03/08/2025
CRITICONA(E),MAESTRINA(O),SO TUTTO IO: IL VERO VOLTO
Il bisogno di criticare, correggere e assumere l’atteggiamento del “so tutto io” può avere radici psicologiche profonde e complesse. Di seguito analizziamo alcuni dei principali meccanismi che spesso stanno alla base di questi comportamenti:
1. Bisogno di Autostima e Controllo
Incertezza interiore: Spesso, chi sente il bisogno di criticare o mostrare superiorità lo fa per compensare insicurezze o fragilità. Criticare gli altri o mostrarsi “più esperto” serve a rafforzare la propria autostima, procurando un senso temporaneo di valore personale.
Desiderio di controllo: Correggere gli altri può essere un modo per controllare l’ambiente circostante. Sentirsi in controllo spesso aiuta a gestire l’ansia e la paura dell’imprevisto.
2. Bisogno di Riconoscimento
Ricerca di approvazione: L’atteggiamento del “so tutto io” a volte nasce dall’esigenza di essere riconosciuti e considerati competenti dagli altri. Essere ascoltati e rispettati rafforza l’ego e contribuisce a colmare eventuali carenze affettive o di stima ricevute in passato.
3. Dinamiche Relazionali e Sociali
Competizione e confronto: In contesti sociali o professionali competitivi, la tendenza a criticare o a correggere frequentemente può essere una strategia (consapevole o meno) per emergere o affermare una posizione gerarchica.
Mancanza di empatia: Nei casi più marcati, può esserci una limitata capacità di comprendere o valorizzare il punto di vista altrui, il che porta a rapportarsi agli altri in modo rigido o giudicante.
4. Modelli Appresi e Stili Educativi
Educazione autoritaria: Chi cresce in ambienti familiari dove vengono enfatizzati errori e punizioni, tende a replicare dinamiche simili nelle relazioni adulte. Il bisogno di correggere può riflettere un modello interiorizzato di relazione con l’autorità e la conoscenza.
5. Strategie Difensive
Proiezione: Alcuni possono proiettare sugli altri i propri difetti o frustrazioni, trovando nella critica un modo per non confrontarsi con sé stessi.
Paura della vulnerabilità: Dimostrare superiorità intellettuale può difendere dall’ansia di essere scoperti nelle proprie debolezze.
In sintesi, questi comportamenti non vanno letti solo come espressioni di arroganza, ma spesso come difese psicologiche sofisticate dietro cui si celano insicurezza, bisogno di riconoscimento e schemi relazionali appresi. Riconoscerli è un passo fondamentale per trasformare la comunicazione interpersonale in una fonte di crescita reciproca, piuttosto che di conflitto e distanza.
IN SINTESI: proprio quei comportamenti intollerabili che hai subìto,tendi a ripeterli e proiettarli.Quindi l' altro deve sopportare quello che hai dovuto sopportare tu!
Ti rivedi in questo?
Conosci qualcuno che fa così?
Ecco il Vero Volto!
(Vanessa Lambiase -Coach comportamentale Ipnotista Consulente nella relazione di aiuto 🧠♥️✅)