Diana Yedid

24/11/2025

Cibi ultra-processati, da snack a bibite a prodotti pronti per la cottura come i bastoncini di pesce, sono legati a malattie croniche e a sempre meno sane: il contributo energetico di questi cibi agli acquisti alimentari totali delle famiglie o al consumo giornaliero di cibo è triplicato in Spagna (dall'11% al 32%) e in Cina (dal 4% al 10%) negli ultimi tre decenni, ed è aumentato (dal 10% al 23%) in Messico e Brasile negli ultimi quattro decenni. Negli Stati Uniti e nel Regno Unito, è leggermente aumentato negli ultimi due decenni, mantenendo livelli superiori al 50%.

Sono alcuni dei dati riportati dalla rivista scientifica The Lancet che dedica un approfondimento a questo tema. Le diete ricche di questi cibi sono collegate a un' eccessiva, a una scarsa qualità nutrizionale e a una maggiore esposizione a sostanze chimiche e additivi nocivi. Inoltre, una revisione sistematica condotta per The Lancet, che comprende 104 studi a lungo termine, ha rilevato maggiori rischi associati a una o più malattie croniche, associazioni significative per 12 problemi di , tra cui , di tipo 2, malattie cardiovascolari, e morte precoce per tutte le cause.

L’articolo completo su Salute.Eu

22/11/2025

22/11/2025

In una nuova ricerca, il team di ricercatori mostra come i batteri sovraproducevano acidi colanici quando esposti a basse dosi di cefaloridina, e i vermi tondi trattati con cefaloridina vivevano più a lungo.

Nei topi, basse dosi di hanno indotto la trascrizione in una porzione del del batterio intestinale responsabile della sintetizzazione degli acidi colanici.

Ciò ha portato a cambiamenti nei cambiamenti metabolici correlati all'età negli animali: aumento del colesterolo buono e diminuzione del colesterolo cattivo nei maschi e riduzione dei livelli di insulina nelle femmine.

Poiché la cefaloridina non viene assorbita dall'organismo se viene ingerita per via orale, l'antibiotico induce cambiamenti nel intestinale senza colpire il resto del corpo dell'animale, eliminando effetti collaterali e tossicità.

I ricercatori affermano che il nuovo lavoro evidenzia un percorso promettente per sfruttare farmaci che mirano ai batteri per promuovere la .

Sperano che possa anche ispirare un nuovo modo di pensare allo sviluppo dei .

Piuttosto che sviluppare farmaci che mirano direttamente al , la ricerca suggerisce che gli scienziati potrebbero potenzialmente progettare composti che mirano al , inducendo cambiamenti che consentono loro di produrre composti benefici. The Human Microbiome - Evolution of the Microbiome Microbiota-Microbioma e il ruolo della Medicina Integrata

18/11/2025

Controllando l'infiammazione da cibo è possibile dare sollievo ai dolori muscolari e articolari tipici della fibromialgia.

15/11/2025

I cani sono compagni amati e, nel mondo odierno, gli animali domestici sono sempre più considerati membri della famiglia. I proprietari di animali domestici attribuiscono sempre maggiore importanza alla salute dei loro animali, in particolare dei . I , batteri vivi che apportano benefici all'ospite se somministrati in quantità sufficienti, hanno suscitato grande interesse nella comunità veterinaria nutrizionale per i loro effetti benefici sugli animali da compagnia, compresi i cani. Questo studio sottolinea i vantaggi dell'aggiunta di probiotici alle diete canine al fine di migliorare la salute della flora intestinale e le tecnologie utilizzate per incorporare i probiotici nei mangimi per cani. Esamina i modi migliori per affrontare i problemi di salute più comuni nei cani, evidenziando i probiotici come un utile sostituto degli antibiotici, che possono avere gravi effetti avversi, favorire la resistenza batterica e alterare l'ecologia microbica intestinale, necessaria per la digestione. Tali alterazioni sono collegate all'enteropatia infiammatoria cronica e all'obesità nei cani. Questo articolo esamina anche i progressi biotecnologici nei metodi di incorporazione dei probiotici nei mangimi per cani, con l'obiettivo di ottimizzarne i benefici per la salute. Gli integratori alimentari probiotici potrebbero quindi rappresentare un approccio promettente per migliorare la salute dei cani, offrendo un complemento naturale ai trattamenti convenzionali e alle misure preventive. The Human Microbiome - Evolution of the Microbiome Microbiota-Microbioma e il ruolo della Medicina Integrata

14/11/2025

Tra Il Serio E Il Faceto

14/11/2025

Giornata mondiale del diabete.
Il diabete mellito di tipo 2 è sempre più riconosciuto come un disturbo non solo del metabolismo del glucosio, ma anche dello squilibrio microbico intestinale, con evidenze emergenti che suggeriscono un legame bidirezionale tra la composizione del microbioma e la disfunzione metabolica. Recenti studi clinici randomizzati controllati e interventi dietetici evidenziano che specifici taxa microbici, come i batteri produttori di butirrato e Akkermansia muciniphila , svolgono un ruolo cruciale nella regolazione della sensibilità all'insulina, del metabolismo lipidico e dell'infiammazione sistemica. La modulazione dell'asse intestino-metabolico attraverso probiotici, prebiotici, strategie dietetiche e agenti farmacologici dimostra effetti promettenti sul controllo glicemico, sulla riduzione del rischio cardiometabolico e sull'attenuazione delle complicanze correlate al diabete, sebbene i risultati varino tra le popolazioni e i tipi di intervento. La variabilità dei risultati sottolinea l'importanza di approcci personalizzati, in cui le caratteristiche del microbiota basale possono determinare la risposta terapeutica. Nonostante i risultati incoraggianti, molti studi rimangono limitati dalla breve durata, dalle dimensioni ridotte del campione e dall'eterogeneità dei metodi di analisi del microbioma. Questa revisione sintetizza le evidenze attuali, evidenzia le intuizioni meccanicistiche che collegano i cambiamenti microbici ai benefici metabolici e identifica le lacune nella letteratura. In questo modo, sottolinea il potenziale delle terapie basate sul microbioma come strategie aggiuntive nella prevenzione e nella gestione del diabete di tipo 2 e delle sue complicanze.

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12/11/2025

Le evidenze mostrano che insonnia cronica, apnea notturna e disturbi del ritmo circadiano presentano firme microbiche ricorrenti, con diminuzioni di batteri benefici e alterazioni della produzione di metaboliti chiave, suggerendo che interventi mirati al microbiota possano migliorare la qualità del sonno.

I meccanismi includono la modulazione dei livelli di e di altri SCFA, la regolazione della permeabilità intestinale e l'influenza sui sistemi di ; i segnali provenienti dall'intestino possono raggiungere il cervello tramite la via vagale, i vasi sanguigni e l'ingresso di metaboliti nel sangue, contribuendo a una regolazione o squilibrio del . The Human Microbiome - Evolution of the Microbiome Microbiota-Microbioma e il ruolo della Medicina Integrata

11/11/2025

Trovata una forte correlazione tra reflusso gastroesofageo e traumi infantili, soprattutto per i temi “non digeriti”.

09/11/2025

Microbioma e stress, una relazione pericolosa.Tra le vie di comunicazione bidirezionale che collegano intestino e cervello, il rappresenta una delle principali. Esso trasmette segnali sensoriali al sistema nervoso centrale e invia risposte che regolano la motilità , le secrezioni digestive e la composizione del microbiota. Studi sperimentali hanno dimostrato che la stimolazione vagale riduce l’infiammazione, modulando l’attività dei , al contrario, la vagotomia interrompe questo dialogo.

In tale contesto, caratterizzato da una complessa rete di segnali, la popolazione microbica gioca un ruolo chiave: essa partecipa al controllo dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA), via endocrina fondamentale coinvolta nella risposta allo . In tali circostanze, l’ipotalamo secerne l’ormone di rilascio della corticotropina che sollecita l’ipofisi a produrre adrenocorticotropo. Quest’ultimo agisce sulle ghiandole surrenali favorendo la secrezione di , il principale ormone dello stress. Numerose cellule della mucosa esprimono recettori specifici per il suo riconoscimento, confermandone un’interazione diretta.

Evidenze cliniche e sperimentali confermano il ruolo della disbiosi nella patogenesi di disturbi psichiatrici come e . Ad esempio, nel disturbo depressivo maggiore, si osservano alterazioni dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene, infiammazione cronica di basso grado e disbiosi intestinale. Nei pazienti depressi si rileva un aumento di cellule immunitarie e di marcatori infiammatori, come la proteina C-reattiva, mentre batteri benefici come Coprococcus e Dialister risultano ridotti. Modelli preclinici hanno dimostrato che il trapianto di microbiota da pazienti depressi ad animali sani induce comportamenti depressivi, dimostrando un legame causale tra disbiosi e alterazioni dell’umore. Anche nel disturbo d’ansia sociale la composizione microbica risulta modificata, con una ridotta produzione di IL-17A e una minore espressione di ossitocina nelle aree cerebrali deputate alla regolazione emotiva. Microbioma.it