Simone Gussoni

Simone Gussoni Il dott. Simone Gussoni è Amministratore Unico presso la società di servizi sanitari Studio Gussoni Salute Srl

Un ennesima condanna nei confronti di una Madre Azienda Ospedaliera è stata comminata a causa dello sfruttamento illimit...
25/07/2025

Un ennesima condanna nei confronti di una Madre Azienda Ospedaliera è stata comminata a causa dello sfruttamento illimitato dei propri infermieri.

Secondo i giudici, anche questa volta, rifare letti, rispondere ai campanelli, cambiare pannoloni, vuotare padelle, riordinare comodini, rifare il letto al medico di guardia e portare la colazione nello studio del primario, sono tutte attività che, se svolte dagli infermieri e non dagli oss, configurano demansionamento.

Un ennesimo gesto di amore è stato perpetrato dalla Madre Azienda Ospediera nei confronti dei suoi figli infermieri.“Sol...
24/07/2025

Un ennesimo gesto di amore è stato perpetrato dalla Madre Azienda Ospediera nei confronti dei suoi figli infermieri.

“Sollevano i pazienti, li lavano, li mobilizzano, li vestono. E il male alla schiena cresce.” Per questo l’Asst di Lodi ha messo a disposizione dei dipendenti che hanno una problematica muscolescheletrica dei fisioterapisti.

«Si articolano e si arricchiscono le iniziative di welfare aziendale», fa sapere l’Asst di Lodi: «Crediamo che il benessere dei lavoratori, che tutto ciò che soddisfi i loro bisogni, in particolare di salute, faccia bene ad essi e all’organizzazione per cui lavorano», spiega il direttore generale dell’Asst Guido Grignaffini.

Il progetto dedicato al benessere e alla salute muscolo-scheletrica del personale dell’Asst ha preso il via il 21 luglio.

«La promozione di salute sul luogo di lavoro – ricorda Grignaffini – ha un ruolo fondamentale nell’influenzare la salute dei lavoratori, in particolare di quelli con patologie croniche, per consentire loro di riuscire ad ottenere un’occupazione sostenibile».

«L’iniziativa – aggiunge Miriam Villani, operatrice della struttura Qualità e Risk Management dell’Asst che ha curato e definito il progetto, essendosi occupata a lungo dell’area Bassa intensità di cura e riabilitazione - è sperimentale. Al termine di un anno di sperimentazione, analizzati i risultati, si valuterà la ricaduta in termini di welfare».

Un paziente 40enne, estremamente bisogno di cure urgenti in pronto soccorso (come il 92,8% degli utenti che ogni giorno ...
24/07/2025

Un paziente 40enne, estremamente bisogno di cure urgenti in pronto soccorso (come il 92,8% degli utenti che ogni giorno intasa i PS italiani) avrebbe insultato e tentato di aggredire gli infermieri che si sarebbero rifiutati di preparagli la cena e di servirgliela.

I carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Parma hanno denunciato un 40enne di origine straniera, accusato di minaccia nei confronti di un incaricato di pubblico servizio. L’episodio si è verificato alcuni giorni fa, intorno alle 13:30, quando una chiamata al 118 segnalava la presenza di un uomo che dormiva a terra in una zona del centro della città.

Un'ambulanza è prontamente intervenuta, prestando soccorso all'uomo. Valutata la situazione, i soccoritori laici hanno comunque ritenuto necessario il trasporto al pronto soccorso del Maggiore per ulteriori accertamenti. Al triage l'uomo non presentava apparentemente alcun sintomo di malessere fisico o motivo per essere trasportato in pronto soccorso, ma esprimeva con insistenza e arroganza la volontà di mangiare.

All'uomo è stato affidato nel frattempo un posto letto e classificato come codice verde, in attesa di poter definire meglio la sua condizione. Intorno alle 18:30, dopo aver dormito per circa cinque ore, il 40enne si è improvvisamente svegliato in preda a un'evidente stato d’agitazione, forse dovuto all’eccessiva fame. L'uomo ha iniziato a urlare, insultare e assumere un atteggiamento aggressivo, nei confronti anche di altri pazienti presenti nel reparto. I sanitari, accorsi per comprendere le ragioni del suo comportamento, sono stati pesantemente e ripetutamente minacciati qualora non avessero provveduto a fornirgli la cena.

Il caso di assenteismo nella sanità pubblica, emerso attraverso un'indagine incrociata tra badge, pedinamenti e celle te...
24/07/2025

Il caso di assenteismo nella sanità pubblica, emerso attraverso un'indagine incrociata tra badge, pedinamenti e celle telefoniche, ha portato alla luce comportamenti discutibili da parte di un'infermiera degli Ifo. Tra il 2018 e il 2019, la professionista si sarebbe allontanata dal lavoro in almeno 38 occasioni, per andare in spiaggia, a fare la spesa o andare in palestra, pur risultando presente grazie alla complicità di alcuni colleghi appartenenti alla grande famiglia di reparto.

La Corte dei Conti del Lazio, dopo un'attenta valutazione, ha emesso una sentenza che la condanna a risarcire un danno erariale di 4.600 euro, coprendo il danno patrimoniale, il disservizio e la lesione dell'immagine dell'amministrazione. Questo episodio mette in evidenza l'importanza di monitorare e garantire l'integrità dei servizi pubblici, specialmente in ambiti così delicati come la sanità.

“Sei solo un infermiere, cosa ne vuoi sapere”“Io ho fatto il corso online della croce verde, lascia fare a me. Devi tira...
24/07/2025

“Sei solo un infermiere, cosa ne vuoi sapere”

“Io ho fatto il corso online della croce verde, lascia fare a me. Devi tirargli fuori la lingua”.

Queste saranno solo alcune delle frasi che si sarà sentito dire il collega dopo essersi presentato come infermiere alla platea di clienti del ristorante.

L'episodio di aggressione a Giovanni Iovino, infermiere di emergenza-urgenza, evidenzia un problema serio e crescente nel settore sanitario: la mancanza di rispetto e il rischio per i professionisti della salute mentre svolgono il loro lavoro. Iovino, cercando di fornire assistenza a una donna in difficoltà, si è trovato ostacolato e insultato da un gruppo di persone, il che non solo ha compromesso la sua capacità di aiutare, ma ha anche messo in pericolo la vita della paziente.

La denuncia dell'associazione "Nessuno tocchi Ippocrate" sottolinea l'importanza di garantire un ambiente sicuro per gli operatori sanitari, che lavorano in situazioni spesso critiche e delicate. La solidarietà espressa all'infermiere è un passo importante per sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni sulla necessità di proteggere chi si dedica alla cura degli altri.

Questo evento non è isolato e mette in luce la necessità di una maggiore educazione e consapevolezza riguardo al ruolo degli operatori sanitari e ai rischi a cui sono sottoposti. È fondamentale che episodi di violenza e aggressione non vengano tollerati e che vengano adottate misure per garantire la sicurezza di chi lavora in questo settore.

Inaccettabile non avere richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e non voler procedere a querela degli energumeni presenti.

In questo scatto molto profondo vengono ritratti una bambina di 5 anni intenta ad aiutare suo fratello di 4 in preda agl...
23/07/2025

In questo scatto molto profondo vengono ritratti una bambina di 5 anni intenta ad aiutare suo fratello di 4 in preda agli effetti collaterali della chemioterapia per curare la sua leucemia.

In una sola foto vengono trasmessi il dolore e la sofferenza che non colpisce solo l’ammalato ma l’intero nucleo famigliare. Quasi un terzo di tutti i bambini malati di cancro ha la leucemia.

Esistono numerosi tipi di leucemia e ad ogni tipo si applica una terapia mirata. Alcune forme possono oggi essere sconfitte con elevate percentuali di successo, mentre altre forme non superano il 10% di sopravvivenza.

Spezza il cuore comprendere a fondo gli eventi e le emozioni che i bambini, insieme alla loro famiglia stretta, devono subire dal momento in cui giunge una diagnosi di leucemia. Una foto che emana tanta tristezza e tanto amore.

Infermieri sempre meno umili abbandonano la Madre Azienda Ospedaliera che li ha cresciuti come figli per trasferirsi in ...
23/07/2025

Infermieri sempre meno umili abbandonano la Madre Azienda Ospedaliera che li ha cresciuti come figli per trasferirsi in Norvegia im cambio di un misero doppio stipendio…

Si indaga sugli operatori del soccorso sanitario. È su tre infermieri che si concentrano gli accertamenti della squadra ...
23/07/2025

Si indaga sugli operatori del soccorso sanitario. È su tre infermieri che si concentrano gli accertamenti della squadra mobile di Latina per capire chi abbia scattati le dieci fotografie che ritraggono Patricia Masithela, prima ferita gravemente a bordo dell’ambulanza parcheggiata all’ingresso della villetta in via del Piccarello a Latina e poi ormai senza vita in un locale dell’ospedale Santa Maria Goretti, accanto a un’anziana, morta anche lei, distesa su un’altra barella.

I tre sospettati, indicati nell’esposto presentato dalla famiglia in procura a Latina,a ormai cinque mesi fa, sono stati già sentiti dagli investigatori della squadra Mobile.

A distanza di 10 anni dalla notifica dell’errore al comune di Roma, mi segnalano che la targa dentro Villa Pamphilj sia ...
23/07/2025

A distanza di 10 anni dalla notifica dell’errore al comune di Roma, mi segnalano che la targa dentro Villa Pamphilj sia ancora questa.

A essere premiati quest’anno sono due infermieri professionisti intellettuali umbri: Michele Pierotti del Presidio osped...
23/07/2025

A essere premiati quest’anno sono due infermieri professionisti intellettuali umbri: Michele Pierotti del Presidio ospedaliero di Gubbio-Gualdo Tadino per il Nursing Now Italy Award, e Franca Cozzari del Presidio ospedaliero di Città di Castello per il Daisy Award. I due riconoscimenti, parte di una campagna globale di valorizzazione della professione infermieristica, vengono assegnati ogni anno a 50 infermieri italiani impegnati nei vari ambiti della professione: assistenza, formazione, ricerca, docenza e dirigenza. Alla cerimonia prenderanno parte il presidente della Provincia di Perugia Massimiliano Presciutti, rappresentanti della Regione Umbria e dei Comuni di Gubbio e Città di Castello.

23/07/2025

Nel video che stai per vedere, seguiamo un'infermiera giapponese mentre si prepara a indossare una tuta pesante, del peso di oltre 10 kg, un'esperienza progettata per insegnarle importanti valori professionali e umani. Questa tuta simboleggia le sfide e le responsabilità che gli operatori sanitari affrontano quotidianamente.Durante il suo turno, l'infermiera dovrà muoversi e lavorare con questo peso addosso, un esercizio che la invita a riflettere sulla sua pratica professionale. Attraverso questa esperienza, si promuove l'umiltà: comprendere il carico fisico e emotivo che i pazienti e le loro famiglie portano con sé. L'infermiera impara a essere empatica, mettendosi nei panni dei pazienti e riconoscendo le loro fragilità.Inoltre, la tuta le ricorda l'importanza di essere servizievole e socievole, mantenendo sempre un atteggiamento aperto e disponibile. Non alzare troppo la testa diventa un messaggio chiaro: non dimenticare mai le proprie radici e il valore della cura e dell'umanità nel lavoro di assistenza.Questo video non è solo un'esibizione di forza fisica, ma un potente richiamo all'importanza della compassione e della connessione umana nel campo della salute. Segui l'infermiera in questo viaggio di crescita personale e professionale, mentre affronta questa sfida con determinazione e grazia.

22/07/2025

Indirizzo

Genova

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