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painlab_milano Osteopati, fisioterapisti e psicologi specializzati nel trattamento del dolore cronico muscolo-scheletrico secondo un approccio biopsicosociale.

In PainLab ci impegniamo affinché ogni persona impari a gestire il proprio dolore per vivere pienamente. Unp di professionisti specializzati nel trattamento del dolore cronico muscolo-scheletrico secondo un approccio biopsicosociale. Fisioterapisti, osteopati e psicologi: insieme guidiamo le persone verso il recupero, attraverso un piano terapeutico personalizzato, che integra il trattamento fisico con quello psicologico, adattato alle esigenze e al contesto di vita. In PainLab ci impegniamo affinché ogni persona riacquisti il controllo della propria vita, imparando a gestire il proprio dolore e a sfruttare le proprie risorse interne per vivere pienamente.

Può sembrare strano che i nostri pensieri possano avere un impatto sulla nostra condizione fisica, e invece è proprio co...
27/09/2025

Può sembrare strano che i nostri pensieri possano avere un impatto sulla nostra condizione fisica, e invece è proprio così.

Imparando a controllare i pensieri negativi riusciremo a disinnescare l’ansia e lo stress associati a questi pensieri e a mettere in atto comportamenti più funzionali al benessere fisico.

Scorri le immagini del carosello per saperne di più.

“Il dolore è tutto nella tua testa”...🧠ma non come ti hanno fatto credere.Hanno ragione. Il dolore è nella tua testa.Ma ...
24/09/2025

“Il dolore è tutto nella tua testa”...🧠

ma non come ti hanno fatto credere.

Hanno ragione. Il dolore è nella tua testa.

Ma non perché te lo stai inventando.
Non perché sei pazzo o pazza.
Non perché vuoi solo attenzione.

Il dolore che senti è reale.

Eppure, chi soffre da tanto tempo spesso si sente incompreso, ignorato, trattato come qualcuno che si lamenta troppo.

Ci credo che hai bisogno di attenzione. Stai soffrendo e non sai perché.

Il problema?

Molti professionisti non sono aggiornati.

Non hanno gli strumenti per inquadrare il dolore secondo
le evidenze più recenti.

Ma alla fine, sotto un certo punto di vista, hanno ragione:
Il dolore è nella testa, perché è lì che viene elaborato e prodotto.

Il tuo cervello impara a fartene sentire di più.

Esattamente come quando impari a suonare uno strumento e le aree cerebrali coinvolte crescono con la pratica, il dolore segue lo stesso meccanismo.

Non perché il tuo cervello è cattivo, ma perché vuole
proteggerti.

Più il dolore persiste, più si associano credenze, comportamenti e stati d’animo che lo rinforzano.

Ora la domanda è:

Il tuo cervello pensa che sei forte, pieno di risorse, capace di affrontare la vita?

O pensa il contrario?

Che devi proteggerti, evitare il movimento, che il tuo corpo è fragile?

👉🏻E quanto senti di avere un corpo forte?

Se vuoi cambiare le cose, dobbiamo dimostrare al tuo cervello, al tuo corpo e a te stess* che puoi vivere bene, in modo sereno e significativo.

Riprenditi il tuo corpo. Riprenditi la tua vita.



Alle persone che convivono con il dolore cronico succede spesso di non essere credute, non solo da parte di amici e pare...
18/09/2025

Alle persone che convivono con il dolore cronico succede spesso di non essere credute, non solo da parte di amici e parenti ma anche da parte di coloro che più di tutti dovrebbero aiutarle, cioè medici e terapisti.
Negare, sminuire o banalizzare la sofferenza dell’altro può avere conseguenze negative sulla sua condizione emotiva e anche sugli esiti delle terapie. L’esperienza quotidiana con i nostri pazienti ci insegna che ogni storia ha diritto di essere ascoltata e che dietro ogni esperienza di dolore ci sono parole, emozioni e bisogni che meritano di essere accolti.



Dolore cronico
validazione
Relazione terapeutica

In passato il dolore veniva classificato in 2 tipologie: il dolore nocicettivo, causato da un danno ai tessuti o da un’i...
04/09/2025

In passato il dolore veniva classificato in 2 tipologie: il dolore nocicettivo, causato da un danno ai tessuti o da un’infiammazione in corso, e il dolore neuropatico, causato da un danno alle fibre nervose.

Negli ultimi anni i ricercatori si sono resi conto che questa classificazione era insufficiente, che il dolore non è sempre correlato o proporzionale a un danno e che esistono altri meccanismi che possono provocare o contribuire al dolore cronico.

E’ stata introdotta la categoria di dolore nociplastico, caratterizzato da dolori diffusi in tutto il corpo che spesso coesistono con fatica, disturbi del sonno, disturbi cognitivi e dell’umore e un’ipersensibilità multisensoriale.

I meccanismi che lo provocano sono ancora oggetto di studio. Le ipotesi principali vedono implicate alterazioni a livello si sistema nervoso centrale (la cosiddetta
“sensibilizzazione centrale”) e dei sistemi che modulano l’intensità del dolore.

I fattori che aumentano il rischio di dolore nociplastico sono il genere femminile, stress nella prima infanzia, traumi, sonno disturbato, elevata consapevolezza somatica e inattività fisica.

Come è evidente dal grafico, i 3 tipi di dolore possono esistere singolarmente o coesistere, una condizione frequente per esempio nel dolore lombare.

[Riferimenti:
Fitzcharles MA, Cohen SP, Clauw DJ, Littlejohn G, Usui C, Häuser W. Nociplastic pain: towards an understanding of prevalent pain conditions. Lancet. 2021 May
29;397 (10289):2098-2110. doi: 10.1016/
S0140-6736(21)00392-5. PMID: 34062144.
Kaplan CM, Kelleher E, Irani A, Schrepf A, Clauw DJ, Harte SE. Deciphering nociplastic pain: clinical features, risk factors and potential mechanisms. Nat Rev Neurol. 2024
Jun; 20(6):347-363. doi: 10.1038/s41582-024-00966-8.
Epub 2024 May 16. PMID: 38755449]

Lo sapevi? Scrivici pure cosa ne pensi nei commenti🌱
19/08/2025

Lo sapevi? Scrivici pure cosa ne pensi nei commenti🌱

La “paura correlata al dolore” è un termine generico utilizzato per descrivere la paura che insorge quando gli stimoli a...
11/08/2025

La “paura correlata al dolore” è un termine generico utilizzato per descrivere la paura che insorge quando gli stimoli associati al dolore vengono percepiti come una minaccia per l’integrità corporea.

Ad esempio, quando una persona avverte un forte dolore alla schiena dopo essersi piegata in avanti per raccogliere qualcosa, questo movimento iniziale di piegamento neutro può essere interpretato, da quel momento in poi, come il segnale di un danno corporeo e scatenare reazioni difensive (prima ancora che il dolore si manifesti!)

L’attivazione difensiva può essere osservata in tre sistemi di risposta: risposte psicofisiologiche (ad esempio aumento della tensione muscolare), risposte cognitive (ad esempio, pensieri catastrofici, resoconti verbali della paura), risposte comportamentali (ad esempio, fuga ed evitamento).

Tali risposte difensive sono altamente adattive nel caso di una lesione acuta che lascia il tempo di guarire, ma nel caso del dolore cronico (in cui spesso il dolore persiste dopo il tempo di guarigione e non è più legato a un danno corporeo) la paura persistente e l’evitamento possono portare a evitare l’attività fisica, un comportamento che a lungo andare può persino favorire o aumentare la disabilità.

Le persone che interpretano il dolore come non minaccioso, invece, daranno priorità al raggiungimento di altri obiettivi di vita importanti e si confronteranno con il dolore anziché temerlo prima ancora che si verifichi. Questo atteggiamento consente loro di verificare costantemente la veridicità dei propri timori e di mantenere aggiornate le proprie aspettative rispetto alla possibilità di stare meglio, e questo non può che favorire il processo di guarigione.

Anche se non è sempre facile, “niente paura” dev’essere la parola d’ordine!



🔹dolore cronico
🔹paura

🎁Un evento a porte aperte per accogliervi, ascoltare le vostre storie, fare delle valutazioni gratuite e darvi dimostraz...
01/03/2025

🎁Un evento a porte aperte per accogliervi, ascoltare le vostre storie, fare delle valutazioni gratuite e darvi dimostrazioni pratiche.

Attraverso una presentazione di articoli e ricerche che guidano la nostra pratica potrai scoprire le più recenti evidenze scientifiche per la gestione del dolore.📚

😍Avrai anche la possibilità di sentire le parole di persone che probabilmente hanno vissuto qualcosa di simile a te, superando il dolore e riprendendo la vita.

Come hanno fatto?

Facendo praticamente l’opposto di quello che per anni non ha funzionato.✨

Se ancora non ti sei registrat* scrivici pure in Dm 🙃

🧠 “Il dolore è tutto nella tua testa”... ma non come ti hanno fatto credere.Hanno ragione. Il dolore è nella tua testa.❌...
03/02/2025

🧠 “Il dolore è tutto nella tua testa”... ma non come ti hanno fatto credere.

Hanno ragione. Il dolore è nella tua testa.

❌ Ma non perché te lo stai inventando.
❌ Non perché sei pazzo o pazza.
❌ Non perché vuoi solo attenzione.

👉 Il dolore che senti è reale.

Eppure, chi soffre da tanto tempo spesso si sente incompreso, ignorato, trattato come qualcuno che si lamenta troppo.

Ci credo che hai bisogno di attenzione. Stai soffrendo e non sai perché.

Il problema?

🔴 Molti professionisti non sono aggiornati.
🔴 Non hanno gli strumenti per inquadrare il dolore secondo le evidenze più recenti.

Ma alla fine, sotto un certo punto di vista, hanno ragione:

Il dolore è nella testa, perché è lì che viene elaborato e prodotto.

🧠 Il tuo cervello impara a fartene sentire di più.
Esattamente come quando impari a suonare uno strumento e le aree cerebrali coinvolte crescono con la pratica, il dolore segue lo stesso meccanismo.

⚠️ Non perché il tuo cervello è cattivo, ma perché vuole proteggerti.

Più il dolore persiste, più si associano credenze, comportamenti e stati d’animo che lo rinforzano.

Ora la domanda è:
Il tuo cervello pensa che sei forte, pieno di risorse, capace di affrontare la vita?

O pensa il contrario?
Che devi proteggerti, evitare il movimento, che il tuo corpo è fragile?

💡 Se vuoi cambiare le cose, dobbiamo dimostrare al tuo cervello, al tuo corpo e a te stess* che puoi vivere bene, in modo sereno e significativo.

🔥 Riprenditi il tuo corpo. Riprenditi la tua vita. 🔥

Il tuo dialogo interiore influenza i tuoi comportamenti ed il tuo dolore. Se vuoi capire come cambiarlo scrivici in DM
29/01/2025

Il tuo dialogo interiore influenza i tuoi comportamenti ed il tuo dolore. Se vuoi capire come cambiarlo scrivici in DM

Hai mai prestato attenzione alla postura? 🙋🏻‍♀️Se lo hai fatto sicuramente è perché vuoi stare bene e fare tutto il poss...
28/01/2025

Hai mai prestato attenzione alla postura? 🙋🏻‍♀️

Se lo hai fatto sicuramente è perché vuoi stare bene e fare tutto il possibile per il tuo benessere.

Veniamo bombardati da messaggi sociali del tipo “schiena dritta”, “attento che diventi gobbo”…

💡Le evidenze scientifiche sono chiare: chi presta più attenzione a questi aspetti ha maggiori credenze maladattative riguardo ad aspetti meccanicistici secondo cui il corpo è simile ad una macchina e deve muoversi secondo assi e piani specifici.

🌱La sorpresa?

Chi non ha dolore non pensa alla postura!

💪🏻Se vuoi scoprire allora perché continui ad avere dolore scrivici “Curiosità “ in Dm e ti spiegheremo come dimenticarti della postura e del dolore

⏰ Immagina, ogni sera, di puntare una sveglia che al mattino, precisa e puntuale, ti avverte quando è il momento di alza...
16/01/2025

⏰ Immagina, ogni sera, di puntare una sveglia che al mattino, precisa e puntuale, ti avverte quando è il momento di alzarti e iniziare la tua giornata.

Tutto funziona alla perfezione per mesi o anni, finché un giorno, senza motivo, suona alle 5 invece che alle 7.

Sarà un errore occasionale, pensi.

Ma il problema si ripete: la sveglia comincia a suonare a orari imprevedibili – alle 5, alle 7, alle 10, perfino a mezzanotte.

È evidente: la sveglia si è rotta e ha perso la sua funzione originaria.

Il dolore cronico funziona in modo simile.

Evolutivamente, infatti, il dolore si è sviluppato come potente strumento di protezione, un allarme che ci avverte che abbiamo subito un danno, o che lo stiamo per subire.

Esistono persone con una particolare condizione che sono incapaci di provare dolore, e la loro vita è tutt’altro che facile: non percependo i segnali di pericolo per il loro organismo, rischiano danni seri alla salute.

Tuttavia, quando il meccanismo del dolore si inceppa, può cronicizzarsi, perdendo la sua funzione protettiva.

Diventa come una sveglia rotta: un segnale frequente, fastidioso e inutile.

La buona notizia?

Così come puoi aggiustare una sveglia rotta o non farti più disturbare dai suoni inutili, esistono strategie per agire sul modo in cui il tuo corpo percepisce il dolore cronico.

Con gli strumenti giusti, puoi riprendere il controllo della tua vita e ridurre l’invadenza di quel fastidioso allarme 💪.

Continua a seguirci per scoprire come! 😉

Tra qualche anno se potessi guardarti indietro e parlare con la te stessa di oggi, quella che sta vivendo quest’esperien...
15/01/2025

Tra qualche anno se potessi guardarti indietro e parlare con la te stessa di oggi, quella che sta vivendo quest’esperienza difficile con il dolore cronico, che cosa diresti a te stessa? Scrivilo nei commenti!

Indirizzo

Via Pier Capponi 13
Milan
20145

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 20:00
Martedì 09:00 - 20:00
Mercoledì 09:00 - 20:00
Giovedì 09:00 - 20:00
Venerdì 09:00 - 20:00
Sabato 09:00 - 17:00

Telefono

+393288581647

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