Animo Yoga

Animo Yoga Insegnante Yoga (Hatha, Yin, Vinyasa), prāṇāyāma e meditazione. Somatic Competence® Yoga Experienced Teacher (approccio 𝑡𝑟𝑎𝑢𝑚𝑎-𝑖𝑛𝑓𝑜𝑟𝑚𝑒𝑑).

Soprattutto nel non-fare! 🪷🧘‍♀️
08/08/2025

Soprattutto nel non-fare! 🪷🧘‍♀️

Spesso pensiamo allo Yoga come movimento fisico.
Ma lo Yoga è anche quiete, contemplazione, silenzio.

Nel silenzio, non evitiamo il mondo: lo incontriamo profondamente.
È lì che si sviluppano consapevolezza, discernimento e pace interiore.
🕉 Fermati. Ascolta. Anche nel non-fare può nascere trasformazione.
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Unione Induista Italiana: le nostre radici, il futuro di tutti.
🧡 Guidati dalla luce dell'armonia e del rispetto
🤝 Scopri come destinare il tuo 8xMille (Link in BIO)

"Something always takes the placeOf missing piecesYou can take and put together even thoughYou know there's something mi...
29/07/2025

"Something always takes the place
Of missing pieces
You can take and put together even though
You know there's something missing"
("Missing" - Beck)

"Qualcosa prende sempre il posto
Di pezzi mancanti
Puoi prendere e mettere insieme anche se
Sai che manca qualcosa"

India ❤️

🧠 Durante le mie meditazioni, o più precisamente i miei tentativi di 𝐷ℎ𝑎𝑟𝑎𝑛𝑎 (attenzione fissa), incontro un ingombro me...
23/07/2025

🧠 Durante le mie meditazioni, o più precisamente i miei tentativi di 𝐷ℎ𝑎𝑟𝑎𝑛𝑎 (attenzione fissa), incontro un ingombro mentale di cui a volte non sono consapevole, fuori da questo stato di concentrazione profonda.

🌪 Alla fine della pratica rimango un po' a riflettere sul fatto che questa massa informe (e spesso inconsistente) di pensieri sia in gran parte non funzionale.

❓️ "Quanti dei pensieri che posso generare sono REALMENTE utili?"
"Quanto di questo inquinamento mentale è necessario?"
Su queste domande rifletto.

❌️ Poi, ad un certo punto, smetto.
Perché capisco che mi sto nuovamente incastrando nei vortici della mente e finisco col dirmi quasi sempre la stessa cosa: "Pratica, insisti. La pulizia arriverà".

🪷 Così è.

23/07/2025

📘 Un insegnante di yoga trauma-informed conosce il trauma e il suo impatto sul corpo e usa queste nozioni per creare uno spazio sicuro dove ricostruire una relazione sana con sé e con il mondo.
Uno spazio in cui ognuno possa portare ciò che è, senza sentirsi giudicato.

🚫 È quindi opportuno che l’insegnante eviti di utilizzare tali conoscenze per formulare valutazioni, diagnosi o interpretazioni. Non è infatti compito dell’insegnante “capire cosa c’è che non va”: è più importante costruire le condizioni per ascoltare ciò che emerge, senza preconcetti.
🏷️ Quando si crede di sapere “cos’hanno” i propri allievi, mettendo etichette come ad esempio “l’allievo traumatizzato”, li si patologizza, impedendo loro di fare passaggi evolutivi anche inaspettati.

💔 Se iniziamo a vedere solo la ferita, rischiamo di perdere la persona.
🧭 È bene tenere a mente che spesso chi ha vissuto un trauma è il primo vero esperto del proprio corpo, dei propri segnali e fragilità ed è quindi essenziale rimanere presenti, aperti e neutrali per riconoscere le strategie che una persona ha messo in atto per sopravvivere, andare avanti, proteggersi.

🌱 Ogni persona merita la libertà di essere vista, ascoltata, scelta. Non definita.

🪷 Yoga è tutto l'anno.....basta scegliere i momenti giusti! 🕖⏰️www.animo-yoga.it
07/07/2025

🪷 Yoga è tutto l'anno.....basta scegliere i momenti giusti! 🕖⏰️

www.animo-yoga.it

Trauma-informed è...
25/06/2025

Trauma-informed è...

🗣“Senti la schiena distesa…”
🌬“Percepisci il respiro calmo…”
😌“Il corpo ora si rilassa…”

🔁 Frasi come queste sono comuni nelle lezioni di yoga. Spesso aiutano a rimanere nel momento presente, a portare attenzione dove serve… ma in un approccio trauma-informed questo tipo di guida può diventare un limite.

❓Perché?
Perché presuppone cosa stai sentendo e perché ti dice come dovresti stare, invece di chiederti come stai davvero.

📘In ambito trauma-informed si chiamano “prescriptions”, proprio perchè stabiliscono a priori l’effetto di una certa posizione yoga, che però potrebbe essere diverso da individuo a individuo.
🤝Se uno degli obiettivi di questo approccio è favorire la connessione con il corpo — che nel trauma può essere profondamente compromessa — allora le parole contano.
💔Per chi ha vissuto un trauma, sentire il corpo può essere difficile, confuso, a volte persino doloroso e guidare dicendo cosa si dovrebbe provare rischia di far sentire “sbagliata” una persona che in quel momento ha un’esperienza diversa.

Una pratica trauma-informed al contrario:
🤝accompagna, non prescrive.
🌀lascia spazio per sentire quello che c’è -o non c’è- senza giudizio.
🔍Invita all’esplorazione e alla libertà di sentire o di non sentire.

Perché nella stessa postura ogni corpo vive un’esperienza diversa che merita di essere accolta.

🗣️"C’è qualcosa che noti in questo momento?"
👁️‍🗨️"Puoi osservare se una parte del corpo attira la tua attenzione?"

🧭Ecco alcuni strumenti che la pratica trauma-informed deve fornire: stimoli che consentano ad ognuno di compiere il proprio viaggio di ricerca e ascolto, in sicurezza e senza pressioni.

Continuando ad esplorare tra le pieghe dello yoga trauma-informed... 🤓
04/06/2025

Continuando ad esplorare tra le pieghe dello yoga trauma-informed... 🤓

🗣 Uno degli aspetti fondamentali dell’approccio trauma-informed è la costruzione di uno spazio sicuro e accogliente, nel quale le persone sentano di poter contare sul supporto di chi li accompagnerà, senza timore di giudizio.
Il sostegno verso l’allievo parte anche dal supporto fisico, dal riconoscere che ogni persona arriva sul tappetino con una storia unica, fatta di limiti che possono derivare da caratteristiche anatomiche, ma anche da resistenze dovute ad esperienze emotive e psichiche profonde.

🧘‍♀️ Alcune pratiche yoga, infatti, possono attivare ricordi o sensazioni dolorose in chi ha vissuto un trauma: una posizione, una tecnica di pranayama, l’uso di accessori come la cintura o un aggiustamento fisico possono agire da trigger, anche in modo del tutto imprevedibile.
Quando un insegnante limita, anche implicitamente, la libertà dell’allievo di sciogliere una posizione, uscire prima da un esercizio o non partecipare a una sequenza, si rompe il patto implicito di sicurezza e rispetto. Forzare il superamento di un limite o contrastare un'esigenza personale mina la fiducia e può riattivare dinamiche di controllo o sopraffazione già vissute. Se ciò accade, non è una pratica trauma-informed.

✨ Un insegnante che rispetti questo approccio è in grado di leggere i segnali, spesso sottili, di un cambiamento di stato dell’allievo. Non impone, ma accompagna. Sostiene la scelta dell’allievo di “allentare la presa”, ma fornisce anche una guida salda e sicura quando l’allievo è pronto a testare i propri limiti con pratiche più sfidanti, e crea così uno spazio in cui la trasformazione personale può avvenire con delicatezza e rispetto.

🫂 È solo in questo clima di accoglienza profonda che si possono porre le basi per un contesto davvero affidabile e di reale supporto. Uno spazio in cui i limiti non sono visti come ostacoli da superare, ma come espressioni legittime della persona nel suo percorso.

🌟 Un luogo in cui si coltiva una relazione rispettosa, tanto tra insegnante e praticante quanto all’interno del gruppo, onorando le modalità individuali con cui ciascuno vive il proprio viaggio di crescita e guarigione attraverso lo yoga.

🌳🌿 La rilassante e verdissima location di Radici Urbane 2024 mi ospiterà per una serie di incontri al tramonto. Pratiche...
19/05/2025

🌳🌿 La rilassante e verdissima location di Radici Urbane 2024 mi ospiterà per una serie di incontri al tramonto.

Praticheremo yoga tra gli orti a giugno e luglio ogni martedì sera, a partire dal 10/06 🥬🧘‍♀️

Ricorda di prenotare la tua presenza e se hai bisogno di info, contattami! 😉📲

Si può spiegare cosa È il mio lavoro... anche attraverso ciò che NON è! 😉💖
06/04/2025

Si può spiegare cosa È il mio lavoro... anche attraverso ciò che NON è! 😉💖


Lo yoga può essere un efficace strumento di trasformazione personale… se praticato con consapevolezza e senza dare per scontato che faccia sempre bene.

Nell’approccio trauma-informed, infatti, non basta guidare una classe pensando solo alla tecnica: bisogna conoscere l’impatto che un trauma passato può avere su corpo e mente anche, e soprattutto, durante la pratica.

Ricordi traumatici possono infatti riemergere improvvisamente durante una lezione: può bastare una parola, un suono, una postura, anche il modo in cui viene data un’indicazione. Molti elementi (cosiddetti “trigger”) possono rievocare un trauma suscitando negli allievi sensazioni, emozioni o ricordi dolorosi.

Guidare gli allievi inserendo 𝐯𝐨𝐥𝐮𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 elementi che facciano riemergere memorie traumatiche non è trauma-informed e può portare le persone a sentirsi sopraffatte e ri-traumatizzate, oltre che ad abbandonare un corso di yoga a causa del disagio che la pratica provoca in loro.

Purtroppo, anche in una lezione trauma-informed, non è possibile evitare in assoluto che qualcosa durante la lezione faccia da trigger per l’allievo. Diventa quindi necessario tenere conto della possibilità che uno scenario simile possa presentarsi.

Un insegnante trauma-informed non solo non ha alcuna intenzione di far riemergere memorie traumatiche, ma possiede anche strumenti per prevenire il più possibile la rievocazione dei traumi, rendendo la sala uno spazio sicuro per la classe.
Qualora un allievo sperimentasse comunque l’impatto con un trigger, l’insegnante metterà in atto azioni per promuovere la regolazione e per non farlo sentire solo nel confine del proprio tappetino.

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Forlì

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