Dott.ssa Chiara Varni Psicologa Psicoterapeuta

Dott.ssa Chiara Varni Psicologa Psicoterapeuta Psicologa Psicoterapeuta
41049 Sassuolo (Mo) Sono formata alla pratica clinica dell’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing).

Esercito la libera professione e ricevo a Sassuolo, occupandomi di sostegno psicologico e psicoterapia in ottica sistemico-relazionale, rivolte ad adulti, bambini, adolescenti, coppie e famiglie. Ho acquisito il 1° e 2° livello, certificato da CRSP (Centro di Ricerche e Studi in Psicotraumatologia) e EMDR Europe. Sono membro dell’Associazione EMDR Italia. Sono iscritta all’Albo degli Psicologi dell’Emilia Romagna come psicologa e psicoterapeuta (sezione A n° 6448) dal 2010.

09/09/2024

Per chi fosse interessato: ho una pagina INSTAGRAM.

Le persone anziane possono ed hanno il diritto di sentirsi (ancora) vive? Possono avere ancora tanta voglia di vivere ch...
06/08/2024

Le persone anziane possono ed hanno il diritto di sentirsi (ancora) vive?
Possono avere ancora tanta voglia di vivere che pulsa dentro i loro corpi lenti e fragili?
Possono avere anime che non vogliono arrendersi, spegnersi, ritirarsi nel buio di quella solitudine che è già morte?
Possono sentire l'urgenza di comunicare, a chi ha capacità di accogliere, le loro storie, i loro ricordi, quello che hanno imparato, quello che sperano?
Possono avere ancora dei bisogni fisici, emotivi, spirituali, da nutrire o devono tapparli solo in nome di un pregiudizio sulla vecchiaia?
La maggior parte delle persone, almeno quelle di questo libro, direbbe che "è troppo tardi" per poter stare bene. Che certe cose sono "vergognose". "Imbarazzanti". Che andrebbero troncate subito.
Come se, tra le tante cose deprovevoli che si possono fare, decidere di scegliersi, di passare le notti assieme per poter "superare la notte", parlare per non sentire il peso opprimente di un silenzio imposto, condividere in una pura intimità la vita e il fatto che si sta ancora vivendo, fosse la cosa più indicibile.
Addie e Louis sono anime pulsanti di amore e di vita. Sono più che mai in contatto con la natura, con le altre persone, con l'immensita dell'esistenza.
Forse più ora che nel loro passato. Come quando senti che davanti hai meno strada che alle spalle. E cogli e vedi bellezza ovunque.
I giovani figli sono chiusi in una visione della vita molto misera e non capiscono la loro relazione. Non possono comprenderla. Non hanno gli strumenti, in un certo senso.
Ma alcuni incontri, alcuni legami, fanno un gran bene e così sarà per sempre. Oltre la vita. ♥️

Fin da subito si capisce che i personaggi di questo libro sono tutti collegati tra loro. Ho letto il libro cercando di r...
28/07/2024

Fin da subito si capisce che i personaggi di questo libro sono tutti collegati tra loro.
Ho letto il libro cercando di ricordare spontaneamente questi legami.
Il lettore deve continuamente spostare il punto di osservazione ed entrare dentro il racconto e la storia che il protagonista del capitolo racconta.
La dinamica che si è creata mentre leggevo è come quella che si crea quanfo faccio terapia: non esiste un'unica verità. Esistono tante verità. Proprio per questo non ha alcun senso giudicare. Si deve solo osservare.
Ebbene, ogni capitolo è la voce di un personaggio.
Ogni personaggio racconta la sua vita.
E a me è sembrato davvero di ascoltare le storie che le persone portano in terapia.
La vita vera. Yasmina Reza racconta la vita vera.
Siano abituati a credere (o a voler credere) che gli altri siano "felici". O comunque più felici e realizzati di noi.
I personaggi di questo libro non sono felici. Ognuno ha il suo dolore. Il suo segreto. La sua battaglia.
Provano rabbia, frustrazione, dolore, solitudine, tristezza, angoscia, disperazione.
Coppie che litigano. Uomini e donne sposati, ma che tradiscono per non affondare del tutto. Amanti dentro la crisi che rischia di portarti il ruolo di amante. Figli invisibili. Persone che lottano contro la malattia. Persone sole senza esserlo. Anziani dimenticati e poi lei, che tutti temiamo, la morte. A ricordarci quanto è importante la vita.
Ed è proprio questo il punto. La vita. Vivere la vita. Chiederci come la viviamo. Perché la felicità non è qualcosa che si deve cercare. Che, forse, poi "arriva".
La felicità si deve saper vedere e credere profondamente di poterla "sentire". Le nostre scelte sono fondamentali.
Alla fine della lettura ho fatto lo schema di tutti i personaggi collegandoli tra loro. Una sorta di genogramma. Ho guardato meglio tutti i collegamenti tra i personaggi e ho pensato: la vita è proprio così.
Uno dei libri più belli che abbia letto.
L'autrice riesce, attraverso poche ma chirurgiche descrizioni, a delineare perfettamente i personaggi e il loro mondo interiore. Poche parole che, però, contengono e ti aprono un mondo infinito di dettagli e sfumature.

Sistema propriocettivo
23/07/2024

Sistema propriocettivo

Trovo molto utile conoscere questi aspetti per capire, ad esempio, eventuali difficoltà nei bambini e negli adulti in al...
19/07/2024

Trovo molto utile conoscere questi aspetti per capire, ad esempio, eventuali difficoltà nei bambini e negli adulti in alcune attività/sport che richiedono una buona coordinazione e un buon equilibrio. Per non sentirsi "sbagliati" ma avere una spiegazione di questo aspetto che fa parte di un funzionamento. ♥️🙏
Le parti citate tra virgolette sono tratte dal libro: Guida completa alla sindrome di Asperger.

12/07/2024

L'interocezione riporta le informazioni che riceve da cuore, polmoni, reni, stomaco, intestino, vescica, pelle, ossa, li...
09/07/2024

L'interocezione riporta le informazioni che riceve da cuore, polmoni, reni, stomaco, intestino, vescica, pelle, ossa, livelli ormonali, sistema immunitario.
Questo bagaglio informativo raggiunge il cervello e viene processato.

Possono esserci ipersensibilità interocettiva o iposensibilità interocettiva (sia negli adulti che nei bambini) che possono condizionare il lmodo di funzionare della persona.

07/07/2024

"non è solo farsi bastare il poco che si possiede. È capire che l'abbondanza, è la vita stessa. Imparare a cogliere gli impercettibili avvenimenti di ogni attimo. Nobilitare ciò che, di solito, si ignora. Questi giorni non sono identici. Sono giorni sempre nuovi. E Hirayama lo sa. E noi? Lo sappiamo?"
Dalla mia recensione del film Perfect Days

Un uomo normale. Che conduce una vita ordinaria. Ripetizioni. Abitudini. Routines. Poche variazioni. Nessuna novità. Nul...
07/07/2024

Un uomo normale. Che conduce una vita ordinaria. Ripetizioni. Abitudini. Routines.
Poche variazioni. Nessuna novità. Nulla di eccezionale. Nessun evento straordinario, travolgente.
Il film ha il ritmo del protagonista. Dei suoi sguardi, dei suoi silenzi, delle sue azioni. Questo ritmo viene, da subito, trasferito allo spettatore che lo sente sulla sua pelle, lo sperimenta. Lo spettatore deve rallentare.
Questo ritmo lo attraversa e, nonostante la gigantesca e frenetica Tokio che fa da contenitore, chi guarda il film quasi se ne dimentica.
Sicuramente qualcuno avrà provato noia o irritazione proprio a causa del ritmo e del "non accadimento".
Noi, che siamo abituati a non accorgerci del presente.
Noi, che solitamente lo erodiamo da costanti ansie sul futuro e continui ritorni al passato.
Hirayama vive il presente, un adesso.
Vive la sua vita. Vive con poco. Possiede poco. Parla poco e, proprio per questo, gode una ricchezza infinita ed incomprensibile agli occhi degli altri (ad esempio, la sorella) e, forse, dello spettatore stesso.
Ma lui è sereno. Sorride. Osserva. Accompagna. Resta in silenzio. Contempla. Vive una preghiera.
Onora le sue azioni, sa meravigliarsi. Ha rispetto.
Hirayama è una persona che cura ed ha cura.
Cura per il riordino della sua stanza, dei suoi oggetti, delle piante che coltiva, degli sconosciuti e delle persone le cui storie sono collegate alla sua, del suo lavoro, delle parole e dei silenzi che pronuncia.
Cura. Rispetto. Dedizione. Devozione.
Accoglie tutto e tutti nell'amore dell'esistenza che lui offre. Ed è per questo che, chi sa cogliere la luce del suo amore, a lui si affida (la nipote, l'uomo ammalato).
Qui ed ora. La luce del mattino. Una persona. Una canzone. La lettura di un libro. Un foglietto trovato, per caso, in un bagno pubblico. Un bagno caldo a fine giornata.
Viene voglia, quasi necessità, che "accada qualcosa".
Ma è proprio questo (apparente) non accadere che permette di connettersi profondamente al significato di questo "niente di significativo".
Solo attraverso questo processo di sottrazione, forse, si potrà cogliere ciò che Hirayama sapientemente conosce. (...)

Il tema è molto complesso e non si può certo ridurre e spiegare in un post.Questo post sottolinea solo alcuni elementi d...
01/07/2024

Il tema è molto complesso e non si può certo ridurre e spiegare in un post.
Questo post sottolinea solo alcuni elementi del collegamento tra funzionamento ADHD e alimentazione tratti da alcuni testi sull'adhd in età adulta.

Quando non capiamo un comportamento di un'altra persona e, soprattutto, di un bambino, prima dovremmo interrogarci sul p...
22/06/2024

Quando non capiamo un comportamento di un'altra persona e, soprattutto, di un bambino, prima dovremmo interrogarci sul perché invece che mettere in atto interventi che non hanno come base una buona comprensione del comportamento.
Spesso non abbiamo le informazioni corrette sul funzionamento umano per poter comprendere.
Questo post è stato creato unendo infornazioni tratte principalmente da due testi:

1) guida completa alla sindrome di asperger, Tony Attwood.
Questo testo lo consiglio sia ai professionisti sia a chi vuole avere un testo che esplora e spiega tutti gli aspetti del funzionamento asperger. Il testo è ricco di esempi tratti dalla vita quotidiana ed arricchito da tante testimonianze di persone con diagnosi, quindi si legge molto bene, a mio avviso.
2) Le percezioni sensoriali nell'autismo e nella sindrome di Asperger di Olga Bogdashina.
Testo interamente dedicato a questo aspetto del profilo sensoriale (lo sto leggendo piano piano, quindi non posso ancora dirvi di più).
Spero che il post sia utile 🙏
Foto: pinterest

In questo post una miini spiegazione dell'elaborazione sensoriale nelle neuroatipicità e una piccola riflessione sull'im...
20/06/2024

In questo post una miini spiegazione dell'elaborazione sensoriale nelle neuroatipicità e una piccola riflessione sull'importanza della comprensione del proprio ed unico profilo sensoriale per volersi bene e rispettare e volere bene agli altri ♥️
Il testo non è mio, ma ho tradotto un pezzo di un articolo scritto da Tony Attwood che, nel suo articolo, si riferisce al funzionamento autistico.

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