoterapia non fa giustizia, fa solo confusione

Psicoterapia coatta? No, grazie. Preferiamo restare professionisti. E persone.

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Ieri era la Giornata dell'emicrania.L’emicrania è una forma di mal di testa cronico, in grado di causare un dolore sever...
19/06/2025

Ieri era la Giornata dell'emicrania.

L’emicrania è una forma di mal di testa cronico, in grado di causare un dolore severo di tipo pulsante e intensità variabile che:

- può essere localizzato su un lato della testa, o diffuso su entrambi
- peggiora con l’attività fisica,
- interferisce con le normali attività quotidiane,
- se non viene trattato, può durare da quattro a 72 ore.

Possono inoltre comparire nausea, sensibilità alla luce e ai rumori, sudorazione, sensazione di caldo o freddo, dolore addominale, diarrea, peggioramento della capacità di concentrazione.

Si tratta di un disturbo comune, che può colpire fino a una donna su cinque e un uomo su 15.

Alcuni episodi di emicrania sono preceduti o accompagnati da segni o sintomi sensoriali premonitori (aura) che variano da persona a persona come:

- flash di luce o visione di punti neri
- formicoli alle gambe o alle braccia
- perdita di forza
- difficoltà linguaggio
- fotofobia

Gli attacchi vengono innescati da una serie di fattori tra cui:
- stanchezza
- scarsa qualità del sonno
- lavoro a turni
- cattiva postura
- tensione a livello di collo e/o spalle
- basso livello di zucchero nel sangue
- stress
- ansia
- cambiamenti ormonali (livelli di estrogeno)
- luci intense o lampeggianti (TV e pc inclusi)
- odori o profumi
- suoni forti
- fame
- disidratazione
- mancanza o eccesso di sonno
- attività fisica intensa
- cambiamenti climatici (pressione, umidità)
- variazione di altitudine
- bruxismo
- alimenti contenenti tiramina (alcolici e alcuni formaggi, cioccolato), agrumi
- bevande contenenti caffeina o teina

Per l’emicrania non è disponibile una cura definitiva, ma i farmaci (antidolorifici in acuto e farmaci preventivi) combinati con modifiche dello stile di vita possono contribuire a ridurre la frequenza e l’intensità degli attacchi.

Tra le buone abitudini che contribuiscono a ridurre il numero e la gravità degli attacchi di emicrania:

- evitare i fattori scatenanti che sembrano aver scatenato il mal di testa in passato (utile tenere un diario degli attacchi)
- seguire una routine quotidiana con cicli sonno-veglia regolari e pasti in orari regolari,
- cercare di ridurre o scaricare lo stress con
esercizio fisico regolare o attività rilassanti (ascoltare musica, fare giardinaggio, fare un bagno caldo o leggere),
- trattamenti manuali che scaricano la tensione come Shiatsu o massaggi,
- integratori che favoriscono il rilassamento della muscolatura,
- valutare con il curante l'interazione tra farmaci assunti e emicrania,
- intraprendere un percorso psicologico per gestire ansia, tensioni, stress.

Se soffri di emicrania ma i farmaci non ti sembrano risolutivi, contattami individueremo un percorso ad hoc per lavorare sui tuoi fattori di rischio.

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Le relazioni tossiche fanno meno rumore di quelle violente, purtroppo... Si alimentano di piccoli gesti mancati, di bric...
12/06/2025

Le relazioni tossiche fanno meno rumore di quelle violente, purtroppo...

Si alimentano di piccoli gesti mancati, di briciole di attenzioni, di mancanza di dialogo, di commenti sgradevoli, di scarsa empatia, di supporto emotivo assente, di vissuti sminuiti, di stima o apprezzamenti nulli, ecc.

Tutte queste mancanze riguardano proprio gli ingredienti fondamentali per nutrire una relazione sentimentale...

Eppure chi subisce questo tipo di relazione non si sente legittimata/o a pretendere di più, ma si sente in difetto nel manifestare il proprio disagio, pensa che qualcosa non vada in sé, che forse sta amplificando il proprio malessere, che dovrebbe ritenersi fortunata/o, che rischia di passare per l'ingrata/o di turno o potrebbe ferire l'altro...

Ma così facendo si ritrova incastrata/o in una relazione insoddisfacente, cercando conforto nell'illusione di poter migliorare la relazione lavorando su sé stessa/o o impegnandosi a cambiare l'altro/a.

Purtroppo puntualmente questo momento non arriva mai, neanche quando la persona arriva a mettersi profondamente in discussione.

Perché la relazione tossica non può migliorare se il partner non matura emotivamente e non sviluppa strumenti relazionali differenti, ma il partner in quella relazione tossica soddisfa appieno i suoi bisogni e, dunque, non svilupperà la motivazione necessaria a mettersi in discussione.

Se senti di vivere in una relazione tossica contattami
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Non mi ha mai colpita, ma… 🥀

Non mi ha mai colpita, ma quando era a casa era sempre davanti al computer,
alla TV o al telefono.

Non mi ha mai colpita, ma un giorno poteva essere attento e affettuoso, e il giorno dopo distante, freddo e aggressivo.

Non mi ha mai colpita, ma era assente fisicamente ed emotivamente.
Non mi ha mai colpita, ma con tutti era felice, tranne che a casa, con la sua famiglia.

Non mi ha mai colpita, ma mi illudeva con promesse che non ha mai mantenuto.

Non mi ha mai colpita, ma annullava le mie emozioni e la mia percezione della realtà, dicendo che esageravo o mi inventavo tutto.
Non mi ha mai colpita, ma mi faceva sentire responsabile per cose fuori dal mio controllo, perché secondo lui tutto era colpa mia.

Non mi ha mai colpita, ma era avaro con i soldi e diceva sempre che non ne aveva, soprattutto per me.
Non mi ha mai colpita, ma maltrattava i miei animali e le persone a me care.
Non mi ha mai colpita, ma non si assumeva mai la responsabilità di nulla, facendo sempre sentire me in colpa.

Non mi ha mai colpita, ma mi lasciava tutte le responsabilità della casa e della famiglia, perché lui era sempre "troppo occupato con il lavoro".
Non mi ha mai colpita, ma era costantemente di cattivo umore.
Non mi ha mai colpita, ma si infuriava e mi insultava ogni volta che non facevo ciò che voleva.
Non mi ha mai colpita, ma quando mi accompagnava da qualche parte, si lamentava del traffico, si arrabbiava e mi faceva sentire un peso.
Non mi ha mai colpita, ma guidava all'impazzata per farmi paura.

Non mi ha mai colpita, ma non mi faceva mai un complimento.
Non mi ha mai colpita, ma riusciva a farmi soffrire con il suo silenzio, lasciandomi piangere tutta la notte mentre lui dormiva sereno.
Non mi ha mai colpita, ma quando camminavamo insieme accelerava il passo per lasciarmi indietro, facendomi sentire inadeguata.
Non mi ha mai colpita, ma urlava e mi minacciava con parole crudeli se non facevo ciò che voleva.
Non mi ha mai colpita, ma mi faceva aspettare ore o giorni prima di parlarmi o di aiutarmi in qualcosa di importante per me.
Non mi ha mai colpita, ma mi portava all'esasperazione con il suo disinteresse, per poi accusarmi di essere instabile e farmi passare per pazza davanti agli altri.

Non mi ha mai colpita, ma ora vivo con traumi, complessi, ansia, depressione, insonnia, fobie, ipersensibilità, disturbi alimentari, autolesionismo, dolori cronici e mille altre cicatrici che nessuno può vedere.
Non mi ha mai colpita, ma esercita su di me controllo economico e psicologico, mi minaccia e mi tiene sotto scacco con la paura.

E visto che non mi ha mai colpita, nessuno vede le mie ferite.

Ferite così profonde che attraversano il petto e arrivano fino all’anima. 🥀

Dal web su Essere Indaco

Trovate il modo di uscire da queste situazioni ❤️

Prendersi una pausa è un modo per prendersi cura di sé e dei propri cari, non un segno di debolezza di cui vergognarsi.P...
05/06/2025

Prendersi una pausa è un modo per prendersi cura di sé e dei propri cari, non un segno di debolezza di cui vergognarsi.

Proprio di questo parlavo ieri con una moglie affaticata dall'assistenza al marito con disturbo neurocognitivo.

E serve coraggio per autorizzarsi a prendersela, perché la nostra mente ci spinge ad alzare sempre di più l'asticella, accettando di fermarsi solo quando si è stremati, il più delle volte solo quando è il corpo a costringerci a uno stop.

Ma la pausa va presa prima di essere arrivati al limite. E per farlo è necessario ascoltare i segnali: spalle tese, respiro corto, mente spenta, affaticabilità, irritabilità, insonnia, ansia, tendenza a rimuginare sulle difficoltà o a prospettarsi sempre il peggio.

Il problema è che arrivati al limite serve molto di più per recuperare, l'accumulo di stanchezza può inoltre aver già intaccato subdolamente la salute della persona, ma soprattutto ha già compromesso la qualità di vita della persona e del familiare che si sta assistendo.

Rischiamo dunque la fine della rana che messa in una pentola di acqua fredda ci rimane dentro anche quando viene acceso il fuoco perché la temperatura dell'acqua che aumenta piano piano le da l'illusione di essere tollerabile, e anche se potrebbe saltare fuori in qualsiasi momento, resta lì fino a che non si ritrova bollita.

Se fai fatica a prenderti degli spazi o ti senti già vicina al limite contattami.

www.elisafrizzarin-psicologapsicotetapeuta.it

Perché il rispetto e l’autodeterminazione sono alla base del benessere psicologico e della salute mentale.Grazie al nost...
02/06/2025

Perché il rispetto e l’autodeterminazione sono alla base del benessere psicologico e della salute mentale.

Grazie al nostro Ordine

Una malattia globale ha bisogno di un lavoro di equipe
30/05/2025

Una malattia globale ha bisogno di un lavoro di equipe

🌍 Oggi è la Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla 💚
E vogliamo celebrarla con un messaggio di consapevolezza e vicinanza.

La sclerosi multipla è una malattia cronica del sistema nervoso centrale che può manifestarsi in modi diversi da persona a persona. Stanchezza, disturbi visivi, difficoltà nei movimenti… ma anche tanta forza, resilienza e voglia di vivere! 😊

Nel nostro poliambulatorio, crediamo che ogni paziente meriti un percorso personalizzato e un team al suo fianco:
👩‍⚕️ Il neurologo guida diagnosi e monitoraggio.
💪 Il fisiatra e il fisioterapista aiutano a mantenere autonomia e benessere.
🧘‍♀️ Lo psicologo offre ascolto e supporto emotivo.
🥗 Il nutrizionista promuove uno stile di vita sano e bilanciato.

✨ Con il giusto supporto, il cammino si fa più leggero.
Siamo qui per informare, ascoltare e accompagnare. Sempre. 💙

📍 Studio Elysium si trova a Noventa Vicentina in Via Pietro Milani 56 58.
☎️ 0444 663420 ☎️

Stare in contatto con la natura riduce lo stress, aumenta le difese immunitarie e favorisce il benessere.Per questo moti...
29/05/2025

Stare in contatto con la natura riduce lo stress, aumenta le difese immunitarie e favorisce il benessere.

Per questo motivo l'università di Padova ha partecipato al progetto RESONATE, finanziato dal programma europeo Horizon Europe e da fondi del Regno Unito per la ricerca e l’innovazione, per esaminare gli effetti di attività di camminata leggera alternata ad attività di rilassamento e mindfulness immersi nella natura per circa 40 minuti.

Lo studio ha coinvolto persone di età compresa fra i 40 e i 65 anni, dallo stile di vita sedentario, con 3 fattori di rischio di sindrome metabolica tra i seguenti cinque (pressione alta, girovita abbondante, livelli alterati di colesterolo, glicemia e trigliceridi alti).

Per iniziare si è deciso di valutare le persone prima e dopo ciascuna delle 15 sessioni totali, svoltesi 3 alla settimana per 5 settimane consecutive.

I risultati dello studio aiuteranno a promuovere l’uso di terapie basate sulla natura, con finalità preventive e di cura.

Per info sulle pratiche per coltivare il proprio benessere

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Il lupus eritematoso sistemico, è una patologia cronica invalidante in cui il sistema immunitario attacca erroneamente l...
16/05/2025

Il lupus eritematoso sistemico, è una patologia cronica invalidante in cui il sistema immunitario attacca erroneamente le cellule sane (malattia autoimmune), causando infiammazione e danni ai tessuti.

Nel lupus eritematoso sistemico (LES) vengono colpiti diversi organi e apparati, tra cui pelle, articolazioni, reni, sangue e sistema nervoso. Il lupus, inoltre, comprende sintomi molto invalidanti come affaticamento, problemi di concentrazione e memoria, "nebbia cognitiva" oltre ad alterazioni dell'umore con ansia, irritabilità, depressione e pensieri anticonservativi; impatta, dunque, significativamente sul benessere globale della persona.

Le difficoltà nel giungere a una diagnosi, unite alla natura fluttuante ma insidiosa e progressiva delle manifestazioni e la mancanza di una cura definitiva possono esacerbare ulteriori conseguenze negative per l'equilibrio psichico della persona.

Per questo motivo si rende necessario un approccio integrato che comprenda la gestione medica della malattia e il supporto psicologico, al fine di migliorare la qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie.

La psicoterapia, infatti, può aiutare i pazienti a gestire le emozioni, ridurre lo stress, promuovere un atteggiamento più efficace nei confronti della malattia e affrontare i cambiamenti nelle abitudini.

Accanto alla terapia farmacologica, infatti, allo scopo di ridurre la probabilità di avere una riacutizzazione, è di fondamentale importanza introdurre modificazioni dello stile di vita come protezione dalla luce solare, sospensione del fumo di sigaretta, adeguato riposo notturno; attività fisica regolare, alimentazione corretta.

Il percorso psicologico, come per tutte le malattie croniche, aiuta sia il malato nel ve**re a patti con la propria diagnosi e trovare nuove modalità per convivere con essa, sia i familiari nell'acquisire consapevolezza delle difficoltà del proprio caro e nello sviluppare nuove capacità di fronteggiare le sfide poste dalla malattia.

Per info
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Giornata di saluti, abbracci e lacrime... Grazie a tutti di cuore per questi due anni insieme a voi
28/04/2025

Giornata di saluti, abbracci e lacrime... Grazie a tutti di cuore per questi due anni insieme a voi

Testimonianze famose «Delle volte ci limitiamo a sopravvivere, e quello è un campanello d’allarme importante. Quando ti ...
24/04/2025

Testimonianze famose

«Delle volte ci limitiamo a sopravvivere, e quello è un campanello d’allarme importante. Quando ti stai limitando a sopravvivere e non hai in mano niente nella tua vita, allora devi fare qualcosa...Ho toccato il fondo e mi sono data la spinta per risalire. Ho cambiato delle abitudini, ho intrapreso un percorso..., ho preso anche delle medicine che mi hanno aiutato.... Era un periodo in cui non sapevo che cosa fare. Pensavo fosse tutto inutile... Erano pensieri spaventosi. Un senso di ineluttabilità, di inutilità della mia esistenza. Quando esci fuori, invece, recuperi il valore della vita» Noemi.

Quando si entra in modalità sopravvivenza è molto faticoso trovare la forza e la fiducia per chiedere aiuto. Si vive in una sorta di modalità risparmio energetico, tutto costa fatica e non si riescono a vedere altre opportunità come se si indossasse un paraocchi.
Per questo è indispensabile dare retta a chi vi vuole bene e vi fa notare che qualcosa non va, affidandosi a uno specialista che possa accompagnarvi ad uscire dal tunnel in cui si vi siete rifugiati.

Per info
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Indirizzo

Via Corradini 1/b, Este (Pd)
Este
35042

Orario di apertura

Martedì 09:00 - 12:00
Mercoledì 17:00 - 20:00

Telefono

+393476148975

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