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Yoga Lover un luogo dove condividere la pratica sul tappetino ma sopratutto fuori dal tappetino

22/08/2025
LO YOGA DEL QUOTIDIANO :AGOSTO IN MAREMMA CON YOGALOVER Agosto qui in maremma è un vero e proprio inno alla luce, fatto ...
28/07/2025

LO YOGA DEL QUOTIDIANO :
AGOSTO IN MAREMMA CON YOGALOVER
Agosto qui in maremma è un vero e proprio inno alla luce, fatto di tramonti infuocati ed albe rosate. La campagna maremmana si tinge di giallo, le grandi querce con la loro ombra diventano custodi accoglienti di momenti di quiete. Il silenzio si anima del canto delle cicale e tutto, tutto vibra di una luce dorata.
… e poi c’è quel profumo di terra e di bosco e per me di lavanda e menta che sempre mi emoziona. Un mese pieno di bellezza che si meritava qualche pratica immersi nella natura.
Durante il mese di Agosto mi troverete, quindi, con un calendario di corsi settimanali e due workshop di filosofia e pratica nel bellissimo agriturismo a Montemerano. Un luogo perfetto immerso nel verde e nel silenzio con una bellissima sala a vetri pronta ad accoglierci se il caldo non ci permette di praticare nel prato davanti la piscina.
Lezioni e workshop sono aperte a tutti, previa prenotazione .
… se siete in zona vi aspetto come sempre sul tappetino 😍

“Yoga karmasu kaushalam” – Yoga è abilità nell’ azione – L’eccellenza nell’azione è yoga- Bhagavad-gita II:50Ognuno di n...
25/07/2025

“Yoga karmasu kaushalam” – Yoga è abilità nell’ azione – L’eccellenza nell’azione è yoga- Bhagavad-gita II:50
Ognuno di noi compie continuamente delle scelte ed in base a quelle scelte compie le proprie azioni. La prima responsabilità è quindi riconoscere che siamo sempre liberi di scegliere e che ogni scelta parte da un nostro discernimento - viveka- . Agiamo spesso per abitudine o per impulso ma questa spontaneità spesso ci allontana da una valutazione corretta della situazione e da una risposta autentica e congrua a quel preciso contesto.
Una volta compreso cercheremo di agire al meglio delle nostre possibilità, liberi dal condizionamento del risultato.
Coltivare vairagya- il non attaccamento- è secondo la Bhagavad Gita l’elemento fondamentale per spezzare la prigione del karman. Noi possiamo fare del nostro meglio ma ogni nostra azione è comunque legata ad una complessità di relazioni e di situazioni che molto spesso travalicano il nostro controllo. Merito e demerito non dipendono quasi mai esclusivamente da noi e lasciarli andare ci libera dal penso delle conseguenze delle nostre azioni. Questo non ci deresponsabilizza perche da noi dipende la volontà di ascolto, attenzione e cura… ciò che accadrà dopo, però, infondo riguarda solo la vita.

Yoga è scegliere con sincerità e cura, agire responsabilmente e donare alla vita ogni merito ed ogni demerito; liberi da giudizi e condizionamenti ogni azione sarà sempre l’unica veramente possibile per noi in quel preciso contesto.

Prima precisazione! la sofferenza esiste! è parte integrante di quel gioco di luci ed ombre che fa parte della natura st...
22/07/2025

Prima precisazione! la sofferenza esiste! è parte integrante di quel gioco di luci ed ombre che fa parte della natura stessa dell’essere, diffidate di chi vi promette una vita di sola beatitudine. Il nostro corpo, il nostro io sono parte del gioco di maya, noi siamo dentro lo spettacolo della Coscienza, suno di quei fuochi d’artificio. Riconnetterci al nostro Sè non ci garantisce l’eterna beatitudine ma la capacità di accogliere la sofferenza in uno spazio di profonda accettazione.
Una volta uno swami mi ha detto: “ Finché abitiamo questo piano di esperienza non possiamo esimerci dal soffrire. La sofferenza esiste come esiste la gioia. Noi però sempre respiriamo.”
Io ho associato a questo consiglio un ricordo di me adolescente.
Avete presente il tagadà ? quella giostra a forma di disco volante che si muove continuamente?
Ecco la vita è un tagada e questo lo sappiamo tutti.

Sul tagada c’è chi si aggancia forte alle sponde del disco volante, cerca di rimanere seduto e al sicuro ma in realtà accumula un sacco di tensioni alla schiena, subendo tutti i colpi dovuti al movimento. Poi c’è chi si ricorda di respirare e rimane in piedi. Questi artisti del tagada saltano, dondolano, passano da una parte all’altra della piattaforma, trovando cosi un loro ritmo, morbidi, assecondano il movimento. Ecco anava maya è la nostra ostinazione a rimanere fermi sul tagada e la pratica yoga la voce che ci invita a matterci in piedi per fare il nostro gioco.
Il tagada è necessario per creare la nostra danza, riappropriarci del nostro respiro e goderci del nostro spettacolo senza aggiungere tensioni inutili alla libertà del movimento.

PILLOLE DI FILOSOFIA- ANAVA MALA Anava mala è il primo oscuramento della Consapevolezza di essere Shiva, è il primo perc...
12/07/2025

PILLOLE DI FILOSOFIA- ANAVA MALA
Anava mala è il primo oscuramento della Consapevolezza di essere Shiva, è il primo perché strettamente correlato alla dinamica psichica che ci permette l’esperienza di essere, praticamente senza anava mala non sarebbe possibile alcun processo cognitivo, ed è quindi difficile illuminarlo. L’esperienza è possibile perché separiamo il soggetto percepiente dall’oggetto percepito, quindi per sua natura divisiva. Questo è un costrutto necessario al processo ma non necessariamente “reale”.
L’esperienza meditativa è lo strumento più potente per esperire nuovi spazi interiore e coltivare nuove capacità della mente di vivere la realtà, riconnettendoci ad un sentire più profondo che si sofferma più sulla relazione che sulla separazione.

Nel processo meditativo noi sperimentiamo una conessione diversa con noi stessi e col mondo, la meditazione ci apre con gentilezza a spazi più ampi e delicati, ad un sentire n**o, non imprigionato nel giudizio, non divisivo.
Credo anche che coltivare il dubbio, l’umiltà e l’autoironia ci aiuti a riposizionarci in uno spazio meno ego-centrico. Siamo creature di passaggio, ricordarci che niente ci appartiene davvero, che anche il nostro nome è in prestito perché ha comunque una scadenza, ci invita a rendere un po’ più elastici i nostri confini e a guardare la vita da una prospettiva più aperta, autentica e generosa.
… ed è in questa apertura alla vita e al suo fluire che ci riconnettiamo alla pienezza e all’armonia.
p.s: tutto questo non ha niente a che vedere col “peace and love”,non si tratta di spennellare di rosa la nostra sofferenza o di voler bene e a tutti ma di riconoscere chi siamo veramente, collocandoci nella giusta prospettiva.

PILLOLE DI FILOSOFIA :le (i ) trimala … la nostra sofferenza è lecita e reale, e ciò che ho compreso nel tempo è che, se...
26/06/2025

PILLOLE DI FILOSOFIA :le (i ) trimala
… la nostra sofferenza è lecita e reale, e ciò che ho compreso nel tempo è che, se le storie che la raccontano sono diverse, spesso i meccanismi alla sua base si assomigliano. Per questo a volte indagarne le dinamiche ci aiuta, perché ci fa sentire che anche la sofferenza ha un suo senso e che tutti abbiamo gli strumenti per attraversarla. Delle tre mala ve ne parlerò con più precisione nei prossimi post.

PICCOLE GIGANTESCHE COSE: un weekend in Valle di Casies “Tutto quello che facciamo, percepiamo, sentiamo,pensiamo, se to...
25/05/2025

PICCOLE GIGANTESCHE COSE: un weekend in Valle di Casies

“Tutto quello che facciamo, percepiamo, sentiamo,pensiamo, se toccato e avvolto dalla consapevolezza cambia registro. Non è il fenomeno in sé a cambiare, ma il nostro atteggiamento verso di esso, e a quel punto cambia anche la percezione. Consapevolezza non è semplice attenzione: è sapere-con, sapere insieme alla cosa stessa, è entrare in profonda intimità .”

Imparare a “stare” con ciò che accade, anche quando è scomodo, ci regala il tempo di sentire, di entrare in relazione… ed è grazie a questa relazione che riusciamo a vedere il paesaggio interiore che accoglie ciò che accade, a dargli un nome e soprattutto a riconoscere che come ogni paesaggio cambierà, che non ci identifica, non assorbe ed esaurisce tutto il nostro essere. Semplicemente accade e noi possiamo attraversarlo.

ESERCITAZIONI POETICHE: sentirsi fiore!Bene, vediamo un pò come fiorisci.Come ti apri, di che colore hai i petali,quanti...
13/05/2025

ESERCITAZIONI POETICHE: sentirsi fiore!

Bene, vediamo un pò come fiorisci.
Come ti apri, di che colore hai i petali,
quanti pistilli hai, che trucchi usi
per spargere il tuo polline e ripeterti,
se hai fioritura languida o violenta,
che portamento prendi, dove inclini,
se nel morore infradici, o insecchisci.
Avanti su, io guardo, tu fiorisci.

Patrizia Cavalli

Indirizzo

Manciano
58014

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