Chiara Borocci Psicologa - Psicoterapeuta

Chiara Borocci Psicologa - Psicoterapeuta Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di Chiara Borocci Psicologa - Psicoterapeuta, Psicoterapeuta, Via nino bixio 54 e centro Mirum, Falconara Marittima.

05/07/2025

La Depressione è un'opportunità..

Separazioni, stress, apatia, e molto altro.. quella della Depressione è veramente un'onda lunga che sta inghiottendo le vite di sempre più persone.
In Italia oltre 11.000.000 di cittadini fanno uso di psicofarmaci (AIFA 2023).
Anche io ne ho sofferto anni fa..

Quello che posso dirvi è che se ne può uscire, o comunque migliorare la qualità di vita, imparando a comprendere, tollerare, gestire ed integrare i momenti di sconforto lievi o profondi che siano.

Partiamo dalle basi.
- SONNO: dormite bene e tanto, almeno 8 ore e se la notte dormite poco recuperate col riposino diurno. Non basta la quantità ci vuole anche la qualità, il sonno profondo (non-REM) è importante, io mi aiuto con la Melatonina, ma c'è chi usa erbe o altri supporti.
- CIBO: evitate di stare a lungo senza mangiare, evitate anche troppi zuccheri che provocano picchi glicemici e poi improvvise discese con conseguenti sbalzi umorali per chi è sensibile.
- RELAZIONI: sono uno dei più potenti antidepressivi. Siamo esseri viventi basati sulla socialità.. anche i più solitari hanno bisogno di compagnia, scambiare idee, essere genuini con qualcuno.. certo non è sempre immediato trovare persone empatiche con cui comunicare.
Le relazioni danno un senso alla nostra vita, ci fanno sentire accolti, sono la cosa che più si avvicina alla felicità.

Altri consigli.
TRASPARENZA: limitate l'uso di Maschere Sociali. Fingere fa male. Non ci si deve vergognare di essere depressi come non ci si vergogna di un'influenza. Mostratevi per come siete, con i vostri limiti, le vostre debolezze, non tutti capiranno e dovrete selezionare le persone giuste per voi.
LENTAMENTE: ricordate che si avanza a piccoli passi, ci vogliono mesi, anni.. quindi pazienza, e quando si fa un passo prima di correre al successivo.. consolidiamo ciò che si è conquistato. Col tempo tornerete a fare anche progetti più grandi ma all'inizio è bene essere realistici ed accontentarsi delle piccole cose.

Un mio amico psicologo un giorno disse: la Depressione è un'opportunità.. per imparare a conoscersi, per comprendere la psiche, portare luce nei lati oscuri di noi che ignoravamo.
Consapevolezza, Osservazione, Accettazione della Realtà, tre concetti fondamentali che cambieranno la vita in meglio e per sempre.
Osservandoci acquisiremo nuovi strumenti di gestione della sofferenza, rendendola produttiva, usandola ogni volta come una molla per risalire.

La felicità è possibile, conoscendosi meglio, imparando a coltivare buone relazioni con gli altri.

Con Affetto agli ammiratori di Jung. Fabio Barzagli

03/07/2025

A volte li guardo mentre parlano.
E vedo qualcosa che non si vede.
Una piega nella voce.
Un tremore tra due respiri.
Un ricordo che passa negli occhi e fa finta di niente.
E allora resto.
Non a spiegare.
Non a guarire.
Resto a custodire.
Come si fa con una ferita che ha bisogno d’aria,
come si fa con una verità che si affaccia per la prima volta, e non sa ancora se fidarsi.
Ogni persona che si siede davanti a me
è un mondo intero che si regge in equilibrio
su una parola non detta,
su un dolore che non sa dove mettersi,
su una speranza che ha fatto il giro lungo.
E poi s'affaccia.
E io, lì, a camminare piano, con loro.
Con il rispetto che ogni vita merita.

Per ricordargli che possono attraversarsi.
Che possono scegliere di restare.
Anche stavolta.
Anche adesso.
Anche così.
Io accolgo, e resto.
Finché non imparano a farlo anche loro.
Tenersi, anche a pezzi.
Per restituirsi interi.

Oscar Travino

12/09/2024

Lo sportello Frida è attivo tutti i giovedì dalle 9.00 alle 13.00 in via IV Novembre, Falconara marittima. Servizi offerti: sostegno psicologico, sostegno alla genitorialita', orientamento ai servizi del territorio e consulenza legale. I servizi offerti sono gratuiti.

17/04/2024

L'origine del Male è conosciuta.

Vi sono relazioni complesse, intricate, alimentate da giochi relazionali “perversi”. Incastri di coppia disfunzionali, talvolta poggianti sui reciproci bisogni di riversare sull’altro le frustrazioni di un legame che non si ha il coraggio di recidere.

Si sta insieme perché l’uso strumentale dell’Altro è funzionale a confermare qualche aspettativa negativa su se stessi o sulla relazione.
In sistemi familiari germogliati da radici così malandate accade che un figlio possa, suo malgrado, diventare la longa manus di uno dei due genitori.
Nascono così pericolosi sottosistemi e si creano subdoli giochi di alleanze alimentate da dinamiche relazionali corrotte da comunicazioni artificiose.
E allora accade che un figlio possa trasformarsi in un’inconsapevole arma in mano ad uno dei genitori, pericolosamente puntata contro l’altro. Un’arma caricata giorno dopo giorno, con meticolosa pazienza e talvolta inaspettata maestria.
Fino a quando non sopraggiunge qualche provvidenziale campanello d’allarme a far arrestare il gioco e a costringere tutti i membri del sistema familiare a rimescolare le carte.
Il più delle volte il campanello d’allarme assume la forma di un sintomo fobico o altrimenti ansioso, che fa capolino nel corso dell’infanzia, tra una nuova scoperta e una piccola conquista di autonomia.
In altri casi sono entrambi i genitori in conflitto tra loro, a contendersi un’alleanza con il figlio, al fine di costituire una coalizione contro il coniuge.
Questo secondo tipo di schema triangolare con due lati positivi è, se possibile, ancora più deleterio per il figlio coinvolto, perchè comporta un intenso conflitto di lealtà verso entrambe le figure genitoriali.
Una terza alternativa, ancora più subdola, contempla la possibilità che il figlio diventi, come dice lo psicoterapeuta familiare Andolfi, “il braccio armato del conflitti generazionali negati o irrisolti” di una relazione coniugale priva di conflittualità aperta, in cui i genitori si alleano o per iper-proteggerlo (in questo caso è possibile che il disturbo si manifesti in forma psicosomatica) o per controllarlo (in presenza di disturbi della condotta).
In tutti i casi, è come se il figlio inconsapevolmente si assumesse la responsabilità di barattare la propria salute mentale con la quiete familiare.

Barbara Funaro

Indirizzo

Via Nino Bixio 54 E Centro Mirum
Falconara Marittima
60015

Telefono

+393485622757

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