Emanuela Tundo

Emanuela Tundo Psicologa, Psicoterapeuta, iscritta all’Ordine degli Psicologi della Toscana al n. 3485 e abilitata all’esercizio della Psicoterapia.

19/10/2025

‼️𝐥𝐥 𝐂𝐢𝐬𝐦𝐚𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐥'𝐞𝐦𝐞𝐧𝐝𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐚𝐛𝐨𝐥𝐢𝐫𝐞 𝐥'𝐞𝐝𝐮𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐚𝐟𝐟𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐚 𝐞 𝐬𝐞𝐬𝐬𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐬𝐜𝐮𝐨𝐥𝐞

L’OMS indica l’inserimento dell'educazione sessuale e affettiva nei programmi scolastici come strategia per il benessere e per la prevenzione del maltrattamento. Dal 2024 con il gruppo CRC, di cui facciamo parte, abbiamo sollecitato il Parlamento a muoversi in questa direzione.

✔️𝐂𝐨𝐬𝐚 𝐞̀ 𝐥’ 𝐄𝐝𝐮𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐚𝐥𝐥’𝐚𝐟𝐟𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢𝐭𝐚̀ 𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐞𝐬𝐬𝐮𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚̀?
“Un processo basato su un curriculum di insegnamento e apprendimento che integra gli aspetti cognitivi, emotivi, fisici e sociali della sessualità. Mira a fornire ai bambini e ai giovani conoscenze, abilità, atteggiamenti e valori che consentiranno loro di: realizzare la propria salute, benessere e dignità; sviluppare relazioni sociali e sessuali rispettose; considerare come le loro scelte influenzino il proprio benessere e quello degli altri; comprendere e garantire la protezione dei loro diritti per tutta la vita” (Linee guida UNESCO “International technical guidance on sexuality education”)

✔️𝐐𝐮𝐚𝐥𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐠𝐞𝐭𝐭𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐦𝐮𝐨𝐯𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐂𝐢𝐬𝐦𝐚𝐢?
Da anni in diverse città d’Italia realizziamo il programma 𝐏𝐨𝐫𝐜𝐨𝐬𝐩𝐢𝐧𝐢, 𝐢𝐧𝐭𝐫𝐨𝐝𝐨𝐭𝐭𝐨 𝐧𝐞𝐥 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐏𝐚𝐞𝐬𝐞 𝐝𝐚𝐥 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐨 𝐒𝐩𝐞𝐜𝐜𝐡𝐢𝐨 𝐌𝐚𝐠𝐢𝐜𝐨 e già applicato anche in Svizzera dalla Fondazione Kinderschutz Schweiz con il titolo “Mein körper gehört mir!”. Un programma che permette di affrontare l'educazione emotiva, la percezione della corporeità, i temi del consenso e del rispetto, fin dalla scuola per l’Infanzia , con sviluppi e approfondimenti nella primaria e secondaria, e con evidenze positive.
𝐶𝑜𝑛𝑠𝑢𝑙𝑡𝑎 𝑖𝑙 𝑙𝑖𝑛𝑘 https://share.google/KwpS5IjwNRAqH4tEi

✔️Educare all’affettività e alla sessualità significa decostruire pregiudizi, stereotipi e ruoli, fortemente radicati nella cultura diffusa e prevalente, che rappresentano le premesse della violenza di genere e della violenza adulta.

‼️𝐂𝐡𝐢𝐞𝐝𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐮𝐧'𝐚𝐭𝐭𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢𝐜𝐚, 𝐢𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐞 𝐥'𝐢𝐦𝐩𝐞𝐠𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐞 𝐥𝐞 𝐝𝐨𝐧𝐧𝐞 𝐞 𝐠𝐥𝐢 𝐮𝐨𝐦𝐢𝐧𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐏𝐚𝐞𝐬𝐞 per non fare passi indietro, compiere scelte responsabili 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐛𝐚𝐦𝐛𝐢𝐧𝐞 𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐛𝐚𝐦𝐛𝐢𝐧𝐢, 𝐝𝐞𝐥 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐟𝐮𝐭𝐮𝐫𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐏𝐚𝐞𝐬𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐞𝐯𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐢𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐚𝐬𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐨𝐥𝐞𝐧𝐳𝐚.

18/10/2025

DDL Educazione sessuale e affettiva, vietarla non protegge i giovani: li espone alla disinformazione.

La Presidente del CNOP, Maria Antonietta Gulino, richiama l’attenzione del Legislatore sul valore dell’educazione affettiva e sessuale come tutela della salute psicologica e prevenzione della violenza. In assenza di percorsi educativi adeguati, ragazze e ragazzi rischiano di apprendere modelli disfunzionali e stereotipi dannosi.

La scuola deve restare luogo di conoscenza, dialogo e crescita emotiva, nel rispetto della dignità di ogni persona.

Leggi il comunicato stampa ---> https://www.psy.it/ddl-educazione-affettiva-gulino-cnop-vietarla-significa-esporre-i-giovani-a-disinformazione/

04/10/2025

Dal mese di maggio con un intenso lavoro di interlocuzione e mediazione, il CNOP ha collaborato con gli Uffici del Ministero dell’Istruzione per la messa a punto di un servizio di intervento psicologico per gli studenti iscritti all’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado e al primo biennio della scuola secondaria di secondo grado.

I fondi messi a disposizione non hanno consentito di istituire il Servizio di Psicologia Scolastica che resta l’obiettivo dell’Ordine, ma il CNOP, anche grazie ad un gruppo di lavoro dedicato a questa progettazione, ha comunque ritenuto necessario cogliere questa opportunità e utilizzare le risorse disponibili per raggiungere la diffusa domanda di psicologia di tante ragazze e ragazzi italiani. La modalità di intervento online permetterà di raggiungere gli studenti in ogni territorio, garantendo equità e inclusione.

Gli studenti, previo assenso dei genitori, potranno intraprendere un percorso di cinque incontri on line contattando psicologi esperti presenti in un elenco di psicologi esperti fornito dall'Ordine e pagati dal ministero.
Appena il Ministero indicherà i termini e i tempi di sviluppo dell’applicativo nella Piattaforma Unica, il CNOP aprirà le adesioni agli psicologi attraverso il sito del Consiglio Nazionale.

Scopri di più 👉🏼 https://www.psy.it/servizi-di-intervento-psicologico-nelle-scuole/

19/08/2025

«Fare psicoterapia è una cosa seria. Vuol dire affidare i propri dubbi e bisogni a un’altra persona competente, formata a questo scopo e che ha a cuore la tutela del paziente».

In un’intervista a La Stampa, la Presidente del CNOP, Maria Antonietta Gulino, avverte che i chatbot terapeutici non possono sostituire l’incontro umano tra psicologo e paziente. «L’Intelligenza artificiale non ha i requisiti. Per cui non solo è inutile, ma può addirittura causare un peggioramento del disagio».

Il fascino della disponibilità 24 ore su 24, osserva Gulino, è solo apparente: «Quando si fa psicoterapia anche l’attesa è importante nella ricerca della risposta a un bisogno. La richiesta immediata di un riscontro non è sempre positiva. Spesso lo psicoterapeuta non dà risposte, ma accompagna a rimanere nel dubbio».

A preoccupare è soprattutto il rischio di banalizzare i vissuti dei più giovani: «Le frasi fatte, ripetute e un po’ consolatorie, quasi come fossero pacche sulla spalla, non servono a risolvere un disagio.»

L’intelligenza artificiale, sottolinea la Presidente, non va demonizzata: «Abbiamo un gruppo di lavoro che si occupa di IA e nuove tecnologie per studiare come possiamo utilizzarla e integrarla nei percorsi terapeutici».

Per il CNOP la priorità rimane una: aumentare la presenza di psicologi e psicoterapeuti nel servizio pubblico, evitando che la diffusione dei chatbot crei un nuovo digital divide tra chi deve accontentarsi di servizi digitali insoddisfacenti e chi può permettersi un percorso privato.

Per leggere l'intervista 👉🏻 https://www.lastampa.it/cronaca/2025/08/19/news/psicoterapia_intelligenza_artificiale_psicologa_gulino-15274875/amp/

19/06/2025

Il 16 e 17 giugno, 31 Paesi europei si sono riuniti a Parigi per una conferenza internazionale promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dal Ministero della Salute francese, condividendo un obiettivo comune: riconoscere la salute psicologica come responsabilità pubblica e componente trasversale di tutte le politiche.

Una presa di posizione resa urgente da un quadro allarmante: nella regione europea dell’OMS, una persona su sei convive con un disturbo mentale, e una su tre non riceve le cure necessarie. Tra i fattori che pesano di più: solitudine, mancanza di supporto e un uso problematico dei social media, soprattutto tra i più giovani.

La conferenza ha riunito non solo i ministri della Salute, ma anche i rappresentanti di settori chiave come istruzione, affari sociali, cultura, edilizia. Ne è emersa una consapevolezza condivisa: per affrontare una crisi che tocca ogni ambito della vita sociale, servono politiche coordinate e risorse integrate.

“Quando integriamo il benessere mentale in ogni decisione, in ogni settore, facciamo più che alleviare la sofferenza: accendiamo dignità, speranza e opportunità per tutti”, ha dichiarato Hans Henri P. Kluge, direttore regionale dell’OMS per l’Europa.

Il CNOP sostiene pienamente questa visione, fondata sulla cooperazione tra settori e sulla promozione del benessere psicologico come responsabilità pubblica, principio di equità e valore per l’intera collettività.

Per leggere la dichiarazione 👉 https://bit.ly/dichiarazioneparigi

02/08/2024

"Bambine, tra gli 8 e i 14 anni, che iniziano già ad utilizzare creme di bellezza. Le hanno chiamate 'Sephora Kids', riprendendo un hashtag che spopola su TikTok e Instagram. Si dedicano con impegno a una beauty routine complessa e intricata che spesso non seguono nemmeno le donne. Fanno incetta di prodotti di bellezza e spesso mostrano sui social il loro bottino e come usarlo".
(Fonte: Lastampa.it)

19/07/2024

Secondo uno studio dell’Università di Aarhus, in Danimarca, dell’Università di Plymouth e dell’Università di Manchester, nel Regno Unito, i bambini che hanno traslocato molte volte prima dei 15 anni d’età sono più soggetti a soffrire di depressione da grandi.

Dalla ricerca è emerso che chi ha cambiato casa una volta tra i 10 e i 15 anni ha il 41% di probabilità in più di ricevere una diagnosi di depressione durante l’età adulta rispetto a chi non ha mai affrontato un trasloco. In caso di traslochi multipli, il rischio è salito addirittura al 61%.

Gli studiosi hanno quindi ipotizzato che un ambiente domestico stabile potrebbe ridurre significativamente il pericolo di determinati disturbi. Un ulteriore fattore che ha influenzato la ricerca e che non è stato possibile eliminare completamente dalle variabili da considerare, resta quello del vicinato, contesto che spesso risulta determinante nei primi anni di vita di un ragazzo.

Infatti, cambiare spesso la propria residenza o il trasferirsi in un nuovo quartiere durante l’infanzia causa un’interruzione, durante gli anni formativi, delle reti sociali scolastiche, sportive o di altre attività, e questo cambiamento costante può risultare dirompente nella fase di sviluppo dei ragazzi e portare a serie ripercussioni nell’età adulta.

Per approfondire 👇🏻
https://jamanetwork.com/journals/jamapsychiatry/fullarticle/2821272

13/07/2024

Quando i figli oltrepassano la soglia dell’adolescenza, non cambiano solo da un punto di vista fisico, ma iniziano anche a mettere in discussione i genitori e a cercare maggiore autonomia e indipendenza. Per i genitori può essere faticoso trovare un nuovo equilibrio perché spesso hanno la sensazione di avere di fronte degli sconosciuti! Non riconoscono più i loro “bambini” e trovare le giuste modalità per mantenere con loro un dialogo e un confronto positivo può diventare una vera e propria sfida. I figli cambiano e, necessariamente, anche alcune modalità della relazione devono modificarsi.
In una fase ricca di novità e di fatiche, anche quando sembrano respingere ogni consiglio o aiuto, per i ragazzi sentire che i propri genitori sono presenti e pronti a sostenerli, rappresenta un elemento positivo, che li fa sentire degni di attenzione. È fondamentale farli sentire compresi, sostenerli nella loro ricerca di autonomia e indipendenza, spiegare l’importanza di confini e limiti che li proteggano nelle loro esperienze. Nonostante le difficoltà che si possono incontrare in questo percorso, la relazione con i propri figli può modificarsi ma conservare stabilità e fiducia.
Anche quando non siamo d’accordo con loro, non critichiamo i ragazzi ma cerchiamo di comprenderli e sostenerli, di ascoltare le loro ragioni e le loro idee. Non dimentichiamo che l’adolescenza comporta delle sfide anche per loro e il ruolo degli adulti è quello di fornire una base sicura da cui muoversi per sperimentare e crescere nella propria individualità e a cui fare riferimento nelle difficoltà.
Per crescere, l’adolescente non diventa totalmente indipendente dagli adulti! È vero che in questa fase è presente quella spinta, naturale e fisiologica, verso l’autonomia e l’indipendenza che va incoraggiata e sostenuta. Ma è altrettanto vero che il legame e la relazione con i genitori hanno un peso e un’influenza fondamentale anche durante l’adolescenza. Un percorso sano verso l’età adulta non porta al totale isolamento, ma all’interdipendenza cioè alla dipendenza reciproca e al confronto.
È normale che un genitore si senta in difficoltà, le sfide sono tantissime, ma è importante non perdere mai di vista gli aspetti positivi e le potenzialità, aiutando i figli a sperimentare la loro auto-efficacia, per confrontarsi con se stessi e con gli altri, e crescere diventando sempre più autonomi e responsabili.

04/07/2024

Pronti per un incontro onirico con la Gestalt?
🆓SERATA DI SENSIBILIZZAZIONE GRATUITA!

📆𝗺𝗲𝗿𝗰𝗼𝗹𝗲𝗱𝗶̀ 𝟭𝟬 𝗟𝗨𝗚𝗟𝗜𝗢 𝟮𝟬𝟮𝟰 |⏰ 𝗼𝗿𝗲 𝟭𝟴:𝟬𝟬
💻𝗢𝗡𝗟𝗜𝗡𝗘 su ZOOM

𝐃𝐎𝐑𝐌𝐈𝐑𝐄 𝐄 𝐒𝐎𝐆𝐍𝐀𝐑𝐄

🗣 con G. PAOLO QUATTRINI
Direttore Scientifico IGF, psicologo, psicoterapeuta

𝗦𝗮𝗹𝘃𝗮 𝗶𝗹 𝗽𝗼𝘀𝘁 𝗽𝗲𝗿 𝘁𝗲𝗻𝗲𝗿𝗲 𝗮 𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝘁𝗮 𝗶𝗹 𝗹𝗶𝗻𝗸 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗱𝗶𝗿𝗲𝘁𝘁𝗮.
👇𝗟𝗶𝗻𝗸 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗱𝗶𝗿𝗲𝘁𝘁𝗮 𝗭𝗢𝗢𝗠:
https://us02web.zoom.us/j/84790494304?pwd=WplqMaKZQB7OnN8bV0tXVZNLYi4NGI.1

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💬"Dormire ha una funzione evidente che è il riposo, ma dormendo si sogna, e la funzione dei sogni è tutt’altro che evidente. (...) La funzione nei due casi è la stessa o è diversa?

Sognare va verso un altro fine, non facile da capire: aiuta considerare la funzione del libro tibetano dei morti, che descrive quello che la persona incontra nel mondo di mezzo, e indica la direzione da seguire nel panorama che incontra (la luce chiara e non quella fumosa per esempio).

Il mondo di mezzo è abitato da sensazioni, e così è il sogno. Quando ci si sveglia si traduce le sensazioni in immagini: sognare è parente stretto del mondo di mezzo, e ci si incontrano esperienze sensoriali bellissime e truculente."

𝙘𝙤𝙣𝙩𝙞𝙣𝙪𝙖 𝙖 𝙡𝙚𝙜𝙜𝙚𝙧𝙚:
https://www.igf-gestalt.it/2024/06/21/dormire-e-sognare/

04/07/2024

Un recente studio pubblicato sulla rivista “Nature Medicine”, effettuato attraverso l’analisi dell'attività cerebrale dei pazienti, evidenzia come sarebbe possibile distinguere 6 diversi correlati cerebrali di depressione.

Questo contribuirebbe a spiegare perché le persone rispondono diversamente alle terapie: infatti, come emerso da altri studi, un approccio universale alla cura della malattia non porta benefici a un terzo dei pazienti.

La ricerca della Stanford Medicine ha rilevato che le persone esaminate, diagnosticate con ansia o depressione, reagivano ai farmaci antidepressivi o alle sedute di psicoterapia sulla base in modo differente in relazione al proprio profilo di attivazione cerebrale.

La ricercatrice Leanne Williams, autrice dello studio, ha spiegato che questa ricerca sottolinea l’importanza di un approccio personalizzato per la cura nella salute mentale.

Per approfondire 👇🏻
https://www.nature.com/articles/s41591-024-03057-9

Indirizzo

Via Della Spada
Florence
50123

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 19:00
Martedì 09:00 - 19:00
Mercoledì 09:00 - 19:00
Giovedì 09:00 - 19:00
Venerdì 09:00 - 19:00

Telefono

+393286966026

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