17/09/2025
IL PIRIFORME
(Il miracolo del controllo)
Di contro allo psoas, custode dell’anima anteriore, troviamo il piriforme, profondo, nascosto anche lui,
Sentinella silenziosa posta sul retro del corpo.
Non guarda avanti, non si protende verso il futuro.
Lui vigila alle tue spalle,
difendendo il cammino già percorso,
custodisce il passaggio tra bacino e gamba
come un cancello serrato,
Check Point Charlie.
È il muscolo del passo trattenuto,
della guardia sempre in piedi,
del controllo che non molla mai la presa.
“Alt!”
Dove lo psoas racconta fiducia e apertura,
il piriforme parla di vigilanza e prudenza.
Le sue fibre sono le briglie del nostro corpo, stringono, guidano, indirizzano.
È lì che si stabilisce la direzione, la velocità,
il passo.
È lì che parte il dolore e il blocco, quando contratto preme sullo sciatico,
quando la paura di cedere è più forte del desiderio di andare.
Ogni tensione del piriforme è un ordine.
“Fermati. Non oltrepassare. Sorveglia. Trattieni. Resisti.”
E tu lo senti, eccome se lo senti.
Una morsa che ti attraversa il fianco, una scossa che scende lungo la gamba.
Sei incatenato, con il collare e gli spuntoni,
che ti ricorda
quanto il corpo sa difendersi da solo.
E quando tu non lo ascolti
lui interviene.
Il piriforme è il guerriero silenzioso,
Jigen di Lupin,
non attacca, non provoca, non colpisce,
mantiene la posizione.
Fino al limite, come un gatto all’angolo.
È lui a stabilire il confine, dove finisce il dentro
e comincia il fuori.
E quando finalmente si lascia andare,
quando la sua presa si scioglie,
allora scopri la libertà del passo.
Hai restituito ai tuoi Genitori e Maestri i loro debiti.
Trovi allora la leggerezza del cammino,
il coraggio di affidarti alla terra,
la tua amante Terra.
Il piriforme, nel suo oscuro vigore,
è la memoria del corpo che non vuole cedere,
l’ultima guardia prima della resa.
Erano in trecento a difendere il varco.
Il sigillo che, una volta sciolto,
apre le porte a un movimento nuovo.
La scelta compiuta
Si proceda, sì
Ma con cautela
®️Alessandro Catanzaro