
07/10/2025
🔍 Continua l'esplorazione tra ciò che NON È approccio trauma-informed... 👀
Spesso per chi ha vissuto esperienze traumatiche la prevedibilità non è un dettaglio: è un elemento fondamentale di 𝐬𝐢𝐜𝐮𝐫𝐞𝐳𝐳𝐚 🧘♀️🧠 ed è importante che chi guida la classe ne tenga conto.
Sapere cosa sta per accadere, poter valutare se partecipare o meno e scegliere il proprio livello di coinvolgimento permette di vivere la pratica come un’esperienza di 𝐟𝐢𝐝𝐮𝐜𝐢𝐚 ✨, non come un salto nel vuoto. Al contrario, l’effetto sorpresa potrebbe creare instabilità e chiusura, allontanando la persona dall’esperienza invece di avvicinarla.
Ad esempio, alcune tecniche di pranayama o visualizzazione, come respirazioni rapide, lunghi trattenimenti del respiro o immagini guidate dal forte impatto emotivo, possono avere effetti profondi sul sistema nervoso. Se proposte senza preparazione, spiegazioni o alternative, rischiano di generare ansia, disorientamento o di riattivare ricordi difficili, soprattutto in chi porta con sé una storia di trauma. 😔
In un 𝐚𝐩𝐩𝐫𝐨𝐜𝐜𝐢𝐨 𝐭𝐫𝐚𝐮𝐦𝐚-𝐢𝐧𝐟𝐨𝐫𝐦𝐞𝐝 🧡 l’insegnante introduce le proposte, soprattutto se intense, solo se le ritiene affrontabili e tollerabili dalla classe, e ne spiega in anticipo con chiarezza i possibili effetti. Offre sempre una variante più dolce, ricorda che 𝐟𝐞𝐫𝐦𝐚𝐫𝐬𝐢 𝐞̀ 𝐥𝐞𝐠𝐢𝐭𝐭𝐢𝐦𝐨 in qualsiasi momento 🙏 e osserva con attenzione le reazioni del gruppo, per modulare di conseguenza la pratica.
Così, anche le tecniche più potenti possono diventare 𝐬𝐭𝐫𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐜𝐫𝐞𝐬𝐜𝐢𝐭𝐚 𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐚𝐩𝐞𝐯𝐨𝐥𝐞𝐳𝐳𝐚 e non momenti destabilizzanti. Lo yoga rimane un luogo sicuro 🏡, dove il benessere della persona viene prima di tutto e in cui ogni passo è fatto con rispetto, presenza e cura 💖.