
28/02/2025
Una poliziotta trans viene minacciata di morte e insultata per strada dagli ultras di estrema destra. Questo non è “un’opinione”, non è “libertà di pensiero”: è un crimine d’odio.
L’art. 3 della Costituzione Italiana è chiaro: “Tutt* cittadin* hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.”
L’art. 604-bis del Codice Penale punisce chi incita all’odio e alla discriminazione.
E allora perché essere una persona trans in Italia significa ancora temere per la propria sicurezza? Perché il riconoscimento formale non si traduce in protezione reale? Perché chi porta una divisa può essere rispettat* in servizio ma aggredit* fuori?
Questo non è un episodio isolato. È il sintomo di un clima politico e sociale che legittima la violenza contro le persone trans. Perché se chi dovrebbe proteggere si volta dall’altra parte, la strada diventa un campo di battaglia.
Chiamatelo per quello che è: transfobia. E finché non ci saranno leggi che proteggano davvero, non sarà mai solo un caso isolato.