Il Richiamo del Lupo

Il Richiamo del Lupo "Il Richiamo del Lupo" nasce nel 2001. Esperienza ventennale nel campo Olistico. Corsi e Trattamenti per stare bene con sé stessi e con il mondo che ci circonda.

Consapevolezza e benessere sono le nostre parole chiave. Vi aspettiamo!

“Stai attento a chi ami”A volte, stare troppo vicino alla persona sbagliata può far marcire la parte migliore di te.Come...
05/08/2025

“Stai attento a chi ami”

A volte, stare troppo vicino alla persona sbagliata può far marcire la parte migliore di te.

Come questa fragola, che era ancora viva e piena di colore, ma a contatto con ciò che era già compromesso… ha cominciato a perdere la sua freschezza.

Succede anche a noi.
Quando rimaniamo accanto a chi ci toglie energia, dignità, luce.
Quando confondiamo l’amore con la paura di restare soli.
Quando giustifichiamo l’impossibile per “non far soffrire” qualcuno… dimenticando che stiamo soffrendo noi.

Proteggi la parte migliore di te.
Non lasciare che il veleno degli altri contamini il tuo cuore.
L’amore vero non fa marcire, ti fa fiorire.

Non permettere alle tue ferite di trasformarti in qualcuno che non sei...
28/04/2025

Non permettere alle tue ferite di trasformarti in qualcuno che non sei...

Non andare dove il sentiero ti può portare, vai invece dove il sentiero non c’è ancora e lascia dietro di te una traccia...
24/04/2025

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In ogni passeggiata nella natura l’uomo riceve molto di più di ciò che cerca...
16/04/2025

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Il miglior insegnante e' il tuo ultimo errore...
03/04/2025

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Hello April 🌺🌼🌻🌹🌸🌾🪷💐🌷🌿🪴🌱
01/04/2025

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Tu non sei mai responsabile delle azioni degli altri. Sei responsabile di Te stesso. Se qualcuno che non ti tratta con a...
31/03/2025

Tu non sei mai responsabile delle azioni degli altri. Sei responsabile di Te stesso. Se qualcuno che non ti tratta con amore e rispetto si allontana da te, consideralo un dono. Forse per un po' soffrirai, ma alla fine il tuo cuore guarirà...

Ti verra' dato sempre esattamente ciò che chiedi, ma non sempre ciò di cui credi di aver bisogno...
21/03/2025

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Le antiche origini della Pasqua nei culti primaverili in onore della Dea EostreL’Equinozio di primavera, come quello d’a...
20/03/2025

Le antiche origini della Pasqua nei culti primaverili in onore della Dea Eostre

L’Equinozio di primavera, come quello d’autunno, è uno dei due momenti dell’anno in cui giorno e notte sono in perfetto equilibrio (la parola equinozio deriva dal latino “aequus nox”, notte uguale).

Astronomicamente l’equinozio di primavera (chiamato anche Vernale) è il momento in cui il sole si trova al di sopra dell’equatore celeste.

L’Equinozio d’autunno segna l’inizio della metà oscura dell’anno e quello di primavera l’esatto opposto: è l’inizio della metà luminosa, quando le ore di luce superano le ore di buio. E’ il primo giorno della primavera, la stagione della rinascita, associata presso varie culture a concetti come fertilità, resurrezione, inizio.

Le antiche tradizioni ci offrono infatti tutta una serie di miti legati alla primavera, che hanno al loro centro l'idea di un sacrificio a cui succede una rinascita.

Un mito che mostra bene l'idea di un sacrificio e di una successiva rinascita è quello frigio di Attis e Cibele: Attis, bellissimo giovane nato dal sangue della dea Cibele e da questa amato, voleva abbandonarla per sposare una donna mortale. Cibele lo fece impazzire ed egli si evirò morendo dissanguato. Dal suo sangue nacquero viole e mammole. Gli dei, non potendolo resuscitare, lo trasformarono in un pino sempreverde.

Dopo l'Equinozio, si svolgevano nel mondo ellenico le Adonìe, feste della resurrezione di Adone, bellissimo giovane amato dalla dea Afrodite che venne ucciso da un cinghiale (forse il dio Ares ingelosito).

Adone era in realtà il dio assiro-babilonese Tammuz, a cui i fedeli si rivolgevano chiamandolo "Adon" (Signore). Egli dimorava sei mesi all'anno negli inferi, come il sole quando si trova al di sotto dell'equatore celeste (autunno e inverno). Si festeggiava a primavera la sua risalita alla luce quando si ricongiungeva alla dea Ishtar, l'equivalente dell'Afrodite greca. Allo stesso modo si festeggiava Persefone che ritorna nel mondo dopo aver trascorso sei mesi nel regno dei morti.

Tutti questi miti ci mostrano l'unione di un simbolismo celeste (il cammino del sole nel cielo) e un simbolismo terrestre (il risveglio della Natura) in cui riecheggia il tema del matrimonio fra una divinità maschile, celeste o solare, ed una femminile, legata alla terra o alla luna. La primavera era infatti la stagione degli accoppiamenti rituali, delle nozze sacre in cui il Dio e la Dea (personificati spesso da un sacerdote e da una sacerdotessa) si accoppiavano per propiziare la fertilità.

Venivano accesi dei fuochi rituali sulle colline e, secondo la tradizione, che peraltro è rimasta ancora oggi nel folklore europeo, più a lungo rimanevano accesi, più fruttifera sarebbe stata la terra.

Questi riti avevano un particolare valore soprattutto nel paganesimo dell’area mediterranea dove già all’equinozio il ritorno della bella stagione e il rinnovarsi della natura è evidente. Per i popoli nordici, come i Celti,la ricorrenza primaverile più importante era Beltane che si celebrava nella notte tra il 30 aprile e il 1° maggio.

Come molte delle antiche festività pagane, anche l’Equinozio di Primavera fu cristianizzato: la prima domenica dopo la prima luna piena che segue l’Equinozio (data fissata nel IV°secolo D.C.), i cristiani celebrano la Pasqua commemorando la resurrezione di Cristo avvenuta proprio durante la festività ebraica così denominata che ricorda l'esodo del popolo di Israele dall'Egitto.

Ma nei simboli e nelle tradizioni collegate a questa festa sono evidenti i ricordi di altre e ben più antiche festività poi cancellate dal Cristianesimo con una vera e propria opera di sincretismo.

Il termine "Easter" con cui in inglese si designa la Pasqua ci riporta ad una antica divinità pagana dei popoli nordici, la dea Eostre, assimilabile a Venere, Afrodite e Ishtar, la quale presiedeva ad antichi culti legati al sopraggiungere della primavera e alla fertilità dei campi.

I popoli Celti denominavano l’equinozio di Primavera “Eostur-Monath” e successivamente “Ostara”.

Il nome sembrerebbe provenire da aus o aes e cioè Est, e infatti si tratta di una divinità legata al sole nascente e al suo calore. E del resto il tema dei fuochi e del ritorno dell’astro sarà un tema ricorrente nel prosieguo delle tradizioni pasquali.

A Eostre era sacra la lepre, simbolo di fertilità e animale sacro in molte tradizioni. I Britanni associavano la lepre alle divinità della luna e della caccia e i Celti la consideravano un animale divinatorio.

Si dice che i disegni sulla superficie della luna piena raffigurino una lepre, ricordo questo dell'associazione dell'animale con divinità lunari. Questa raffigurazione della "lepre nella luna" appare nelle tradizioni cinesi, europee, africane e indiane. Nella tradizione buddhista le leggende narrano di come una lepre si sacrificasse per nutrire il Buddha affamato, balzando nel fuoco. In segno di gratitudine il Buddha impresse l'immagine dell'animale sulla luna. In Cina la lepre lunare ha un pestello ed un mortaio con cui prepara un elisir di immortalità. Gli Indiani Algonchini adoravano la Grande Lepre che si diceva avesse creato la Terra. Nell'antica Europa i Norvegesi rappresentavano le Divinità lunari accompagnate da una processione di lepri che portano lanterne. Anche la Dea Freya aveva come inservienti delle lepri e la stessa Dea Eostre era raffigurata con una testa di lepre.

La lepre di Eostre, che deponeva l'uovo della nuova vita per annunciare la rinascita dell'anno, è diventata l'odierno coniglio di Pasqua che porta in dono le uova, altro simbolo di fertilità.

Così le uova pasquali si ricollegano alle tradizioni pagane in cui si celebrava il ritorno della dea andando a scambiarsi uova “sacre” sotto l’albero ritenuto “magico” del villaggio, usanza che collega Eostre alle divinità arboree della fertilità.

E l'uovo non è scelto a caso ma è da sempre simbolo di vita, di creazione, di rinascita.

Per il primitivo raccoglitore e cacciatore la primavera portava gli uccelli a deporre le proprie uova e dunque ad avere un nuovo sostentamento dopo l’austerità dell’inverno.

E la nascita del mondo da un uovo cosmico è un'idea universalmente diffusa che veniva celebrata presso molte civiltà alla festa equinoziale di primavera, quando la natura risorge.

Infatti in numerose mitologie un uovo primordiale, embrione e germe di vita, è il primo essere ad emergere dal Caos: è l'"Uovo del mondo" covato da una Grande Dea e dischiuso dal Dio Sole. Un mito dell'India narra che nella notte dei tempi tutto era immerso nelle tenebre e sepolto in un sonno profondo. L'Assoluto volle creare il cosmo dalla propria sostanza, così creò le acque e vi depose a galleggiare un uovo splendente il quale generò al proprio interno Brahma, il Creatore, che divise poi l'uovo stesso in due parti, formando la terra e il cielo.

Disse allora : "parlaci dell' insegnamento". Ed egli rispose: "nessuno può rivelarvi alcunchè se non ciò che già giace s...
19/03/2025

Disse allora : "parlaci dell' insegnamento".
Ed egli rispose: "nessuno può rivelarvi alcunchè se non ciò che già giace semi addormentato nell'albeggiare della vostra conoscenza. L'insegnante davvero saggio non vi offre di entrare nella casa della sua saggezza , ma vi conduce piuttosto alla soglia della vostra"...

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