Psicologia perinatale Modena

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L'Associazione Bandolo propone momenti di incontro e riflessione rivolti a neo mamme, neo papà, neo nonni che hanno come tema l’intreccio di relazioni e di emozioni che ruotano attorno alla nascita, alle sue gioie, ma anche alle difficoltà.

16/09/2023
Ecco la seconda parte del video!Cosa sono le paure, perché le abbiamo, come fare per gestirle al meglio...In arrivo anch...
21/07/2023

Ecco la seconda parte del video!
Cosa sono le paure, perché le abbiamo, come fare per gestirle al meglio...
In arrivo anche una piccola confidenza per gli adulti...che cosa fare per essere di aiuto ai nostri piccoli!
Seguite il canale YouTube e le pagine IG e FB di Rime con i Baffi!

Continua l'intervista a Manuela Surano, psicologa e psicoterapeuta dell'Associazione Bandolo, che ci spiega come parlare delle paure con i bambini. La prima ...

18/07/2023

È importante conoscere e capire le emozioni e le paure dei bambini per aiutarli a gestirle nel modo migliore. E nessuno lo fa meglio dell'Associazione Bandol...

10/07/2023

È l'ora di... è una rubrica di Rime con i Baffi.In ogni puntata gli abitanti di Rocca Palocca intervistano delle persone speciali per capire come abbiano vin...

03/06/2023
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=618306380315406&id=100064081471505
03/05/2023

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=618306380315406&id=100064081471505

Il 3 maggio è la Giornata Mondiale della Salute Mentale Materna. Una serena esperienza di maternità è un diritto da tutelare a partire dall’informazione.

Per l'Area SIPRe ha un grande valore.
Tenete presente che una donna su 5 ha problemi di salute mentale durante o dopo la . Il suicidio è la principale causa di morte materna nel primo anno di vita del bambino.
Il 70% delle donne nasconde o sottovaluta la propria sofferenza nel periodo perinatale.

Naturalmente giocano un ruolo cruciale i falsi miti della maternità e della madre perfetta così come lo stigma nei confronti delle malattie mentali, poichè causano un grave ritardo nell'intercettare la sofferenza, aiutare la donna e la coppia e quindi sostenere il bambino perchè il suo dipende dalla qualità dei rapporti con i suoi caregiver nei primi mille giorni.


19/10/2022

LE MIE MANI SONO LE TUE ALI. LA TEORIA DELL'ATTACCAMENTO E IL LEGAME TRA UN PADRE E IL SUO BAMBINO
Quando è piccolo un figlio ha bisogno, prima di tutto, di percepire un senso di sicurezza e protezione all’interno della relazione con chi si prende cura di lui. Nulla come le mani dei genitori sa scrivere nella memoria del bambino, l’alfabeto della cura, degli affetti, della connessione emotiva e della disponibilità. Un bambino, infatti, vive la relazione con chi gli vuole bene soprattutto attraverso il linguaggio del contatto corporeo. Per aiutarlo a conquistare un senso di calma e tranquillità, chi gli vuole bene lo prende in braccio, lo accarezza e lo massaggia trasmettendogli – attraverso il contatto dolce, amorevole e delicato delle mani – quella capacità di sentirsi accolto e contenuto che il bambino da solo – quando è così piccolo – non può darsi. Tutto questo offre al neonato, sin dai primi momenti della sua vita, la capacità di sperimentare un “attaccamento” sano e sicuro, proprio come spiega bene J.Bowlby, che intorno a tale “processo” ha elaborato una teoria, che è un faro per i genitori di tutto il mondo.
Il libro "Le mie mani sono le tue ali" (De Agostini - Libri per Ragazzi) aiuta gli uomini a percepire la bellezza del legame di attaccamento con il proprio bambino soprattutto grazie al linguaggio che le mani di un papà sanno scrivere nella vita di un figlio.

16/10/2022
15/10/2022

Perdere un bimbo nell'attesa è un vero e proprio lutto. È una promessa di immensa gioia che si infrange, lasciando nel cuore incredulità, delusione e amarezza.
È un dolore che purtroppo la nostra società si ostina a ignorare, banalizzare, minimizzare.

“In fondo eri incinta solo di tre mesi”
“Avrai altri figli”
“Meglio prima che poi...”
Ecco alcune delle frasi che più comunemente si sente dire una donna che sta piangendo il suo bambino perso. E così alla tristezza per la perdita, si aggiunge la consapevolezza di non essere comprese, di essere sole a sopportare un dolore che, non potendo essere condiviso, diventa ancora più pesante da affrontare.

A questo argomento ho dedicato un libro, “Quando l’attesa si interrompe”, che si propone di accogliere il dolore di chi ha visto interrompersi un sogno, il più bello, quello di diventare madre. Queste pagine sono state scritte con la speranza di offrire un po' di conforto a chi sta piangendo la perdita del suo bambino e con l’intento di uscire dal silenzio, quel silenzio che troppo spesso avvolge questi argomenti rendendoli quasi tabù. Parlare di questo dolore è un modo per riconoscerne l’importanza. Parlarne è un primo passo.

In questo libro ci sono numerose testimonianze. Quello che hanno in comune tutte le mamme di ‘bimbi speciali’ che hanno accettato di condividere la propria esperienza è la speranza che la loro storia possa essere d’aiuto per altre donne. Ogni testimonianza è una mano tesa.

Una mano che consola, comprende, ascolta. Ma è anche una promessa. Pian piano la sofferenza non sarà più così straziante, ma ciò non significa che si dimenticherà.

I bimbi non nati non sono ‘persi’ per le loro mamme. Fanno parte di loro. Sono nel loro cuore e lo saranno per sempre.

Giorgia C***a

13/10/2022
04/10/2022

Una “mamma mostro” ?

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Sono diventata la persona che mai avrei voluto essere. Mamma-mostro, così io e i miei bambini mi abbiamo definita.

Urlo. Urlo cose terribili e, anche se una parte di me cerca in quei momenti di farmi ragionare, non riesco.

Sono stanca.

Mi sento soffocare, mi sento in gabbia, mio figlio più grande mi fa impazzire: sempre urla, capricci, tragedie, prove di forza dove, ovviamente, perdiamo tutti, perché il rapporto con i figli è una relazione, non una lotta.

Chi mi conosce sa che madre amorevole io sia di solito, ma ora no.

Ora mi detesto perché penso che senza di loro starei meglio, che vorrei essere lasciata in pace. Invece ogni momento c'è qualcuno che mi chiama, mi fruga, mi cerca, mi vuole.

La mia piccola è tornata a ciucciare tanto, perché vedendomi così anche lei, piccina, ha bisogno di capire che la mamma è ancora un porto sicuro.

Ma io in questo momento mi sento un mare in tempesta, fuori controllo, senza alcuna connessione con nessun essere umano, men che meno con i miei bambini.

Non riesco a ragionare, non riesco a seguire il mio cuore, non riesco a connettermi con me stessa e di conseguenza con loro.

Non ho aiuti di nessun tipo, né soldi per una baby Sitter, sono sola e basta e ho voglia di piangere perché non mi piaccio, non sono io, o meglio non sono la me che voglio essere.

E mi piange il cuore per i miei cuccioli che hanno una madre solitamente empatica e amorevole e ora invece hanno la mamma mostro...

Ah, i miei due cuccioli sono due persone splendide.

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Una domanda:

perché da sola, con due bambini continuamente aggrappati a lei, senza possibilità di fuga, schiacciata da mille problemi e compiti, senza nessuno spazio per ritrovare sé stessa… non dovrebbe avere voglia di piangere, perdere la pazienza e mandare un po’ tutti a quel paese?

Io farei di peggio!

--

Invece lei, mamma dolce e affettuosa, non solo è empatica, amorevole e nella tempesta, perché si affanna in tutti i modi per rispondere ai bisogni di tutti anche quando le richieste superano le sue forze, ma scrive anche ad un pediatra lontano per cercare di far meglio!

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La “mamma mostro” poi chiama i suoi piccoli “cuccioli” “piccina” “persone splendide” ??

Uhm… Mi sembra che questa “mamma mostro” sia piuttosto dolce con i suoi piccoli!

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Forse però un mostro ce lo trovo davvero in questa lettera:

eccolo lì, dietro a quella cattedra con un martelletto in mano e una ridicola parrucca!

Secondo quel giudice una ragazza che non riesce a riposare, che non ha il tempo per una doccia o un parrucchiere, travolta da duemila impegni di casa e maternità, con due bambini sulle sue spalle…

è br**ta e cattiva perché ha osato perdere la pazienza e gridare aiuto?

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Ma buttiamolo giù da quella cattedra questo mostro!!!

Uno che sa solo puntare il dito e che passa il tempo a mettere pesi sulle spalle degli altri!

Basta!!

Basta.

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Lei è la persona che è, e va bene così.

Il come “sarei voluta essere” lo trova nel suo specchio la mattina se sorride e ironizza sulle sue perdite di pazienza!

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Il “come sarei voluta essere” inizia nell’accogliere quello che siamo smettendo di giudicarci e facendo pace con noi stessi!

Pace!

--

Pace significa non fare conti con traguardi impossibili e vivere l’attimo presente immergendolo nella misericordia e nell’amore!

Non saremo giudicati su quello che avremo fatto di buono o cattivo, ma su quanto avremo amato!

La sua lettera così accorata è un inno all’amore!

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Si sente in ogni parola la passione, la tenerezza, l'amore, la maternità bella!

E allora pace!

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Perde la pazienza? Amen!

Urla? Amen!

Facciamo passare la tempesta e cancelliamo tutto in un abbraccio!!!

Ai bambini basta questo per ritornare in modalità crociera tranquilla!

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E poi?

E poi recuperiamo questa ragazza!

Travolta da uno tzunami di compiti in classe sta annegando.

Che aspettiamo? Salviamola!!

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Si dia il permesso di trovare spazi per lei!

Non è vero che la buona mamma è una che si fa fare a pezzi e si annulla per i suoi bambini.

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Ok è vero che si fa fare a pezzi, ma è più vero che se riusciamo a lasciarle lo spazio per vivere anche la sua femminilità e avere le sue gratificazioni e suoi spazi… si ritrova ad essere più sorridente serena e paziente per i suoi bambini!!

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E allora trovi spazi per sè stessa.

Per fare un giro a vedere negozi (non quelli per bambini!) o una passeggiata con amiche o dipingere o coltivare un hobby o stare anche su un divano a leggere qualcosa che le piace!

Trovi spazio per una fughetta con suo marito, anche piccola!

Per giocare con lui, per farsi bella, per piacersi.

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Coraggio!

Questa è una prescrizione da pediatra, per i suoi bambini!!

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Riparta.

Riparta da un sorriso!

Riparta dall'ironia.

Si prenda in giro se si sente mostro!

Un mostro caldo e dolce come lei è la mamma più bella che c’è per i suoi bambini!

13/09/2022

Storie per imparare a ESSERE nel mondo...

Oggi é il compleanno di Roald Dhal!
Se non lo conoscete ancora é un ottimo pretesto per accoccolarvi sul divano coi vostri bambini e leggerlo insieme. Fatevi raccontare dai vostri bambini quanto possa essere giocosa la fantasia di un adulto che non dimentica il suo essere stato bambino.....




Scaffale Basso

13/09/2022

La prossima settimana presenzierò al in collaborazione con
Ci confronteremo insieme sull' educazione emotiva dei bambini piccoli.... e di noi "grandi"!
Vi aspettiamo martedì 20 settembre alle 18.30 presso la Sala Loggia





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