30/01/2024
[Emozioni di un terapeuta]
Vedere i risultati di chi ha "ripreso a vivere" mi ha restituito il senso di alcuni momenti che si affrontano durante un percorso talvolta faticoso. Paziente ricoverato perché aveva emesso la sua "sentenza a condanna". Dimesso al raggiungimento degli obiettivi, torna a salutarmi dopo alcuni mesi; non l'ho riconosciuto subito.
Mi dice: "Non mi riconosce? Ho ripensato a quanto abbiamo condiviso, aveva ragione Lei avevo indossato una toga."
Commosso aggiunge: "Ho rievocato la sentenza a condanna che io stesso mi ero dato, ho lasciato la toga e ho ripreso la mia vita." Mentre parlava dei nuovi traguardi e progetti futuri, ho avvertito l'intensità di ogni sua nuova emozione e di quel dolore lasciato ormai alle spalle. Si raccontava con orgoglio, consapevole del coraggio che aveva "usato" per tornare ad essere vivo.