
26/05/2021
L’Ecografia tridimensionale è un’ecografia ginecologica eseguita da operatori esperti e con strumentazioni tecnologicamente molto avanzate che permette una visione tridimensionale dell’utero e degli organi genitali femminili in diverse sezioni (sagittale, traversa e coronale).
È una tecnica diagnostica molto utile non solo in caso di gravidanza ma per la salute dell’apparato riproduttivo della donna in generale.
Questo tipo di ecografia facilita l’identificazione delle scansioni diagnostiche ecografiche e riduce i tempi necessari per lo studio ecografico, offrendo una qualità delle immagini accurata e molto suggestiva.
L’ecografia 3D può essere utilizzata con eccellenti risultati non solo nei casi di gravidanza, ma anche per la diagnosi di malformazioni uterine. In questi casi, l’uso della tecnica ecografica 3D/4D supera la risonanza magnetica e l’isterosalpingografia e permette di evitare esami invasivi come l’isteroscopia e la laparoscopia.
Le malformazioni uterine sono delle anomalie, congenite, che a dispetto di quanto si possa pensare colpiscono un elevato numero di donne.
Le malformazioni uterine più frequenti riguardano la forma: utero setto, utero bicorne, utero arcuato ed altre descritte nella vecchia classificazione. Ad oggi tale terminologia è stata abbandonata a vantaggio di una nomenclatura standardizzata e precisamente definita, descritta nella nuova classificazione “CONUTA” elaborata da European Society of Human Reproduction and Embryoloy (ESHRE) – European Society for Gynaecological Endoscopy (ESGE) nel 2013 con il chiaro intento di migliore il management diagnostico/terapeutico e di rendere meno soggettiva e più precisa la definizione dell’anomalia presente.
Nella maggior parte dei casi le deviazioni e le anomalie sono di lieve entità e non causano nessun problema alla donna ma, in alcuni casi, sono causa di aborti spontanei e infertilità.
Non è una problematica sintomatica, tanto che non viene diagnosticata se non dopo un ab**to spontaneo o i tentativi vani di iniziare una gravidanza, a meno che la donna non si sottoponga a un’ecografia pelvica o transvaginale. Una delle possibili sintomatologie può essere un intenso dolore mestruale o una marcata sindrome premestruale, ma non è sempre una deviazione dell’utero la causa.
Con la tecnologia 3D, inoltre, si è perfezionato lo studio delle pareti uterine e ovariche, permettendo di riconoscere meglio i fibromi, l’adenomiosi, l’endometriosi e le lesioni uterine (polipi, iperplasie, ecc.).
Aggiungendo l’uso del Color Doppler o del Power Doppler si è affinato anche l’approfondimento del sospetto di tumori uterini e ovarici.