Psicologia Viandante - Enrico Catalano Psicologo Psicoterapeuta

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Psicologia Viandante - Enrico Catalano Psicologo Psicoterapeuta Tracce per il cammino e semi da coltivare lungo i sentieri della cura, della ricerca e della fioritura personale.
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Uno spazio dove trovare:
- Tutte le informazioni sulle attività proposte dal dott. Enrico Catalano, psicologo psicoterapeuta
- Spunti di riflessione e approfondimenti ad ampio respiro su tematiche di psicologia, psicoterapia, crescita personale e benessere mente-corpo

Nella consapevolezza che siamo tutti anime in cammino alla ricerca della conoscenza di noi stessi per diventare ciò che siamo... e ricordando che "Chi guarda fuori sogna, chi guarda dentro si sveglia" (Carl Jung)

Potete trovarmi anche ai seguenti contatti:
3294330328
info@enricocatalano.com
www.enricocatalano.com

Tornare a casa... ✨
17/09/2025

Tornare a casa... ✨

C’è una casa dentro di noi.
Non costruita da mani, ma da tempo e memoria.
Una casa senza muri, ma piena di tracce: tracce di ciò che abbiamo amato, di ciò che abbiamo perso, di ciò che non abbiamo mai smesso di cercare.

Questa casa interiore non si trova all’inizio della vita, ma nel suo attraversamento.
Ci si arriva dopo aver camminato a lungo fuori da sé.
Dopo aver bussato a mille porte sbagliate.
Dopo aver chiesto all’amore di guarirci, alla stima di salvarci, alla prestazione di darci un volto.

Ma un giorno - spesso in un tempo di crisi, di vuoto, di svolta - si avverte un richiamo.
Non un rumore, ma un’inquietudine profonda.
Un disagio che non viene da fuori.
Una nostalgia che non ha oggetto.
È il richiamo dell’infinito.
L’infinito non è un concetto da comprendere.
È una direzione che ci attraversa.
È la sete che nessuna acqua basta.
È la domanda che nessuna risposta placa.
È quel fremito che sentiamo quando tutto sembra a posto, ma il cuore ancora pulsa irrisolto.

Nel linguaggio spirituale, si direbbe: è Dio che ci abita.
Nel linguaggio psicologico, potremmo dire: è il nostro nucleo profondo, non adattato, non difeso, non strategico.
È il punto dove non possiamo più fingere.
E allora si torna alla casa.
Quella interiore.
Non per fuggire dal mondo, ma per ritrovare sé stessi.

In quella casa abita tutto ciò che abbiamo cercato altrove: il nostro desiderio più vero, la parte fragile che abbiamo nascosto, il nostro sguardo bambino, le lacrime mai piante, le verità non dette.

Non è una casa comoda, ma necessaria.
Chi vi torna, non sempre vi resta a lungo.
Ma ogni volta che ci entra, ritrova qualcosa che la vita frenetica aveva disperso: un silenzio che consola, una presenza che non chiede, una radice che non mente.

Il lavoro di cura più profondo, forse, non è quello che “aggiusta” i sintomi, ma quello che riconduce - lentamente, con rispetto - alla soglia di questa casa.
Che ci accompagna a sentire di nuovo, a guardare dentro senza paura, a portare luce dove avevamo messo il buio.

E la casa non è mai vuota. È piena di noi.
Di ciò che siamo stati e possiamo ancora essere.
E soprattutto: è lì che il richiamo d’infinito prende voce.
Non come dogma, ma come direzione.
Come sussurro che dice: “Sei più di ciò che ti è accaduto. Sei più di ciò che gli altri hanno visto.
Torna. Non fuori. Dentro".

Tornare alla casa interiore non è rinunciare alla vita.
È abitarla da dentro, con verità.
È smettere di cercare ovunque ciò che solo nel profondo ci può raggiungere.
È lasciarsi incontrare da un amore che non ha volto esterno, ma che ha sempre atteso il nostro ritorno.
Perché, in fondo, non si guarisce tornando indietro.
Si guarisce tornando a casa.
Quella casa che avevamo dimenticato, ma che non ha mai smesso di custodirci.

Abbiamo una casa dentro noi.
Non fatta di muri, ma di memorie. Non fatta di stanze, ma di silenzi.
È lì che vive il nostro desiderio più vero.
È lì che l’infinito ci chiama.
Non fuori. Non altrove.
Dentro.

(Carlo D’Angelo - da "Voce delle Soglie")

Immagine: Dipinto di Bob Ross

Un faro che seguiremo nel nuovo Viaggio insieme La Ghianda - Coltivare i semi dell'Anima 🌱💫
16/09/2025

Un faro che seguiremo nel nuovo Viaggio insieme La Ghianda - Coltivare i semi dell'Anima 🌱💫

12/09/2025
09/09/2025

"Ci vuole un gran fisico per correre dietro ai sogni."
Arrivederci Stefano Benni, maestro dell’ironia malinconica e della fantasia ribelle.
Le tue parole continueranno a farci sorridere, pensare e sognare.

🌱 𝐋𝐀 𝐆𝐇𝐈𝐀𝐍𝐃𝐀 - 𝐂𝐨𝐥𝐭𝐢𝐯𝐚𝐫𝐞 𝐢 𝐬𝐞𝐦𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐚𝐧𝐢𝐦𝐚💫 𝐼𝑛 𝑣𝑖𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑒 𝑡𝑟𝑎𝑐𝑐𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝐷𝑎𝑖𝑚𝑜𝑛 𝑣𝑒𝑟𝑠𝑜 𝑙𝑎 𝑓𝑖𝑜𝑟𝑖𝑡𝑢𝑟𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙'𝐸𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒📌 𝐏𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐚𝐳...
08/09/2025

🌱 𝐋𝐀 𝐆𝐇𝐈𝐀𝐍𝐃𝐀 - 𝐂𝐨𝐥𝐭𝐢𝐯𝐚𝐫𝐞 𝐢 𝐬𝐞𝐦𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐚𝐧𝐢𝐦𝐚

💫 𝐼𝑛 𝑣𝑖𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑒 𝑡𝑟𝑎𝑐𝑐𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝐷𝑎𝑖𝑚𝑜𝑛 𝑣𝑒𝑟𝑠𝑜 𝑙𝑎 𝑓𝑖𝑜𝑟𝑖𝑡𝑢𝑟𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙'𝐸𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒

📌 𝐏𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐨𝐧𝐥𝐢𝐧𝐞 𝐦𝐚𝐫𝐭𝐞𝐝𝐢̀ 𝟐𝟑 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝟐𝟏 - 𝐢𝐧𝐢𝐳𝐢𝐨 𝐦𝐚𝐫𝐭𝐞𝐝𝐢̀ 𝟕 𝐨𝐭𝐭𝐨𝐛𝐫𝐞

𝐈𝐥 𝐕𝐢𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨
𝐶𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑖 𝑡𝑒 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑒 𝐷𝑖𝑣𝑒𝑛𝑡𝑎 𝑐𝑖𝑜̀ 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑒𝑖
Seguendo le tracce donate da preziose fonti di ispirazione percorriamo un cammino in cui riconoscere la 𝐆𝐡𝐢𝐚𝐧𝐝𝐚 custodita nel nucleo della nostra Anima e coltivare i semi che esprimono la nostra vera natura, quella che conduce alla 𝐟𝐢𝐨𝐫𝐢𝐭𝐮𝐫𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐒𝐞́. Perché dare alla luce i frutti della pianta che siamo è il nostro autentico scopo e offrirli al mondo il nostro più alto servizio.

𝐂𝐨𝐦𝐞 𝐬𝐢 𝐬𝐯𝐨𝐥𝐠𝐞:
Un 𝐯𝐢𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐢𝐧𝐭𝐢𝐦𝐨 𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐝𝐢𝐯𝐢𝐬𝐨, ognuno con il suo zaino e tutti parte di un gruppo di viandanti che cammina insieme, sostenendosi e arricchendosi a vicenda. Ci incontriamo ogni mese per attraversare parole, sguardi e visioni, lasciamo risuonare l'eco di voci che diventano indicazioni per i nostri passi.

𝐒𝐭𝐫𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐯𝐢𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨:
I multiformi 𝐥𝐢𝐧𝐠𝐮𝐚𝐠𝐠𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐀𝐧𝐢𝐦𝐚 sono le nostre bussole, che ci accompagnano passo dopo passo a riscoprire e coltivare ciò che veramente che siamo. Ci lasciamo guidare dalla voce del 𝑫𝒂𝒊𝒎𝒐𝒏 che si manifesta in diversi modi, ma con un timbro unico e inconfondibile. Ospitiamo nel nostro orizzonte parole, suoni e immagini che arrivano dal mondo della psicologia, della filosofia, della poesia, della musica e delle tradizioni spirituali. Insieme possiamo ascoltare, contemplare, immaginare, scoprire, leggere, scrivere, creare, condividere, perderci e ritrovarci.

𝐏𝐞𝐫 𝐜𝐡𝐢:
Per chi crede che siamo in questo mondo con uno 𝐬𝐜𝐨𝐩𝐨 e che tutto abbia un 𝐬𝐞𝐧𝐬𝐨, da ricercare al di là di ogni ricetta predefinita.
Per chi ama la conoscenza e accoglie il mistero con pari dignità.
Per chi vuole trovare la propria nota in armonia con il canto dell'Universo.

𝐈𝐧𝐝𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐜𝐚𝐦𝐦𝐢𝐧𝐨:
Ci incontriamo 𝐢𝐥 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐨 𝐦𝐚𝐫𝐭𝐞𝐝𝐢̀ 𝐝𝐢 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐦𝐞𝐬𝐞 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐞 𝟐𝟏 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝟐𝟑 𝐨𝐧𝐥𝐢𝐧𝐞 su google meet, da ottobre 2025 a luglio 2026.
Il 𝟐𝟑 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 ci sarà un incontro di 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 per iniziare a respirare l'aria che ci accompagnerà in questo viaggio e sentire se qualcosa ti chiama - partecipazione libera previa iscrizione.
Si può partecipare a una singola tappa oppure seguire per intero il cammino di 10 incontri per coglierne il senso complessivo come percorso. Le porte sono sempre aperte per accogliere nuovi compagni di viaggio.

ℹ️ Per qualsiasi informazione e per iscriversi: 𝐢𝐧𝐟𝐨@𝐞𝐧𝐫𝐢𝐜𝐨𝐜𝐚𝐭𝐚𝐥𝐚𝐧𝐨.𝐜𝐨𝐦

01/09/2025

Da ottobre inizia un nuovo viaggio insieme 💫

🗣 A breve tutte le informazioni

Brunetto Latini, uno dei principali mentori di Dante, gli rivolge queste parole nella Commedia in risposta alla sua conf...
29/08/2025

Brunetto Latini, uno dei principali mentori di Dante, gli rivolge queste parole nella Commedia in risposta alla sua confessione di sentirsi smarrito. Lo incita così a seguire quella voce che lo chiama nel profondo e che, come la stella polare aiuta i marinai dispersi a orientarsi, gli indica la rotta per approdare alla terra dove è atteso. Cioè la direzione per mettere a frutto i suoi talenti, compiere la sua missione e realizzare se stesso.

Questo cammino vale per ciascuno di noi: siamo tutti viandanti, ognuno ha la sua 𝑠𝑡𝑒𝑙𝑙𝑎 da seguire e il suo 𝑝𝑜𝑟𝑡𝑜 a cui approdare. Attraversiamo "selve oscure", gironi infernali, momenti di purgatorio e possiamo arrivare alle soglie del paradiso. Un viaggio unico, costellato di incontri ed esperienze in cui conoscere, scoprire, crescere, guidato da una forza misteriosa eppure inconfondibile che sa dove stiamo andando anche quando noi non lo vediamo chiaramente. Un'avventura da respirare fino in fondo, un gioco serio da vivere con fiducia e coraggio, senza dimenticare che ciò che più conta è la qualità della 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑧𝑎 con cui compiamo ogni passo. 👣💫

25/08/2025

Salvarsi non è facile.
Non perché richiede sforzi sovrumani, ma al contrario perché richiede semplicità, presenza, respirare, pensare, sentire, senza secondi fini.

La vita la si perde quando non si dipana attorno a un punto di consapevolezza, quando si manca di un fulcro atemporale, quando è decentrata, quando emette una gioia chiassosa, quando non scorre melodiosamente dentro l'alveo dell'Attenzione.

Ci vengono offerte tante porte strette per tornare a Casa, ma noi siamo distratti, non vediamo e non udiamo quel fiore selvatico ai margini della strada, non benediciamo quel sassolino, quell'innamoramento, quello stupore, che fa deragliare il treno della nostra fuga

Salvarsi è attraversare una di queste porte strette che la vita ci pone davanti: l'ego non riesce ad attraversare il piccolo foro di una crisi, una piccola apertura, una ferita, una crepa nel muro che abbiamo innalzato per paura di essere interamente noi stessi.
Ma salvarci è ciò che ci viene chiesto in ogni fibra del nostro essere. Non possiamo difenderci dalla salvezza se non spegnendoci sempre di più fino all'oblio, fino a perdere ogni traccia, ogni ricordo di Sé.
Per questo la porta che salva è stretta, perché non può essere attraversata in gruppo, in assemblea, in partiti, in fedi collettive.

La salvezza è aristocratica, sono pochi quelli che la compiono, sono pochi quelli che compiono sé stessi, sono pochi gli animi che germogliano.
Nessuno può prestare all'altro i suoi piedi.
La salvezza è artigianale, non si può brevettare.
Siamo solamente noi stessi a potere varcare quella soglia, quella linea tra aldilà e aldiqua e risanare la nostra percezione, riprenderci l'interezza, rioccupare tutte le stanze del nostro essere.

(Enrico Avveduto)

Immagine: Opera di Galena Pavlenko

29/07/2025

Una persona è un processo fluido, non un’entità fissa e statica; un fiume fluente di cambiamento, non un blocco di materiale solido; una costellazione continua di potenzialità, non una quantità fissa di tratti.
La vita piena è dunque un processo, non uno stato. E’ una direzione, non una destinazione.
Se accetto l’altra persona come qualcosa di rigido, di già diagnosticato e classificato, di già formato dal suo passato, contribuisco a confermare questa ipotesi limitata.
Se l’accetto come un processo di divenire, contribuisco, invece, al limite delle mie possibilità, a confermare e a rendere reali le sue potenzialità.
Tutti abbiamo paura di cambiare. Una delle ragioni principali della resistenza a comprendere, è la paura del cambiamento: se veramente mi permetto di capire un’altra persona, posso essere anch’io cambiato da quanto comprendo.
Le persone sono altrettanto meravigliose quanto i tramonti se io li lascio essere ciò che sono.
In realtà, la ragione per cui forse possiamo veramente apprezzare un tramonto è che non possiamo controllarlo.
Quando osservo un tramonto non mi capita di dire: “Addolcire un po’ l’arancione sull’angolo destro, mettere un po’ più di rosso porpora alla base, ed usare tinte più rosa per il colore delle nuvole”.
Non tento di controllare un tramonto. Ammiro con soggezione il suo dispiegarsi.
Apportiamo un aiuto profondo solo quando nella relazione rischiamo noi stessi come persone, quando sperimentiamo l’altro come una persona con i suoi diritti: solo allora ha luogo un incontro ad una profondità tale da dissolvere il dolore della solitudine in entrambi.
La compagnia gentile e sensibile offerta da una persona empatica fornisce un campo di illuminazione e guarigione.

(Carl Rogers)

Immagine: Opera di Chema Madoz

Indirizzo

Milan

Orario di apertura

Lunedì 10:00 - 20:00
Martedì 10:00 - 20:00
Mercoledì 10:00 - 20:00
Giovedì 10:00 - 20:00
Venerdì 10:00 - 20:00

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