19/11/2025
Ieri, nella splendida cornice della Protomoteca del Campidoglio, si è svolto il convegno “Libere dalla violenza”: un momento intenso, ricco di voci autorevoli che hanno portato riflessioni, dati, esperienze e soprattutto urgenze.
Il filo rosso che ha attraversato tutti gli interventi è stato chiaro e unanime: la lotta alla violenza di genere non può essere vinta senza risorse adeguate, senza investimenti concreti e continui, senza un impegno strutturale che oggi, purtroppo, ancora manca.
Nel mio intervento ho voluto sottolineare un punto che non possiamo più ignorare: esiste un’ipocrisia di Stato.
Non possiamo chiedere ai centri antiviolenza, ai professionisti seri che tutti i giorni si sporcano mani e piedi, alle forze dell’ordine, agli operatori sociali di sostenere un’emergenza quotidiana senza strumenti, senza fondi stabili, senza percorsi formativi, senza strutture capaci di accogliere e proteggere.
Non si può più aspettare.
Non possiamo continuare a riempire le sale di parole, commozione e impegni morali se poi, nei fatti, chi combatte in prima linea resta solo. Servono decisioni politiche, serve coraggio istituzionale, serve una volontà reale di cambiare il sistema e di renderlo finalmente all’altezza delle vite che dobbiamo proteggere.
Il convegno si è concluso con una consapevolezza condivisa: la violenza di genere non è una fatalità, è una responsabilità collettiva. E ogni ritardo, oggi, si paga in vite.
.ssa.oriana.psicoterapeuta