Dott.ssa Daria Laurà - Psicologa

Dott.ssa Daria Laurà - Psicologa Psicologa, psicoterapeuta cognitivo- comportamentale.

Ogni emozione che proviamo può farci stare bene, o al contrario farci sentire fragili o deboli. Ognuna di esse  è fondam...
02/10/2025

Ogni emozione che proviamo può farci stare bene, o al contrario farci sentire fragili o deboli.
Ognuna di esse è fondamentale in un determinato momento..e per quanto vorremmo, a volte, eliminarla, o allontanarla un emozione c'è e non ci resta che farle spazio. Solo così possiamo vivere una vita piena ,ricca e significativa.

17/09/2025
08/09/2025

Ci sono cose da dire ai nostri figli.
Come ad esempio che il fallimento
è una grande possibilità.
Si ricade e ci si rialza.
Da questo s’impara.
Non da altro.

Dovremmo dire ai figli maschi che se piangono,
non sono femminucce.
Alle femmine che possono giocare alla lotta
o fare le boccacce senza essere dei maschiacci.

Dovremmo dire che la noia è tempo buono per sé. Che esistono pensieri spaventosi,
e di non preoccuparsi.

Dovremo dire che si può morire,
ma che esiste la magia.

Ai nostri figli dovremmo dire che il giorno del matrimonio non è il più bello della vita.
Che ci sono giorni sì, e giorni no.
E hanno tutti lo stesso valore.

Che bisogna saper stare, e basta.
E che il dolore si supera.

Ai nostri figli maschi dovremmo dire che non sono Principi azzurri e non devono salvare nessuno.
Alle femmine che nessuno le salva,
se non loro stesse.
Altrimenti le donne continueranno a morire
e gli uomini a uccidere.

Ai nostri figli dovremmo dire
che c’è tempo fino a quando non finisce,
e ce ne accorgiamo sempre troppo tardi.

Dovremmo dire che non ci sono né vinti né sconfitti, e la vita non è una lotta.

Dovremmo dire che la cattiveria esiste
ed è dentro ognuno di noi.
Dobbiamo conoscerla per gestirla.

Dovremmo dire ai figli che non sempre un padre e una madre sono un porto sicuro.
Alcuni fari non riescono a fare luce.

Che senza gli altri non siamo niente.
Proprio niente.

Che possono stare male.
La sofferenza ci spinge in avanti.
E prima o poi passa.

Dovremmo dire ai nostri figli che possono
non avere successo e vivere felici lo stesso.
Anzi, forse, lo saranno di più.

Che non importa se i desideri non si realizzano,
ma l’importante è desiderare.
Fino alla fine.

Bisogna dir loro che se nella vita
non si sposeranno o non faranno figli,
possono essere felici lo stesso.

Che il mondo ha bisogno del loro impegno per diventare un luogo bello in cui sostare.

Che la povertà esiste e dobbiamo farcene carico.

Che possono essere quello che vogliono.
Ma non a tutti i costi.

Che esiste il perdono.
E si può cedere ogni tanto, per procedere insieme.

Ai figli dovremmo dire che possono andare lontano. Molto lontano.
Dove non li vediamo più.

E che noi saremo qui.
Quando vogliono tornare.

✍️Cinzia Pennati

Ogni essere  umano è in continuo divenire, perché ogni esperienza che vive lo modifica, lo cambia in qualche modo. Voler...
02/09/2025

Ogni essere umano è in continuo divenire, perché ogni esperienza che vive lo modifica, lo cambia in qualche modo.
Voler rimanere o ritornare a come si era in passato ci porta ,a volte, a non accettare chi siamo adesso.
Lavorare su noi stessi è il più grande regalo che possiamo farci.

La gentilezza crea altra gentilezza come un effetto a catena.
01/09/2025

La gentilezza crea altra gentilezza come un effetto a catena.

29/08/2025

Bisogna imparare a convivere
anche con le cose che non si superano.
Perché è inutile stare ad ascoltare
i bei discorsi sul tempo che guarisce
le ferite, sulle cose belle che verranno,
sulla vita che ti sorprende
quando meno te lo aspetti.
Ci sono segni che non si cancellano,
lividi che non passano,
vuoti che non si possono riempire.
Cose rotte che resteranno rotte
per sempre,
non c'è nulla da fare.
E nemmeno da dire.
Bisogna solo far propria l'idea
che niente sarà come prima,
mai più.
Che la vita che verrà è nuova,
anche se non come l'avevamo
immaginata.
Forse ci saranno diverse felicità,
nuove occasioni,
nuovi spunti.
Ma non c'è alcuna cosa al mondo
che possa farci tornare chi eravamo prima che accadesse quello che
non possiamo più cambiare
e che ci ha cambiati per sempre.
È l'unica certezza.
Per sempre.
Bisogna imparare a convivere
con tutto quello che non avevamo
nemmeno mai immaginato,
nascendo di nuovo,
in un modo innaturale,
perché ce lo impone il turbinio dell'esistenza,
la forza che nemmeno
sapevamo di avere.
Spezzati, ma vivi…

[Laura Messina]

21/08/2025

«Fare psicoterapia è una cosa seria. Vuol dire affidare i propri dubbi e bisogni a un’altra persona competente, formata a questo scopo e che ha a cuore la tutela del paziente».

In un’intervista a La Stampa, la Presidente del CNOP, Maria Antonietta Gulino, avverte che i chatbot terapeutici non possono sostituire l’incontro umano tra psicologo e paziente. «L’Intelligenza artificiale non ha i requisiti. Per cui non solo è inutile, ma può addirittura causare un peggioramento del disagio».

Il fascino della disponibilità 24 ore su 24, osserva Gulino, è solo apparente: «Quando si fa psicoterapia anche l’attesa è importante nella ricerca della risposta a un bisogno. La richiesta immediata di un riscontro non è sempre positiva. Spesso lo psicoterapeuta non dà risposte, ma accompagna a rimanere nel dubbio».

A preoccupare è soprattutto il rischio di banalizzare i vissuti dei più giovani: «Le frasi fatte, ripetute e un po’ consolatorie, quasi come fossero pacche sulla spalla, non servono a risolvere un disagio.»

L’intelligenza artificiale, sottolinea la Presidente, non va demonizzata: «Abbiamo un gruppo di lavoro che si occupa di IA e nuove tecnologie per studiare come possiamo utilizzarla e integrarla nei percorsi terapeutici».

Per il CNOP la priorità rimane una: aumentare la presenza di psicologi e psicoterapeuti nel servizio pubblico, evitando che la diffusione dei chatbot crei un nuovo digital divide tra chi deve accontentarsi di servizi digitali insoddisfacenti e chi può permettersi un percorso privato.

Per leggere l'intervista 👉🏻 https://www.lastampa.it/cronaca/2025/08/19/news/psicoterapia_intelligenza_artificiale_psicologa_gulino-15274875/amp/

I periodi di "pausa" della terapia possono generare preoccupazione nel paziente così come nel terapeuta. "Se dovesse suc...
04/08/2025

I periodi di "pausa" della terapia possono generare preoccupazione nel paziente così come nel terapeuta. "Se dovesse succedere qualcosa come farò da solo/a?", "Non è che perderò tutto ciò che abbiamo fatto finora?"
Buona parte del processo di cambiamento viene avviato dalle sedute, ma prende forma e si concretizza nella vita di ogni giorno. Le pause permettono di mettere in pratica e sfruttare gli strumenti acquisiti fino a quel momento della terapia.

"Tornare ad essere come prima" è una richiesta ( a volte pretesa) che molti pazienti fanno quando iniziano un percorso d...
02/08/2025

"Tornare ad essere come prima" è una richiesta ( a volte pretesa) che molti pazienti fanno quando iniziano un percorso di psicoterapia.
La verità è che ogni cosa che viviamo, ogni situazione che affrontiamo, ogni persona che incontriamo, ogni esperienza che facciamo, ogni dolore che sperimentiamo, ogni mano tesa o negataci ci rendono una persona diversa da quella che eravamo il giorno prima.
Allora l 'obiettivo non è tornare ad essere chi eravamo prima, ma ascoltare e riconoscere chi siamo adesso.
❣️

Va in psicoterapia chi è sufficientemente sano da volersi prendere cura di sé.
31/07/2025

Va in psicoterapia chi è sufficientemente sano da volersi prendere cura di sé.

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