03/05/2024
«Spesso il male di vivere ho incontrato» scriveva Montale e con esso ogni generazione della storia ha imparato a fare i conti.
I dati delle analisi e delle grida inascoltate d’allarme di psicologi, psichiatri, neuropsichiatri di tutto il mondo: si contano nove milioni di adolescenti con forme di problemi della salute mentale, segnati da depressione, ansia, disturbi comportamentali, a cominciare da quelli alimentare e il suicidio è divenuta in questi anni la principale causa di morte tra i 15 e i 19 anni.
Se esiste una pandemia del disagio e dell’infelicità che proietta le sue ombre sul vivere civile, con rischi elevati, allora bisogna agire in fretta, ciascuno nel suo, per rafforzare il contatto, la socialità, lo spirito di comunità, la rigenerazione di speranze più forti della paura.
Vi invito a leggere l'articolo completo da cui ho estrapolato questi passaggi che trovo interessanti su cui soffermarci a riflettere.
https://www.corriere.it/opinioni/24_marzo_23/la-pandemia-del-disagio-84587df7-3c37-4a68-8b34-dd02ea1a0xlk.shtml?refresh_ce&fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTAAAR0zGuwufJ7NvMxEssP2d57a72pMhOOooJtQlYYGO1q620s0TxuPPmkQ7KE_aem_AXLW-lhn6QFlnzROYN5XtHziHSOCL0P3kEyHOlOG1RRVdUss8Q4PpQaQzK4h09TUCNfGOj1FGnhGwUQpcbQYBQyL
L’allarme: in Europa nove milioni di adolescenti convivono con la difficoltà mentale. Bisogna dare risposte e agire in fretta