
03/10/2025
Non ho la ferita da ingiustizia, ma per molto tempo sono stata accanto a una persona che ce l’aveva. E, parliamoci chiaro, la ferita da ingiustizia è quella che maggiormente può rovinare la vita a tutte le persone che gravitano attorno a chi ce l’ha.
Che sia in una relazione amorosa o di amicizia, in famiglia o in un rapporto lavorativo tra noi e il nostro capo, i colleghi o i collaboratori… la ferita da ingiustizia non perdona nessuno.
Chi ha questa ferita ha un giudice interiore severissimo, che non lascia spazio all’errore. Tutto deve essere eseguito in modo impeccabile. Ordine, integrità e precisione sono parte integrante della vita di questa persona. La critica è spesso feroce, sia verso se stessa che verso gli altri.
In una relazione di amore o in un rapporto lavorativo, questo aspetto è deleterio. Chi ha questa ferita non fa passare nulla all’altra persona. Ogni cosa viene presa in esame: ogni parola, ogni gesto, ogni pensiero vengono sezionati, valutati, commentati e, molto spesso, se non sono in linea con l’eccellenza, criticati.
Il senso del dovere è eccessivamente superiore all’ascolto dei propri bisogni. Con questa ferita diventi un perfezionista, uno stacanovista, un giudice, un avvocato contro cui nessuno può averla vinta. Ma, a meno che tu non la utilizzi davvero in queste professioni per aiutare le persone… allora spargerai intorno a te (e dentro di te) solo disarmonia e infelicità.
Le tue aspettative sul comportamento altrui sono spesso irrealistiche e, pertanto, vieni spesso delusa/o. Ti aspetti sempre l’eccellenza da tutti. Se qualcosa non è in linea con i tuoi parametri di giudizio, ecco che scatta la critica, la rabbia, la frustrazione, il senso di ingiustizia.
Se hai questa ferita, hai un bisogno costante di avere ragione, ma questo ti tiene in uno stato di rigidità mentale da cui è difficile uscirne da sola/o. Inoltre, questa ferita ti tiene costantemente nell‘energia del giudizio, per cui abbassa la tua frequenza in modo catastrofico.
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Fare esperienza, seppur indiretta, di questa ferita, mi ha sicuramente spinta all’eccellenza, a dare il meglio di me, a mettere sempre attenzione nelle cose e soprattutto mi ha portata oltre i miei limiti. E di questo sarò sempre molto grata.
Ma, a lungo andare, questa cosa ha soffocato piano piano la mia creatività, la mia libertà di espressione, il bisogno fisiologico di essere lasciata libera di dire, fare, pensare, scrivere, andare, comunicare. E di sbagliare, sperimentare, provare, scoprire, anche commettere volutamente degli errori per uscire dagli schemi. In poche parole di essere perfetta nella mia imperfezione.
Per questo è importante lavorare su questa ferita:
✨ per te stessa/o: per fare pace con te e con il mondo; per aprirti alla felicità, alla gioia, all’amore e al perdono; per ammorbidirti e diventare più tollerante e collaborativa/o; per alleggerirti e lasciar andare la rabbia, il rancore e il senso di vittimismo; per permetterti di sbagliare, nella certezza che sarai amata/o lo stesso e che tutte le tue qualità, la tua precisione, l’integrità e l’eccellenza verranno viste, riconosciute e ammirate lo stesso;
✨ per chi ti ama, ti vive e ti frequenta, in modo da avere delle relazioni armoniose, pacifiche e costruttive, basate su stima, fiducia, sostegno e amore;
✨ per chi lavora con te, per trasformare il tuo ambiente di lavoro in un luogo armonico, creativo e collaborativo, in cui tutti sentono di avere valore e di essere stimati, compresa/o tu.
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Con la Kinesiologia Emozionale RD, possiamo lavorare sulla ferita da ingiustizia andando a scoprirne l’origine e portandoti a un punto di consapevolezza maggiore. Rilasceremo le emozioni connesse a questa ferita e potrai verificare tu stessa/o il cambiamento positivo, già dal primo incontro.
Se vuoi prenotare una sessione di KERD in presenza, puoi contattarmi al 340 1583528 (su Telegram o WhatsApp) o via email a kerd@graficaolistica.it. Ricevo a Lucinico (GO).
Sarò felice di poterti aiutare 💜