23/11/2023
Alcuni sostengono che la pagina “Le bimbe di Filippo” sia un fake. Altri hanno richiesto l’intervento della polizia postale. Indipendentemente dal fatto che sia vera o un fake mi ha dato lo spunto per parlare di un fenomeno diffuso ma silente: l’ibristofilia.
L'ibristofilia è un fenomeno psicologico che si caratterizza per l'attrazione sessuale e spesso amorosa nei confronti di individui che hanno commesso crimini, in particolare atti di violenza come omicidio o aggressione. Questa condizione può essere vista come una forma estrema di "bad boy" o "bad girl" attraction, ma va oltre il semplice fascino per il proibito o l'anticonformismo.
L'ibristofilia si inserisce in un contesto neuroscientifico affascinante: è possibile che nei soggetti affetti da questa condizione si verifichi un'attivazione anomala dei circuiti cerebrali legati al reward, al rischio e all'eccitazione. In termini neurobiologici, l'attrazione verso individui criminali può essere mediata da un'intensa risposta dei centri del piacere del cervello, come il nucleo accumbens, che riceve un'abbondante innervazione dopaminergica e partecipa alla cosiddetta "via della ricompensa". La dopamina, un neurotrasmettitore coinvolto nella motivazione e nel piacere, può giocare un ruolo cruciale, provocando una sensazione di euforia in risposta al pericolo o all'idea del "proibito". Questa risposta potrebbe essere rafforzata da un'interazione complessa con altri sistemi neurotrasmettitoriali, inclusi quelli legati all'attaccamento e all'arousal emotivo, come il sistema ossitocinergico e quello adrenalino-simpatetico. Tuttavia, è essenziale considerare che l'ibristofilia, come ogni forma di comportamento umano, non può essere ridotta a una semplice questione di neurochimica, ma è il risultato di un intreccio dinamico tra cervello, mente e contesto sociale.