
22/07/2025
Non saranno oggettivamente belle, ma sono le mie gambe, quelle che mi hanno portata qui, adesso, nonostante tutto. Quelle che conoscono ogni mio passo, tutta la feccia calpestata, le fatiche percorse, i tremolii sul cammino. Quelle che mi dicono quando procedere e quando fermarmi, quelle che hanno imparato a camminare da piccolissima e a sostenermi ancora nel miglior modo possibile per loro. E se fa caldo meritano di stare fresche, meritano di indossare un paio di pantaloncini o una gonnellina a righe, meritano di non essere nascoste come delle criminali ricercate.
Il problema è nello sguardo malato del mondo, non in un corpo che vive.
Vi auguro buone vacanze così, di non nascondervi e di continuare il vostro cammino.