Dott.ssa Chiara Sorbello Ψ Psicologa formata in NeuroPsicologia

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Dott.ssa Chiara Sorbello Ψ Psicologa formata in NeuroPsicologia Psicologa formata in Neuropsicologia dell'adulto e dell'anziano, iscritta all'Ordine degli Psicologi della Regione Siciliana (O.P.R.S) n.9151-A

Chiuso definitivamente.
💬 Si parla spesso di “  dell’ ” intendendo quel fenomeno per cui, nonostante all’aumentare dell’età ci sia un declino a ...
17/05/2021

💬 Si parla spesso di “ dell’ ” intendendo quel fenomeno per cui, nonostante all’aumentare dell’età ci sia un declino a livello fisico e cognitivo, la capacità di controllare le funziona efficacemente e può addirittura migliorare. 🔝🧠✅

👵👴 Gli anziani hanno la tendenza a prediligere ricordi positivi ai fini del loro benessere o a rielaborare vicende negative del passato in chiave positiva ‼️

👇 Per saperne di più:

In merito al modificarsi nel tempo di abilità cognitive ed emozioni, potremmo sentir parlare del "Paradosso dell’invecchiamento". Di cosa si tratta?

💭   … Gli effetti dell'esercizio di resistenza 🏋️‍♂️ sul muscolo scheletrico sono ben compresi, ma i suoi effetti sul ce...
15/04/2021

💭 … Gli effetti dell'esercizio di resistenza 🏋️‍♂️ sul muscolo scheletrico sono ben compresi, ma i suoi effetti sul cervello sono ancora oggi poco studiati e, quindi, poco conosciuti… 💪🧠

👉 Nonostante l'esercizio aerobico 🏃‍♂️ sia maggiormente associato ai meccanismi neuroprotettivi, studi recenti hanno dimostrato che anche l'allenamento di 🏋️‍♂️ può contribuire in modo significativo alla prevenzione delle malattie neurodegenerative e al mantenimento, sviluppo e recupero delle attività cerebrali 🧠

🔎 Da alcuni recenti studi è emerso che seguire un allenamento di resistenza non solo aiuta a prevenire le cadute ⚠️, soprattutto in persone anziane, ma ha un effetto positivo anche sulla 📝e sulle 🎯

👉 Ad esempio, si è osservato un miglioramento nell'inibizione della risposta in un campione di soggetti anziani che avevano seguito un programma di esercizi di resistenza ✅
[ℹ️ L'inibizione della risposta è importante per l'autocontrollo e la resistenza alle tentazioni.]

👉 Un altro studio ha dimostrato che una singola sessione di esercizi di resistenza, in giovani sani, migliorava la loro memoria prospettica (ℹ️ cioè la capacità di ricordare le azioni previste in futuro). ✅

👉 O ancora, in un altro studio è emerso che dopo un allenamento di resistenza, seguito da un gruppo di donne anziane, si osservava un miglioramento nella loro memoria dichiarativa ✅
[ℹ️ La memoria dichiarativa dipendente dall'ippocampo e dalla relativa corteccia ed è cruciale per la memoria di fatti, eventi, volti e ambienti.]

📌 Tuttavia, a causa dei pochi studi disponibili finora, gli effetti dell'esercizio di resistenza sui livelli di BDNF e sulla regolazione dello stress ossidativo non sono ancora completamente compresi 💬

✍️ Dott.ssa Chiara Sorbello - Psicologa formata in neuropsicologia dell'adulto e dell'anziano

💭  “Più vivo, più mi rendo conto dell'impatto degli atteggiamenti sulla vita. L'atteggiamento, per me, è più importante ...
06/04/2021

💭 “Più vivo, più mi rendo conto dell'impatto degli atteggiamenti sulla vita. L'atteggiamento, per me, è più importante dei fatti. È più importante del passato, dell'istruzione, del denaro, delle circostanze, del fallimento, dei successi, di quello che pensano, dicono o fanno gli altri. É più importante dell'aspetto, del talento o dell'abilità. Creerà o distruggerà un'azienda… una chiesa… una casa. La cosa notevole è che abbiamo una scelta, ogni giorno, per quanto riguarda l'atteggiamento che adotteremo per quel giorno. Non possiamo cambiare il nostro passato… non possiamo cambiare il fatto che le persone agiranno in un certo modo. Non possiamo cambiare l'inevitabile. L'unica cosa che possiamo fare è suonare sull'unica corda che abbiamo, e questo è il NOSTRO ATTEGGIAMENTO. Sono convinto che la vita sia il 10% di ciò che mi accade e il 90% di come reagisco ad esso."
- Charles R. Swindoll ✒️

Buon Martedì a tutti 🍀
✍️ Dott.ssa Chiara Sorbello - Psicologa formata in neuropsicologia dell'adulto e dell'anziano

04/04/2021
  💭 L'urbanizzazione sta procedendo ad un ritmo rapido in tutto il mondo. 🏙 Oltre la metà dell'umanità ora vive nelle ar...
30/03/2021

💭 L'urbanizzazione sta procedendo ad un ritmo rapido in tutto il mondo. 🏙 Oltre la metà dell'umanità ora vive nelle aree urbane ed entro il 2050 questa percentuale dovrebbe superare il 70%. Questo fenomeno è associato ad una significativa diminuzione dell'esposizione agli ambienti naturali. 🏞

⚠️ Tuttavia sono molteplici i benefici delle esperienze fatte in un ambiente naturale. 👇

🔎 Ad esempio in uno studio (Bratman et al., 2015) è emerso che, rispetto ad una passeggiata in un ambiente urbano, una passeggiata nella determina benefici per:

🧠 L’affettività 👉 riducendo lo stress, l’ansia e la ruminazione;

🧠 La cognizione 👉 in particolare migliorando la memoria di lavoro verbale.

✅ Quindi ricordiamo sempre (e soprattutto in questo particolare periodo) di ritagliarci qualche momento della giornata o della settimana per fare una passeggiata immersi nella natura! 🌻

✍️ Dott.ssa Chiara Sorbello - Psicologa formata in neuropsicologia dell'adulto e dell'anziano

🤔 Sai cosa sono i "serious games"❓👉 si tratta di giochi appositamente progettati per combinare apprendimento e intratten...
24/03/2021

🤔 Sai cosa sono i "serious games"❓
👉 si tratta di giochi appositamente progettati per combinare apprendimento e intrattenimento. 🕹🎮

✅ L'utilizzo dei serious games nella sta dando risultati incoraggianti per quanto riguarda attenzione selettiva, linguaggio, memoria e capacità decisionali.🧠

💪 I serious games agiscono su aspetti cruciali e tradizionalmente ostici del percorso riabilitativo: la motivazione e la tolleranza, più alta nel caso di supporti digitali soprattutto nei pazienti più giovani.

Tutto l'articolo qui 👇👇👇

Articolo in collaborazione con Restorative Neurotechnologies, startup innovativa impegnata nello sviluppo di protocolli per il benessere cognitivo.

Tempo di lettura stimato: 1 min. e 40 sec.⏳

I serious games nella neuro-riabilitazione

Fin dagli inizi della storia dell'uomo, il ne ha accompagnato lo sviluppo fisico e intellettuale. Elementi tipici del gioco come la simulazione, l'utilizzo selettivo di abilità specifiche e l'interazione con altri giocatori ci hanno dato per millenni un vantaggio evolutivo, allenandoci per affrontare le più svariate situazioni della vita reale.

In anni recenti, l'utilizzo del gioco è stato via via sempre più istituzionalizzato nel campo dell' (1) fino ad arrivare nelle (2), le quali propongono ai loro collaboratori forme di gioco per sviluppare competenze come , e . Si parla di serious games, ovvero di giochi appositamente progettati per combinare apprendimento e intrattenimento.

Nella pratica clinica, i sono stati esplorati in molte forme: dall'utilizzo in corsia per aiutare i piccoli pazienti a sviluppare la necessaria a un percorso di cura oncologica (3), alle fasi di pre-screening delle (4). È proprio nel campo dei deficit cognitivi e della loro riabilitazione che si stanno concentrando da anni molti sforzi sia nel campo della pratica clinica che in quello della ricerca (5, 6, 7).

L'utilizzo dei serious games nella sta dando risultati incoraggianti per quanto riguarda attenzione selettiva, linguaggio, memoria e capacità decisionali. Promettente, anche se ancora in fase di esplorazione, è il loro utilizzo in combinazione con tecniche di stimolazione o modulazione cerebrale (TMS, tDCS, adattamento prismatico).

I serious games agiscono su aspetti cruciali e tradizionalmente ostici del percorso riabilitativo: la motivazione e la tolleranza, più alta nel caso di supporti digitali soprattutto nei pazienti più giovani (8). Ma oltre alla loro efficacia clinica, altri due aspetti rendono i serious games particolarmente interessanti.

Innanzitutto, i dati raccolti durante il gioco rendono possibile il suo adattamento su misura del paziente, in ottica di medicina di precisione. In secondo luogo, dove le condizioni del paziente lo permettano, la portabilità del supporto rende possibile l'integrazione dei serious games in un percorso di .

Bibliografia:
❶ Llorens-Largo, F. & Molina-Carmona, R. (Eds.) (2020) Gamification and Advanced Technology to Enhance Motivation in Education. Basel: MDPI books.
❷ Larson, K. (2020). Serious Games and Gamification in the Corporate Training Environment: A Literature Review. TechTrends, 64, 319–328.
❸ Eddy, K. (2020). Harnessing Video Games for Health. The Financial Times. Retrieved on 10.12.2020.
❹ Zucchella, C., Sinforiani, E., Tassorelli, C. et al. (2014). Serious games for screening pre-dementia conditions: from virtuality to reality? A pilot project. Functional Neurology, 29(3), 153–158.
❺ Wouters P.J.M., & Spek, E. (2009) Current Practices in Serious Game Research: A Review from a Learning Outcomes Perspective. In Connolly, T., Stansfield M., & Boyle, L (Eds.) Games-Based Learning Advancements for Multi-Sensory Human Computer Interfaces: Techniques and Effective Practices. Hershey, PA: Information Science Reference.
❻ Ascolese A., Pannese, L., & Wortley, D. (2018). Serious Games for Neuro-Rehabilitation A User Centred Design Approach. In: Lawo M., Knackfuß P. (Eds.) Clinical Rehabilitation Experience Utilizing Serious Games. Advanced Studies Mobile Research Center Bremen. Wiesbaden: Springer Vieweg Verlag.
❼ European Union & Project Partners (2020). Project Bridge - Dementia: Stimolare le abilità cognitive attraverso i serious games. Retrieved on 10.12.2020.https://projectbridge.eu/wp-content/uploads/2019/05/Leaflet_BRIDGE_IT.pdf
❽ Peñuelas-Calvo, I., Jiang-Lin, L.K., Girela-Serrano, B. et al. (2020). Video games for the assessment and treatment of attention-deficit/hyperactivity disorder: a systematic review. European Child & Adolescence Psychiatry. doi: 10.1007/s00787-020-01557-w. Online ahead of print.

Oggi è la GIORNATA MONDIALE DEL SONNO! 😴📍Avere cura del proprio sonno è importante, tra le altre cose, anche a prevenire...
19/03/2021

Oggi è la GIORNATA MONDIALE DEL SONNO! 😴

📍Avere cura del proprio sonno è importante, tra le altre cose, anche a prevenire l'invecchiamento cognitivo patologico. 🧠👴👵

⚠️Il nostro comportamento durante le ore diurne e in particolare nelle ore che precedono l’ora di coricarsi, possono influenzare la qualità del sonno notturno.❗️

🛌 Una corretta "Igiene del Sonno" comprende una serie di comportamenti che fisiologicamente favoriscono un buon sonno notturno, quali ad esempio:
✅ Cercare di coricarsi la sera e alzarsi al mattino in orari regolari e costanti;
✅ Evitare di assumere, in particolare nelle ore serali, bevande a base di caffeina e simili (caffe, the, coca-cola, cioccolata) e bevande alcoliche (vino, birra, superalcolici).;
✅ Evitare, nelle ore prima di coricarsi, di impegnarsi in attività che risultano particolarmente coinvolgenti sul piano mentale e/o emotivo (studio; lavoro al computer; video-giochi ecc.…);
✅ Mantenere la stanza in cui si dorme sufficientemente buia, silenziosa e con una temperatura adeguata;
✅ Evitare pasti serali ipercalorici o comunque abbondanti e cenare almeno 3 ore prima di andare a dormire;
(per ulteriori approfondimenti sull'argomento consultare il sito dell' Associazione Italiana di Medicina del Sonno 👉 http://sonnomed.it/2019/07/05/le-regole-di-igiene-del-sonno/ #:~:text=Il%20nostro%20comportamento%20durante%20le,favoriscono%20un%20buon%20sonno%20notturno.)

🍒🥝🌼Inoltre, alcuni alimenti possono aiutarci a dormire meglio. Li trovate qui sotto👇👇👇 nel post della Dott.ssa Patanè Roberta Ψ Psicologa ✅

🌍🌎🌏 GIORNATA MONDIALE DEL SONNO!

🌍 Il 19 marzo 2021 si celebra la Giornata mondiale del sonno, che ha lo scopo di sensibilizzare sull'importante ruolo del sonno come pilastro della nostra salute.

🏛️ Istituito nel 2008, il World Sleep Day è una ricorrenza mondiale. Lo slogan dell’edizione 2021 è, “Sonno regolare, futuro sano”.

👩‍🏫 Un sonno regolare favorisce uno stato fisico e mentale più sano. La qualità della vita, in sostanza, si può migliorare grazie ad un riposo corretto.

Come possiamo favorirlo? Tra le tante cose, possiamo puntare sull’alimentazione. Ecco alcuni cibi che ci aiutano a dormire bene o a rendere eventuali problemi di insonnia meno invadenti.

🔹 Ecco, allora, alcuni tra gli alimenti che possono aiutarci a dormire meglio.

🌱 Le Mandorle, o la Frutta secca in generale.
Sono ricche di benefici e proprietà, fonte di parecchi nutrienti. Tra le altre qualità, avrebbero quella di migliorare la qualità del sonno in quanto perchè contengono melatonina, la quale è in grado di segnalare al corpo il momento nel quale prepararsi a dormire.

☕️ La Camomilla.
E' notoriamente nota come compagna di notti serene. Tra le sue potenzialità, quella di migliorare la qualità del sonno grazie all’apigenina, antiossidante che si lega a determinati recettori nel cervello che favoriscono la sonnolenza e riducono l’insonnia.

🥝 I Kiwi.
Sono frutti che apportano vitamine e sali minerali e sono ricchi di serotonina e antiossidanti. Possono portare un miglioramento della qualità del sonno, specie se vengono consumati prima di andare a letto.

🍒 Le Amarene.
Bevendone il succo si ottengono benefici a livello del riposo notturno. Questi frutti, infatti, contengono melatonina, il famoso ormone amico del sonno che, inoltre, allevia l’insonnia. Prediligete la sera, magari dopo cena, per berlo.

🐟 Il Pesce grasso.
I ricercatori sostengono che il pesce grasso possa aiutare a dormire meglio grazie al pieno di vitamina D e acidi grassi omega-3 che regala e che sono coinvolti nella regolazione della serotonina da parte del nostro organismo.

Fonte: www.benessereblog.it

Vero✅ o Falso❎? Pt. 3️⃣Quanto conosci il tuo cervello? 🧠La risposta al sondaggio di ieri 👇👇👇
18/03/2021

Vero✅ o Falso❎? Pt. 3️⃣
Quanto conosci il tuo cervello? 🧠
La risposta al sondaggio di ieri 👇👇👇

É iniziata ieri, 15 Marzo, la   2021 🧠A proposito di cervello🧠… Vi capita mai di uscire di fretta da casa pensando ai mi...
16/03/2021

É iniziata ieri, 15 Marzo, la 2021 🧠

A proposito di cervello🧠… Vi capita mai di uscire di fretta da casa pensando ai mille impegni e alle tante cose da fare e dimenticare sul tavolo la lista della spesa, il cellulare, la bolletta da pagare, il cappotto da portare in tintoria ecc.? 🤯

Se la risposta è sì ➡️Cosa fare in questi casi?⤵️
1️⃣ Innanzitutto, accettare il fatto che la fretta e la mente affollata di pensieri non lasciano spazio ad una buona organizzazione. ❗️

2️⃣ Poi, adottare la del : quando stai per uscire di casa, da un negozio, dall’auto parcheggiata, ferma i pensieri come se fossi davanti ad un semaforo rosso.🚦

🛑 Ferma il traffico dei pensieri e sgombra la mente da tutti gli altri pensieri, concentrandoti solo su ciò che stai facendo: dove stai andando, cosa ti serve, hai tutto con te (bancomat, cellulare, occhiali ecc.)? 📝

Ecco l'articolo completo, con gli utili consigli, di ASSOMENSANA 👇
https://www.assomensana.it/Esercizi-quotidiani/Attenzione/62-Metti-un-semaforo-in-casa/?fbclid=IwAR25qQBXEwehnuFVq8FN6B7ykY6eR3gIphBWAUQrY8niL2AqbMamJnpjttg

Mente affollata da pensieri, fretta, disattenzione ognuno di essi è perfetto per farci dimenticare cosa stavamo facendo. In questi casi ci viene in aiuto la strategia del semaforo

Ripartiamo da qui 🍀Ad un anno dal primo lockdown nazionale, con la   che tra un anno tutto questo sia solo un brutto ric...
08/03/2021

Ripartiamo da qui 🍀
Ad un anno dal primo lockdown nazionale, con la che tra un anno tutto questo sia solo un brutto ricordo 💪

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SU DI ME...

In questo piccolo spazio non voglio riportarvi il mio curriculum vitae (quest'ultimo è consultabile in qualsiasi momento sul mio profilo LinkedIn --> linkedin.com/in/chiarasorbello-psicologa), ma vorrei piuttosto raccontarvi una storia... Tanti anni fa mi avvicinai alla psicologia un po' per caso e un po' per curiosità. Per tali ragioni, infatti, scelsi di frequentare il liceo socio-psico-pedagogico e durante quegli anni mi appassionai alla psicologia. Dopo il diploma, decisi quindi di intraprendere la carriera universitaria in tale ambito. Quando misi per la prima volta piede nelle immense e caotiche aule dell'Università di Catania, avevo un unico pensiero fisso: il mio obiettivo era quello di concludere gli studi per poter lavorare come il grande medico viennese che sedeva alle spalle di un lettino. Tuttavia, in quel periodo, entrai in un mondo che di immenso non aveva solo le aule e, così, materia dopo materia esplorai i numerosi e variegati ambiti della psicologia. Fino a quando, un giorno, accade qualcosa di inaspettato: mi innamorai perdutamente della Neuropsicologia. Come qualsiasi nuovo amore che si rispetti, esso rivoluzionò come un tornado tutti i miei piani. Pertanto, dopo aver conseguito la laurea triennale, questa immensa passione mi condusse verso l'Università di Palermo, presso la quale frequentai il corso di laurea magistrale con un curriculum ad indirizzo neuropsicologico e successivamente, sempre nella stessa città, svolsi l'anno di tirocinio professionalizzante. Dopo l’abilitazione, la mia passione mi spinse a volare verso Torino, città nella quale ho frequentato un Master in Neuropsicologia Clinica dell’adulto e dell’anziano.

Il mio obiettivo, ad oggi, consiste nel poter coniugare passione e lavoro e, allo stesso tempo, nel far conoscere ad un pubblico sempre più vasto i progressi fatti fin'ora dalla scienza in tale ambito. Quindi... BENVENUTI!